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Autore: Mary_Julia_Solo    13/02/2016    2 recensioni
La storia comincia con un finale alternativo della Minaccia Fantasma, in cui Qui-Gon non muore e Obi-Wan scompare misteriosamente. Un anno dopo un Sith di nome Darth Hevn inizia a perseguitare Qui-Gon e il suo Padawan Anakin Skywalker. Tutto quello che vuole é vendetta. Ma perché? Chi si nasconde dietro la cappa di oscurità che sembra sempre accompagnare il Sith?
-Salve a tutti, eccomi qui!^^
Questa è la prima fanfiction che pubblico, quindi siate clementi, pf!-
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Darth Maul, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Qui-Gon Jinn
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta, Non-con, Violenza
Capitoli:
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02_A un passo dalla morte
 
Destroy…
 
 
Il tempo scorreva. Era ormai passato quasi un anno dalla presunta morte di Obi-Wan. Qui-Gon continuava a sentirsi terribilmente in colpa. Addestrava Anakin, che imparava molto in fretta, ma si sentiva sulle spalle il fallimento con ben due apprendisti. Non avrebbe mai permesso che questo accadesse anche Anakin. Era un giorno come moli altri al Tempio. Ma presto, quello stesso giorno, la tranquillità sarebbe stata spezzata. Qui-Gon e Anakin era appena tornati da una missione e stavano facendo  rapporto al Consiglio. Ad un certo punto, senza apparente motivo, Yoda perse i sensi. Tutti i Jedi presenti si precipitarono attorno al suo seggio, preoccupati. Quando il piccolo Jedi riaprì i suoi occhi dorati, trovò molti visi che lo osservavano.
-Maestro Yoda! State bene? Cos’è successo? -chiese Mace Windu.
-A sedere tornate. -ordinò il verde essere, e solo quando tutti furono tornati al loro rispettivo posto riprese a parlare. -Una visione stata è. Il Lato Oscuro visto ho. -si fermô un secondo, guardando Qui-Gon e Anakin e puntando un dito verso di loro. -Voi. Voi in pericolo siete. Attenti stare dovete. -Qui-Gon annuì pensieroso, mentre Anakin domandò:
-Siamo in pericolo Maestro? Cosa avete visto?-
-Non una visione vera e propria era. Sensazioni erano. In guardia dobbiamo stare. Noi tutti. -
-Ma… -tentò di dire Anakin, ma la voce di Qui-Gon coprì la sua:
-Ha a che fare con Obi-Wan vero? -Yoda e Windu si lanciarono un’ occhiata.
-Sicuro non sono… -mormorò Yoda, quasi come se parlasse più a se stesso che a Qui-Gon.
-Andate ora. -Maestro e apprendista chinarono il capo e prima di uscire sentirono la voce del piccolo Jedi. -Gli occhi aperti tenete. -
 
Qui-Gon e Anakin camminavano per i corridoi. Il bambino chiese:
-Cosa pensi che ci volesse dire il Maestro Yoda? Siamo davvero in pericolo? -
-Non lo so, Anakin… -il Jedi grigio non lo ascoltava davvero. Stava pensando. Il Lato Oscuro? Loro in perivolo di vita? Che… Che… Ma cosa andava a pensare! Era impossibile… O forse no? Vennero raggiunti da Siri Tachi, che arrivò correndo:
-Maestro Jinn, scusate… -cominciò la ragazza, distogliendo Qui-Gon dai suoi pensieri.
-Si? -
-La Magistra Gallia vi sta cercando… -non riuscì a terminare, perché il Tempio piombò nell’oscurità e la voce le si bloccò in gola.
-Cosa diavolo sta succedendo? -domandò Anakin. I tre sentirono la risposta di Yoda, alle loro spalle:
-Sotto attacco siamo. -
 
