Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: MatildeMM    13/02/2016    1 recensioni
Anno 2100. La sfera che tengo nella tasca dell’impermeabile pulsa ed io la stringo nella mia mano. Ciò che rappresenta quest’oggetto è l’ultimo ricordo che ho di lui dopo la sua atroce morte e la cosa più preziosa che possa esistere sulla terra: motivo per cui sono ricercata. Non posso permettere che mi trovino, l’ho promesso a mio nonno prima che esalasse il suo ultimo respiro. Devo fuggire dal Giappone e trovare asilo politico da qualche parte. Questo è il piano. Non mi interessa abbandonare ciò che ho qui per questa causa. Riuscirò a scappare con la sfera cosicché possa essere al sicuro dalle cattive intenzioni del governo.
Genere: Azione, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kaede, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Apro gli occhi ma è come se non l’avessi fatto. La stanza è completamente buia e non si vede nulla. Non so che ore sono, dove sia la porta per uscire da qui, che aspetto abbia o dove sia Inuyasha. L’unica cosa che so è che ho fame, tantissima fame. Infondo non mangio da giorni. Allungo una mano alla mia sinistra per vedere se per caso Inuyasha è sdraiato accanto a me e , un po’ come quando lanci una moneta per vedere se esce testa o croce, e speri in una delle due, io in quel momento spero che lui sia accanto a me.
Il letto è vuoto. Ho perso.
Mi alzo lenta e cautamente gattono per terra e tasto le pareti finche non trovo la porta e la sua maniglia. Quando apro, la luce mi acceca. Mi ci vuole un attimo per abituarmi. Mi alzo in piedi scattante e mi rendo conto di indossare gli stessi abiti del giorno prima. Vorrei andare in bagno e farmi una doccia, sistemarmi un attimo per lo meno ma non voglio entrare in tutte le stanze senza prima aver avvisato il padrone di casa. Un po’ di ragionevolezza dopo gli accaduti del giorno prima mi ci voleva.
Provo dunque a scendere e a vagare per il piano terra in cerca della cucina o della sala dove penso di trovare Inuyasha.
Entro in un locale open space che forma il salotto e la cucina. Mi soffermo sui piccoli dettagli e guardo curiosa l’arredamento finchè una voce mi distoglie dal mio bighellonare.
-E tu chi sei?- mi giunge una voce femminile tra lo stupito, lo spaventato e l’infastidito. Quando mi volto vedo una ragazza mezza nuda con indosso solo una maglietta che le fa da abito, rossa di capelli, con occhi verdi che mi penetrano da tanto sono sconcertati dalla mia vista. Ma Inuyasha vive con una donna? La sua fidanzata?
Io non so cosa rispondere e il mio balbettare la innervosisce ancora di più. Prende agitata un coltello da cucina e lo punta tremante verso di me. Alzo le mani spaventata, ma che razza di buongiorno è questo?!
-Inuyasha!- gridiamo insieme. Nell’accorgersi dell’eco che la sua voce aveva fatto mi guarda ancora più in collera di prima.
-Io sono solo una sua amica.- le dico sperando di calmarla.
Inuyasha irrompe nella stanza agitato con indosso solo un asciugamano allacciato in vita. Corre verso la ragazza e le toglie il coltello dalla mano.
-Chi è questa scusa? Ha dormito qui? Quando è arrivata?- la ragazza lo bombarda di domande ma lui non se ne occupa e viene verso di me affannato.
-Stai bene?- chiede con gentilezza. L’acqua gli cola dai capelli argentei sui pettorali muscolosi. Il mio sguardo cade sugli addominali scolpiti: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto. Sì perfetto, ho appurato che so ancora contare.
Scrollo la testa e cerco di riprendere il filo del discorso.
-Ehm, si. Scusa, ho bisogno di una doccia e mangiare qualcosa.- balbetto strofinando una mano sul viso per riprendermi.
-Il bagno è al piano di sopra. La tua valigia l’ha portata Kaede un’ora fa ed è in camera tua.-
Camera mia.
Gli sorrido e me ne vado sussurrando un grazie ed evitando accuratamente lo sguardo minaccioso della ragazza dai capelli rossi.
Sento gridare qualcosa e da ciò che capisco quella non è la ragazza di Inuyasha.
Sorrido e vado in doccia.
 
