Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Suomalainen    11/02/2016    1 recensioni
Un libro.
Una ragazza del tutto normale.
Un ragazzo' all'antica.
Due salti nel tempo, lui per salvarla, lei per cercarlo.
Ma se il destino non fosse così semplice? E la fine non così scontata?
Dal testo:
" «Cosa ci fai qui?»
«Io… Volevo vederti e–»
«Se ti trovano qui sono guai!»
«Non mi importa.» dissi con decisione, non volevo lasciarlo mai più. Lui mi afferrò un polso e mi trascinò dietro una porta, la richiuse alle nostre spalle e mi bloccò con la schiena al muro. «A ME importa. Non potrei perdonarmelo se…» sospirò. Mi lasciò i polsi, mi attirò a sè stringendo le sue muscolose braccia attorno alla mia vita. Mi baciò dapprima lentamente, e poi sempre con più passione. Io ricambiai stringendolo forte a me.
«Mi sei mancata.» mi sussurrò a fior di labbra.
«Anche tu.»
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Siete un incanto con quell'abito Cassidy!»

«Tutto merito vostro, non ne ho mai posseduto uno così bello.» Katrina battè le mani felice e prese posto sulla carrozza «Saremo lì in un attimo... Sarà una giornata così intensa! Avete già deciso chi è il vostro favorito?»

«Il mio favorito in cosa?»

«Ma nel torneo! Mio marito mi ha raccontato che vi ha visto ballare con il principe Liam e anche con quel bel giovanotto del figlio del sovrano del regno dell'Ovest...» mi lanciò uno sguardo carico di significato e abbassando la voce aggiunse «... A me potete dirlo se provate un interesse speciale per qualcuno in particolare. So mantenere i segreti!» su questo punto avrei avuto qualcosa da ridire, vista la grande parlantina di cui era dotata «No, non ho favoriti, ho avuto per entrambi l'onore di conoscerli ieri, e nonostante la loro grande cortesia non provo nessun interesse particolare nei loro confronti.» bugiarda Cassidy, bugiarda.

«Peccato, sarebbe stato emozionante.» viaggiammo in silenzio per un'altra manciata di minuti; quella notte non ero riuscita a dormire particolarmente bene, così chiusi gli occhi un secondo e scivolai in un sonno leggero: sognai di essere tornata di nuovo a casa, c'era Hel che mi stava abbracciando e urlandomi nell'orecchio che le ero mancata. C'era persino la nonna che stava ridendo e chiamando qualcuno nell'altra stanza, che si rivelo essere il nonno, che era venuto a vivere con noi. Mia madre stava venendo verso di me con una torta in mano e aprì la bocca per dirmi qualcosa...

«Cassidy! CASSIDY! Svegliatevi, siamo arrivate.» aprii gli occhi e capii che quello che sembrava che stesse dicendo mia madre in realtà era Katrina che cercava di svegliarmi. Mi stiracchiai un pochettino e mi lisciai il vestito, la donna scese per prima dalla carrozza e io la seguii.

Eravamo arrivate direttamente davanti ad una specie di arena completamente fatta di legno, al centro c'era uno spiazzo enorme di terra battuta e tutto intorno degli spalti fatti a gradoni, quelli al centro erano riservati ai nobili, mentre quelli laterali erano per la gente comune che voleva assistere allo “spettacolo”. Tutto intorno all'arena era pieno di tendoni «Cosa sono quelle tende?» chiesi curiosa

«Sono per coloro che vogliono partecipare al torneo, ogni nobile ne ha una a sua disposizione per prepararsi, quella laggiù è l'armeria e l'altra è per i cavalli.»

«Ho capito...»

«Venite, andiamo a prendere posto, anche se credo che vostro nonno e James siano già arrivati.» passammo di fianco all'entrata dell'arena e proprio lì vidi Liam: indossava un'armatura che gli proteggeva l'intero corpo, sotto il braccio teneva l'elmo e con l'altra mano stava soppesando la sua spada. Rallentai e mi fermai a guardarlo, era totalmente concentrato su quello che stava facendo, gli occhi sempre di quello sconcertante colore azzurro che sembravano trafiggerti da una parte all'altra ogni volta che si posavano su di te, la mascella decisa...

«Principe Liam!» sussultai, troppo persa ad ammirare (o a rimpiangere?) lui per accorgermi dell'arrivo della sua promessa « Principe Liam, aspettate.»

«Pensavo foste già sugli spalti.»

