Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: _Giuls17_    15/02/2016    4 recensioni
[...] Aprì gli occhi e si riprese.
Adesso che il suo viaggio era finito poteva veramente riappropriarsi di tutto quello che aveva perso, soprattutto ora che tutti avevano visto in azione la sua potenza, soprattutto ora che l’avevano pregata di partecipare alla guerra, di salvarli. [...]
~Ipotetico finale di Game of Thrones dedicato a Daenerys e Jon Snow.
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daenerys Targaryen, Jon Snow
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I chose you
 
Daenerys si guardò intoro, avevano molto da ricostruire ma avevano vinto la guerra.
Alzò lo sguardo verso il cielo, notando Drogon volare libero assieme ai suoi fratelli, poco distanti, e per la prima volta si concesse la possibilità di chiudere gli occhi e di godersi il momento.
Approdo del Re era più bella di come le avevano raccontato, anche adesso, anche dopo la guerra non aveva perso la sua importanza, la sua forza, nonostante non fosse ancora abituata a chiamarla casa, tutto era cambiato.
Aprì gli occhi e si riprese.
Adesso che il suo viaggio era finito poteva veramente riappropriarsi di tutto quello che aveva perso, soprattutto ora che tutti avevano visto in azione la sua potenza, soprattutto ora che l’avevano pregata di partecipare alla guerra, di salvarli.
 
“Prima volevano ucciderti ed adesso…”
Sono stata la loro salvezza.
 
Nonostante il viaggio infinito e le mille disavventure che aveva vissuto, Daenerys non si era mai data per vinta, neanche con i suoi figli, più di una volta avrebbe voluto gettare la spugna, arrendersi, ma non lo aveva mai fatto, ed adesso ogni sacrificio era stato ripagato.
 
-Sei ancora fra le nuvole?-
La sua voce la fece sorridere e si girò, lentamente, per osservarlo.
Adesso che non indossava più gli abiti dei Guardiani della Notte, Jon Snow sembrava diverso ma non avrebbe mai dimenticato il loro primo incontro, o il loro primo scontro, neanche con lui le cose erano state semplici.
 -Sempre.- rispose avvicinandosi.
-Devo ammettere che da vicino fanno ancora più paura, non mi abituerò mai a loro.-
-Per far colpo sulla madre dovresti far leva sui figli.-
-Sì, bè userò un’altra tattica magari, soprattutto se i figli in questione hanno le zanne e sputano fuoco.- rise dolcemente, senza interrompere il contatto visivo.
-Cosa c’è, Jon?-
-Cosa succederà adesso?-
-Adesso? Ricostruiamo, miglioriamo. Dovremo pur dare qualcosa alle prossime generazione, gli Estranei sono sconfitti e credo che dopo tutto il dolore che questa gente ha patito le cose andranno diversamente.-
-Non se gente come Cersei trama ancora nell’ombra.-
-Cersei? Ti preoccupi di una Regina caduta quando la prossima Regina ha a sua disposizione tre draghi, ed un esercito di Immacolati e…-
-Non intendevo questo.-
Jon le si avvicinò, e provò ancora quella sensazione al basso ventre, non l’aveva più provata dalla morte di Drogo e si era convinta che niente sarebbe più stato lo stesso dopo lui.
-Queste terre Daenerys non sono abitate da persone pacifiche, queste persone hanno complottato ed ucciso mio padre, mia madre e mio fratello, hanno reso Brandon storpio e…-
-Lo so cosa ha fatto alla tua famiglia.- aveva appoggiato una mano sul suo braccio e stretto leggermente, quel contatto come tutte le altre volte la fece arrossire, ma non si spostò.
-Ho visto cose che neanche tu puoi immaginare, ho fatto cose che dovrebbero essere impossibili, eppure Jon sono successe; anche se la guerra è finita ci vorrà del tempo per cambiarle, manipolazione, torture, sotterfugi sono impressi in queste terre come le radici degli Alberi Diga, ma se non siamo noi i primi a fare qualcosa per cambiare questa situazione rimarrà del tutto uguale e a quel punto tutte le perdite non avranno avuto nessun significato.-
Daenerys lo guardò e vide i suoi lineamenti addolcirsi, capiva il suo cuore troppo bene, aveva perso tutto come lei, ed entrambi avevano sofferto, si erano immolati per una causa più grande delle loro capacità eppure avevano vinto.
Quando lo aveva incontrato la prima volta, in quella stessa città, stava provando a convincere il Concilio Ristretto della presenza degli Estranei, stava provando a salvare le stesse persone che gli avevano tolto tutto, ma solo dopo il suo arrivo, solo dopo molto tempo era iniziata la loro collaborazione.
Collaborazione che mai avrebbe rimpianto.
 
