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Autore: Goldor    14/02/2016    1 recensioni
Preparatevi a seguire il viaggio di Luca, un giovane allenatore pokemon alle prime armi con il sogno di vincere la lega pokemon della sua regione. Durante il suo viaggio, incontrerà nuovi amici, molti pokemon e si scontrerà con il terribile Team Climax, determinato a mettere le mani sui pokemon leggendari in grado di controllare il clima del mondo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Salve ragazzi, scusate per la lunghissima attesa. Eccovi il nuovo e spero atteso capitolo di questa storia! Spero che come sempre lo apprezzerete e che continuerete a leggere, seguire e recensire questa fanfic! Come sempre, vi chiedo cortesemente di farmi sapere cosa ne pensate lasciando una piccola recensione o anche solo un piccolo commento, al quale naturalmente risponderò il prima possibile. Se avete consigli, suggerimenti o critiche scrivete senza farvi nessun problema: sarei molto felice di sapere cosa ne pensate. Come sempre, ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno commentato e recensito questa fanfic finora e tutti coloro che lo faranno in futuro. Grazie mille, continuate così! Per finire ecco il consueto, breve riassunto dell’episodio precedente.
Dopo un lungo viaggio nel cocente Deserto dell’Arsura, Claudio e Luca sono finalmente arrivati a Cianopoli, giusto in tempo per l’inizio della prestigiosa Coppa Adriano, l’importante gara pokemon alla quale Claudio è intenzionato a vincere il suo terzo fiocco. Da parte sua, Luca ha deciso di sfidare Rudy, il capopalestra della città, nel tentativo di sconfiggerlo per ottenere la sua agognata terza medaglia. Appena giunti a Cianopoli, i due amici hanno saputo della presenza in città del maestro Adriano, campione di Hoenn e abilissimo Supercoordinatore, in quanto sponsor e promotore della gara che porta il suo nome. Dopo qualche peripezia, i nostri eroi sono riusciti a incontrarlo e Adriano, dopo una breve valutazione delle loro capacità ha dato loro qualche importante consiglio, suggerendo a Luca di partecipare alla Coppa con il suo Fishly. Congedatisi dal maestro, i due amici si sono dunque iscritti alla gara, ma nell’attesa che essa cominci, Luca è concentrato su ben altro. Il giorno dell’atteso match contro Rudy è finalmente arrivato. Riuscirà il ragazzo a far breccia nella potente strategia del capopalestra?
E per finire, come sempre vi auguro… Buona lettura!!!


 
28° CAPITOLO : ORGOGLIO DI FUOCO!

-Signore e signori, siamo in diretta dalla spiaggia di Cianopoli-, annunciò Vivian, non appena la conduttrice del telegiornale le ebbe passato la parola. –Mancano ventiquattr’ore all’inizio della prestigiosa Coppa Adriano e l’emozione è già a mille!-.
La conduttrice fece una piccola pausa prima di riprendere. –Come gli amanti della tintarella, numerosi fan e coordinatori hanno già cominciato a radunarsi in questa bella località in riva al mare, che nei prossimi tre giorni si riempirà di una frenetica attività. Non perdete il prossimo servizio per le novità sull’evento di domani-.
Claudio spense la televisione, sospirando. Aveva già letto più e più volte il pratico manuale di informazione che aveva ricevuto la sera prima, quando lui e Luca erano corsi a perdifiato verso il centro pokemon, annunciando che volevano iscriversi alla Coppa Adriano.
Ridacchiando, l’infermiera Joy aveva consegnato loro i moduli per l’iscrizione da compilare con i propri dati personali e l’elenco dei pokemon in loro possesso. Luca inoltre aveva dovuto anche consegnare il suo Pokedex per ottenere la tessera gare necessaria per partecipare.
Ci avevano messo una mezz’ora buona per completare tutto il procedimento di iscrizione, ma alla fine ne era valsa la pena. Proprio come Adriano aveva loro detto, l’infermiera Joy consegno loro una chiave magnetica che avrebbe consentito di soggiornare nel lussuoso hotel per i coordinatori.
E in effetti, bisognava ammettere che il lusso era ovunque in quella grande stanza doppia che occupavano gratuitamente  in quanto partecipanti alla Coppa Adriano. Era la prima volta da quando si erano messi in viaggio che potevano godere di un soggiorno completamente gratuito.
