Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Quasar93    12/02/2016    4 recensioni
Durante le Guerre dei Cloni il Conte Dooku e Palpatine decidono di intraprendere un lungo esperimento per trascinare dalla loro parte un prezioso alleato, trascinandolo al lato oscuro per poi usarlo contro la Repubblica.
E' per questo che durante una missione prendono Obi-Wan come prigioniero, disposti a tutto per trasformarlo in uno spietato Signore dei Sith.
[warning: torture fisiche e psicologiche, violenza]
Genere: Angst, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ahsoka, Tano, Anakin, Skywalker/Darth, Vader, Conte, Dokuu, Obi-Wan, Kenobi, Palpatine/Darth, Sidious
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Area di detenzione e sperimentazione - base dei separatisti – Serenno
 
Obi-Wan si svegliò e, stordito com'era, ci mise più tempo del normale ad accorgersi che non era nella stessa cella in cui era rimasto negli ultimi... dieci giorni? Tenere il conto del tempo che passava si faceva più difficile di giorno in giorno.
Si sentiva strano, probabilmente per spostarlo l'avevano drogato di nuovo, giusto per essere sicuri che non opponesse resistenza.
Ma perchè lo tenevano lì?
In tutto il tempo in cui era rimasto sulla nave ammiraglia del conte Dooku si erano limitati a tenerlo legato in quella stanza, portandogli un paio di pasti al giorno e tenendolo sedato quanto bastava per renderlo innocuo.
Si chiese se al cambiamento di cella ne sarebbero seguiti altri, meno piacevoli.
In risposta alla sua domanda un paio di droidi e una persona completamente vestita di bianco fecero il loro ingresso nella stanza.
Senza parlare l'uomo diede indicazioni ai droidi, che gli iniettarono qualcosa nel collo facendogli perdere di nuovo i sensi.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò seduto su una sedia in acciaio, i polsi e le caviglie tenuti fermi da costrizioni dello stesso metallo. Istintivamente cercò la connessione con la Forza, ovviamente senza trovarla.
In quel momento l'uomo in bianco fece di nuovo la sua comparsa, seguito da un paio di droidi medici e da un besalisk alto almeno due metri e dall'aria minacciosa.
Obi-Wan li guardò senza dire nulla, consapevole, almeno in parte, delle loro intenzioni.
-Bene, generale Kenobi, ora che è sveglio le spiegherò perchè si trova qui-
-Finalmente..- si limitò a commentare sarcastico il Jedi, senza rinunciare ad un'occhiata di sfida.
-Vede, c'è una cosa che il mio maestro, il conte Dooku, si chiede da molto tempo- continuò, facendo gesto all'alieno dietro di lui, che si posizionò davanti ad Obi-Wan -Una cosa che io e Kor qui lo aiuteremo a capire- fece un altro gesto e il besalisk chiamato Kor sferrò un pugno dritto in faccia al Jedi con una delle sue quattro braccia, facendogli girare completamente la testa verso destra, per poi colpirlo di nuovo ottenendo l'effetto opposto, e poi di nuovo, e di nuovo.
-Dipende tutto da lei, in realtà, perchè invero si tratta di una cosa abbastanza semplice- proseguì, mentre Kor continuava a colpirlo - ossia: quanto dolore serve...-  il besalisk lo colpì ancora- ...per piegare..- E ancora, e ancora… - …un Jedi?-
Kor si fermò un attimo di picchiarlo e Obi-Wan sputò una discreta quantità di sangue prima di riuscire ad articolare una frase.
-C-cosa volete che vi dica? Avete sbagliato bersaglio, non ho informazioni sensibili da rivelarvi. Se anche riusciste a piegarmi, sarebbe inutile- ghignò, anche se la faccia già livida ed entrambi gli occhi neri non lo rendevano molto minaccioso.
-Oh ma si sbaglia. Non vogliamo che ci confessi proprio niente. Credo che il concetto di piegarsi che ha in mente il conte sia diverso da quello che ha in mente lei. Ma non dilunghiamoci in chiacchiere, capirà tutto a tempo debito.- rispose solo enigmatico l'uomo in bianco, per poi andarsene, lasciando il generale da solo col besalisk che lo guardò sorridendo sadico, prima di assestargli un pugno in pieno stomaco.
 
