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Autore: ire96    12/02/2016    1 recensioni
Francesca è una ragazza di 23 anni alle prese con la vita universitaria. Una vita fatta di esami, crisi causate dal troppo studio, divertimenti e amici, come Valeria e Roberto, un'eccentrica e adorabile ragazza lei e un omosessuale dolcissimo e coinquilino di Francesca lui. Quindi una vita senza troppi problemi.
Fino a quando nella sua vita non entra il Professor Del Rovere che lei definisce "un arrogante, leccaculo e puttaniere" e che decide di renderle la vita difficile. Ma si sa "Chi disprezza compra" dice il detto.
Sarà così anche per la nostra protagonista o si lascerà travolgere dalla dolcezza di Mattia, un ragazzo sbucato dal nulla?
Tra vaschette di gelato mangiate sul divano, feste e tacchi qualcosa cambierà per sempre nella sua vita.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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                                  CAPITOLO 8- Stars and Love
 
“Dubita che le stelle siano fuoco,
non dubitare del mio amore”
-W. Shakespeare
 
Nel momento esatto in cui l’ultima nota sfuma le persone sembrano risvegliarsi e parte un applauso scrosciante, qualcuno fischia addirittura.
Ok che ho cantato abbastanza bene, ma questi qui sono anche un bel po' ubriachi, non ci si può fidare del loro giudizio.
Il Dj mi guarda sbalordito, mi prende il microfono-“Ragazzi abbiamo scoperto una nuova cantante..Francesca vero?”-
Annuisco e vorrei che il pavimento si aprisse sotto i miei piedi.
-“Ehi barman! Offrite un giro a Francesca da parte mia.. e anche ai suoi amici che l’hanno iscritta di nascosto!”-
Si gira di verso di me-“Ora puoi andare stellina.. E via quella faccia da “mi butto dal primo ponte che trovo” su!”-
La fai facile tu, vorrei dirgli.
Io , come già ho detto, sono una persona timida e cantare davanti a circa duecento o più persone non è certo il mio ideale di divertimento.
Scendo gli scalini, cercando di rimanere nell’ombra e decisa a raggiungere i miei amici per ucciderli, in modo leeeeento e doloroso.
Sto per mimetizzarmi con le persone intorno a me quando una mano mi afferra il braccio e un profumo, il suo profumo!, mi solletica il naso.
Mi giro di scatto sgranando gli occhi e preparandomi mentalmente, perché mi ricordo bene la sensazione di calore che ho provato prima nel cantare solo per lui.
Ed eccolo qui.. Gabriele Del Rovere alias essere invertebrato, in tutta la sua figaggine.
Pantaloni neri che sembrano fasciarlo come una seconda pelle, camicia bianca perfetta on i primi bottoni slacciati..e degl’occhi di ghiaccio splendidi.
Svegliati cretina, stai sbavando! Oh bene adesso mi insulto da sola.
-“Bella voce, ragazzina”- mi dice con la sua voce calda. –“Devo ammettere che non me l’aspettavo, sai pensavo di poter ridere un po’ invece mi hai rovinato il gioco”-
Ragazzina?!? –“Grazie, essere invertebrato..e non mi dispiace per niente di avertelo rovinato”- gli rispondo io con un sorrisone enorme.
Oddio aspetta..l’ho chiamato essere invertebrato ad alta voce? Merda!!
Il suo sorriso si gela. –“Come mi hai chiamato?”- bene, signore e signori è stato un piacere conoscervi, penso che emigrerò in America e andrò a nascondermi sotto un sasso.
–“Preferisci forse puttaniere?”-
Ma il filtro tra cervello e bocca s’è rotto? No è solo in sciopero a causa dell’alcol, maledetta quella volta che ho deciso di ubriacarmi come non mai.
La sua mano si stringe sul mio polso e Gabriele si avvicina al mio viso. I suoi occhi sono pieni di rabbia-“Tu non mi conosci abbastanza per sputare sentenze ragazzina!”-
Scoppio a ridere -“Perché vuoi forse negare di esserlo? Ti stavi praticamente mangiando una tipa prima”–.
-“Sei forse gelosa?”- dice sorridendo sornione. Si certo cadiamo nel ridicolo ora!
Spero stia scherzando. -“Di te? Mai!”- gli sussurro in un orecchio.
Il suo profumo stordisce, è troppo buono.
-“Comunque..stai attenta ragazzina, non ti conviene sfidarmi!”- Uuh mi minaccia!
Faccio una risatina mooolto da ubriaca -“ Come vuole lei professore, ma non le sembra di essere un po’ troppo vicino?”-.
