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Autore: AngelWing99    16/02/2016    2 recensioni
Juliet sembra una ragazza come le altre, ma è più problematica di quanto non dia a vedere.
Andrè il solito badboy della scuola: bello e affascinante; ma in verità è anche molto altro.
I due si odiano da quando le loro vite si sono incrociate per caso a scuola. Presto si ritroveranno a stare insieme, a dipendere l'uno dall'altro e cosa succederà se uno dei due si dovesse innamorare dell'altro?
Genere: Drammatico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Juliet si svegliò con due forti braccia che le circondavano la vita, si girò appena per vedere chi era e trovò André ancora addormentato che la stingeva a sé, si girò lentamente verso di lui e gli spostò i capelli che gli erano caduti sul viso. All'improvviso si ritrovò il polso bloccato e degli occhi azzurri che la trafiggevano con lo sguardo
<< Mi avevi promesso che non l'avresti più fatto >> disse il ragazzo spostandosi sopra di lei per imprigionarla sotto il suo corpo
<< André... >>
<< No zitta e ascoltami. Solo perché un coglione ti dice che fai schifo a disegnare non ti dà il diritto di prendere e iniziare a vomitare a destra e a manca, ti devi ficcare bene in questa tua testolina bacata che non puoi fare così per ogni cosa che succede. Non puoi sempre deprimerti per ogni cosa che non va bene nella vita. Gli ostacoli ci sono sempre, sarebbe troppo semplice se non ci fossero, ma non ti devi lasciare abbattere, se tutte le persone lo facessero a quest'ora il mondo sarebbe un deserto >> disse fissandola negli occhi serio come mai l'aveva visto prima Juliet
<< Mi dispiace >> sussurrò abbassando lo sguardo
<< Non basta. Mi avevi promesso che non avresti più fatto >> disse sospirando
<< E cosa ti dovrei dire? Più che dirti mi dispiace che dovrei fare? >> sbuffò lei
<< Non lo so, ma... Mi hai deluso Juliet, non... Dovevi farlo di nuovo >> disse sospirando, la ragazza rimase a guardarlo per qualche secondo con il mondo che le cadeva a pezzi davanti agli occhi, trattenne le lacrime abbassò lo sguardo, André si tolse da sopra di lei e si mise in piedi davanti al letto per poi sparire dietro la porta. La ragazza sbuffò più volte prima di alzarsi e uscire di casa per fare un giro, non sapeva esattamente cosa fare, così finiva ogni volta a girovagare per i canali deserti di Venezia. Decise di salire su un traghetto e andò Murano a farsi un giro per vedere qualcosa di nuovo visto che Venezia oramai la conosceva a memoria. 
Erano le due del pomeriggio e Juliet continuava a girovagare per le strade di Murano alla ricerca di una pizzeria o qualcosa del genere, ma non trovava nulla, oppure fingeva di non trovare nulla. Il cellulare prese a suonare e sul display comparve il numero di André, la ragazza sbuffò e non gli rispose, tolse la suoneria e la vibrazione e lo rimise in tasca. Dopo mezz'ora il cellulare segnava quindici chiamate perse e due messaggi tutti da parti di André, lesse i due messaggi che dicevano soltanto di richiamarlo, ma lei ovviamente non lo fece. Si appoggiò con i gomiti sopra un muretto di un ponte e iniziò a fissare l'acqua sotto di sé
<< Potresti anche rispondere >> disse la voce seccata di André, la ragazza non rispose e lo fissò dal riflesso dell'acqua << tieni >> sbuffò dandole un pezzo di pizza ancora caldo
<< Perché me l'hai comprata? >> chiese la ragazza alzando un sopracciglio