Claudio sentì il cigolio della porta del bagno che si apriva e pochi secondi dopo il viso di Luca fece capolino dalla stanza, fissandolo con sguardo assassino prima di decidersi finalmente a raggiugerlo.
Era accuratamente vestito con un elegante abito da cerimonia grigio, che comprendeva una giacca leggermente aperta da cui faceva bella mostra una camicia bianca ricamata. Il look era quindi completato da un bel cappello color cenere e da una cravatta rosso scuro.
-Spero sarai contento-, borbottò il ragazzo contrariato. –Mi sento ridicolo!-.
Claudio sogghignò. –Eh dai, non avrai mica pensato che ti avrei lasciato competere alla gara più importante dell’anno con quegli straccetti che avevi-.
Luca sbuffò, ricordandosi della folle corsa di shopping al quale l’amico lo aveva sottoposto la sera prima, dopo aver lasciato il centro pokemon. Per sua sfortuna, i negozi di Cianopoli erano aperti fino a tardi e le sue proteste non avevano di certo fermato l’amico, che lo aveva trascinato da una parte all’altra della città per trovare un abito adatto.
Da parte sua, anche Claudio aveva fatto acquisti, optando per uno smoking rosso bordeaux dal deciso taglio maschile, con scintillanti ricami in oro e una splendida camicia bianca che per quell’occasione avrebbe sostituito il suo tradizionale abbigliamento per le gare.
Senza smettere di sbuffare, Luca tornò in bagno e rapidamente si cambiò con i suoi soliti abiti. Quel giorno Claudio aveva promesso di accompagnarlo alla palestra di Cianopoli e non aveva alcuna intenzione di farsi ridere dietro da mezza città durante il tragitto.
Dopo colazione, i due amici uscirono dal lussuoso hotel, ammirando per un momento lo stupefacente panorama. L’edificio si trovava in cima ad una piccola altura che scendeva gradualmente verso il mare e godeva di una vista straordinaria sull’oceano.
Seguendo Claudio, Luca ignorò il tortuoso sentiero che portava alla spiaggia imboccando invece una tortuosa stradina che scendeva lentamente verso la città. L’alba era passata da un pezzo ormai e il sole cocente illuminava i grattacieli cittadini con la sua luce abbagliante.
I due amici attraversarono Cianopoli da una parte all’altra, fino a giungere all’inizio di una lunga e ampia scalinata di pietra che saliva lungo una ripida scogliera, chiusa da un cancelletto di metallo provvisto di citofono.
Luca stupito alzò lo sguardo verso Claudio come per chiedere spiegazioni, ma l’amico si limitò a sospirare alzando le spalle, invitandolo silenziosamente ad annunciarsi al capopalestra. L’allenatore, non del tutto convinto obbedì.
-Palestra di Cianopoli-, rispose una voce dopo qualche secondo. –Che cosa desidera?-.
-Il mio nome è Luca e vengo da Borgo Ciano-, rispose il ragazzo prontamente. –Sono qui per una lotta in palestra contro il capopalestra di Cianopoli!-.
Pochi secondi dopo, il cancelletto scattò e si aprì da solo, cigolando. Luca e Claudio entrarono e si avviarono lungo la scalinata, salendo un gradino alla volta e rimirando le numerose sculture intorno a loro.
Lungo tutto il tragitto, erano infatti collocate grandi statue di pietra che reggevano fiaccole o bracieri accesi, creando una scia di fuoco che portava fino in cima. Naturalmente sapeva già da tempo che la palestra di Cianopoli era specializzata nei tipi fuoco, ma non immaginava una così grande ostentazione di lusso.
Quando finalmente giunsero in vetta, si concessero qualche secondo per ammirare il paesaggio. La palestra di Cianopoli, costruita proprio su una ripida scogliera a strapiombo sul mare, era un grande edificio di pietra rossiccia a più piani, al cui ingresso si trovavano due immensi bracieri che ardevano senza sosta.
Senza alcun preavviso, la porta automatica dell’edificio si aprì e ne uscì un giovane ragazzo sui diciannove anni, dai capelli scuri a caschetto e dallo sguardo sprezzante. Luca lo riconobbe all’istante: era proprio il capopalestra Rudy, che aveva già conosciuto a Porto Limonia tempo prima.
-Sapevo che prima o poi ti saresti presentato-, sogghignò Rudy appena lo vide. –Deduco che tu sia qui per una medaglia-.
