Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: Isy_264    22/03/2009    9 recensioni
“A me fa paura!”
“Kaori, mi offendi! Devi fare più onore alla tua categoria, gli uomini non hanno paura!”

Un caso come tanti porta i due sweeper a vivere per qualche giorno in un vecchio castello, dove sembrano succedere degli strani e inspiegabili eventi, tutti a scapito della bella e svampita Yumi...e come può Ryo rifiutare di proteggere una bella ragazza?!!!!
Impensabile!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3:


Fine Capitolo Due: […] E se era preoccupato per lei significava solo che teneva a lei…beh si, questo l’aveva sempre saputo, in fondo…in fondo glielo aveva dimostrato migliaia di volte in quegli anni…e non poteva essere solo per la promessa…almeno così credeva…in fondo perché doveva dipendere tutto dalla promessa, dopo poco tempo ci si affeziona anche a un pesce rosso e lei, accidenti, era più interessante di un pesce rosso…c’era però da dire che Ryo non aveva mai avuto un pesce rosso in casa…
-Oooh…Kaori! Ma che vai a pensare!!!!!- sussurrò tra sé e sé.
[…] Scosse la testa che ancora gli pulsava poi […] il sonno la colse prima della rivelazione che stava per avere, quella sensazione che doveva risolvere tutto, e si assopì.

.


“Il fine giustifica mezzi!”
N. Machiavelli


“...non so cosa fare Miki, si comporta così da quando sono uscita dall’ospedale ed è una settimana ormai…”

Quella mattina, quando si era svegliata, Kaori aveva sentito il bisogno di parlare con qualcuno e ora, come tante altre volte, si trovava al Cat's Eye, seduta su una poltroncina insieme all’amica, poco distante dal bancone, mentre Umi si occupava da solo dei pochi clienti rimasti.
“Si comporta...come?” le chiese gentilmente la ragazza.

“Non so, prima mi evita, poi all’improvviso esagera e mi fa arrabbiare, poi torna sui suoi passi e scompare fino all’alba del giorno dopo, è come se volesse vedere se è ancora capace di farmi arrabbiare e quando lo ha appurato ne è talmente soddisfatto da andarsene di nuovo…”
L’amica rise di quel comportamento infantile:
“Beh, forse è proprio così!” le disse
“Miki, sii seria…”
“Tesoro” la interruppe dolcemente “pensaci, questa volta ha davvero rischiato di perderti, ha avuto paura…”
“E lui può rischiare e io no? Lui può morire e io no? Non ha l’esclusiva, anche io ho paura per lui, eppure non lo fermo per…”
“Siamo sempre più egoisti quando si parla di qualcuno che non siamo noi e che si…e a cui si è affezionati.” si corresse.
“Ma non è giusto, è infantile!”
“Kaori ha solo te! Non è riuscito a proteggere tuo fratello, anche Mick ha rischiato la vita per colpa sua, è umano che si comporti così, non è giusto ma è normale che sia confuso.”
La rossa sospirò mentre in silenzio pensava a quello che Miki che aveva appena detto per poi mormorare rassegnata: “Spero solo che non voglia cacciarmi...”
“Non lo farà! S tai tranquilla Kaori, non mi preoccuperei di questo se fossi in te, capirà!” disse con un aria misteriosa e uno strano sorriso sulle labbra, ma quando cercò di aggiungere qualcosa, improvvisamente, un grido femminile la interruppe e una voce a loro conosciuta gridò:
“Signorina, sono un dottore, credo che lei abbia un problema, venga da me, si faccia curare!!!”
Un’aura nera apparve improvvisamente, bloccandolo malefica, si sentirono dei vetri infrangersi e un martello gigante New Edition - Made by Kaori portante la scritta ‘maniaco senza fantasia’, si diresse verso di lui.

Dentro il locale due proprietari si scambiarono uno sguardo perplesso e rassegnato per poi prendere un famoso libretto e aggiungere sotto la data del giorno stesso il costo di una vetrata…