<< Non rompere e mangia >> disse mettendoglielo sotto al naso
<< Se a me non andasse? >> disse lei sorridendo divertita 
<< Non farmi incazzare >> ringhiò
<< Come se non lo fossi già >> disse dando un morso alla pizza ancora in mano al ragazzo
<< Appunto. Potresti anche prenderla in mano >> disse alzando gli occhi al cielo
<< È bollente >> disse la ragazza arricciando il naso, ingoiando quasi senza masticare, il ragazzo sbuffò e continuò a tenere la pizza versa di lei
<< Sei insopportabile >> borbottò mentre la ragazza mordeva di nuovo la pizza
<< Se sono insopportabile perché continui a stare con me? >> chiese alzando un sopracciglio, il ragazzo iniziò a borbottare qualcosa che la ragazza non capì. Rimasero in silenzio finché la ragazza non finì la pizza
<< Perché sei incazzato? >> chiese lei pulendosi la bocca dall'olio
<< Lo domandi pure? >> disse alzando un sopracciglio
<< Ti ho chiesto scusa e mi dispiace per quello che ho fatto, okay? Mi sento da schifo da sola non c'è bisogno che metti il carico da cento >> sbottò fulminandolo con lo sguardo, il ragazzo sostenne il suo sguardo anche se alla fine sospirò passandosi una mano tra i capelli
<< Okay, forse ho esagerato... >> borbottò abbassando lo sguardo verso l'acqua, la ragazza si avvicinò sorridendo dolcemente
<< No. Hai ragione ad essere incazzato... Anche io sarei incazzata... Che ne dici di andare in giro? >> disse dandogli un bacio sul collo
<< D'accordo >> disse mettendosi dritto, si morse il labbro inferiore come se fosse indeciso se dire o meno qualcosa, poi sembrò ripensarci e iniziò a camminare portandosi dietro la ragazza. Rimasero in giro per Murano per tutto il pomeriggio, parlarono del più e del meno e alla fine tornarono a casa di André dove si misero a giocare con la play e con Kate.
Passarono il resto delle vacanze in tranquillità, i giorni si susseguivano veloci e Juliet divideva le giornate sia con la famiglia di André che con la sua.
Il primo giorno dopo le vacanze ovviamente fu traumatico, a partire dalla sveglia: André l'aveva buttata giù dal letto facendole sbattere la testa sul pavimento e poi l'aveva messa sotto acqua gelida per farla svegliare meglio. Ovviamente subito dopo la ragazza provò a picchiarlo, ma con scarsi successi, lo chiuse in bagno, ma lo liberò solo perché non voleva fare tardi a scuola e così decise per ignorarlo per l'intera settimana.
<< July mi vai prendere un pacchetto di patatine? >> chiese André durante la ricreazione, la ragazza invece continuò a parlare con Lara continuando a far finta che lui non avesse detto niente << July >> ripeté il ragazzo sorridendo divertito, ma la ragazza continuò a ignorarlo <> urlò il ragazzo
<< Lara non sembra anche a te che c'è una qualche voce fastidiosa? Qui vicino? >> chiese Juliet continuando a dare le spalle al ragazzo e l'amica scoppiò a ridere divertita
<< Lara dici a quest'idiota di andarmi a prendere un pacchetto di patatine? >> sbuffò André
<< Lara dì a questa stupida voce che il pacchetto di patatine se le può anche sognare >> continuò la ragazza incrociando le braccia al petto
<< Bene l'hai voluta tu >> disse André, la prese per i fianchi per costringerla a girarsi verso di lui e un attimo dopo le stava succhiando via il sangue
<< Stronzo >> ringhiò lei aggrappandosi alla sua maglietta, lo sentì sorridere contro il suo collo e prima di staccarsi le baciò tutto il collo << ti odio >>