Luca annuì. –Sì, vorrei sfidarti ad un incontro in palestra, appena è possibile-.
-Allora ti conviene sbrigarti ed entrare-, ribatté Rudy, prima di soggiungere: -Non ho molto tempo, ma per te dovrebbero bastare una decina di minuti-.
Luca stava per rispondergli a tono, ma per fortuna prima che perdesse le staffe intervenne Claudio. –Sempre molto sicuro di te, vero Rudy?-.
Al vederlo, il volto del capopalestra si contrasse in una smorfia. –Ah, ma guarda… Sembra che stiate ancora viaggiando insieme-.
-Esatto-, ribatté Claudio, rispondendogli a tono. –E sembra proprio che le tue previsioni sul torneo di Porto Limonia si siano rivelate sbagliate-.
-Uhmp, immagino di aver sottovalutato il tuo amico-, borbottò Rudy, mentre Claudio ridacchiava ripensando a quando il capopalestra aveva affermato che Luca non avrebbe mai avuto la minima possibilità di vincere al Torneo di Pokecalcio, come invece era successo solo pochi giorni prima.
-Tuttavia, sembra che anche tu non sia infallibile-, continuò Rudy con uno strano sorriso. –Sai, ho visto la tua performance a Sabbioneta. Un bello spettacolo, eh?-.
Stavolta fu Luca a intervenire per impedire all’amico di scagliarsi a pugni serrati contro Rudy. Frapponendosi tra Claudio e il capopalestra, il ragazzo rinnovò la sua richiesta di una sfida ufficiale alla Palestra di Cianopoli.
-Molto bene, sfida accettata-, esclamò Rudy, incamminandosi verso la palestra. –Seguimi-.
Senza perdere di vista il Capopalestra, i due amici varcarono la porta dell’edificio e si addentrarono in un dedalo di corridoi fino a giungere in un’ampia arena sabbiosa, illuminata da una scia di fuoco che ardeva intorno al campo lotta.
Luca e Rudy si posero ciascuno a un’estremità del campo, mentre Claudio prendeva posto sulle gradinate degli spalti, pronto a godersi la lotta. Sapeva per certo che Rudy sarebbe stato un avversario molto forte, ma era convinto che Luca ce la potesse fare.
-Sta per avere inizio la lotta tra Luca di Borgo Ciano e Rudy, capopalestra di Cianopoli-, annunciò l’arbitro, un giovane dall’aspetto serio, ponendosi a metà campo. –Ogni allenatore avrà a disposizione tre pokemon e la lotta finirà quando tutti i pokemon di una delle due parti non saranno più in grado di lottare. Inoltre, solo allo sfidante sarà consentito di sostituire i propri pokemon a piacimento-.
-Non ci sarà bisogno di alcuna sostituzione-, disse Rudy, lanciando una delle sue pokeball. –Vai Chandelabre!-.
La sfera si aprì a mezzaria, materializzando sul campo lotta un pokemon che Luca non conosceva. Assomigliava ad un candelabro dorato a sette braccia, ciascuna delle quali reggeva una candela accesa, che emanava una luce rossastra. Gli occhi si trovavano sul manico e lo fissavano minacciosi.
Il ragazzo gli puntò contro il Pokedex per saperne di più. –Chandelabre, il pokemon Candelabro. Forma evoluta di Candly. Vive nelle cavità dei vulcani e si nutre dell’energia termica che assorbe grazie alle sue fiamme. Il suo corpo è incredibilmente duro e non si fonde nemmeno alle temperature più elevate-.
Secondo quanto scritto, si trattava di un doppio tipo fuoco-acciaio, una combinazione abbastanza ostica da sconfiggere, ma fortunatamente Luca aveva un pokemon adatto allo scopo. Rispondendo alla sfida di Rudy, il ragazzo lanciò a sua volta una pokeball.
Sospeso in aria, apparve il Beesle di Luca, che ronzava minaccioso fissando Chandelabre. Claudio considerò la scelta dell’amico: le mosse di tipo elettro erano molto efficaci sul tipo acciaio, ma Beesle era anche un tipo coleottero e una mossa di tipo fuoco avrebbe potuto risultargli fatale.
-Benissimo, allora a noi la prima mossa-, esclamò Rudy, spavaldo. –Chandelabre, usa ondacalda!-.
Claudio si morse la lingua, mentre il pokemon di Rudy agitava le sue sette braccia diffondendo una fortissima raffica di vento afoso su tutto il campo lotta. La temperatura della stanza aumentò vertiginosamente, quasi come fossero piombati all’improvviso nel mezzo del deserto.