Il dì dopo quando la mattina si svegliò la prima cosa che Kaori sentì, prima ancora di aprire gli occhi, fu una sensazione stranissima di riposo e tranquillità, così nuova per quei giorni che quasi se ne sorprese.
Un debole raggio mattutino colpì le sue palpebre insistente, tanto da indurla ad aprire finalmente gli occhi, guardò la sveglia vicino a sé e sobbalzò davanti all’ora.
Le 11,45! Ma era tardissimo! Doveva preparare il pranzo, svegliare Ryo…già Ryo! Sospirò, ecco perché dormiva ancora, ecco cos’era successo…la sera prima era rimasta sveglia fino all’alba ad aspettare sul divano il suo socio, poi doveva essersi addormentata e probabilmente era stato proprio il socio a portarla in camera una volta arrivato.
Si vestì e salì velocemente le scale della cucina con la testa che ancora le pulsava, era talmente stanca che le sembrava che le gambe le fossero diventate di pietra.
Si guardò attorno ma, sebbene sentisse presenza del socio, non riuscì a vederlo e pensando che fosse ancora in camera si avviò verso i fornelli per preparare qualcosa.
Alzando la testa però si bloccò.
In mezzo alla tavola, in bella vista, si poteva vedere una vaschetta piena di acqua con dentro un pesce rosso, che nuotava tranquillo.
In quel momento seppe che lui era dietro di lei:
“Ma…ma Ryo, cosa…?” balbettò senza voltarsi.
“Cosa succede?” ripeté “beh, non abbiamo mai avuto un pesce rosso così ho deciso di comprarlo!”
Si voltò stupita verso di lui, era ridicolo, come gli era venuta un’idea del genere? Poi bloccandosi ricordò quello che aveva detto qualche sera prima e arrossì un po’:
-Eheh…mi ha sentito…- pensò.
Lo fissò negli occhi indecisa se chiedergli o meno la verità ma quando incontrò quello sguardo, il suo sguardo, arrossì ancora di più.
“Ryo, ma…”
“L’hai detto te che dopo un po’ ci si affeziona anche a un pesce rosso, figurati dopo otto anni cosa succede…”
Scansando nervosamente il corvetto che era planato su di loro lo fissò a metà tra l’esasperato e il divertito, ma possibile che non riuscisse mai ad essere serio ed esplicito per una volta??
Doveva sempre cercare di interpretarlo!
Ryo dal canto suo, iniziava a preoccuparsi, perché non rispondeva, possibile che non avesse capito? Aveva confessato di aver ascoltato il suo monologo ma non si sarebbe dovuta arrabbiare…
Un pensiero lo colpì improvvisamente…e se fosse stato lui a non aver capito? Se lei non intendesse veramente quello che lui credeva?
Un mormorio lo distrasse e abbassando lo sguardo si trovò davanti gli occhi lucidi e luminosi della socia:
“Non so se i pesci rossi vivono otto anni…”
Scosse la testa, alzando gli occhi al cielo:
“Sei proprio una sciocca…” e allungando le braccia la prese per le spalle stringendola poi a sé.


Quando quella mattina si era svegliato, Ryo si era subito sentito stranamente confuso senza però ricordare il perché. Quando poi si era accorto che erano solo le dieci e che la socia ancora non era nemmeno scesa in cucina, tutto quello che era successo in quei giorni, di come lui l’aveva evitata e trattata, tornò a galla portando con sé, oltre alla confusione, nuova ansia.
Alzatosi aveva sentito l’estremo desiderio di uscire, di fuggire da quella casa, come se gli mancasse l’aria.
E a quell’ora assurda si era trovato per strada a pensare…
Il discorso che il giorno prima aveva sentito fare dalla sua socia a Miki l’aveva fatto sentire uno schifo e non aveva potuto far altro che aumentare la sua insicurezza. Sospirò, odiava ammetterlo ma non riusciva più a controllarsi, senza volerlo era diventato un pappamolla, a volte quando gli sembrava di scoppiare si lasciava andare a gesti 'quasi' affettuosi e doveva ammettere che se Kaori era confusa non poteva certo biasimarla…sospirò, a volte avrebbe davvero voluto tornare ai tempi del vecchio City Hunter, killer impassibile a cui non importava di niente e nessuno e dal quale nessuno dipendeva…ad un tratto però sorrise amaro, chissà però se quei tempi erano mai esistiti, chissà se questo era ciò che davvero lui voleva...

Quando, per caso, si era trovato di fronte a un negozio di animali avevo sorriso ricordando qualcosa, poi aveva semplicemente capito.