<< E io ti amo pensa un po' >> disse sorridendo divertito, la ragazza si girò e se ne andò mandandolo a quel paese. Si rincontrarono in classe e la ragazza si buttò sulla sedia e si addormentò sul banco. Erano passati a malapena cinque minuti quando qualcuno iniziò a scuoterla per là spalle
<< Mh... Che succede? >> chiese con gli occhi ancora socchiusi
<< Andiamo a ginnastica >> disse André prendendola per il braccio
<< No, mi giustifico. Addio >> disse lei tentando di rimanere seduta
<< Anche se ti giustifichi devi venire comunque giù. E poi non ti puoi giustificare >> disse lui divertito, la prese per mano e la trascinò fuori dalla classe
<< Perché? >>
<< Perché lo decido io... Ti devo aiutare a cambiarti? >>
<< No c'è la faccio da sola >> disse correndo nel spogliatoio già completamente vuoto, si tolse lentamente la felpa per mettersi una maglietta a maniche corte nera con sopra disegnato un teschio bianco
<< Gran bel culo, ora capisco perché André ti vuole tutta per se >> disse qualcuno dietro di lei, la ragazza si girò di scatto trovando Joe -un suo compagno di classe-
<< Cazzo ci fai qui? >> squittì mettendosi gli shorts di fretta
<< Beh sei una puttana, dovresti saperlo cosa voglio fare >> disse iniziando ad avvicinarsi
<< Non sono una puttana >> ringhiò lei stringendo le mani a pugno
<< Altri dicono il contrario >> disse spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio
<< Stammi lontano >> disse spingendolo via, ma ovviamente il ragazzo fece a malapena un passo indietro
<< Io ti potrei far godere di più rispetto ad André >> disse spingendola contro il muro
<< André è il mio ragazzo e poi stammi lontano >> disse cercando di liberarsi, ma lui lo spinse ancora di più contro il muro
<< Oh ma davvero? Allora anch'io potrei essere il tuo ragazzo >> disse baciandole il collo
<< Mi fai schifo, levati >> disse iniziando a dibattersi e provando a spingerlo via
<< Uhm... Se fai così mi fai eccitare >> disse strusciandosi addosso a lei
<< Levati razza di coglione >> disse la voce di Derek prendendo il ragazzo per il colletto << ora noi due andiamo a fare una bella chiacchierata >> disse buttandolo fuori dello spogliatoio
<< Stai bene? >> chiese Lucas sorridendo dolcemente
<< Oh a parte il fatto che in questo periodo tutti mi vogliono stuprare o uccidere... Direi alla grande >> disse sospirando, il ragazzo abbracciò stringendola forte
<< Mi dispiace >> sussurrò accarezzando lei capelli
<< Anche a me dispiace >> sussurrò chiudendo gli occhi, iniziarono a dondolare e la ragazza per un attimo si poté rilassare << pure a scuola non c'è la posso fare... Ho paura, non c'è la posso fare è troppo >> sussurrò affondando il viso nel suo petto
<< Non sei sola. Non dovrai affrontare tutto da sola. André ti starà sempre accanto >> disse dandole un bacio sulla tempia
<< Lo so... È il lato positivo della cosa >> disse sorridendo
<< Ehy dobbiamo tornare in palestra altrimenti la prof rompe i coglioni >> disse Derek
<< Si eccoci >> disse Juliet andando verso di lui << grazie >> continuò dandogli un bacio sulla guancia
<< Di nulla piccolina >>  disse scompigliandole i capelli. Andarono in palestra e subito la ragazza fu presa da Lara che la trascinò a correre lungo tutto il campo da calcio mettendo come scusa il fatto che dovessero fare due giri di campo come riscaldamento
<< Non sai che ti sei persa >> disse Lara appena furono abbastanza lontane da tutti e nessuno poteva ascoltarle
<< Dimmi >> disse lei guardando davanti a sé
