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Autore: Mo0ny_    15/02/2016    4 recensioni
♦[(Storia Interattiva)]♦♦[iscrizioni chiuse]♦ 
Sono passati cinquant' anni dall' ultima grande Profezia e la pace sembra finalmente essersi ristabilita. Ma le Parche hanno deciso. Una nuova Grande Profezia sta per essere pronunciata e i semidei scelti non potranno tirarsi indietro.
*Premetto che è la mia prima interattiva, siate clementi!!*
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Semidei Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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James si rialzò da terra tremante cercando di non darla vinta a Tartaro. Nonostante il dolore che provava si rialzò. Aveva più o meno capito come funzionasse l’ Harmony e aveva ricostruito l’ ultimo tassello che mancava nella storia di Harmony. Il problema rimaneva comunque uno.  Come attivare l’ Harmony? Suo padre, Zeus,  ci era riuscito quando…
  • Allora semidio, ne hai abbastanza? –disse ancora Tartaro con la sua risata malefica e arrogante. James aveva ancora il fiatone e la pelle sudava. Non era facile descrivere il dolore che provava in quel momento. Nathan non se la passava meglio. Anche lui aveva il fiatone e il viso ricoperto di sudore. Gli occhiali poi erano pieni di rigature e non era molto facile vedere in quelle condizioni.
  • Sembra di no –disse Tartaro quando James si rialzò completamente. Ancora quel dolore lacerante al petto e allo stomaco. Si accovacciò di nuovo a terra e si dimenava cercando di far passare tutto il dolore che provava.
  • James! –disse Nathan cercando di aiutarlo ma Tartaro voleva far soffrire anche lui. Nathan si buttò a terra dolorante pieno di lividi per via dell’ impatto con il pavimento duro e paludoso. James non voleva che il suo amico soffrisse, assolutamente no. Doveva combattere e far scivolare tutto come se non fosse niente.
Non fa male. Non fa male. Non fa male. Si ripeteva. In questo modo il dolore si addolciva di poco, pochissimo.  Cercava di reggersi sulle gambe e alzarsi senza badare al terribile dolore. Ci riuscì e poi alzò anche il capo fino a reggersi in posizione eretta. Il dolore finì così come era iniziato.
  • Hai fegato ragazzo! Vediamo quando duri in un combattimento corpo a corpo! –disse. Nathan si alzò ma fu subito mandato a tappeto come se delle catene invisibile gli impedissero il movimento. Davanti a loro si materializzò una figura o meglio un ombra. Aveva delle braccia e delle gambe come un uomo ma era completamente nero come un’ ombra ma solido come un uomo. James ebbe paura appena lo vide. Le gambe cominciarono a tremargli e anche Vèlos che aveva estrapolato prima, gli sembrava pesante. Il corpo si irrigidì e fu la voce di Tartaro a risvegliarlo e a portarlo alla realtà.
  • Forza semidio, combatti! –la voce non proveniva però dall’ ombra-figura ma dal sarcofago nero. James capì che quello era come una marionetta che Tartaro comandava alzando e abbassando i fili. E se Tartaro lo avesse fatto anche lui? E se avesse cominciato a comandarlo? Non doveva pensarci! Doveva solo combattere. doveva farlo per sopravvivere. Improvvisamente si sentì come quando era piccolo, in mezzo a tanti bulletti della casa famiglia dove era stato trasferito un tempo.
 
  • Dagliene un altro, Robbie! –diceva il capobanda al ragazzino che stava ammazzando di botte il piccolo James. La banda era composta da tre ragazzi. Robbie, 12 anni. Denti storti e più gialli del formaggio. Occhi marroni e grandi. Aveva sempre i capelli castani davanti agli occhi. Tyler, 16 anni, il capobanda. Occhi castani e capelli neri con la cresta alta. Aveva la strana abitudine dello stuzzicadenti tra i denti e se lo toglieva raramente. Infine c’ era Douglas, 13 anni. Capelli lunghi e neri che gli coprivano il volto pieno zeppo di lentiggini. Gli occhi li aveva azzurri.
  • Lasciatemi stare! –li supplicava James. All’ epoca aveva solo 10 anni. Si beccò un altro calcio nello stomaco e i piccoli delinquenti lo lasciarono stare. Dopo questi litigi, James era solito a nascondere la testa fra le ginocchia e a piangere. Un pianto muto che esprimeva bene il dolore e la solitudine. “Le persone sanno solo far male. Non devo affezionarmici mai!” si ripeteva spesso e non lo faceva solo per i tre tempisti ma anche per il compagno di sua madre che un giorno la uccise a sangue freddo. Quell’ uomo aveva sempre cercato di instaurare un rapporto con James e c’ era riuscito per poi pugnalarlo con la morte di sua madre. Era in questi momenti di disperazione che architettava i suoi piani di fuga che gli riuscivano sempre bene. Aveva ormai imparato a vivere a sua agio con quello che la natura offriva e rubando in giro qua e là. Spesso veniva rimesso di nuovo nelle case famiglia per poi scappare di nuovo e poi ancora un’ altra volta.
 
