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Autore: Mikiri_Tohoshima    15/02/2016    0 recensioni
Steve Rogers si è risvegliato in un futuro che non gli appartiene, ma grazie all'amicizia con Tony Stark, riuscirà un po' a orinetarsi in questo mondo. La sua vita però verrà nuovamente sconvolta dopo che gli sarà quasi imposto di prendersi cura di un trovatello, e di crescerlo attraverso gli anni... fino a vederlo diventare un eroe.
Una superfamily decisamente diversa dal solito. Scritta per una mia carissima amica.
Genere: Angst, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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capitolo 2

Capitolo 2

 

Dopo aver conosciuto Mary, e di conseguenza suo marito Richard, dopo aver trovato un lavoro, e adesso poteva pure permettersi un appartamento, Steve era finalmente felice, e si sentiva a suo agio, come se avesse trovato il suo posto nel mondo.

Però, sapeva che non era finita così. Che non era così che doveva continuare, che aveva ancora delle cose da fare, e che lo spirito del protettore non si sarebbe mai dissolto da lui.

Tutto cominciò quando Tony andò a fare una presentazione per delle armi nel Medio Oriente, e venne rapito da dei terroristi. Steve avrebbe voluto partire immediatamente per salvarlo, però, regole di Fury, era bloccato nel terreno Statunitense. L’unica cosa che poteva fare era aspettare e pregare, ma giusto qualche mese più tardi, eccolo tornare, più morto che vivo, sconvolto, e con una calamita nel petto.

<< Questa, amico mio, è l’unica cosa che mi impedisce di morire. Lì è terribile, Più io produco armi, più esse vengono rubate dai terroristi ed usate contro i soldati per cui sono state fatte. Per questo, e per altri motivi, ho deciso di smettere in maniera definitiva con la produzione e il commercio degli armamenti. Non voglio mai più vedere un bambino imbracciare un fucile col mio nome scritto sopra. >>

Quella scelta diede parecchio filo da torcere ai collaboratori di Stark, ma ormai la decisione fu presa. E Steve non poteva sentirsi più fiero del suo grande amico. Come si sentiva fiero delle scoperte sulla genetica del suo “genero”, Richard Parker.

Lui non ci capiva molto su quello che l’uomo studiava e ricercava, anche se si era sempre mostrato interessato alle sue, loro, perché Mary era la sua unica collaboratrice, chiacchiere, e mostrava un grande supporto. Supporto che dimostrò pure quando nacque il loro primo figlio.

Steve si rese conto, quel giorno di agosto mentre guardava la neomamma con in braccio il frugolino, che il siero gli aveva portato via anche la possibilità di diventare padre. Quindi, prese una decisione.

Decise che avrebbe protetto i figli degli altri. Sarebbe diventato comunque un vigilante, e propose a Tony e a Fury la sua idea.

<< Esistono già, in diversi paesi, “eroi”, persone che non sono normali e che usano la loro straordinarietà come mossa per proteggere i più deboli. Il professor Xavier ha la sua scuola di giovani dotati, e da poco un gruppo chiamato “i fantastici quattro” si sta dando da fare per aiutare la gente. Voglio anche io poterlo fare. Durante la guerra mi occupavo di sostenere le truppe, e “prendere a pugni” i nazisti. Oggi io voglio fare qualcosa di concreto. Voglio tornare ad usare il mio nome e il mio simbolo per proteggere il mio paese. Questo è quello che avrebbe voluto Howard, Tony. >>.

Sentendosi interpellato, il filantropo annuì, incrociando le braccia.

<< Cap ha ragione, Fury. I Fantastici 4 non bastano, con i problemi che ci sono qui. E poi, giusto l’altro giorno uno dei miei dipendenti è impazzito e ha costruito un’arma che solo io…. Solo la mia armatura ha potuto sconfiggerlo. >>

<< Armatura? Mi stai dicendo che quel coso lo manovri tu? >>

Tony schioccò la lingua, sentendosi preso in fragrante, ma ormai era inutile nasconderlo.

<< Si, quella è la mia armatura e io la manovro. Comunque, Cap ha ragione. Ormai si stanno creando… nemici che non sono persone comuni che usano armi rubate. Adesso cominciano ad avere i poteri. Ci sono un’infinità di mutanti malvagi, o persone che non sono mutanti ma che hanno mezzi, poteri, o altro, e che usano le loro abilità per fare del male. E ci vogliono altrettante persone capaci di fermarli. >>

<< Restituiscimi la mia divisa, Fury. Permettimi di uscire di sera. Terrò conto di coprifuoco, spazi, contatti, tutto quello che vuoi, ma permettimi di andare a combattere i nemici che insorgono. >>

Il comandante dello S.H.I.E.L.D. ascoltò attentamente le parole di quei due uomini coraggiosi che volevano soltanto mettersi in gioco. Dal suo punto di vista, Tony era poco più che un ragazzino viziato, ma Steve… lui voleva combattere per un motivo serio. Quindi, non potè far altro che acconsentire.

<< Sarete guidati via radio. Obbedirete ai miei ordini. Stark, tu cerca di far finta di non essere in quell’armatura. Capitano, ti verrà restituita la tua divisa e il tuo scudo. Vi darò un mese di prova per vedere se riuscite a convincermi, per questo lavoro. Ora sparite dalla mia vista, ho del lavoro da fare. >>

In ascensore, i due uomini non trattennero la loro “gioia” del poter finalmente dimostrare il loro valore. Adesso la vita del capitano era finalmente completa, aveva un suo posto nel mondo pure dal punto di vista morale. Ma sarebbe stata questione di pochi mesi, e tutto quello che conosceva sarebbe stato stravolto.

  
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