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Autore: Dayenne    09/02/2016    0 recensioni
[Storia ispirata al film "La regina dei dannati" ]
-Aspetta la Luna, lei ti salverà, è l'unica in grado di farlo. Continua a fissare il cielo, guarda oltre le nuvole, ora arriva vedrai: è timida e molto spesso si fa attendere ma non perdere la speranza, prima o poi ti aiuterà e così la morte ritornerà sui suoi passi...-
Cosa faresti se un tuo più grande sogno diventasse un orrendo incubo?
- Non credevo che le cose degenerassero in questo modo- pronunciò quasi in un sospiro. Posò lo sguardo alla sua preda: gli occhi vitrei e il corpo ricoperto di sangue parlavano da soli: Assassina! ecco cos'era, un'assassina.
-Sei diventata ciò che ti eri ripromessa di non diventare ed io, non posso più aiutarti Chloè, non più -
Doveva trovarlo, doveva trovare quell'essere che aveva generato tutto questo, lui aveva le risposte e forse avrebbe potuto aiutarla. Doveva trovare quel vampiro, quel mostro che al solo pensiero le faceva venire la pelle d'oca : Lestat
- Pensi di cavartela così? mi dispiace per te ma non arriverai a vedere l'alba!-
Uno scatto fulmineo, il luccichio dei canini e dopo tutto fu buio.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Amore Killer
(Pensavo stesse morendo e invece dormiva, pensavo stesso dormendo e invece moriva)
PROLOGO
 
-Ce la fai Chloè? Riesci ad alzarti?-


La voce di Jade era ovattata, lontana. Eravamo a circa dieci, quindici centimetri l’una dall’altra eppure sentivo la mia migliore amica distante. Percepivo la sua mano che stringeva forte sulla mia spalla per cercare di fermare l’emorragia, c’era talmente tanto sangue: non pensavo che un essere umano ne contenesse così tanto…
 I miei vestiti erano fradici di quel liquido appiccicoso e color porpora e, mentre usciva incessante dal mio corpo, sentivo la mia vita andarsene con lui. Ero felice però, finalmente avrei trovato la pace con la morte. Sarei uscita da tutti i casini che la mia vita aveva accumulato, che io avevo accumulato e, mentre mi aggrappavo con tutte le mie forze a questa speranza di trapasso, iniziai a percepire qualcun altro con me e Jade. Sentivo le loro voci ma non ne distinguevo le parole, tutto si stava facendo buio ed io crollai in un sonno che avrei sperato fosse mortale.



-No, no, Chloè resta con me, ti prego. Apri gli occhi, apri gli occhi cazzo!-
-Jade ora datti una calmata, non è morta! Dobbiamo portarla via ora! Siamo vulnerabili qui e quei bastardi potrebbero tornare!-
- Daniel non vedi in che stato è? Le hanno spezzato le ossa! Spostarla la ucciderebbe!-
Daniel le prese il viso tra le sue grandi mani calde e la guardò intensamente quasi a specchiarsi in quel verde smeraldo dei suoi occhi.
il cielo cominciò a tramutarsi sfoggiando tutti i colori del grigio e del nero più tetri, il profumo di pioggia annunciava una tempesta e il rombo dei tuoni ne confermavano l’ipotesi.


-Lei, lei ha detto di aspettare la luna! La salverà! Daniel dobbiamo aspettare la luna! Ora arriva sta a vedere, ora arriva-
Daniel tolse le mani dal volto della ragazza e Jade alzò la testa verso quel cielo minaccioso e poco rassicurante, cercava la luna lei era l’unica in grado di salvarla, dovevano solo aspettare e tutto si sarebbe sistemato. Chloè avrebbe riaperto gli occhi, sarebbe stata curata e si sarebbe trasformata in quella bellissima lupa nera che lei tanto adorava e invidiava allo stesso tempo. Avrebbero sconfitto i mostri e sarebbero tornati a casa a bere una cioccolata calda, magari o a guardare un film. Dimenticando tutto questo che aveva sconvolto le loro vite fino al midollo. Voleva solo che ritornasse la normalità e voleva che la sua amica aprisse quei maledettissimi occhi azzurri come il mare. Le mancavano quegli occhi così puri e sinceri… dovevano solo aspettare la luna, ora torna, si disse, vedrai che torna, continuava a ripetersi nella mente, ti prego…
Purtroppo le speranze della ragazza ero impossibili e disperate, quella sera non c’era la luna.

