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Autore: PrimPrime    14/02/2016    1 recensioni
Il mondo, un tempo in pace, si era trasformato in un grande campo di battaglia.
Le popolazioni, distribuite in città felici, si erano divise in fazioni.
La pace era ormai un concetto così lontano, da essere impensabile.
-dal testo:
"perché questo?" domandò disperata, in preda al dolore.
Gli occhi del ragazzo si riempirono ancor più di rabbia. La sua bocca era tesa in un ghigno che avrebbe intimorito chiunque.
Gli bastò un gesto della mano perché le porte della sala si chiudessero e le torce si spegnessero. Colpì uno ad uno i suoi uomini, facendoli prima cadere a terra per poi spaccargli il cranio.
Anche se a luci spente, Tesha riusciva a percepire gli spostamenti del ragazzo e i gemiti dei suoi uomini morenti. E sentiva che quelli sarebbero stati gli ultimi istanti della sua vita. Gli occhi le si riempirono di lacrime ed iniziò a tremare.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Peace is not real - Cronache di un mondo in guerra'
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Quando tutti gli uomini furono riuniti in un unica stanza, Enmity salì su un gradino in modo da poter vedere tutti e parlò.
"Voglio innanzitutto ringraziare tutti i Devils che si sono uniti come volontari a questa missione. D'ora in poi possiamo considerarci una vera e propria fazione. I visitatori dell'Overworld sono Survivors e Builders, e il loro nemico è lo stesso che ha spinto i nostri antenati a rifugiarsi in questo mondo. Hanno trovato un modo per sconfiggerlo e noi li aiuteremo, così da riportare la pace che i nostri antenati amavano tanto. Per sconfiggerlo, però, a loro serve la nostra Pietra Sacra, che io ho già accettato di portare con noi, e non solo. Le loro leggende parlano di una Pietra Nera, credo si tratti della reliquia che custodiscono gli Shadows. è da quando abbiamo fatto l'ultimo scambio con loro che non andiamo nel loro mondo.. da quando ci hanno dato le nostre armature. Non so se accetteranno di aiutarci o vorranno scambiare la reliquia con qualcosa, in tal caso dobbiamo essere pronti"

I Devils presenti annuirono, mentre gli altri non capivano bene di cosa stessero parlando.

"bene, andiamo al portale"

Enmity venne subito raggiunto da Red e Tesha, che avevano bisogno di spiegazioni.

"chi sono questi Shadows?" domandò il ragazzo.

"si tratta di persone scappate dalla guerra, come noi, ma che lo hanno fatto molto tempo dopo di noi. A volte ci incontriamo nel nostro o nel loro mondo per degli scambi, dato che anche loro vivono in un mondo pericoloso. Ma non preoccupatevi, i miei uomini sono qui per proteggervi. L'ultima volta  abbiamo dato loro delle pozioni di vario genere in cambio di queste armature in pelle di Enderman, molto resistenti e immuni al fuoco. Ci hanno detto che non si deteriorano neanche con l'acqua, ma in ogni caso nel Nether l'acqua è l'ultimo dei problemi" spiegò.

"e dove vivono loro?" chiese allora Tesha.

"nell'End"


Gli uomini che Enmity aveva preso con sé non erano molti, probabilmente perché non si aspettava di dover affrontare gli Shadows in battaglia. Il ragazzo aveva inoltre detto a Red e Tesha di non portare con loro molti uomini, così decisero che nell'End oltre a loro due sarebbero andati i loro generali, i vice e in via eccezionale Dilan, che non voleva separarsi dal gruppo. Presto si ritrovarono davanti ad un portale. I Devils lo conoscevano bene, mentre Builders e Survivors non avevano mai visto nulla del genere. Il portale era posizionato a terra, sui blocchi che lo componevano erano incastonati degli oggetti simili a occhi e al suo interno si vedeva una sorta di cielo stellato in movimento. Quella materia sembrava molto densa, o almeno più densa di quella che bisognava attraversare per andare nel Nether.