 
 
 
______________________________________________________________________________________________________ 
 
 
 
 
 
-Te lo richiedo, da dove spunta quella?-
-È un’amica d’infanzia che è venuta a trovarmi. È arrivata ieri.-
-Scusa ma tu mi hai chiamato per scopare con lei nell’altra stanza?!-
In effetti, faccio un po’ schifo. Speravo non s’incontrassero.
-Cosa c’è di male? Lei sapeva che saresti venuta.- mento, mentre mi avvicino a lei. Le accarezzo un braccio,-come io ero sicuro saresti venuta stanotte.- flirto con lei, dando così un’ottima svolta alla faccenda.
Mi bacia con foga e solleva la gamba destra sul mio fianco. L’allaccio dell’asciugamano di spugna bianco cede e cade a terra e lei comincia a stuzzicarmi. Per quanto mi alletti l’idea di questo buongiorno speciale la fermo prima che i suoi baci arrivino troppo in basso.
-Ayame, ora però è meglio che tu vada.- le dico alzandola.
-Non facciamo colazione insieme?- chiede dispiaciuta.
-No, oggi no. Io e la mia amica abbiamo davvero tanto di cui parlare e preferirei se ci lasciassi soli.-
Mi guarda torva ma non replica. Sale a prendere le sue cose e poi esce sbattendo la porta.
Salgo non curante al piano di sopra per vestirmi. Vicino ai jeans chiari della Levis c’è il cellulare. Vorrei scriverle un messaggio per dirle che mi dispiace esserci salutati così male ma le mie intenzioni svaniscono quando riflessa allo specchio intravedo Kagome nella sua stanza che si sta vestendo a sua volta. Nulla che non ho già visto per tre giorni di fila, ma mi lascia senza fiato ogni volta. Si piega per spalmarsi la crema e di nuovo per infilarsi l’intimo. I suoi muscoli tonici si contraggono e rilassano ogni volta che fa un lieve movimento. Cerco di distogliere lo sguardo, insomma non posso eccitarmi così tanto ogni volta che la vedo! Finalmente indossa un vestito grigio lungo, ma ahimè attillato. Scrolla la testa e i suoi capelli lunghi sgocciolano acqua in giro. Indossa le Converse bianche e ritorna in bagno.
Respiro profondamente e mi do uno schiaffetto sulla faccia. Mi vesto di fretta e vado in cucina a prepararle qualcosa da mangiare.
Lei scende poco dopo, mi sembra infastidita da qualcosa.
-Kagome stai bene?-
Lei mi guarda ma con sguardo assente, rotea gli occhi dall’altra parte e non mi risponde.
Cazzo, che stia così per la faccenda di Ayame?!
-È per colpa di Ayame? Ha detto qualcosa prima che intervenissi?-
-Cosa?- Kagome ritorna in sé e mi fissa.
-Dicevo, è successo qualcosa con Ayame prima che intervenissi? È per questo che sei così infastidita?-
-Chi? Ayame? No no, Inuyasha,- si mette a ridere,- scusami. Lei non ha fatto nulla. La verità è che Kaede mi ha messo solo un jeans, una maglia e questo vestito nella mia valigia. Quindi non ho praticamente nulla da mettermi.-
-Stai pensando ai vestiti?- le chiedo allibito.
-Sì.- dice semplicemente sorridendo.
"La vera Kagome la conoscerai domani." Beh è disarmante.
-Devi andare a casa tua a prenderli?- chiedo per non far morire la conversazione.
-Sarebbe troppo rischioso e poi la maggior parte delle mie cose sarà bruciata nell’incendio.-
Kagome si rabbuia per un attimo. Si morde le labbra e sospira:-avevo un album pieno di foto sotto il materasso. Chissà se quello si è salvato.- dice a bassa voce.
Le porgo il cordless di casa mia e lei mi guarda perplessa.
-Chiama qualche tua amica e vai a comprarti qualcosa.-
Scuote la testa timorosa. Già, ormai non è più la Kagome di prima.
-Allora chiamo io.-
Compongo il numero di Sango e attendo che risponda. In un grosso boccone finisco il mio toast alla marmellata. Faccio in tempo anche a bere un sorso di thè. Non ho idea del perché ma risponde sempre e solo al decimo squillo.
-Inuyasha! Ma dove cazzo eri finito! Sono venuta a casa tua cinque volte questa settimana. EF36 mi ha detto che sei stato via, ma dove? Devi avvisarmi quando ti sposti da Tokyo, altrimenti penserò che sei morto. Tra l’altro tu non ti muovi mai da casa tua, si può sapere dove cazzo eri finito?!- Sango urla e per non perdere un timpano mi scosto leggermente dalla cornetta.
-Ciao Sango!- le rispondo ridendo, -sono andato a prendere una mia vecchia amica d’infanzia che ora abita a Miyazaki.- mi invento guardando la cartina del Giappone appesa nel mio salotto, -cosa ne dici di venire a conoscerla e accompagnarla a fare un po’ di spese oggi pomeriggio?-
-No.- mi risponde secca lei. Pochi secondi dopo aggiunge:-vengo subito.- E riattacca.
Almeno per quel giorno sarei stato tranquillo a casa da solo.
Io e Kagome restiamo un attimo in silenzio. Ci guardiamo per un po’ entrambi negli occhi e poi lei sussurra:-Grazie per tutto quello che fai.-
 
 
 
 
 
 
 