-Resisti Beesle!-, disse Luca, vedendo il suo pokemon in difficoltà.
-E ora finiamo con vampata!-, ordinò Rudy, con un sorriso malefico sul volto.
Chandelabre emise un verso acuto e le sua fiamme aumentarono spaventosamente di intensità. Quindi, senza alcun preavviso, un’enorme fiammata si sprigionò da esse e colpì in pieno Beesle, che immerso in tutto quel calore, non riuscì neppure a muoversi.
Il pokemon di Luca cadde sul campo sabbioso con un tonfo sordo, mentre l’arbitro gridava: -Beesle non è più in grado di lottare. Il vincitore è Chandelabre! Si aggiudica il primo round Rudy, capopalestra di Cianopoli-.
Sul campo lotta cadde un silenzio di tomba. Luca non poteva credere di essere stato sconfitto senza neppure aver sfiorato Chandelabre. A quanto pareva, Rudy non era bravo solo a parole quando si trattava di lotte.
-Dunque sei sempre convinto di riuscire a battermi?-, lo provocò Rudy, senza smettere di fissarlo. –Ho paura che se vuoi la mia medaglia dovrai impegnarti molto di più-.
-Tu dici?-, gli rispose Luca a tono, richiamando Beesle nella sua pokeball e preparandosi a sostituirlo. –Allora preparati ad affrontare il mio prossimo pokemon!-.
Senza staccare gli occhi dal campo lotta, Claudio osservò la scelta successiva di Luca. Il Flyve dell’amico comparve con un lampo di luce, restando immobile a mezz’aria sull’arena, pronto a combattere non appena il suo padrone gli avesse dato il segnale.
A quanto pareva Luca aveva optato per un tipo volante questa volta, probabilmente per tenere per ultimo la sua arma segreta, Fishly, che essendo un tipo acqua era il più indicato contro i potenti pokemon di fuoco di Rudy.
Anche questa volta, fu Rudy a fare la prima mossa, ordinando nuovamente l’attacco ondacalda, che ormai Claudio aveva capito serviva a indebolire l’avversario e a impedirgli qualunque movimento, per permettere poi a Chandelabre di finirlo con il suo colpo più potente.
Luca però stavolta era pronto. –Flyve, difenditi subito con raffica!-.
La grande libellula grigia annuì e subito sbattè le grandi ali trasparenti generando forti folate d’aria che allontanarono da sé il calore asfissiante dell’ondacalda, mettendo in difficoltà Chandelabre che in tutto quel vento non riusciva più a restare fermo in aria.
-Ora attacca con aerasoio!-, urlò Luca, deciso ad approfittare di quel momento di debolezza di Rudy.
Il potente attacco di Flyve colpì in pieno Chandelabre, nascondendolo in una nube di fumo grigio, che si dissipò velocemente. Luca sbarrò gli occhi nel vedere che benchè non potesse dirsi del tutto illeso, il pokemon avversario era ancora in piedi.
-Chandelabre è anche di tipo acciaio oltre che fuoco!-, gli ricordò Claudio dagli spalti. –E come tale ha una difesa molto forte!-.
-Claudio ha ragione-, sogghignò Rudy. –Non riuscirai a metterlo ko con un solo colpo-.
Luca strinse i pugni, ricordando anche che le mosse di tipo volante avevano poco effetto contro i tipi acciaio. –Se non lo finiremo con un colpo, lo faremo con due. Flyve usa ancora aerasoio!-.
-Non muoverti, Chandelabre!-, ordinò Rudy  senza scomporsi. –E non schivare l’attacco!-.
“Ma che sta facendo?”, pensò Luca, confuso. “Perché vuole farsi colpire apposta?”.
Il ragazzo restò all’erta durante tutta l’esecuzione della mossa, temendo che Rudy potesse giocargli qualche brutto tiro, ma quando Flyve liberò le sue potenti lame d’aria Chandelabre non si mosse e proprio come aveva ordinato il suo allenatore si lasci colpire una seconda volta.
Di nuovo il campo lotta si riempì di fumo scuro che si dissolse poco dopo. Luca vide che Chandelabre era ora visibilmente in difficoltà, dato che faticava a rimanere in aria dopo aver subito due colpi così potenti.