<< Allora tu e André siete stati gli ultimi a scendere. Appena sei entrata nello spogliatoio Camilla è saltata addosso al tuo ragazzo, ma lui l'ha subito allontana e porta in disparte, non so cosa si sono detti, ma lui sembrava molto incazzato >> disse lei sorridendo divertita << e l'oca subito dopo è scoppiata a piangere ed è corsa da Joe, che poi è andato negli spogliatoi... Ora che ci penso né uscito messo molto male... Sai che cosa è successo? >> disse girandosi a guardarla
<< Ehm... Non lo so >> disse lei guardando per terra
<< E invece lo sai, avanti parla >> disse avvicinandosi a lei, Juliet si guardò intorno, ma non vide nessuno di abbastanza vicino da poterle sentire
<< Diciamo che Joe ci ha provato... Ma è intervenuto Derek >> disse sottovoce continuando a guardare per terra, Lara si fermò di colpo e di conseguenza si fermò anche Juliet
<< Io lo vado ad uccidere >> disse iniziando a camminare velocemente verso il ragazzo che aveva un occhio violaceo, il labbro spacco e lo zigomo gonfio
<< No ferma, ci ha pensato già Derek, non ti preoccupare >> disse Juliet prendendola per il braccio
<< Non ci ha pensato abbastanza >> disse continuando a camminare come niente fosse
<< Ti prego >> disse lei puntando i piedi per terra
<< Ragazzi mettevi a coppia e fate la lotta >> gridò la professoressa
<< Bene non poteva dirlo in un momento migliore >> disse Lara sorridendo divertita
<< No ti prego, non è successo niente te lo giuro >> disse stringendo il braccio
<< Non mi importa, lo devo uccidere a priori >> disse liberandosi dalla sua stretta e corse fino Joe
<< July tu stai con me >> disse André abbracciandola da dietro
<< Lucas puoi andare a fermare Lara? >> disse girandosi verso il ragazzo che stava affianco a loro
<< Perché? >> chiese confuso
<< Vuole uccidere Joe >> 
<< Come mai? >> chiese André appoggiando il mento sopra la sua testa
<< Lascia stare... Lucas vai? >> 
<< Nah, sarà divertente >> disse incrociando le braccia al petto
<< Anche tu no >> sbuffò lei
<< Qualcuno mi può spiegare che succede? >> disse André sbuffando
<< Te lo spiegherò più tardi >> disse lei dandogli un bacio sul mento
<< Mh... Okay... Dovremmo fare la lotta >> disse lui guardandola divertito
<< E allora? Ho già corso te lo scordi che mi muovo ancora >> disse incrociando le braccia al petto
<< Dai su, che ti insegno a difenderti >> disse trascinandola verso tutti gli altri che si stavano allenando e lei fu costretta a seguirlo
<< Allora spero che almeno i punti deboli di un qualunque essere umano li sai >> disse mettendosi davanti a lei
<< Ovvio, basta dare un calcio là in mezzo >> disse lei con una scrollata di spalle
<< July dai... Allora i punti deboli sono bocca dello stomaco, lo spazio tra il mento e la gola e il naso. Ora prova a darmi un pugno >> disse sorridendo 
<< Fai sul serio? >> il ragazzo annuii e la ragazza cercò di colpirlo, ma lui la bloccò e fece finta di colpirla sulla bocca dello stomaco e lei si piegò in due per riflesso
<< Visto? Allora si fa così, prova darmi un pugno a rallentatore >> disse rimettendola dritta, la ragazza provò di nuovo a colpirlo, la bloccò, la prese per il braccio e fece un'altra finta << ora prova tu, piano mi raccomando >> la ragazza obbedì e colpì il ragazzo rifacendo gli stessi movimenti << perfetto >> continuò lui sorridendo
<< Questo vale anche per colpire un demone? >> chiese avvicinandosi a lui che immediatamente si fece serio