Inuyasha mi guarda come se fosse la prima volta che qualcuno lo ringrazia. Mi rivolge un lieve sorriso e poi sale al piano di sopra. Prima o dopo ci saremmo dovuti mettere tranquilli a parlare, perlomeno per conoscerci meglio. D’ora in poi saremmo stati compagni di viaggio, e i compagni di viaggio si conoscono a fondo e sono amici, no?
Poche ore dopo, di completo silenzio arriva la sua amica Sango. Lei lo saluta come se fosse stato via per mesi e vedere due amici volersi così bene mi riempie di gioia e positività.
-Tu sei Kagome, giusto?-
Le sorrido e mi presento. Faccio finta di niente, del nome intendo. Non ho ancora avuto il tempo di guardare i nuovi documenti. Non ricordo il nuovo nome che Kaede mi aveva assegnato e neanche Inuyasha a quanto pare. Magari è solo perché si fida ciecamente della sua amica.
-Sei uguale a…- sta per dire, ma Inuyasha la spintona di lato e se ne va nell’altra stanza rosso in volto.
-Che male!- si lamenta Sango strofinandosi il braccio.-è un po’ irascibile vero?-
-Già.- sorrido nuovamente.
-Ascolta, mi ha detto Inuyasha che hai bisogno di un po’ di shopping. Ti accompagno io, le amiche di Inuyasha sono anche le mie.-
Usciamo e andiamo in centro. Testo la trasformazione passando nelle vie dove mi conoscevano tutti. Nessuno alza lo sguardo per salutare o se lo fanno restano solo in ammirazione. Infondo si può dire che tutti mi avevano vista per anni, ma che in pochi mi conoscevano veramente. Pochi, se non forse solo il nonno e due care amiche. Persone che non avrei potuto vedere mai più, il nonno era morto e per quanto riguarda Eri e Yuka, beh...sarebbe stato da stupidi coinvolgerle. Dovevano rimanere nell ignoranza delle cose e vivere la loro vita spensierata.
Sango è una piacevole compagnia. Parla molto ma almeno riesce a distrarmi. Mi racconta di Inuyasha, del suo caratteraccio ma della sua bontà infinita.
-Vorrei che si trovasse una ragazza.- mi dice mentre ingurgita una gigantesca cucchiaiata di gelato.
-Ieri sera ha dormito con una ragazza. L’ho conosciuta stamattina.-
-Che schifo, è Ayame vero? È una ragazza semplice, fin troppo. Carina, ma un po’ stupida. Diciamo che gli va bene perché agli uomini va bene quasi tutto.-
-Non mi è sembrata male dai.- le dico ridendo.
-Già. Ma a lui serve una donna, con la d maiuscola.- mi riponde lei seria.
-L’hai preso proprio a cuore il suo caso.-
-Sì, gli voglio troppo bene per vederlo star solo. Soprattutto dopo la rottura con la sua ex.-
-La sua ex? Erano fidanzati ufficialmente?-
-Si non te ne aveva parlato? Avrebbero dovuto sposarsi, ma lei l’ha lasciato poco dopo che avevano iniziato ad organizzare il matrimonio.- nel raccontarlo china la testa e si intristisce molto. Ad un certo punto alza lo sguardo e mi guarda un po’ preoccupata:-non dirai ad Inuyasha che te ne ho parlato io vero?-
-Non preoccuparti Sango. Io non gli dico niente, se vorrà sarà lui a parlarmene. Spero che riesca ad aprirsi anche con me, ci conosciamo da poco ma c’è una forte sintonia tra di noi, riesco a sentirla. Ma lui, sai lui lo vedo bloccato. Credo che sia per il motivo che mi hai appena raccontato.- le confido a cuore aperto. Ho talmente tanti pensieri e macigni sul cuore, tanti da volerli gridare al mondo. Come se parlandone con altri il peso si alleggerisca.
Alzo lo sguardo e vedo uno striscione digitale che reca la scritta:
 
Inaugurazione Hojo Skyscrapers -  tonight 10 pm
 
Guardo passare la scritta per tre volte, prima di ricordarmi dove avessi già sentito quel nome e chi potesse essere per avere il suo nome su un grattacelo del centro città. Intanto Sango farfuglia qualcosa tipo:- ma Inuyasha mi aveva detto che eravate amici d’infanzia, cosa intendi per conoscerlo meglio?- chiede perplessa. Ma io le prendo la mano e le dico:- andiamo Sango. Dobbiamo prendere dei vestiti eleganti. Stasera andiamo ad una festa.-
Mentre camminavo, pensavo a Hojo. I miei ricordi faticavano a ritornarmi in mente. Ma avevo avvertito una fitta al cuore nel leggere il suo nome. Sì, Hojo era il mio ex. Sarei andata a quella festa per vederlo, perché un po’ mi mancava. Sarei andata perché ero sicura avrei visto i più potenti di Tokyo quella sera e con la mia identità celata avrei potuto indagare di più su che fine aveva fatto la Sfera o chi si celava dietro l’incendio alla casa del nonno. Per lo meno ci avrei provato. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: MatildeMM