La porta della sua cella scivolò di lato mentre un paio di droidi da battaglia trascinavano dentro quello che Kor aveva deciso di lasciare intero di Obi-Wan Kenobi. Non c'era nemmeno stato bisogno di sedarlo di nuovo, non riusciva a reggersi sulle sue gambe, figuriamoci tentare di ribellarsi.
L'uomo in bianco ricomparve, legandogli le mani a un lungo cavo che pendeva dal soffitto e che, appena collegato, si accese di luce blu.
Nelle sue condizioni non sarebbe stato possibile legarlo al muro, e in ogni caso era abbastanza inoffensivo senza Forza e sanguinante com'era.
Non era del tutto cosciente mentre quell'uomo gli sollevò la testa per controllare che le funzioni vitali di base fossero intatte, ne mentre un droide medico di cui non aveva nemmeno notato la presenza iniziò a disinfettargli i tagli da cui sanguinava.
Vedeva tutto sfuocato, i suoni gli arrivavano come ovattati e ogni tanto gli sembrava come di addormentarsi per un attimo. Si sentiva soffocare per il gonfiore che aveva un po’ ovunque e contemporaneamente il gusto di sangue che aveva in bocca gli dava la nausea.
Quando si rese conto di quello che gli stavano facendo rivolse uno sguardo interrogativo all'uomo, che si limitò a rispondergli che sarebbero rimasti insieme per tanto tempo, e che non volevano certo che morisse di infezione, no?
Quando tutti se ne furono andati il Jedi cercò di raggomitolarsi su se stesso il più possibile, tremava per lo shock a cui il suo corpo era stato sottoposto e non importa quanto provasse a sputarlo fuori, non riusciva a liberarsi la bocca da quel persistente gusto metallico del sangue.
L'unica sua consolazione era che tutto quello lo stavano facendo a lui, e non ad Anakin.
Era riuscito a salvarlo, stava bene ed era lontano da quel posto orribile grazie a lui. Era il suo maestro ed era riuscito a proteggerlo.
Se fosse stato il giovane a subire tutto questo, se lui avesse fallito nell’impedire che lo usassero come cavia da laboratorio, non se lo sarebbe mai perdonato.
Ma non era successo.
Il maestro Qui-Gon sarebbe stato fiero di lui.
Si aggrappò a quel pensiero e a quello di Anakin sorridente sano e salvo fino a quando non si addormentò sul pavimento di metallo di quella cella buia e fredda.
 
Tempio Jedi - Coruscant
 
Nelle due settimane che erano passate da quando il consiglio aveva ufficialmente dichiarato morto Obi-Wan Kenobi, Anakin non aveva parlato molto con nessuno.
Dopo la prima notte in cui aveva dormito stretto a Padmè, lasciandosi andare e piangendo tutto il suo dolore, non era più andato nemmeno da lei.
Evitava tutte le persone che conosceva ed era spesso chiuso nei suoi alloggi.
Il consiglio, dal canto suo, gli aveva concesso un periodo di riposo per riprendersi, sia perchè così com'era non sarebbe servito a molto sul campo di battaglia, sia perchè temevano che alla prima missione lontano da Coruscant sarebbe partito per cercare vendetta.
Non che avessero tutti i torti.
Ogni giorno Anakin passava molte ore nella sua stanza di meditazione, cercando di rintracciare Dooku. Dai separatisti non era ancora arrivato nessun comunicato ufficiale sull'uccisione di un Jedi, ma Anakin era certo che ci fosse lui dietro a tutto questo.
Il giovane ne stava diventando ossessionato, tanto che più il tempo passava, più rimaneva chiuso in quella stanza.
 
-Vieni, entra pure- disse Padmè, dalla sua scrivania, accogliendo la giovane Ahsoka nei suoi alloggi. La padawan entrò, chiudendosi la porta alle spalle.
-Scusi il disturbo, senatrice, ma non sapevo a chi altro rivolgermi-
-Non c'è problema, Ahsoka, dimmi pure- le sorrise la donna.
La giovane togruta la guardò bene, nonostante si comportasse come al solito e avesse impiegato cura nel vestirsi e truccarsi sembrava non dormire da un po', e preoccupata da qualcosa.
-Sono venuta qui perchè so che lei è amica di Anakin. Io ecco, non sapevo da chi andare. Non lo vedo da giorni, e non ci parlo da.. da quando è successo. Sono preoccupata per lui. Non posso certo parlarne con il Maestro Yoda. Normalmente sarei andata..- la voce le morì in gola – sarei andata dal maestro Kenobi ma..- le vennero le lacrime agli occhi e dovette fermarsi di parlare, ricacciandole indietro.
Padmè sospirò. Come poteva Anakin aver lasciato sola la sua padawan in un momento come quello? O farla preoccupare così tanto? Certo non era legata ad Obi-Wan come lo era lui, ma anche lei soffriva per la sua morte e di certo doversi anche preoccupare di lui non la aiutava.
-Nemmeno io ci parlo da allora- ammise poi, mordendosi la lingua per non lasciar che le tremasse la voce, Ahsoka non doveva sapere quanto la questione le stesse realmente a cuore - sta evitando tutti e si sta chiudendo in se stesso sempre di più. Ho provato ad andare a parlargli. Più volte. Ma non mi ha mai aperto. Nemmeno una volta. Anche io sono molto preoccupata per lui-
Ahsoka la guardò negli occhi, se nemmeno Padmè poteva aiutarla non avrebbe davvero potuto fare niente per il suo maestro.
-E' che... Anakin.. Il maestro Skywalker, intendo, quando soffre ecco.. Lui si chiude in se stesso, non lascia entrare niente e nessuno. E si arrabbia. Molto.-
-Lo so, Ahsoka. Non è capace di gestire le emozioni dolorose e le tramuta in rabbia. Cerca sempre qualcosa o qualcuno a cui dare la colpa delle sue sofferenze, e quando lo trova..- per un attimo ripensò al villaggio dei sabbipodi e le si strinse lo stomaco, non finì nemmeno la frase che si rese conto di aver preoccupato ancora di più la giovane togruta.
-Ma sono sicura che sta volta non succederà nulla. Avrà solo bisogno del suo tempo per pensare, lasciamogli un po' di spazio e si sistemerà tutto. Vedrai- sorrise, mentendo ad entrambe.
Rimasero ancora un po' li a parlare, rimpiangendo con tutto il loro cuore che Obi-Wan non fosse li  con loro a far ragionare Anakin.
Era l’unico che riusciva a tenerlo bilanciato, e ora non c’era più.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Quasar93