Red si voltò per un attimo, sperando di poter trovare in fretta Dilan con lo sguardo. Fortunatamente lo trovò e il ragazzo si accorse subito di avere lo sguardo del leader puntato su di lui.
"non tutti i portali sono a forma di porta" gli sussurrò, abbastanza forte perché lui potesse sentirlo.
Dilan roteò gli occhi e fece finta di non aver sentito.

"Red, attraversando questo portale si arriva nell'End, regno degli Shadows" gli disse Enmity, che gli era accanto. "io ci sono stato una volta soltanto ed ero molto piccolo, allora era mio padre che si occupava delle trattative.. sarebbe ancora compito suo, ma per questa questione è meglio non coinvolgerlo ulteriormente" continuò.

Dopo aver parlato a Red si girò per rivolgersi a tutti.
"per quelli che non sono mai stati nell'End, devo fare alcune premesse. Gli Shadows sono un popolo pacifico, ma non provate a farli arrabbiare, non li conosciamo a fondo e non si può mai sapere come potrebbero reagire. Per sicurezza lasciate parlare me. La zona in cui ci troveremo dopo aver attraversato il portale dovrebbe essere sicura, ma non è detto. Potremmo ritrovarci invece in una zona all'aria aperta, e questo sarebbe un problema perché l'End è pieno di Enderman. Se ne vedete alcuni non dovete assolutamente guardarli negli occhi, o vi attaccheranno. Bene, ora possiamo andare"
 
Enmity fu il primo a saltare nel portale, seguito dai suoi uomini e poi da quelli di Red e Tesha. La sensazione di neusea che Red aveva provato attraversando il portale del Nether era ormai un ricordo lontano: con questo portale era diverso, aveva semplicemente sentito il mondo attorno a sé girare sempre più forte, e infine si era sentito mancare. Non era però svenuto, e si era infatti ritrovato in una stanza interamente fatta di ossidiana, vicino ai suoi compagni.

Vide che il biondino, poco più avanti, stava parlando in disparte con due uomini dall'aspetto insolito. Avevano i capelli neri e lunghi, l'armatura in pelle di enderman come quella dei Devils e sul volto avevano una strana maschera viola. Intorno a loro, quando si muovevano, comparivano delle finissime particelle dello stesso colore della maschera.

Gli uomini annuirono e uscirono dalla stanza passando per un corridoio che stava lì davanti, quindi Enmity tornò dagli alleati che lo stavano osservando con curiosità.
"erano guardie assegnate al portale" disse loro "sono andati a chiamare il loro re"

Red, stordito per il viaggio, si domandò a quale portale si riferisse. Si voltò e fu sorpreso di vedere che alle sue spalle c'era un portale per il Nether e non uno per l'End, e oltretutto non ricordava di esserci uscito. Gli era parso di comparire in quel mondo dal nulla.

Le guardie tornarono in fretta nella stanza e fecero cenno ai presenti di seguirli. Ubbidirono, con il principe dei Devils in testa al gruppo.

Attraversato il lungo corridoio si ritrovarono in una stanza fatta di uno strano materiale giallognolo che non avevano mai visto, nel quale erano incastonati dei vetri che permettevano di guardare il paesaggio cupo all'esterno della struttura. Red buttò lo sguardo attraverso uno di essi e vide solo tanta oscurità, e qualche Enderman che camminava qua e là.

Davanti a loro, adesso, si trovava un piccolo gruppo di uomini, vestiti in modo identico alle guardie che avevano visto prima. Uno di loro si fece avanti, avvicinandosi ad Enmity. Sollevò la maschera mostrando la carnagione lattea del suo viso e così tutti notarono che era l'unico tra loro coi capelli corti.

"Gauly, sei proprio tu? non ci vediamo da.. anni" gli disse il biondo, accennando un sorriso.

"Enmity, che strano vederti qui.. quando le guardie mi hanno avvisato che dei visitatori erano qui per uno scambio, ho immaginato che avrei rivisto tuo padre" disse l'altro, che aveva una voce profonda anche se dall'aspetto si poteva dire che fosse giovane.
Pareva avere la stessa età di Enmity, che era probabilmente poco più giovane di Red.