-Cosa possiamo fare Maestro Yoda?! -esclamò Anakin, saltellando da un piede all’altro, preoccupato. Yoda, invece, per qualche strano motivo chiaro solo a lui, era calmo. Rispose lentamente:
-Il giovane Skywalker e Siri, gli Iniziati aiutare dovrebbero. Il futuro degli Jedi essi sono. Andate, quindi. -Anakin lanciò uno sguardo a Qui-Gon, che annuì. Il bambino si affrettò a correre lungo il corridoio con Siri, verso gli Iniziati. Ci fu qualche attimo di silenzio, dopo che i due si furono allontanati. All’improvviso, Yoda si appoggiò al muro, anzi, si sostenne. Qui-Gon domandò subito:
-Cosa succede Maestro? Cosa sentite?! -il verde Jedi si portô una mano all’altezza del cuore e rispose:
-Morte io sento. Gli Jedi… Morendo stanno… Dal Consiglio tornare devo. Cosa fare decidere dobbiamo… -forse un po’ sovrappensiero, Yoda si allontanò con passo claudicante. Qui-Gon rimase solo nel corridoio buio, pensando. Cosa diavolo stava succedendo? Chi poteva avere interesse ad attaccare il Tempio Jedi? Poi, nella sua mente sentì le urla. Le urla di chi moriva per mano di… Chi? Cosa? Quale essere malvagio avrebbe mai attaccato i portatori di pace, gli Jedi, se non un Sith? Ma i Sith erano scomparsi da millenni… No, solo da un anno. Sentì qualcosa passargli accanto e azionò la spada laser. Non c’era nessuno, ma lo Jedi grigio giurò di aver visto un’ ombra muoversi fulminea sul muro. Sentì forte il Lato Oscuro. Sempre più vicino.Non seppe mai quale pazzia lo spinse a seguire il segnale. Vide fuoco, fumo, cadaveri. Delle ombre. Vive. Ma nel vero senso della parola. Una di loro prese uno Jedi, non più di un Padawan,con le sue unghie aguzze. Qui-Gon attaccò, per difendere il ragazzino, che sfortunatamente era già morto, ma l’ombra gli saltò addosso. Lo Jedi cercò di trapassarla con la spada, ma senza risultato. L’ombra era davvero fatta… D’ombra. Pensava di non avere speranze, di essere spacciato. Pensava che quella fosse una morte brutta e forse si, anche un po’ ingloriosa. E poi…
-No. Lui lasciatelo a me.-disse una voce, che sembrava provenire dal fondo dell’Inferno, dove il fuoco è più caldo, dove solo i demoni possono esistere. L’ombra, quasi delusa, si allontanò da lui, per andare chissà dove a fare strage. Allora Qui-Gon vide. Da oltre il fumo, comparve una figura. Aveva un cappuccio calato in testa e sugl’occhi, una cappa d’ombra sembrava celargli il viso e aveva una spada laser rossa in mano. Un Sith. Esattamente come aveva previsto. Prima che potesse fare qualcosa, il Sith stese una mano, e lo Jedi grigio sentì una stretta al collo. Lentamente, si sentì sollevare da terra. Il Sith lo fissò, soddisfatto, senza mollare la presa. Qui-Gon prese un respiro, e domandò:
-Chi sei tu? Perché ci hai attaccato? -il Sith rise.
-Sai chi sono. E sai anche che la tua seconda domanda non ha senso. -la mente dello Jedi lavorava febbrilmente. Come poteva sapere? Poi, pensò di aver capito. Anche se era impossibile.
-X-Xanatos? -balbettò. Il Sith rise ancora di più.
-Xanatos? Dovevi proprio volergli bene. No, il tuo apprendista è morto. -Qui-Gon non seppe come riuscì ad urlare:
-E ALLORA COSA DIAVOLO SEI?! -la stretta sul suo collo aumentò.
-Non ti permetto di urlare. -ringhiò il Sith. Una lingua di fuoco illuminò il suo viso e Qui-Gon riuscì a vederlo. Spalancò gli occhi, cercò di parlare, ma una voce coprì la sua:
-Maestro! -era Anakin, che correva in quella direzione. Il Sith si allarmò e strinse ancora.
Qui-Gon riuscì quasi a sentire le ossa del proprio collo scricchiolare. Anakin balzò tra i due, e lo Jedi grigio cadde malamente a terra, svenuto. Il Sith gridò, adirato:
-Maledetto! Ti sei messo in mezzo! Se non fosse stato per te, avrei potuto farlo soffrire! -Anakin azionò la spada laser.
-Tu non hai fatto nulla e nulla farai, mostro! Non causerai più morte! -il bambino attaccò, con rabbia, e il Sith riuscì a respingerlo senza troppa fatica. Anakin, tentò un affondo e il Sith disse:
-Ora basta giocare, mi hai stufato, bambino. Ora si fa sul serio. -in una mossa fulminea, prese il polso del bambino in una morsa di ferro. Anakin urlò dal dolore quando il Sith glielo storse e fu costretto a mollare la spada laser. IL Sith sollevò anche lui con la Forza per il collo. Anakin si sentì subito mancare il respiro. Il Sith gli ringhiò contro:
-Mi avevano detto che eri potente, ma non mi sembra proprio. Sei inutile. Come tutti gli altri. -il bambino tentò di difendersi dicendo, a fatica:
-Non è… vero… e… te lo… dimostrerò… sconfiggendoti… -
-TU NON FARAI PROPRIO NIENTE! TU SEI SOLTANTO UN BAMBINO IN LACRIME CHE NON VEDE L’ORA DI TORNARE DALLA SUA MAMMA! -
gridò irato il Sith, aumentando la presa. -Guarda in faccia la tua morte. -disse infine, azionando la spada laser rosso sangue. Una voce giunse da uno dei corridoi laterali:
-Guarda tu la tua, Sith. -il Consiglio Jedi e molti altri Jedi fecero la loro comparsa nei corridoi laterali. Anakin sorrise, sollevato. -Lascia il ragazzo. -continuò imperituro Mace Windu. Il Sith lasciò la presa, e, prima di tornare dal corridoio da cui era venuto, gridô, puntando un dito contro gli Jedi:
-Non è finita qui! Pagherete per quello che avete fatto! Morirete! Morirete tutti! -detto questo, fece un fischio per richiamare le ombre, e sparì oltre la cortina di fumo.
 