“Ho avuto paura” un sussurro lo riscosse.
“Di cosa?”
La vide spostarsi un po’ per fissarlo negli occhi. “Avevo paura che volessi cacciarmi…non ce l’ho con te per questi giorni” disse veloce "non potrei, e sono felice del lavoro che facciamo, quindi non devi sentirti in colpa, ma non continuare ad evitarmi, smettila di fare così...soprattutto se è un tentativo per farmene andare, non rompo la promessa che ci siamo fatti, di rimanere insieme…vivi….” aggiunse guardandolo negli occhi serena, non riuscendo a non sorridere, poi, allungandosi, posò la testa sulla sua spalla in un gesto tenero e lui la sentì appena sussurrare:
“Non lasciarmi….”
“Te lo prometto.”
Allungò una mano e posandola sui suoi capelli la strinse ancora dolcemente a sé, facendole un po’ sgranare gli occhi:
“…Ryo..” gli disse allora “..Perché?”
Già, perché? Perché ora?
“Perché era giusto così..”
La vide arrossire, e, posando il mento sul suo petto, chiudere gli occhi timorosa, col viso rivolto verso il suo. Sorridendo intenerito decise di fare il primo passo, di avvicinarsi lentamente a lei, molto più lentamente del normale.
Incerto, indeciso, con ancora mille dubbi pensava quasi a tornare indietro finché non la vide improvvisamente vicina e sentì le sue labbra sulle sua. Fu un bacio estremamente casto, solo un piccolo sfiorarsi, dolce, timido ma talmente importante da compensare tutto il resto.
Quando si staccarono lei nascose il viso sul suo petto e Ryo ne fu quasi felice, anche se non l’avrebbe mai ammesso era leggermente imbarazzato anche lui, colpito dall’importanza del momento. Ormai tornare indietro sarebbe stato impossibile. E lui, scoprì, non lo voleva.

Rimasero un po’ in silenzio, godendosi la reciproca vicinanza, poi la sua voce riempì la stanza, si schiarì la gola e Ryo disse, indifferente:
“Sai Kaori, non ho avuto il coraggio di dirtelo prima, ma…”
“Cosa?”
“Beh…ti ricordi le scritte rosse sui muri del castello?”

La sentì irrigidirsi e sorrise:
“Quelle che scomparivano?”
“Sì…il cugino di Yumi..non è riuscito a spiegarle…dice che non ne sapeva nulla…”
Kaori si spostò velocemente da lui per osservarlo meglio:
“C-che significa?”
“Beh, qualcuno o qualcosa deve pur averle fatte, no?!” esclamò tranquillo, come se avesse detto una cosa logica.
“Si-significa che ho dormito in un vero castello con fantasmi??”
“Non saprei, può darsi…non sarebbe la prima volta comunque…no?!”
“Ma-ma…oddio, allora c’era davvero…era vero che...”non riuscì però a finire la frase che alzando il viso si accorse dell'espressione del socio, e capì…stava ridacchiando di nascosto, non riusciva a crederci, lui stava ridendo, osava prenderla in giro anche in un momento come quello! Ma era incorreggibile…quello stup…
“RYO!” gridò, dimentica della paura appena provata “ma ti pare il momento?”
Quella volta quasi non riuscì a vederlo, si accorse della martellata solo quando sentì la compattezza del muro contro la sua guancia e il fischio stridulo che caratterizzava il martello delle Occasioni Speciali . Poi però, quando la sentì dirigersi verso la porta e prendere la borsa, dimentico di tutto, mormorò incerto:
“..Kaori…?”
“Sei uno stupido!”
“Ma dove vai?” ma era seria?
“Via! Non pensi mai alle conseguenze…”
Possibile che si fosse offesa…
“…stavo solo sch…” ma lei lo interruppe:
“…come pensi che possa sopravvivere un pesce rosso senza mangime?”
???
Il silenzio stupito che seguì quella battuta la divertì davvero, permettendole di osservarlo un attimo indisturbata, con la coda dell’occhio.
L'espressione attonita e scioccata, l'enorme gocciolone che si era formato sulla sua testa la resero quasi orgogliosa di quella piccola rivincita!
Era proprio uno stupido se credeva che se ne sarebbe andata, proprio ora poi!
Così gli sorrise, felice di quella felicità che niente e nessuno può cancellare, quindi, finalmente serena, aprì la porta, e come aveva detto, tranquillamente uscì.


~ Fine~

.

.

**…e dai che è andata meglio del previsto!!! Su! Sono dei timidoni in questo, lo sapete! Dovevo pur rompere la tensione!!!XD E scusate il ritardo, ma non trovavo tempo per scrivere, specie ora che mi si avvicinano due esami!
Riassumendo! Devo dire che Rinrei ha indovinato, anche quando scrivevo la storia mi aspettavo quasi che partisse improvvisamente la musichetta “Scooby Dooby Doo, where are you…”, nel complesso sembra davvero un episodio di Scooby, è vero!!!XD Specie i primi due capitoli!
Avendo cercato di essere il più fedele possibile al manga non ho voluto esagerare troppo col finale…e spero davvero di avervi divertito abbastanza e che questo capitolo vi sia piaciuto;D…questo lo spero soprattutto!
Detto ciò Grazie a tutti, mi ha fatto davvero piacere avere voi come commentatori e gli altri come lettori! Un baciotto enorme a tutti! Alla prossima!!!

   
 
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