"ho preferito non coinvolgere mio padre nella questione.." rispose il principe del Nether, suscitando curiosità nel suo interlocutore. "ma dimmi, è successo qualcosa a tuo padre e Gryta? hai i capelli corti, se le vostre tradizioni non sono cambiate questo significa che il re sei tu"

"mio padre è venuto a mancare qualche mese fa. C'è stata una falla nel sistema di sicurezza e degli enderman sono penetrati nella base. I loro attacchi si stanno facendo molto frequenti ultimamente. Gryta sta bene, ma non è stata riconosciuta come regina in quanto femmina" spiegò il ragazzo.

"ah, mi dispiace per la tua perdita" rispose Enmity, chinando il capo in segno di rispetto. "perdonami se vado dritto al dunque, ma non abbiamo tempo da perdere. I miei amici qui vengono dall'Overworld, sono in cerca di un'arma per sconfiggere un potente nemico. Il suo nome è Fenix, forse nei vostri libri antichi c'é qualcosa su di lui"

Gauly venne scosso da un tremito quando sentì il suo nome.
"come è possibile che quell'uomo sia ancora vivo dopo tutto questo tempo?" domandò, sconcertato.

"è vivo perché è immortale.. e sconfiggerlo è l'unico modo per mettere fine alla guerra nell'Overworld" gli rispose.

"Enmity, stai forse pensando di riportare i tuoi uomini nell'Overworld? ricordo che da piccolo avevi una grande passione per quel mondo, ma non credo che.."

"l'Overword è un mondo sicuro" disse, interrompendo il discorso di Gauly. "non dovrai più preoccuparti dei massicci attacchi degli enderman, anche i tuoi uomini saranno al sicuro lì"

Il ragazzo dai capelli neri si grattò il mento, pensieroso. "mi hai convinto. Se è vero ciò che dici, farò quello che posso per aiutare la vostra causa"

"benissimo. Loro sono in cerca di due potenti oggetti: la Pietra Sacra del Nether e la vostra reliquia"

"cosa? dovremmo cedere la nostra Reliquia Sacra? e a cosa vi serve?"

Enmity restò un attimo in silenzio, non sapendo come rispondere. Il suo amico d'infanzia si stava alterando, la reliquia era importante per lui come per il suo popolo.

"scusate l'interruzione" disse Tesha facendosi avanti, ignorando gli avvertimenti di Enmity "ma a questa domanda posso rispondere io. Queste due pietre ci servono per un rituale con cui intendiamo uccidere Fenix, il rituale lo compirò io stessa"

"anche ammesso che il vostro rituale possa funzionare, non potete aspettarvi che il mio popolo ceda la Reliquia Sacra senza avere nulla in cambio. Si tratta di qualcosa di molto importante per noi, risale ai tempi dei primi colonizzatori dell'End"
disse lui, che dopo aver ascoltato Tesha sembrava essersi calmato un po'.

"cosa possiamo offrirvi in cambio?" domandò allora la ragazza, sperando di poter soddisfare la sua richiesta.

"qualcosa che provenga dal vostro mondo. Noi viviamo qui da generazioni, alcuni materiali che avevano con loro i colonizzatori li abbiamo conservati con cura e li utilizziamo ancora oggi, ma di altri non ne è rimasta traccia se non nelle leggende. Cosa avete con voi?" chiese lui.

I presenti esaminarono il proprio inventario, rifiutandosi a prescindere di cedere la propria armatura o l'armamentario. Red si maledisse per essersi svuotato l'inventario prima ancora di entrare nel Nether, con sé aveva solo lo stretto necessario e della roba inutile, tra cui della polvere di cacao.
Dilan stava per proporre come merce di scambio l'unico smeraldo che aveva con sé quando Red si fece avanti con in mano un sacchetto colmo di polvere marrone.
"non so se può andare bene, ma io ho questa" disse, tenendo alto il sacchetto.

Gli uomini di Gauly presero a sussurrare tra loro:
"quello è cacao!"
"ci si fa il cioccolato!"
"cioccolato? lo voglio!"