«Non senza darvi questo.» gli mise in mano un fazzoletto bianco «Questo appartiene a me, vi porterà fortuna e vi farà vincere.» Liam lo prese, lo piegò e lo mise al sicuro nel manicotto che gli ricopriva la mano. Mi sentii un'intrusa nel guardare quella scena, io non c'entravo nulla, e anche se avessi voluto andare lì per augurare buona fortuna a Liam non avrei potuto, sia perché lui non me lo avrebbe permesso, sia perché Joanne mi avrebbe preso a calci sicuramente.

Stavo per proseguire oltre quando qualcuno disse alle mie spalle «Ah! Com'è amaro guardare la felicità attraverso gli occhi di un altro!» mi girai di scatto colta con le mani nel sacco, ma, di nuovo, dal senso di familiarità di quelle parole, sapevo già chi mi sarei trovata dietro «Duca William, mi avete colto di sorpresa!»

«Dite pure colta in fallo.» mi sorrise comprensivo «Siete venuta alla fine.»

«Non potevo perdermi per nulla al mondo il mio primo torneo!» con la coda dell'occhio vidi che Liam si era accorto di noi e, una volta che Joanne se n'era andata, si era girato nella nostra direzione e ci stava ascoltando: a quanto pare era un vizio che ci accomunava quello di origliare conversazioni altrui.

«Primo torneo? Dove avete vissuto fino ad ora?!»

«In esilio con mio nonno?» scoppiamo entrambi a ridere

«Giusto. Tendo sempre a dimenticarmelo.»

«Il più delle volte mi scordo che sono io quella diversa e non gli altri... Mi sembra tutto così nuovo, ed è incredibile che per voi sia la normalità!» era davvero così che mi sentivo! L'unica cosa era che ovviamente io non avevo avuto modo di vivere tutto quello prima, non perché fossi in esilio con il nonno, ma per un'altra valida ragione...

«Diverso è bello...» sorrise dolce William «E comunque ve ne farete l'abitudine, anzi, ne diventerete talmente avvezza che inizierete ad annoiarvi prima o poi.»

«Assolutamente. Non ne avrò mai abbastanza penso...» mi guardai un po' attorno con gli occhi sognanti e poi spostai nuovamente lo sguardo su William che mi sorrise ancora «Bhé, forse sarà meglio che vada...» disse e io annuii e mi spostai leggermente per farlo passare, nel muovermi notai a terra un fiore di un'incredibile tonalità di blu «Aspettate!»

«Sì?» William tornò sui suoi passi, ora potevo chiaramente vedere che Liam era attento ad ogni nostro movimento «Volevo augurarvi buona fortuna...» mi chinai e raccolsi il fiore «... Per voi. Questo tipo di fiore è famoso per portare buona sorte se tenuto addosso.» sorrisi, William lo prese, si aprì leggermente l'armatura e se lo fece scivolare proprio davanti al cuore «Lo terrò qui a proteggermi.» mi prese la mano e se la portò alle labbra «Grazie Principessa.» prese la spada e si diresse verso la scuderia improvvisata.

Spostai lo sguardo e mi ritrovai Liam che mi fissava, non stava nemmeno fingendo che non avesse sentito tutto, mi guardava duro e con i denti stretti «Buona fortuna anche a voi, Principe.» feci un leggero inchino, più per prenderlo in giro che altro e lui scattò all'istante «Cosa diavolo era quello?» si avvicinò a me facendomi indietreggiare, trovandoci esattamente tra due tende, nascosti da orecchie e occhi indiscreti.

«Di cosa state parlando?» chiesi facendo la finta ingenua

«Lo sai benissimo Cassidy.»

«Stavo augurando buona fortuna al mio favorito.»

«Il tuo favorito? Il duca di Shadesbruck è il tuo favorito?! Devi scherzare.»

«E invece io sono serissima.» dissi tranquillamente, Liam livido mi afferrò il polso strattonandomi e mi sibilò all'orecchio «Non sai a che gioco stai giocando Cassidy.»

«E allora dimmi, a che gioco stai TU giocando?»

«A fare il principe nonché futuro erede al trono, e non è un gioco il mio. Tu invece? Hai deciso di venderti al primo che ti dava attenzioni?» nel momento esatto in cui finì la frase io reagii dandogli uno schiaffo in pieno viso. Mi salirono le lacrime agli occhi ma le trattenni, Liam non ne valeva nemmeno una. Lui non disse nulla, rimase con la testa voltata da un lato, sulla guancia il segno rosso della mia mano. Io non aggiunsi altro, me ne andai, lasciandolo lì, immobile a fissare il nulla.