<< Non devi mai e poi mai provarci >> disse abbassandosi fino al suo orecchio << non ci devi neanche provare, ti faresti solo male tu. Ergo non devi fare nulla intesi? >> disse guardandola negli occhi, la ragazza abbassò lo sguardo, ma dopo un istante André la costrinse a guardarlo negli occhi << intesi? >> ringhiò
<< Si >> sussurrò con un sospiro
<< Dopo parliamo >> disse spostandole i capelli dal viso, lei annuii e la campanella suonò << finalmente torniamo a casa >> continuò circondandole le spalle con un braccio << vengono anche Derek e Lucas >> e le diede un bacio sulla tempia
<< Okay... Devo farmi una doccia >> disse lei arricciando il naso
<< Hai pienamente ragione sai >> disse divertito
<< Guarda che neanche tu ci scherzi >> disse guardandolo storto
<< Vorrà dire che ci faremo la doccia insieme >> disse e le diede un'altro bacio sulla tempia
<< Neanche per sogno, qualcuno dovrà restare con Lucas e Derek >> disse sorridendo divertita
<< E allora? Stanno bene anche da soli >> disse scrollando le spalle
<< Allora mettila così, non ti voglio sotto la doccia con me >> disse correndo verso Lara per salutarla mentre André borbottava qualcosa che la ragazza non capì o fece finta di non capire. Tornarono a casa e la ragazza corse a chiudersi in bagno per farsi una doccia, ci mise in tutto mezz'ora per lavarsi e asciugarsi i capelli, si vestì in fretta e tornò dagli altri che stavano già mangiando
<< Grazie per avermi aspettato >> borbottò mettendosi seduta accanto ad André
<< Ci stavi mettendo un eternità e noi avevamo fame >> disse André quasi senza guardarla
<< Ci ho messo solo mezz'ora >> disse guardandolo storto
<< Vi prego non litigate ora >> sbuffò Derek
<< Dillo al troglodita >> disse la ragazza sorridendo divertita
<< Dillo all'idiota qui accanto >> disse André
<< Basta. Tutte e due >> disse Lucas guardandoli storto, i due si guardarono per un attimo male e poi ripresero a mangiare in silenzio
<< Mi domando come facciate a stare ancora insieme >> disse Derek massaggiandosi la nuca
<< Che esagerato, solo perché litighiamo qualche volta non vuol dire che non possiamo stare insieme >> disse André bevendo qualcosa di rosso
<< È vino quello? >> chiese Juliet assottigliando lo sguardo
<< Non proprio >> disse lui con una scrollata di spalle
<< Cos'è allora? >> insistette lei guardandolo male
<< Non avevi deciso di non parlarmi più per una settimana? >> chiese sorridendo divertito
<< Non risponde con una domanda ad un'altra domanda >> André alzò gli occhi al cielo
<< Sei irritante >> sbuffò lui scompigliandole i capelli
<< Smettila di sviare il discorso >> disse lei togliendogli la mano dalla sua testa
<< È il tuo sangue, contenta ora? >> sbuffò lui appoggiandosi allo schienale della sedia
<< Quando me l'hai preso? >> chiese sgranando gli occhi
<< Quando vieni ferita i vestiti ti si inzuppano di sangue quindi lo prendo da là >> disse scrollando le spalle
<< Quando avevi intenzione di dirmelo? >> chiese sollevando un sopracciglio
<< È tanto importante? >> chiese confuso
<< Mamma, papà,  noi saremo stanchi di vedervi litigare >> disse Lucas agitando le braccio
<< Io me ne vado a dormire >> disse lei sbuffando e se ne andò in quella che doveva essere la sua camera, dove André in teoria non poteva entrare. Si guardò per un attimo allo specchio era bianca come un cadavere e aveva delle occhiaie profonde sotto gli occhi, sbuffò e si buttò sul letto, dopo un attimo si addormentò.