Mi hai insegnato di nuovo a vivere…
 
-Adesso devo andare, mi aspettano dentro.- sussurrò, facendo un passo indietro.
Un passo indietro a tutto quello che avrebbe voluto che lui rappresentasse, un passo indietro contro il suo cuore, un passo indietro da Jon Snow.
-Ci vediamo dopo.-
Si allontanò da lei, posando la mano sull’elsa della spada di Grande Inverno.
Daenerys sospirò, osservò di nuovo il cielo ma non vide più i suoi draghi, non si preoccupò e entrò nella Fortezza Rossa.
 
*
 
-Quindi tutto procede come avevamo previsto.-
Tyrion annuì e posò le carte sul tavolo.
-Sì, nonostante siamo un po’ indietro con i tempi, i lavori procedono bene, Maestà.-
Daenerys scosse la testa e si appoggiò alla sedia, lui insisteva a chiamarla così fin dai tempi di Meereen, ma adesso le cose erano cambiate e non era saggio darle titoli che non aveva conquistato.
-Maestà.- Cersei ribadì quelle parole con disprezzo e lei si preparò all’ennesimo dibattito.
-Cersei…-
-Tu non sei la regina.- specificò guardandola con odio.
-Infatti lei dovrebbe essere la Regina.- specificò suo fratello, -Credo che sia arrivato il momento di renderlo ufficiale.-
-Cosa?-
Daenerys raddrizzò la schiena ed osservò i membri del Concilio Ristretto, aveva imparato a conoscerli nell’ultimo anno e non avrebbe dubitato mai di nessuno.
-Ci siamo riuniti qualche sera fa, e ne abbiamo parlato, rappresentiamo le famiglie più antiche di questa terra e in questo tavolo ogni persona rappresenta Westeros, rappresentiamo i sette regni.
E i sette regni hanno scelto la loro guida, Daenerys Targaryen, nata dalla Tempesta.-
-Io non capisco…-
-Non mi avevi detto una volta di voler salire al Trono? Che il Trono di Spade ti apparteneva di diritto?-
-Sì, ma da quel momento sono successe così tante cose che i miei piani sono cambiati.-
-Eppure adesso hai la possibilità di salire al potere, di fare quello che hai sempre desiderato, di comandare, a modo tuo.- Missandei la guardò e sorrise, -Sei sempre stata buona, Daenerys, lo hai dimostrato in ognuna delle città Libere, hai dimostrato il tuo valore in questa guerra e la tua dedizione.-
-Non potete eleggere lei Regina, i Baratheon dovrebbero essere al potere ed io sono la Regina Madre.-
-Non sei più nulla mia cara sorella, e con tutto il bene che voglio a mio nipote, lui non ha nessun diritto di restare su quel trono.-
Daenerys chiuse gli occhi e provò a concentrarsi, sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, anche se non lo aveva previsto, tutto quello che aveva fatto dal suo arrivo ad Approdo del Re le avevano reso giustizia, si era fatta conoscere per quello che era in realtà e non per il cognome che portava.
 
In quel momento non poté evitare di pensare a Drogo, il suo Khal le aveva promesso il Trono, ed era morto per quel suo desiderio e lei aveva sacrificato, forse, il suo unico figlio pur di salvarlo, anche se non aveva funzionato; strinse i pugni che aveva nascosto alla vista degli altri.
Forse non aveva sacrificato più degli altri, ma la sua battaglia era stata lunga e tediosa e si era stancata di aspettare.
-Accetto.-
Improvvisamente la stanza si fece silenziosa e percepì tutti gli sguardi puntati su di lei.
-Accetto di diventare la vostra Regina.-
 