-Stai bene Skywalker? -domandò Mace Windu, aiutando il bambino ad alzarsi.
-Per fortuna sì. -rispose Anakin, per poi voltarsi verso Qui-Gon. -Ma credo che il mio Maestro no. -Yoda si era avvicinato allo Jedi grigio, posandogli una mano sulla fronte.
-Curato dev’essere. Sento che un grande shock subito ha. Probabile è che, facilmente non si sveglierà. -
-Chiamate i guaritori. -disse Windu ad un paio di Padawan, che annuirono e corsero via.
-Il Consiglio decidere cosa fare deve. -constatò Yoda.
 
Anakin era seduto accanto al letto di Qui-Gon. I guaritori avevano detto che lo Jedi grigio aveva utilizzato la Forza per cadere in coma volontariamente. Ma ora non aveva la capacità di svegliarsi. Anakin era molto preoccupato. Se Qui-Gon non si fosse svegliato, cosa avrebbe fatto? Nessuno avrebbe mai voluto addestrarlo al posto suo. Non sapeva da quando tempo era lì e,ad un certo punto, sentì una voce alle sue spalle:
-Anakin? -il bambino si voltò lentamente e vide Siri ferma sulla soglia, che non aveva intenzione di disturbare, ma era stata mandata dal Consiglio.
-Sì? -domandò Anakin e la ragazza disse:
-Il Consiglio ci ha chiamati. Mi dispiace, lo so che sei preoccupato per Qui-Gon, ma temo che tu debba venire. -
-Certo. -rispose il bambino, scendendo dalla sedia sulla quale era seduto e uscendo dall’infermeria, seguendo Siri. Che cosa voleva il Consiglio da loro? Anakin aveva solo dieci anni, cosa mai potevano pretendere da lui, soprattutto ora che era senza Maestro? Dopo aver oltrepassato parecchi corridoi, dove i segni dell’attacco erano rimasti, entrarono nella sala del Consiglio. Si fermarono al centro, aspettando che qualcuno parlasse. Il primo a prendere parola fu Mace Windu:
-Secondo informazioni acquisite dopo una lunga meditazione da parte di Maestro Yoda, riteniamo che il misterioso Sith si sia diretto verso il pianeta Ruusan, che come sapete fu luogo della grande battaglia che sterminò i Sith, quasi mille anni fa. Ovviamente non siamo certi che sia lì, ma vorremo che Siri Tachi vada ad indagare. -Siri chinò il capo.
-Sarà fatto Maestro. -
-E… Riguardo a me? -domandò Anakin, stato fino a quel momento diligentemente in silenzio fino a quel momento.
-Tu, Skywalker, sei in grave pericolo di vita, e fino a quando Qui-Gon non si riprenderà sarà Yoda a farti da Maestro. -il bambino annuì. Yoda si alzò dal seggio e osservò il cielo oltre la finestra. Un temporale era in arrivo.
-A qualcosa di oscuro ci stiamo avvicinando… -disse solo, pensieroso.
 
 
Spazio Autrice:
Grazie a coloro che mi hanno recensito!! ^^
Allora, vi avverto, che il prossimo capito che pubblicherò lo trovò abbastanza inquietante.
Spero non troviate Anakin troppo noioso, ma, capitelo, fino più o meno ai quattordici anni, le regole le rispettava ancora. ;)
Al prossimo capitolo!
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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