Sugli spalti nel frattempo, anche Claudio aveva notato la stranezza della strategia di Rudy e non stava affatto tranquillo. Sapeva bene che il capopalestra aveva uno strano senso dell’umorismo e adorava ingannare i suoi avversari con subdoli trucchetti.
“Non è decisamente da lui lasciare che gli avversari abbiano vita facile”, pensò tra sé e sé. “Ha in mente qualcosa”.
Prima che potesse avvertire Luca però, fu proprio Rudy a parlare. –Direi che vi siete divertiti abbastanza. Chandelabre usa metalscoppio!-.
Claudio sbiancò al solo sentire il nome della mossa e in un solo istante tutto gli fu chiaro. Chandelabre, dimostrando un’incredibile forza interiore, si riprese all’istante e il suo corpo scintillò di luce argentea, che si concentrò in una sfera luminosa davanti a lui.
-Che cos’è metalscoppio?-, chiese Luca al capopalestra, allarmato dalla reazione dell’amico.
-è un attacco che permette a chi la usa di restituire il danno subito con potenza maggiore!-, urlò Claudio con tutto il fiato che aveva.
Luca fu preso dal panico. –Cosa?! Flyve presto schiva!-.
-Troppo tardi!-, esclamò Rudy, con un sorriso beffardo stampato in volto. –Per voi è la fine!-.
Prima che Flyve potesse fare qualunque cosa, Chandelabre lancio la palla di energia argentea contro di lui, colpendolo in pieno e facendolo schiantare al suolo. L’enorme libellula si mosse appena, non del tutto esausta ma decisamente incapace di muoversi.
Claudio abbassò gli occhi, meditando sul piano di Rudy. Dopo aver capito che il suo pokemon poteva resistere a più di un attacco aerasoio, il capopalestra lo aveva volontariamente fatto colpire una seconda volta, in modo da poter restituire tutto il danno subito in un unico micidiale colpo.
L’arbitro stava già per dichiarare Flyve sconfitto, ma Luca intervenne. –No, aspetti un momento!-.
-Cosa dovrebbe aspettare?-, chiese Rudy, spazientito. –è ovvio che Flyve non può più lottare!-.
-Questo lo dici tu!-, ribatté Luca, rivolgendosi poi al suo pokemon. –Forza Flyve, resisti! So che puoi farcela!-.
Rudy lo schernì. –Guardalo, non si regge neppure in piedi! Mettiamo fine a questa storia: Chandelabre, attacca un’altra volta con vampata!-.
Luca osservò sgomento il pokemon di Rudy prepararsi a dar loro il colpo di grazia, senza sapere cosa poter fare. Flyve non era in grado né di muoversi ne tantomeno di attaccare in quelle condizioni.
“Se non trovo una soluzione sono fregato!”, pensò il ragazzo, disperato.

 
 
Salve ragazzi! Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto. Mi spiace che abbiate dovuto aspettare tutto questo tempo per questo nuovo capitolo, ma di questi tempi sono stato colto da una vera e propria crisi creativa, che unita agli impegni personali, mi ha costretto a lasciare in sospeso questa fanfic.  Spero che questo non vi dissuada dal continuare a leggere e a seguire questa storia e soprattutto dal lasciare recensioni. Comunque sono certo di non avervi deluso con questo nuovo capitolo, bello lungo e ricco di avvenimenti importanti e suspense. Come sempre mi raccomando: fatemi sapere cosa ne pensate lasciando una piccola recensione o anche solo un commentino. Conto su di voi! Bene, come avete appena potuto leggere, finalmente il grande giorno è arrivato e Luca ha potuto affrontare l’attesa sfida in palestra contro Rudy e i suoi potentissimi pokemon di tipo fuoco. Il capopalestra di Cianopoli si è dimostrato però un osso durissimo e ha messo il ragazzo in seria difficoltà, portandolo in poco tempo sull’orlo della sconfitta. Riuscirà Luca a risollevarsi o dovrà dire addio a vincere la sua preziosa medaglia?
Nel prossimo capitolo, continuerà la lotta tra Luca e il capopalestra Rudy, partendo dal tragico epilogo che vede il nostro protagonista decisamente in difficoltà. In una lotta piena di emozioni e inaspettati colpi di scena, riuscirà il ragazzo a ribaltare la situazione e a sconfiggere il Capopalestra di Cianopoli. Ma soprattutto, sarà in grado di aggiudicarsi la sua tanto agognata terza medaglia?
  
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