Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Haruhi Kuran    13/02/2016    0 recensioni
Due anime, un corpo.
una tragedia.
la fine di una vita e l'inizio di un viaggio.
poteri nascosti che serpeggiano nel sangue di un ragazzo ignaro del suo passato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO
  

  “L’oscurità è in ognuno di noi, Conoscerla e controllarla, è il solo modo di sfuggire al suo controllo …
L’oscurità è in ognuno di noi E’ pericolosa, ma temerla lo è ancor di più…
L’oscurità è in ognuno di noi..
Quando essa, è sotto un totale controllo,l’ oscurità, libera dal doloroso oblio da cui si sfugge solo con la morte.’’
 


Voci agghiaccianti e risate raggelanti echeggiavano nella mia mente confusa, le mie membra erano pesanti, il mio respiro era lento e pesante; c'era freddo, il pavimento era freddo e bagnato, come se avesse appena smesso di piovere. Aprii gli occhi, lentamente, non vedevo nulla, era tutto buio, provai a muovere gli arti, la superficie bagnata e fredda del pavimento faceva risvegliare il mio corpo con estrema lentezza, e pian piano tornai lucido ma dolorante. Lentamente mi misi a sedere, mi guardai intorno, niente, era buio pesto, nessuna fonte di luce,non riuscivo a vedere neanche il mio corpo.

'' dove sono...?'' l'angoscia cominciò a salire scavando nel mio cuore, mentre il suono di risate agghiaccianti, mi congelò il sangue nelle vene.

'' devo andarmene....ora!'' dolorante mi alzai e con le gambe tremanti passo dopo passo m'incamminai verso l'ignoto, mentre camminavo mi posi molte domande: chi ero? dov'ero? ero morto? e se sono morto, come ?

Mi sembrarono trascorse ore da quando iniziai il mio cammino, ansimavo stanco ed arrancavo, per quanto ne potevo sapere sarebbero potute essere passati giorni o addirittura mesi,alle volte le risate risuonavano incessanti e sempre più sinistre, in quei momenti mi mettevo a correre a perdifiato, nella speranza di non incontrare qualche essere che non sarei stato in grado di affrontare. Mi sentivo come osservato ma appena voltavo le spalle, non vi era nulla che riuscissi a scorgere in quel limbo.

D'un tratto un boato ruppe il profondo silenzio di quel macabro luogo e in quel momento cominciai a correre a per di fiato prima che qualsiasi cosa sbucasse fuori da quell'oscurità,ma al contrario, vidi un leggero bagliore farsi sempre più intenso e chiaro,da esso, intravidi sempre più chiaramente un giovane, egli aveva i vestiti logori e sporchi di sangue in più punti, la chiazza più preoccupante si trovava al centro del petto,in cui si vedeva in bella vista uno squarcio profondo e fresco,ed il ragazzo era pallido. Mi avvicinai al ragazzo, era freddo e respirava a stento, lo toccai sulla fronte, una scossa mi percosse la mano fino tutto il corpo, e fui catapultato in un altro posto.
Mi trovai in un corridoio elegante e maestoso,correvo a perdifiato,avevo paura, era buio ma le torce mi guidavano verso la mia meta tra corridori stretti, come se fossero un labirinto, sapevo,non so come, che quella era una scorciatoia per giungere nel luogo in cui ero diretto. Mi trovai dinanzi ad una porta in quercia in ramaje, che varcai quasi buttandomi di sopra all'uscio per raggiungere l'interno, una camera da letto nobiliare,quasi regale,una donna giaceva inerme sul letto mentre un uomo era sopra di lei. Ero cieco d'ira,senza capirne il motivo, e mi avventai sull'uomo,spingendolo il più lontano possibile per poi dedicarmi ai due uomini che tenevano la donna immobile:il primo lo afferrai per le spalle e lo spinsi leggermente in avanti, lui oppose resistenza e lo sbilanciai col piede sinistro per poi farlo cadere di lato e spezzargli la spalla; il secondo uomo si avvento contro di me, ma lo afferrai per le ascelle e lo sbilanciai con la gamba sinistra, dopo averlo fatto sollevare leggermente in aria, per poi scaraventarlo a terra e rompergli la spina dorsale con una gomitata;contando anche l'uomo che aveva aggredito quella donna. Sentì il sibilo di una lama lunga e voltai lo sguardo verso l'uomo che avevo spinto prima di affrontare i due scagnozzi, l'uomo aveva sfoderato una spada lunga e lucente, le luci fioche delle candele illuminavano quel poco che poterono, quell'essere. Aveva il viso scavato dall'età, gli occhi erano due piccole fessure blu, gli occhi erano infossati, il naso aquilino e la bocca sottile erano contornati dai segni del tempo, e una lunga barba nera, come i capelli anch'essi lunghi; si fiondò contro di me ed io scartai dalla parte opposta , la differenza di stazza era notevole e non sembrava uno scarso combattente come i suoi complici, ritenta un attacco, ma scivolai tra le sue gambe per prenderlo alle spalle, gli sferrai un calcio ma egli lo intercettò e mi bloccò la bamba e mi spezzò, con l'elsa della spada, la rotula e cacciai un urlo di dolore. L'uomo mi scaravento al muro, dove sbattei violentemente la schiena. L'uomo si avvicina lentamente, con la spada protesa verso di me, presi la prima cosa che era vicino a me, un candelabro, e lo colpi alla nuca. L' uomo cadde a terra privo di sensi, mollai un calcio alla spada mandandola lontano da lui, per poi accettarmi delle condizioni della donna. Respirava ancora, cercai di farla rinvenire dandole dei buffetti,ella riprese per un attimo coscienza e nel suo volto lessi il terrore, immediatamente mi voltai, vidi solo un leggero bagliore e un lancinante dolore al centro de petto. Caddi a terra, e un lago scuro crearsi sotto di me mentre l'uomo, leggermente sbiadito per la mia vista offuscata, scappava da una finestra e la voce della donna che diceva un nome, poi tutto fu buio.