Juliet si svegliò che era notte fonda, si alzò a sedere e subito il suo stomaco iniziò a brontolare come se fosse un dinosauro, si massaggiò lo stomaco, fece per scendere dal letto, ma andò a sbattere contro qualcosa che iniziò a mugugnare qualcosa, la ragazza accese la luce e trovò André raggomitolato contro il cuscino che teneva stretto a se. Il ragazzo socchiuse un occhi e la guardò ancora assonnato
<< Spegni quella luce, da fastidio >> borbottò richiudendo un occhi
<< Che ci fai qui? >> chiese lei inclinando la testa di lato così che la sua ombra cascasse sopra il suo volto
<< Volevo vedere come stavi. Eri così nervosa >> disse lui lasciando il cuscino e circondò i fianchi della ragazza per stringerla a sé
<< Scusami per prima >> mormorò affondando il viso nell'incavo della spalla e del collo
<< Non importa, tranquilla... Ti è venuto il ciclo >> disse dandole un bacio sulla spalla
<< Non puoi darmi questa notizia così come se niente fosse >> buffò lei dandogli uno schiaffo sulla nuca
<< Vatti a cambiare prima che sporchi tutti >> disse lui ridendo divertito, la ragazza buffò e andò in bagno a cambiarsi, ritornò e si rimise tra le braccia di André
<< Io ho fame >> disse dandogli un bacio sul mento
<< Non ti vado a prendere da mangiare >> disse guardandola male
<< Mh... E dai. Ho tanto fame >> disse continuando a baciarlo sul collo
<< No, non mi corrompi >> disse divertito
<< Bene allora mi perderò per casa e la colpa sarà solo tua >> disse alzandosi in piedi e andò verso la porta
<< Veramente la colpa sarà solo tua che non riesci a ricordare nulla >> disse lui divertito, ma la ragazza preferì non rispondergli ed uscì. Andò in giro per la casa per mezz'ora senza trovare nulla, alla fine due mani si appoggiarono sui suoi fianchi
<< Sei senza speranza, da qui arrivi in camera nostra. Vieni di qua >> disse André seccato riportandola indietro per il corridoio
<< Ti avevo avvertito che mi sarei persa, non fare troppo il seccato >> disse lei lasciandosi trasportare
<< Si ma è da mesi che stai qua almeno qualcosa potresti impararlo >> sbuffò lui
<< È solo da un mese in cui ci sono state anche le vacanze di Natale, sono giustificata >> disse lei incrociando le braccia al petto
<< Sono troppo stanco per risponderti... Ah già domani c'è un pranzo di famiglia >> disse appoggiando il mento sulla sua testa
<< No, no ti prego, io odio i pranzi di famiglia, non lo voglio fare... Se mi dò per malata? >> disse lei girandosi verso di l con sguardo supplichevole
<< Non puoi saltarlo mi dispiace >> disse e dopo un istante una luce si accese accendo per qualche secondo la ragazza
<< Potevi avvertire >> disse parandosi con la mano la luce
<< E perdermi la tua graziosa smorfia? Neanche per sogno >> disse lui divertito
<< Crudele >> borbottò lei guardandolo male
<< Allora cosa vuole da mangiare la mia principessa? >> chiese mettendosi ai fornelli, era senza maglietta e addosso aveva solo un paio di calzoncini corti bianchi, Juliet rimase per qualche minuti incantata a guardarlo, neanche sentì la domanda che lui le fece. Quando André si girò a guardarla la ragazza rimase ancora nel mondo dei sogni, persa a guardare i suoi addominali perfetti e i pettorali scolpiti. L'unica cosa che la riscosse fu la risate divertita di André