*
 
Un leggero rumore la riportò con la mente al presente, osservò la porta della sua stanza aprirsi e vide il volto di Jon Snow sorriderle, si allontanò dalla balconata e si avvicinò a lui.
-L’ho appena saputo, congratulazioni.-
-Grazie.-
Daenerys avrebbe voluto che quella conversazione fosse diversa, avrebbe voluto che tutto in quel momento fosse diverso, ma aveva deciso di accettare le responsabilità che le erano state date.
-Io… Ero venuto qua per… Insomma, dopo l’incoronazione forse tornerò a Grande Inverno.-
-Oh.- provò un senso di vuoto nel cuore, si era abituata alla sua presenza, ad avere Jon nella sua vita, come sarebbe stato non vederlo più la mattina? O non passeggiare con lui, la sera, o aiutarlo a salire su uno dei suoi draghi?
-Non era la risposta che mi ero immaginato.-
-Scusami… Cioè, oddio, sì? Come mai? Per via di Sansa?-
-Grande Inverno le appartiene di diritto e io credo che non le dispiacerebbe la mia compagnia.-
-Non sarebbe sola, là, lo sai Jon, avete atri fratelli.-
-Lo so, ma non ho niente che mi leghi a questo posto.- ammise.
Qualcosa dentro si sé le disse di farsi avanti, era arrivato il momento di prendere in mano le redini del proprio destino e di decidere cosa la rendesse felice.
 
“Lui ti rende felice.”
Sì.
 
