Sedici anni
Minato POV
Sedici anni.
Ne erano
passati tanti, di anni.
Non era
triste, ne si pentiva della scelta fatta, ma una parte
di lui, piccolissima, si chiedeva se davvero quella era l’unica soluzione.
Non riusciva
a dare una risposta. Aveva agito senza poter valutare bene tutte le scelte a
sua disposizione.
E la
scelta che aveva fatto era quella più dolorosa.
Minato
aveva sacrificato se stesso e suo figlio per proteggere il villaggio. Kushina, ne era più che convinto,
non avrebbe mai voluto e se ci fosse stata, sicuramente lo avrebbe preso a
calci fino a non farlo riconoscere. Ma Kushina non c’era e non sarebbe mai tornata, neanche se
avesse seguito un’altra strada.
Minato non
voleva che una cosa del genere accadesse: avrebbe voluto
stargli accanto, avrebbe voluto vederlo crescere, diventare un ninja e un uomo.
Ma Minato
si era negato questo desiderio e ora, allontanatosi da Naruto,
rivedeva nella sua mente i pochi ricordi che aveva del
figlio.
Era cresciuto
suo figlio. Era diventato un uomo e stava combattendo, non per se stesso, non
per vendetta, ma per il villaggio. Stava combattendo per proteggere le persone
che vi abitavano e tutto ciò per cui tutti insieme
avevano lottato.
Minato era
certo che suo figlio sarebbe stato un ottimo Hokage
e, osservando nella mente del figlio, avrebbe voluto che Kushina
lo vedesse. Avrebbe voluto che anche lei lo vedesse, che vedesse quanto suo
figlio le assomigliasse.
Avrebbe
voluto, anche solo una volta, poterli abbracciare.
Angolino dello sclero
È da due
giorni che mi frulla in testa l’idea di scrivere una shottina
su Minato e finalmente eccola qui, precisamente da quando ho letto l’ultimo
capitolo!!
Spiego una
cosetta che forse non si capisce bene: Kushina è morta
di parto. In realtà non so se la cosa è vera, ma mi sembra la più plausibile!
Comunque…
spero vi sia piaciuta!
Un bacio