Ritornai immerso nel'ormai familiare e fredda prigione, accanto al giovane ferito e moribondo, mi resi conto solo in un secondo momento che aveva gli stessi segni della lotta che avevo affrontato poco prima. il silenzio, che avvolgeva il posto, era interrotto dal flebile battito cardiaco del ragazzo. Lo scossi leggermente per svegliarlo.
<< Ehi, mi senti ragazzo?>> sussurrai al'orecchio del giovane, continuando a scuoterlo. Guardai la sua ferita profonda, al petto, sperando che guarisse in fretta, feci caso solo dopo al suo abbigliamento, erano principeschi, portava dei pantaloni in cuoio colo mogano, lunghi fino al polpaccio e i piedi erano scalzi, a coprire il sopra, una tunica bianca, larga. il ragazzo tossì non poco, pero poi riprendere lentamente coscienza, aveva gli occhi grigi, gli tolsi i capelli neri, umidi per via del sudore.
<< Dove mi trovo? >> sussurra a stento, per poi posare lo sguardo su di me.
<< Chi sei...?>> disse guardandomi negli occhi. Continuavo ad ignorare il mio passato e il mio nome.
<< Non lo so neanche io chi sono, ne dove ci troviamo. >> il ragazzo cercava di muoversi , e lo bloccai in tempo prima che la sua ferita si aggravasse.
<< Stavo combattendo contro degli uomini ..>> cercava di ricordare gli avvenimenti che gli erano capitati e dopo un attimo di titubanza,si alzò il busto di scatto.
<< Mia madre! >> gemette dal dolore e si distese,nuovamente, riluttante.
<< Sta bene... credo... >> risposi titubante, lui per tutta risposta mi guardò confuso.
<< Come fai a sa perlo? >>
<< Credo di aver visto il momento in cui ti procuravi la ferita...Tua madre era cosicente quando tu hai perso i sensi...Non ho visto altro... >> omisi il fatto che avevo vissuto l'accaduto in prima persona, il giovane si guarda il petto, stupito di essere ancora vivo.
<< Come ti chiami ? >> dissi al ragazzo,cercando di non far agitare ulteriolmente il ragazzo.
<< Alexander, ma mi chiamano tutti Alex.>>
<< Piacere mio . >> gli strinsi la mano per poi improvvisare una medicazione con la maglia di lui.
<< Grazie... >> disse riconosciente.
<< No,grazie a te. >> quella tragedia, ci aveva fatti incontrare, a quanto poteva durare il nostro incontro? era l'inizio di un'avventura, o l'inizio di una fine che sarebbe sfociata nel sangue?


Angolo dell'autore !!!!
Se vi è piaciuto per favore commentate e la settimana prossima metto il primo capitolo^^
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Haruhi Kuran