Gauly stesso era stupito in quanto stava vedendo con i suoi occhi la materia prima per creare il cibo che i suoi antenati tanto amavano.

"direi che è uno scambio equo" disse a loro, allungando entrambe le mani per prendere subito il sacchetto con sé.

 
Tutti quanti i presenti erano stati condotti in una grande sala poco distante da lì , al centro della quale, protetta da pannelli di vetro, si trovava una scaglia nera molto spessa. Tesha diede loro la conferma del fatto che quella era proprio la Pietra Nera di cui le leggende narravano.

"non si tratta di una pietra" disse Gauly, appoggiando delicatamente una mano sul vetro che la proteggeva. "quando i colonizzatori giunsero in queste terre non le trovarono abitate soltanto dagli enderman: a regnare su di loro c'era un enorme drago. Lo sconfissero grazie alle loro grandi abilità nel combattimento e del suo cadavere rimase solo questa. è una scaglia della sua pelle" raccontò, con voce solenne.
"potete prenderla con voi a patto che un rappresentante del mio popolo vi accompagni" continuò.

Da un angolo in ombra della stanza uscì una ragazza, anche lei indossava una maschera e i suoi movimenti erano accompagnati da particelle viola. Enmity spalancò la bocca all'istante, sorpreso.
"Gryta.." sussurrò.

La ragazza, sollevata la maschera, gli rivolse un lieve sorriso e annuì. Il suo viso era inespressivo.

"fratello, sarò felice di accompagnarli nella loro guerra" disse a Gauly, inchinandosi davanti a lui.


Poco dopo il gruppo era di nuovo nella stanza del portale, dove avrebbero salutato gli Shadows.
"vi auguro buona fortuna per la vostra guerra" disse loro Gauly, dopodiché se ne andò insieme ai suoi uomini, lasciando nella stanza solo le due guardie e Gryta.

Lei e Enmity erano in disparte, lui le teneva entrambe le mani ed era ancora sorpreso di averla rivista.
"quando ho capito che tuo fratello è il re ho temuto il peggio" le disse, abbassando lo sguardo.

"mi dispiace.. il mio popolo non mi ha riconosciuta come regina, anche se essendo la primogenita avrei dovuto regnare io. Sono sicura che anche mio padre avrebbe voluto vedere Gauly a governare, ma questa decisione fatico comunque ad accettarla" gli disse lei, seria.

Ogni traccia di emozione era scomparsa dal suo volto. Enmity lo aveva notato.
"sei cambiata un sacco" disse, guardandola.

"è passato tanto tempo da quando abbiamo giocato insieme quella volta. Eravamo piccoli, anche tu sei cambiato molto"

Mentre i due continuavano a parlare, Tesha si avvicinò a Red. Pareva molto agitata, il ragazzo se ne accorse subito.
"cosa succede?" le domandò, prima che lei potesse parlare.

"ora abbiamo tutti gli ingredienti per il rituale, ma sto iniziando ad aver paura di non essere all'altezza. Se dovessi fallire.. non ci saranno seconde opportunità" abbassò lo sguardo, non aveva fiducia in se stessa.

"stai tranquilla, andrà tutto bene. Io credo in te, so che ce la puoi fare" la rassicurò lui, mettendole una mano sulla spalla.

La ragazza sollevò il viso, già più serena, e nel farlo una lacrima le scese dall'occhio destro. Allarmata, si affrettò ad asciugarla con la mano e si voltò, allontanandosi da lui.
Red aveva appena visto un altro lato della ragazza.

Quando Enmity tornò da loro tutti erano pronti per partire.





___spazio autrice
Ed ecco qui anche il capitolo di oggi.. tranquillo e sereno come al solito xD ma la battaglia finale si avvicina.. e soprattutto, presto pubblicherò un capitolo extra di cui vado molto fiera!
Auguri a tutti i Valentini e le Valentine, e anche a tutte le coppiette felici! senza farlo apposta, proprio oggi ho pubblicato un capitolo in cui si parla di cioccolato xD spero di avervi
 almeno strappato un sorriso u.u
Alla prossima! :)

 
   
 
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