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Autore: shurei    21/03/2009    7 recensioni
Ricordo, anzi, che qui sorgeva un castello.
Questa regione era molto ricca e fiorente:
allora perché ora è così diversa?
Quella maestosa costruzione si ergeva in tutta la sua magnificenza,
proteggendo l'equilibrio di questo luogo.
Possibile, che quel baluardo sia...
No, non puo' essere!
Prima classificata al contest "Fate, streghe e castelli" Indetto da Kikyo90
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soul's Tears

(Lacrime d'Anima)






Sento tanto freddo.
La neve non é affatto un toccasana
per il mio fragile corpo di fata, dai vestimenti leggeri;
né tanto meno per le mie ali, che sono quasi in stato di congelamento.
Di conseguenza, non mi é consentito volare.
Quasi non riesco a muovere un muscolo;
sto diventando rigida ogni secondo che passa,
eppure non ricordavo che questo luogo fosse così freddo.

Ricordo, anzi, che qui sorgeva un castello.
Questa regione era molto ricca e fiorente:
allora perché ora è così diversa?
Quella maestosa costruzione si ergeva in tutta la sua magnificenza,
proteggendo l'equilibrio di questo luogo.

Possibile, che quel baluardo sia...
No, non puo
' essere!

La temperatura diminuisce ulteriormente.
Mi sto sopendo,
gli occhi si chiudono lentamente,
le ultime cose che vedo davanti a me sono il buio di una gelida notte d'inverno,
il bianco quasi impercettibile della neve e un'innaturale silenzio.
I fiocchi bianchi sommergono il mio corpo.
Ho sempre più freddo.
Ma vedo un barlume
e sento in lontananza una voce,
anche se non capisco a chi appartenga.
Alzo debolmente lo sguardo e intravedo
un luogo dimenticato,
diroccato,
il castello forse.
Ne rimangono solo
frammenti di roccia un po' ovunque,
residui di torri,
una a terra,
una semi eretta quasi in bilico, che potrebbe crollare da un momento all'altro,
vetri ridotti in mille piccoli pezzi,
porte sbattenti senza padrone
ed il sibilo del vento che si acutizza, intrufolandosi nelle fessure.

I miei sensi si affievoliscono nuovamente.
Sento tutto così lontano e confuso.
-Aiutami...-

Il vento sussurra questa parola, quasi come un lamento.
Più la sento,
più mi sembra una sua supplica,
che mi sibila nelle orecchie.

Ma io... che cosa posso fare?
Forse, l'anima di questo luogo é rimasta incatenata alla terra, senza avere la possibilità di andare altrove? E la neve... rappresenta il suo rimpianto sotto forma di lacrime? Probabile.


-Io che cosa posso fare... per aiutarti?-
-Avrei solo un desiderio...- pronuncia una voce altisonante, che mi sovrasta.
-Che cosa dovrei fare? Perchè questo luogo é decaduto?-
-Sai piccola: é stata la guerra la causa della caduta di questo posto. Quella forza devastante che non lascia né scampo, né pietà per nessuno. Al suo scoppiare, tutti gli abitanti e buona parte delle creature viventi sono fuggiti, dimenticandosi di me, che ne proteggevo l'equilibrio. Solo pochi fedeli non mi hanno abbandonato e sono rimasti qui. Inizialmente, nonostante i danni, ho retto il più che potevo, ma poi... le mie forze sono venute meno e mi sono lasciato andare. A farmi compagnia solo il mio rimpianto che, di giorno in giorno, di anno in anno, si é tramutato in lacrime di neve, per continuare a preservare quello che mi circondava, in attesa di qualcuno che, primo o poi, potesse salvarli. Tutti stanno dormendo, aspettando, che la vita riprenda a scorrere come una volta. Quello che vorrei... é che la mia anima possa riposare in pace, che questo luogo ritorni fiorente come un tempo.- mi spiega l'anima del castello.
-Ho capito.-


Per una grande colonna portante, per i sentimenti che provi nei confronti di chi ti é stato fedele, io esaudirò il tuo desiderio.

Cerco di alzarmi, nonostante il peso della neve, che mi opprime.
Sforzo dopo sforzo, riesco a rimettermi in piedi e unire le mani in segno di preghiera.
Raccolgo le mie energie,
quelle poche e residue forze,
iniziando a cantare una canzone,
che infonda speranza e pace a quest'anima sofferente.

Felicitas cum amicis communicata est
Tristitia est communis dolor cum omnibus amicis
Per aspera vita beata est
Causa vivendi omnibus
Invenire credere magni momenti
Fores aperiendi
Fores aperiendi
tempus est
certe”

A poco a poco,
le lacrime smettono di scendere dal cielo,
mentre la neve, già posata a terra,
si scioglie lentamente,
ridestando la vita che dorme da chissà quanti anni.

Continuo imperterrita a cantare, sentendo l'anima del castello
farsi più pacifica e serena,
proprio come se una madre canti per rassicurare i suoi bambini.

L'angoscia scompare,
la serenità si fa sovrana
ed io non posso fare altro che indirizzare quell'anima verso il luogo in cui possa riposare per l'eternità,
dove non ci sono né sofferenza né guerra,
un posto in cui regnano l'amore e l'affetto.

Apro lentamente gli occhi
ed intravedo un sorriso radioso.
Quello é il segnale che il desiderio é stato esaudito.
Infatti, tutto é ritornato alla vita:
le verdi erbette circostanti,
i profumati e colorati fiori,
gli animali coi loro cuccioli
e l'anima del castello, che ora é quieta.

Ogni giorno s'impara sempre qualcosa di nuovo,
e l'insegnamento di oggi é che:

A volte le manifestazioni naturali,
che ci sorprendono improvvisamente,
non sono altro che il ritratto dell'insoddisfazione e dell'amarezza
sia di un luogo,
sia di una tenera bestiola
o -perché no?- di un essere umano
.













Eccoci alla conclusione.

Una Breve ff, che si è classificata prima al contest "Fate, Streghe e Castelli" indetto da Kikyo90

Note dell'autore:

La canzone cantata dalla fatina non è mia, appartiene al film di Oh mia dea. Questa canzone mi ha ispirato l'intera ff. Mi piace molto, è dolce e triste allo stesso tempo!
Premetto che la lunghezza è determinata dal fatto che ho spezzettato molto i periodi secondo un tatto puramente estetico.
(Scusate la paranoia di queste mie manie, ma è colpa della mia professoressa che con i testi al pc, vuole il massimo senso estetico.)
Inoltre, la ff non è molto allegra, solitamente il comico è il mio genere, ma rispecchia il mio stato d'animo attuale, visto che la mia situazione non è tra le migliori.
Spero vi piaccia
Un bacione
Shurei
  
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