 

Liam

 

Il suo dolore. Il dolore dipinto sul suo volto ed espresso dagli occhi, era quello che mi stava uccidendo, non l'umiliazione di aver ricevuto, di nuovo, uno schiaffo da Cassidy, di quello non mi importava davvero nulla. Non sapevo neanche io spegare da dove mi fosse uscita quell'infelice affermazione, forse era stata dettata dalla gelosia e dalla rabbia che mi rodeva dentro ogni volta che vedevo William avvicinarsi a lei, era più forte di me.

Abbassai gli occhi sul pezzo di fazzoletto che mi usciva dal manicotto dell'armatura: avrei dato qualsiasi cosa per poter avere un fiore blu al posto che un pezzo di stoffa bianco. Ma le cose dovevano essere fatte in quel modo, il destino aveva voluto così, e io non potevo farci nulla.

Mi avvicinai all'entrata dell'arena e montai a cavallo, dovevo assolutamente togliermela dalla testa prima che fosse troppo tardi... Misi la mia spada nel fodero e afferrai la lancia che il mio scudiero mi stava porgendo.

Avrei vinto oggi, di quello ne ero certo, e sarebbe stata l'ultima cosa che avrei fatto per lei. L'ultima occasione per dimostrarle che se mi stavo comportando così era perché volevo il meglio per lei, e poi basta. Dopo quello avrei smesso, per sempre.

«Buona fortuna Principe Liam!» la voce di William mi colse all'improvviso «Che vinca il migliore.»

«Non credo nella fortuna duca William.» feci un sorriso ironico e proseguii «Credo solo nella forza e nella volontà personale.»

«Io invece le sto dando una seconda possibilità, alla fortuna intendo.» capii all'istante a chi e a che cosa si riferiva, e la gelosia si fece nuovamente sentire.

«Vi invidio sapete Duca?»

«Come mai Principe?»

«Siete così stolto che avete la forza di credere a tutto.»

«Se posso permettermi, Principe, io non vi invidio per nulla. Perchè siete talmente stolto da non averne più di quella forza. Siete arido, e se non farete qualcosa in tempo, la vostra aridità non lascerà più spazio a nulla. Credetemi.»

Da lontano udii lo squillo di tromba che stava a segnare l'inizio ufficiale del torneo, girai il cavallo e mi misi l'elmo in testa «Duca William, la prossima volta tenetevele per voi le vostre considerazioni.» tirai giù la visiera, in modo che lui non riuscisse a vedere che in realtà le sue parole avevano proprio colto nel segno «Sì mio signore.»

Partii al galoppo facendo il giro dell'intera arena per salutare la folla e dietro di me anche tutti gli altri concorrenti fecero la stessa cosa.

Era seduta di fianco a suo nonno e stava scrutando nella nostra direzione come se cercasse qualcuno; noi ci mettemmo tutti in posizione allineati davanti al Re, alla mia destra avevo William, che si stava sistemando la cotta all'altezza del petto. Alzai lo sguardo Joanne stava sorridendo e parlando con altre due ragazze, figlie di un nobiluomo locale e stava mostrando loro l'anello, Cassidy invece era seduta più indietro, e stava guardando con aria preoccupata le armi che portavamo con noi. Sorrisi, sicuramente si stava preoccupando che qualcuno ci avrebbe lasciato la pelle... A quante cose doveva ancora abituarsi di questo tempo. Suo nonno si avvicinò a lei e le sussurrò qualcosa all'orecchio, lei trattenne una risata e per non farsi vedere iniziò a grattarsi il naso, nascondendosi gran parte della bocca con la mano. Tornai con lo sguardo davanti a me... Dovevo vincere. Vincere e poi trovare un modo per riportarla a casa.

«Dichiaro ufficialmente aperto il torneo.» urlò mio padre, e dalla folla si alzarono delle grida di eccitamento.

Era arrivato il momento, voltai il cavallo e i miei occhi si incrociarono con quelli di William, lui si toccò il cuore, proprio dove aveva il fiore di Cassidy e poi mi indicò.

Metaforicamente mi stava dando parte della sua fortuna, stava dividendo con me il fiore dall'intenso colore blu.

 

 

Salve Gente! Ecco a voi il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Oggi però per voi ho una sopresa... Vi presenterò i personaggi così come me li immagino io nella mia testa hahah quindi alla fine di ogni capitolo ve ne presenterò uno: ma iniziamo con la più importante di tutti, Cassidy

Ditemi cosa ne pensate Guys! Nel prossimo capitolo potrete vedere qualche altro protagonista (;
Suomalainen.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Suomalainen