-Capisco.- sussurrò, invece.
Lei, la Madre dei Draghi, lei che aveva combattuto gli Estranei a spada tratta non riusciva a trovare il coraggio di aprire il suo cuore, lei che aveva passato di tutto e aveva superato di tutto.
-Sono sicuro che troveranno per te un ottimo Re.-
-Loro non decideranno per me.- asserì decisa, non avrebbe più permesso a nessuno di farlo.
-Viserys mi aveva promessa a Khal Drogo, sono diventata la moglie di un uomo che non conoscevo, Khaleesi di un popolo che non mi accettava, non farò lo stesso errore anche qui.-
-Non sarai libera di scegliere, Daenerys, nessuno lo è mai stato.-
Jon era vicino a lei, riusciva a percepire il suo odore, forte e deciso, sapeva di uomo, di guerra e di pace, sapeva di casa, quella stessa casa che stava cercando da quando era nata.
-Non andare via.- sussurrò alla fine, abbassò lo sguardo non avendo il coraggio di guardarlo.
-Come?-
-Non tornare a Grande Inverno, io ho bisogno di te qui, ad Approdo del Re.-
-Non resterò per diventare una guardia o il comandante…-
-Non voglio per te niente del genere.-
Daenerys alzò lo sguardo, lui si era avvicinato ancora e in qualche modo non riusciva a staccare gli occhi dalla sua bocca, qualche volta lo aveva sognato, aveva immaginato il contatto delle sue labbra sulla sua pelle, ma era sempre stato solo un sogno.
-Cosa vorresti per me?-
-Vorrei che tu fossi felice, vorrei che il tuo cuore guarisse dal dolore e dall’odio e vorrei che per una volta tu non dovessi affrontare tutto da solo.-
-Sono solo un bastardo, Daenerys, io non conto niente.-
-Non per me, io sono e sarò per sempre la figlia di una lunga dinastia di mostri e di folli, eppure voglio cambiare le cose, se posso farlo io, perché non puoi farlo anche tu, con me al tuo fianco?-
Si morse il labbro, in attesa, non sarebbe riuscita ad andare oltre.
In quel momento lui si abbassò e la baciò, colmando quella breve distanza che per tutto quel tempo era stata insidiosa e difficile, almeno per lei.
Daenerys portò le braccia attorno al suo collo, notando per la prima volta da vicino la solidità dei suoi muscoli, la strinse a sé avvicinandola ancora di più, sussultò non aspettandosi quelle emozioni.
Stava bruciando, per Daenerys nella realtà quello non sarebbe stato un vero problema, ma quello era un fuoco totalmente diverso, un fuoco che non aveva mai provato in tutta la sua vita, veniva da dentro e si estendeva su tutta la pelle.
Lui la sollevò e senza pensarci intrecciò le gambe alla sua schiena, aveva smesso di indossare i vestiti pesanti delle Terre Libere, adesso le vesti che indossava erano più raffinate e nonostante le fosse stato imposto dal protocollo di indossare un abito, aveva preferito una tenuta molto più alla mano, non sarebbe mai stata quel genere di Regina.
Si avvicinarono al letto e dopo poco sentì il materasso sotto di sé, Jon si appoggiò ai gomiti per non pesarle e interruppe il bacio.
Aprì gli occhi e lo guardò, qualcosa era cambiato nei suoi occhi, qualcosa che non aveva ancora conosciuto.
-Non sono l’uomo giusto per una Regina.-
-Sei l’uomo giusto per Daenerys, io non sono solo la Regina, sono molto di più.-
-Non è questo e tu lo sai, cosa direbbero di me? Non mi hanno mai accettato al comando dell’armata, perché dovrebbero accettarmi al tuo fianco?-
-Jon.- lei gli passò una mano sul viso, delicatamente, lo vide chiudere gli occhi e bearsi di quel momento, gli baciò la mandibola, scendendo lungo il collo e allentando, lentamente, i lacci della sua casacca.
-Io non sono Cersei, io non sono una ragazza della casa Tyrell o della casa Lannister o degli Stark, io sono una Targaryen, nelle mie vene scorre il sangue di drago e comanderò queste terre.- continuò a baciarlo, senza esitare, -Non ho mai avuto bisogno di un uomo fino a questo momento, ho attraversato il mare con il mio esercito ed ancora prima liberato popoli che erano stati dimenticati ed ho guidato, con te, i miei draghi durante la guerra.-
Si fermò per togliergli la casacca, osservò il suo petto, deturpato da qualche cicatrice, tonico e forte, e appoggiò la mano all’altezza del cuore.
-Sono sempre stata sola, Jon, non importa cosa racconteranno di me un giorno ma non sarò ricordata come un’altra delle Regine di questa terra, lo scelgo io il mio destino ed io ho scelto te.-
Lui rimase fermo immobile a guardarla, ma per la prima volta percepì la calma del suo cuore: era stata onesta, finalmente aveva confessato quello che provava, quello che aveva nascosto per tutto quel periodo buio.
Si era innamorato di lui senza volerlo, anzi si era ripromessa che dopo Daario non avrebbe più avuto nessuno, ma dopo averlo conosciuto la sua promessa, non aveva più avuto nessun valore; anche se i primi tempi lo avrebbe dato volentieri in pasto a Drogon, col tempo aveva apprezzato la sua compagnia, lui l’aveva addestrata al combattimento, cosa che tutti si erano rifiutati di fare e lei gli aveva dato il permesso di montare Viserion.
Avevano combattuto assieme e aveva avuto paura di perderlo durante la battaglia, consapevole del fatto che in quel caso avrebbe perso anche il suo cuore.
-Non lasciare che ti cambino, io mi sono innamorato di questa Daenerys, di nessun’altra.- la baciò ancora, delicatamente sulle labbra, le tolse una ciocca di capelli dal viso e prese tra le proprie mani il suo viso.
-Scelgo te, scelgo noi.- sussurrò.
Daenerys allungò una mano e la passò in mezzo ai suoi capelli neri, aveva sognato di farlo fin dall’inizio.
-Anche io ti amo.- si avvicinò, perdendosi definitivamente in lui.
 
 


∞Angolo Autrice: 3... 2... 1... Linciamento...?!
Allora io non so bene cosa aspettarmi, onestamente è arrivata all'improvviso e ho deciso di scriverla di getto, senza troppi pensieri... Anche perchè è la mia prima esperienza su questo fandom, quindi mi sto arrimpacando sugli specchi, in questo momento XD...
Tratta di un ipotetico dopo guerra, gli Estranei sono stati sconfitti dall'esercito delle sette terre e dall'aiuto di Daenerys, ho scelto, consapevolmente, di non dilungarmi sulla guerra, non era questo lo scopo della storia, ma ovviamente era necessario spiegare il contesto.
Bè cosa posso aggiungere?
Mmm, la scelta di Jon e Daenerys mi è venuta naturale, in questo ipotetico mondo, è l'unico con cui la vedo, quindi, please, abbiate pietà T.T
Spero solo che vi piaccia, e che non sia così detestabile ^^
Se vi fa piacere lasciate pure qualche commento e in caso passata pure dalla mia pagina <3
XOXO

_Giuls17_
   
 
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