Si allontana immediatamente, forse ricordandosi solo ora del ruolo che ha nei miei confronti.
-“Allora ci vediamo in classe, signorina Rocchi! E mi raccomando..l’aspetto in primo banco, magari riuscirà seguire”- e se ne va.
Stringo i pugni. Quanto lo odio! E come vorrei tirargli un bel destro su quel naso da dio greco.
Mi faccio largo tra le persone che ballano e aspettano di vedere chi sarà il prossimo aspirante solista, per arrivare dai miei amici e sfogarmi con Valeria.
Ormai ho abbandonato l’idea della vendetta per questa sera, il piccolo scontro verbale con Della Rovere mi ha stremata.
Roberto mi vede per primo e adotta la tattica “cucciolo che vuole le coccole” per non subire qualche conseguenza, ovvero mi si lancia addosso e mi abbraccia, strofinando il viso sul mio collo.
-“Ruffiano e paraculo”- gli sussurro. Sento la sua risata farsi più forte e finisco a ridere anche io.
Come potrei non adorarlo?
Anche Mattia viene ad abbracciarmi e mi chiede scusa, anche se non sembra dispiacergli molto.
Valeria vede la mia faccia un po’ sconvolta e mi allunga il suo drink, poi mi fa segno di uscire per prendere un po’ di aria e per parlare
-“Tu non sei sconvolta solo per il karaoke vero?”- mi chiede non appena usciamo e ci allontaniamo dalla musica.
Sospiro. –“ No in effetti no. Il signor “Sono figo-Sono bello-So tutto io” Del Rovere è venuto a farmi i complimenti!”-.
-“Oddio! Com’è andata?”- ora è un pochino sconvolta anche lei. –“Beh..se cancelliamo il fatto di averlo chiamato essere invertebrato e puttaniere? Benissimo?”-
Valeria emette un piccolo gridolino. –“Ma sei impazzita?!”- ok forse non proprio –ino.
Ooh e aspetta che ti racconto il resto, cara mia.
Finisco il breve racconto della figura di merda più epica della mia vita e rimaniamo a fissarci.
-“Sai che adesso sei un po’ fottuta vero?”- mi dice lei.
Incoraggiante.
-“Si..”- lei mi abbraccia. –“Oltre a renderti la vita un inferno, potrebbe anche prendere il tuo rifiuto come una sfida..e provare a sedurti!”-
Comincio a ridere e non riesco più a fermarmi, praticamente mi auto soffoco. –“Vale questa volta sei fuori strada.. tra me e lui c’è solo odio!”-
Lei fa spallucce, e ci sediamo un po’ su una panchina per riprendere fiato.
Ad un certo punto decidiamo di tornare dentro perché abbiamo abbandonato li i nostri amici e non si sa mai cosa potrebbero ancora combinare quei due.
Li troviamo in pista a ballare con delle ragazze, e sono ancora più andati di prima. Mi sporgo verso Valeria –“Forse è il caso di portarli a casa”- Lei annuisce e ci avviciniamo per chiamarli.
-“Ehi bimbi è ora di andare a casa! Vi ricordo che domani abbiamo lezione”-
Raccattiamo tutte le nostre cose, borse e giacche e usciamo da li.
Sbucando dalla porta faccio in tempo a vedere Gabriele che apre la porta della sua macchina alla tipa di prima e il mio stomaco si stringe senza motivo.
È l’alcol Francesca, è l’alcol.
-“E ora che si fa?”- chiede Mattia.
-“Ora si va a casa..a piedi, perché nessuno di noi può guidare”- e rido alla sua faccia sconvolta.
-“Mattia ma tu con chi sei venuto qui?”- uno non va per locali da solo no?
-“Mmm..un amico in teoria..ma lui ha trovato una tipa e..bo non lo so, l’ho perso di vista”-
Dopo questa spiegazione molto chiara ci incamminiamo barcollando verso casa nostra, la più vicina. La gente si gira a guardarci perché Roberto e Vale si mettono a cantare a squarciagola, Mattia parlotta da solo e sbanda e io..beh io mi sono tolta i tacchi e cammino senza scarpe.
I tacchi, per quanto stupendi, sono una tortura che dovrebbe essere impedita dall’ONU.
Camminiamo parecchio perché a piedi dal Red Rose a casa mia sono almeno venti minuti e io ne approfitto per ammirare il cielo, pieno di stelle e bellissimo.
Una stupenda citazione di Shakespeare mi viene in mente :” Dubita che le stelle siano fuoco, non dubitare del mio amore”

Nota Dell'Autrice

perdonate il ritardo ma scrivere capitoli lunghi è molto difficile :)
Grazie delle recensioni! <3 io e i personaggi vi amiamo tutti!
spero vi sia piaciuto, non è lungo quanto volevo ma..alla prossima
   
 
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