James sentì la spada farsi improvvisamente leggera. Ricordare aveva fatto in modo che lui scaricasse paura, rabbia e tristezza in un unico sentimento. La determinazione. Sapeva che Nathan in qualche modo lo stava scrutando e che aveva capito a cosa lui avesse pensato. Guardò l’ ombra-figura di Tartaro che reggeva davanti a lui. Attaccò.  Non aveva senso resistere a quell’ impulso. Impugnò Vèlos e si buttò alla carica. Anche la figura-ombra Tartaro estrasse la sua spada. Era completamente fatta di ferro dello Stige. James cercò di colpire ma figura-ombra Tartaro schivò cercando di colpirlo al fianco. James lo fermò spingendolo verso il basso. Ombra-figura Tartaro gli diede un calcio e lo fece cadere a terra. Cercò di fiondarsi sul figlio di Zeus ma non ci riuscì perché esso si spostò verso la sinistra e si alzò velocemente. Andò di nuovo all’ attacco e si fiondò sul fianco destro della figura-ombra Tartaro e riuscì a colpirlo. Svanì. Si disintegrò come un qualsiasi mostro del Tartaro.
  • Non male ragazzo –disse con la sua voce roca Tartaro. Qualcosa disse a James che lui stesse solo giocando in modo da farlo stancare il più possibile. Si sentì di novo la voce crudele di Tartaro. Doveva assolutamente sbrigarsi a capire come attivare l’ Harmony.
Stai bene?, pensò sperando che il suo amico lo stesse ascoltando.
Puoi scommetterci amico! Disse e James si voltò verso di lui. No. Non stava affatto bene. Si stava alzando e ci riuscì. Aveva un orribile graffio sulla guancia sinistra e una gamba zoppicava.
  • Tartaro! –gridò il figlio di Zeus. Lo fece 1) per attirare l’ attenzione di Tartaro e fargli capire che era stufo di quella situazione e 2) per scaricare la paura e i sensi di colpa che lo bruciavano.  –Smettiamola con questi giochetti!
  • D’accordo figlio di Zeus. Facciamo a modo tuo! –disse e fu allora che James pregò tutti gli Dei possibili e inimmaginabili di trovarsi al Campo nel suo letto e desiderò tanto che tutto quello che vedeva non fosse altro che un sogno. Il corpo cominciò a fargli ancora male. Le ossa delle braccia e delle gambe bruciavano come se avessero preso fuoco. Cadde a terra e sbatté la faccia a terra marchiando ancora di più il graffio sotto l’ occhio. Si dimenava e cercava in tutti i modi di gridare ma le parole non gli uscivano dalla bocca. Presto le forze lo abbandonarono e chiuse gli occhi.
“Reagisci James!” gridava Harmony nella sua mente. “Alzati e combatti!”
James alzati! Diceva anche Nathan. James però non ce la faceva davvero. Si sentiva stanco e l’ unica cosa che voleva fare era chiudere gli occhi e dire basta a tutto quel dolore e sofferenza.
 
 
 
Felicity e Scott era distrutti. Arrivavano mostri da ogni parte e ne avevano uccisi circa 24, e no non stavano esagerando. Portavano i segni sul volto, sulle braccia e anche sulle gambe. I vestiti erano a tratti pieni di buchi e sporchi di sangue. Avevano appena ucciso qualche Dracena e le ferite erano aumentate e di molto! Inoltre nel Tartaro tutte le paure, le ansie e la confusione sembravano essere raddoppiate.
“Ragazzi…”  disse una voce nella testa dei due ragazzi che si misero subito in allerta. “Non vi allarmate. Sono Harmony” risuonò dolce la voce della Dea.
  • L’ hai sentita anche tu? –chiese Felicity ad uno Scott incredulo. Lui annuì e subito dopo Harmony parlò ancora.
“James ha bisogno di voi! E anche gli altri!” Scott guardò la rossa negli occhi, anche se era molto difficile con la poca luce del Tartaro e chiese
  • Possiamo fidarci? Insomma… siamo nel Tartaro! –esclamò il figlio d’ Efesto.
“So che è difficile da credere ma io sono Harmony. Vi prego ragazzi, andate ad aiutarli! Vi guiderò io!...Lo giuro sullo Stige!” Dalla voce preoccupata e dal giuramento appena fatto, si capiva che non aveva cattive intenzioni così dopo vari sguardi e discussioni mute, partirono guidati da Harmony.
 
 
 
Resisti James… Resisti ti prego!, pensava  Rosemary  mentre correva con a suo fianco Cassandra.
 
 
Resisti James… Resisti ti prego! James si risvegliò. Aprì gli occhi di scatto e si alzò ritrovando le energie.  Non riusciva a capire come facesse ad ascoltare i pensieri di Rosemary ma era grazie a lei che era riuscito ad alzarsi e capire quando quella situazione lo stesse stufando. Non ce l’ ha faceva più. Voleva mettere un punto e la parola “fine” a tutta quella storia. Si sentiva arrabbiato con tutti. Con gli Dei, con Tartaro e con se stesso. Una luce argentea cominciò ad alzarsi dal suo zaino e lui lo aprì velocemente. Vide lo scettro a mezza luna che si era illuminato ed emetteva splendore.
  • Mettilo giù! –gridava Tartaro che aveva una voce meno dura rispetto a prima. James guardò il sarcofago nero e lo scettro. Lo scettro e il sarcofago nero. Poi rise.
  • Cosa hai da ridere idiota? –disse ancora Tartaro.
  • La vera domanda è, come mai ancora non ti ho sconfitto? –
Suo padre c’ era riuscito perché Harmony si era sacrificata e il dolore lo aveva sopraffatto ma lui non si era arreso. Aveva trasformato il dolore in forza, la morte in vita.  Per farlo anche lui doveva…
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice
Ciao! Questa volta sono stata puntualissima con l’ aggiornamento! *si fa un applauso da sola*. Okay, il capitolo l’ ho scritto senza mai cancellare niente perché le idee che mi sono venute mi piacevano abbastanza quindi non sono proprio sicurissima del risultato.  Ma che carini i Jamary *w*. Scusatemi se non vi ho risposto nelle recensioni. Non ho un motivo valido in realtà, mi sono scordata e basta!
Alla prossima,
unamoresolitario!!!! 


   
 
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