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Autore: SHUN DI ANDROMEDA    12/02/2016    2 recensioni
[Fluff][Hints TsurugiTenma+Shindou]
Dedicata a Vari China.
“Finalmente ti sei svegliato.”
Ancora frastornato per il sonno profondo in cui era precipitato, Matsukaze Tenma non riconobbe subito la stanza in cui si trovava, ma riconobbe al volo la persona che, seduta sul materasso accanto a lui, sembrava guardarlo con disapprovazione.
“T-Tsurugi…” balbettò il ragazzino con la bocca impastata mentre si sfregava gli occhi: “Aki-nee ti ha fatto salire…?” domandò.
“Aki-san non è qui. Sei a casa mia.”.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Inazuma Eleven GO!
Rating: Verde
Personaggi/Pairing: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke, Shindou Takuto
Tipologia: One-Shot
Genere: Sentimentale, Slice of Life, Fluff
Avvertimenti: Massive Fluff
Disclaimer: Personaggi, luoghi, nomi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale da cui ho elaborato la seguente storia, non mi appartengono.

SLEEP OVER

Finalmente ti sei svegliato.”

Ancora frastornato per il sonno profondo in cui era precipitato, Matsukaze Tenma non riconobbe subito la stanza in cui si trovava, ma riconobbe al volo la persona che, seduta sul materasso accanto a lui, sembrava guardarlo con disapprovazione.

T-Tsurugi…” balbettò il ragazzino con la bocca impastata mentre si sfregava gli occhi: “Aki-nee ti ha fatto salire…?” domandò.

Aki-san non è qui. Sei a casa mia.”.

Una nuova voce familiare lo fece sussultare e Tenma, voltatosi, vide sulla soglia della stanza – che non era senza dubbio la propria, non era così grande e luminosa – la figura di Shindou-senpai, che gli sorrideva da dietro un vassoio: “Bentornato tra noi.” aggiunse il maggiore, muovendo qualche passo verso di lui.

Solo in quel momento, Tenma si accorse non solo di essere sdraiato sul letto di Takuto ma anche di indossarne uno dei pigiami – e come potevano non essere i suoi, di almeno due taglie più grandi e dalle inconfondibili stampe di note musicali? - che gli ricadevano sulle membra come lenzuoli troppo ampi.

C-Che ci faccio qui?” chiese il più giovane, chinando la testa come imbarazzato.

Ti ho trovato mezzo congelato lungo la strada. Non sapevo dove altro abbandonarti.” borbottò Tsurugi.

Ieri sera è scoppiato un tifone in città.” spiegò Shindou con aria seria, poggiando il tutto sul comodino: “Tsurugi si è presentato sulla soglia di casa mia con te in braccio, nel panico e un brutto taglio in fronte.” aggiunse, indicando il cerotto che celava la ferita dell'ex SEED; questi sbuffò, girando la testa per non farla notare ulteriormente.

Non avevo altri vestiti quindi ho dovuto improvvisare.” continuò il capitano, passando al proprio compagno più giovane una tazza di tè: “Questa ti riscalderà.” disse con un sorriso.

S-Stavo allenandomi...” mormorò a quel punto Matsukaze a voce bassa: “Poi ha incominciato a piovere… C'era un albero… Deve essere caduto un ramo…” ma il ragazzo faticava a ricordare, la testa gli doleva come se l'avessero ripetutamente colpito con un pallone da calcio.

Non sforzarti. Il temporale è ancora forte, per adesso resterai qui.” lo rimproverò il capitano con espressione severa: “Ora finisci il tè, poi torna a riposarti. Oggi è Domenica e non abbiamo lezione.”.

In effetti era molto stanco, quasi faticava a tenere gli occhi aperti, ma si impose di resistere, malgrado il suono della pioggia battente – lo stesso che doveva averlo svegliato in primo luogo – lo invogliasse ad abbassare le palpebre.

Quando finalmente ebbe svuotato il contenuto della tazza, semplicemente si lasciò cadere sul materasso, le gambe di Tsurugi a fargli da cuscino, mentre lo stesso gli sistemava addosso la coperta.

Senza fretta, anche Shindou si accomodò tra le coltri e guardò l'ex SEED: “Dovresti dormire anche te, la botta che hai preso doveva esser stata bella forte.” dichiarò il capitano, puntellandosi con il gomito per sorreggere la testa.

Questi non rispose, si limitò a sbuffare e a tenere lo sguardo concentrato sull'espressione pacifica di Tenma: “La sua lo è stata ben di più.” aggiunse soltanto.

Con un sorriso incoraggiante, Takuto spense le luci degli abat-jour e ben presto nella stanza si sentì solo il respiro leggero di Matsukaze mentre la pioggia fuori lavava via ogni lordura dalle strade, accompagnando il sonno dei tre.

Quando si sarebbero svegliati, il mondo sarebbe stato ancora lì ma, in quel momento, a nessuno dei tre importava.

Ci avrebbero pensato dopo, non c'era alcuna fretta.

   
 
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