<< Che c'è? >> chiese lei confusa
<< La tua faccia... Così buffa... >> disse tra una risata e l'altra << dovevi vederti... >> disse reggendosi al lavandino << eri così imbambolata... Dovevo farti una foto ricordo >> continuo asciugandosi le lacrime dagli occhi
<< Idiota, ti odio >> sbuffò lei guardandolo storto e si mise seduta sulla sedia del tavolo
<< Rifai di nuovi quella faccia? Ti prego, ti devo fare una foto >> disse con ancora le lacrime agli occhi
<< Scordatelo, stupido troglodita da due soldi >> disse facendogli la linguaccia
<< Dai principessa, solo un istante. Così ogni volta che sarò giù di morale mi basterà guardare la tua faccia da idiota >> disse mettendosi davanti a lei
<< Come? >> chiese sollevando un sopracciglio e lo guardò male
<< Hai capito bene, dai ti sto pregando >> disse accovacciandosi sulle ginocchia
<< Scordatelo >> disse guardando dall'altra parte
<< Dai principessa >> disse iniziando a darle dei piccoli baci sul collo
<< Ho detto no e no rimane >> disse cercando di allontanarlo, ma senza successi
<< Sai che non l'abbiamo mai fatto in cucina >> disse con voce rauca e le morse il lobo
<< A... André... Ho il ciclo >> disse aggrappandosi alle spalle
<< Stupide cose da donne >> sbuffò André allontanandosi << allora cosa vuoi mangiare? >> chiese andando ai fornelli
<< Ehm... Non lo so... Sorprendimi >> disse lei iniziando a fissare la sua schiena. Si persa tra i suoi pensieri mentre con gli occhi seguiva ogni movimento del giovane che andava da una parte all'altra della cucina
<< Come mai domani c'è il pranzo di famiglia? >> chiese dopo un lungo silenzio
<< Mio padre vuole decidere cosa fare con... Lo zio >> disse dopo un attimo di esitazione
<< E c'era bisogno di un pranzo? >> chiese inclinando la testa di lato
<< Alcuni vengo da lontano, altri staranno qua dalla mattina presto, altri arrivano il pomeriggio, così facciamo prima a fare un pranzo >> disse con una scrollata di spalle
<< Quindi alcuni ci saranno pure a colazione? >> chiese alzando un sopracciglio
<< Si, ma noi andremo a scuola, quindi non li incontriamo >> disse con un'altra scrollata di spalle
<< Meno male >> disse con un sospiro liberatorio, erano come se fosse stata in ansia per tutto per quel tempo
<< Perché odi tanto i pranzi di famiglia? >> chiese dandole un pancake al cioccolato
<< Perché tutti mi fissano e mi fanno sentire a disagio >> disse mordendo il pancake << li fa più buoni già madre >> disse leccandosi l'indice che era sporco di cioccolata
<< Mia madre ora non c'è mi dispiace, ti dovrai accontentare di questo >> sbuffò lui incrociando le braccia al petto
<< Non ho detto che non sono buoni, anzi sono ottimi >> disse mordendo di nuovo il pancake e il ragazzo borbottò qualcosa che lei non riuscì a capire e lo guardò confusa
<< Lascia stare, sbrigati a mangiare che voglio tornare a letto >> sbuffò lasciandosi cadere su una sedia accanto a lei. Appena finì di mangiare ritornarono a dormire in camera loro e André si addormentò dopo un secondo mentre lei rimase sveglia per tutto il tempo a leggere un libro e a giocare con i capelli del ragazzo che si era addormentato sopra la sua pancia.

