Albus camminava impaziente; ormai non doveva mancare molto. Lì nel suo ufficio, a momenti, sarebbe avvenuta la nascita delle scintille! Questo avvenimento era quasi mitologico dato che avveniva ogni 12.000 anni e nessun mago o strega durante quegli anni aveva raccolto informazioni sufficienti per spiegare l'avvenimento.

Sul tavolo, oltre a una ciotolina contenente la cenere di Fanny, necessaria per la nascita, c'erano parecchi fogli contenenti fitti piani e provvedimenti da mettere in atto subito dopo la gloriosa nascita.

Li prese in mano per rileggerli l'ultima volta, giusto per ricordarsi con precisione cosa fare, ma non riuscì nemmeno a iniziare perché inavvertitamente intoppò la ciotola contenente la cenere che si riversò per buona parte nel camino e prima che il "dono" di Fanny iniziasse a prendere fuoco dalle fiamme sprizzarono centinaia di scintille, solo tre però atterrarono aldilà della pietra del focolare rimanendo vive e senza bruciare il legno del pavimento.

Silente le raccolse senza scottarsi, riponendole delicatamente una per una in sacchetti di pelle di drago tinti di rosso e richiudendoli saldamente con dei nastrini di tessuto oro.

Diede i sacchetti a Fanny insieme alle lettere per i destinatari in cui si spiegava l'origine, la funzione, i poteri e il mantenimento delle scintille; così la fenice partì e si diresse verso le famiglie prescelte per tenere le nuove creature magiche: le avrebbero cresciute come meglio credevano fino al giorno in cui non fossero state pronte a intrecciare le proprie vite con quelle di altri giovani prescelti giocando insieme le sorti del mondo magico, in un modo o nell’altro

Albus dalla tasca della sua veste celestina prese una piccola sfera di cristallo, delle dimensioni di una ricordella, contenente la profezia della nascita delle scintille e la ruppe gettandola a terra; dai frammenti sparsi sul pavimento ne uscì la figura fumosa e perlacea di una ragazzina babbana di sedici anni in trance: la sua corporatura era asciutta come se non mangiasse da tempo, i suoi capelli erano raccolti in una coda bassa e i suoi occhi in quel momento parevano vitrei; dalle labbra sottili della figura uscirono le stesse parole pronunciate anni e anni fa:

Al termine del settimo mese;

Nella prima notte dopo il quarto novilunio;

Nasceranno le scintille;

Nasceranno da cenere vissuta e da fiamma viva;

Nasceranno da un unico corpo ma vivranno separate in un’unica mente;

Si ricongiungeranno il primo anno dopo il tradimento e la morte;

Si ritroveranno nel loro luogo di origine dove il prescelto scoprirà il loro segreto.

Sarà la millionesima volta che la posto, questa deve essere la volta buona!!!

Ciao a tutti cari lettori, eccoci nuovamente al prologo di "scintille di magia". Questa storia ha una storia (che orrendo gioco di parole ma teniamolo buono) infinita: l'avevo scritta anni fa, poi l'avevo postata, poi mi avevano disattivato l'account, quindi ne ho creato uno nuovo e l'ho ripostata, poi non mi piaceva e l'ho cancellata, adesso l'ho modificata e ripostata..se questo non è impegno...ok, non lo è..ma che ci devo fare, sono troppo legata a questo racconto per pubblicarlo male, quindi qualsiasi commento è ben accetto (*occhiolino*)

con la speranza che vi piaccia (e sperate che non cambi idea ancora una volta) vi ringrazio per aver letto almeno il prologo. Vi aspetto nel prossimo capitolo.

un bacio                                  _Sarettola_