- Jade, ora ascoltami. Io le voglio bene, tanto quanto te! Ma devi ascoltarmi quando ti dico che lasciarla qui non è buona idea, quelli potrebbero tornare e non ci metterebbero molto a terminare il loro lavoro-
Il ragazzo, poi, abbassò lo sguardo a quella ragazza che sembrava dormisse in quel freddo letto di cemento, coperta solamente dal vento che ormai soffiava incessante e dal suo stesso sangue che ormai si apriva sotto la ragazza a macchia d’olio. L’avrebbe salvata a costo della sua stessa vita ma prima che potesse dire o pensare altro un urlo, terrificante quanto doloroso lo riportò  alla realtà: Jade era stata morsa, il collo era insanguinato e il mostro le giaceva sopra e guardava con aria di sfida il ragazzo lanciano occhiatine affamate alla ragazza poco lontano da lui.
-Bastardo! Figlio di un cane lurido schifoso! Non te la caverai così!-
A Daniel bastò chiudere gli occhi per un secondo per ritrovarsi trasformato in un enorme lupo bianco. Sguainò le zanne e iniziò a ringhiare contro il mostro e, prima che quest’ultimo avesse la possibilità di attaccare, l’animale gli fu addosso staccandogli di netto la testa e facendola rotolare lontano, fiotti di sangue imbrattarono le mura attorno a loro e quello rimasto a terra iniziò a seguire un percorso immaginario, come un piccolo rivolo d’acqua.  In un attimo il lupo lasciò il posto al ragazzo che corse da Jade, le spostò lateralmente il capo, rotto. Quel bastardo le aveva rotto il collo!
Avvertì dei passi e in attimo il lupo fece nuovamente la sua comparsa
-Calmo Daniel, sono qui per aiutarti! Non voglio farti del male!-
A parlare era stato Tancredi un alleato dei mostri


-Come cazzo puoi aiutarmi! Sporco traditore, traditore dei tuoi amici e della tua specie!-
-Senti ho fatto una cazzata, lo so. Ma ora sono qui, voglio aiutarti, devi credermi! Ti prego lasciami portare in salvo le ragazze…-
Daniel, raccolse tutte le sue forze per non saltargli alla gola e ammazzarlo come fatto poco fa con un altro vampiro e ritornò in forma umana.
In quel preciso istante la pioggia iniziò a scendere copiosa andandosi a mischiare con il sangue dei quattro ragazzi.
Solo allora si accorse che Tancredi aveva numerose ferite in tutto il corpo, la maglia, nera,  lacerata lasciava intravedere uno squarcio sull’addome, era una vecchia ferita però, come se qualcuno l’avesse torturato…
Sulle braccia aveva segni di numerosi tagli, quelli erano ancora freschi, il sangue ancora colava lentamente e sulla guancia destra, un taglio che si faceva strada fin sopra l’occhio costringendo così il ragazzo a tenerlo chiuso.
Daniel non chiese il perché di quelle ferite, era logico che avesse lottato… ma con chi? Quei segni erano molto simili agli artigli di un lupo, non aveva morsi o altro che potevano essere ricollegati alle ferite che di solito infliggevano i mostri. Non poteva ancora fidarsi di quel ragazzo… almeno non del tutto. Fece un altro respiro profondo raccogliendo le idee poi concluse:


-Jade ha il collo rotto, non peggiorare la situazione altrimenti sarò io a peggiorare te!-
- Le minacce non sono il tuo forte vero?-
- Mi aiuti o no?!-
-Si certo! Dove andremo?-
-Ovunque meglio di qui-
I due presero le ragazze esamini a terra e sparirono nell’oscurità della notte mentre, in lontananza, le urla dei mostri cominciavano a crescere sempre di più. Sarebbe stata solo una questione di tempo, presto o tardi gli avrebbero trovati e allora sarebbero stati veramente nei guai.

 
   
 
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