La mattina dopo visto che la ragazza non riusciva a svegliare André in nessun modo prese un secchio di acqua gelida e la butto addosso al ragazzo che scattò in piedi sul letto con gli occhi sgranati
<< Ora capisci cosa si prova? >> disse lei sorridendo divertita, il ragazzo la fulminò
<< Giuro che se ti prendo ti uccido >> disse scendendo dal letto, la ragazza lasciò il secchio e cercò di correre alla porta, ma lui ovviamente fu più veloce, la prese per i fianchi e la buttò sul letto dove iniziò a farle il solletico fino a quando non vide che la ragazza che non riusciva a respirare
<< Come...come sei esagerato >> disse lei con il fiato corto e le lacrime agli occhi << tu mi hai fatto la stessa cosa, ma non mi sembra che ti ho fatto chissà che >> sbuffò lei spostandosi dietro l'orecchio
<< Potevi inverta te qualcosa di meglio >> disse spostandosi da sopra di lei per mettersi in piedi
<< E cosa avrei dovuto fare grande genio? >> sbuffò mettendosi seduta e guardandolo male
<< Se vuoi te lo faccio vedere >> disse sorridendo divertito
<< No, sei ancora in punizione >> disse andando in bagno e si chiuse dentro
<< Perché ti chiudi dentro? >> urlò André dall'altra parte
<< Perché così sono sicura che non entri >> disse iniziando a truccarsi
<< Peccato che ti sei scordata della doppia chiave >> disse comparendo dietro di lei e l'abbracciò stringendola a sé 
<< Comunque sia, ho il ciclo quindi non puoi dare nulla >> disse mettendosi il rossetto rosso scarlatto
<< Te lo devi proprio mettere? >> chiese facendo una smorfia
<< Così non mi devo truccare dopo >> disse con una scrollata di spalle
<< Si ma non è troppo, per scuola? >> chiese dandole un bacio sulla spalla
<< Dici? Meglio se tolgo il rossetto e me lo metto dopo >> prese le salviette struccanti e si tolse il rossetto << così? >> chiese girandosi verso André e gli mise le braccia intorno al collo
<< Molto meglio >> disse dandole un bacio sulle labbra e la strinse di più a sé
<< Andiamo >> disse lei allentandosi solo con la testa
<< No, oggi ti voglio tutta per me >> disse iniziando a baciarle il collo
<< L'hai anche ieri... >> sbuffò passandosi una mano tra i capelli
<< Ieri eri incazzata >> disse sorridendo divertito
<< Quindi me l'hai detto solo nella speranza di rabbonirmi e quindi toglierti la punizione e non perché ci tieni davvero? >> chiese alzando un sopracciglio, il ragazzo rimase per qualche minuto ad osservarla negli occhi
<< È un trabocchetto vero? >> chiese serio scrutandola negli occhi, Juliet rimase per qualche secondo basita e poi lo spintonò via
<< Ma vaffanculo >> disse uscendo dal bagno e si sbatté la porta alle spalle per poi chiuderlo dentro
<< July apri >> disse il ragazzo provando ad aprire la porta
<< Scordatelo, ora starai lì a pensare >> disse uscendo dalla camera per andare in salotto dove trovò Christine che teneva in braccio Kate
<< Buongiorno Christine >> disse la ragazza sorridendo andandogli incontro
<< 'Giorno Juliet >> disse la donna sorridendole dolcemente << dov'è André? Di solito ti sta appiccicato, soprattutto di prima mattina >> disse mettendo sul divano Kate che stava ancora in una fase di dormiveglia
<< L'ho chiuso in bagno, mi faresti il favore di andarlo a "liberare" tra un quarto d'ora? >> chiese sorridendo dolcemente
<< Che cosa ha fatto oggi? >> chiese la donna divertita
<< È il solito idiota. Mi dispiace dirtelo, ma hai fatto un figlio idiota >> disse scuotendo la testa
<< Non ti preoccupare, lo sapevo da me >> disse sospirando afflitta << spero che almeno Kate sia uscita meglio >> continuò guardando dolcemente la bambina
<< Stai tranquilla, con Kate avete fatto un ottimo lavoro, è meravigliosa >> disse sorridendo
<< Lo so di essere meravigliosa, nessuno mi può resistere >> disse la bambina sbadigliando e le due scoppiarono a ridere
<< Tesoro tu intanto vai, ad André ci penso io >> disse Christine dandole un bacio sulla fronte
<< Grazie, ci vediamo dopo. Ciao >> disse correndo verso l'uscita. Fuori fu investita dal vento freddo dei prima di gennaio, il vento aveva l'odore tipico di quando doveva nevicare da un momento all'altro. Camminò lentamente verso la macchina di André, si infilò dentro accendendo immediatamente i riscaldamenti. Aspettò qualche minuto che si riscaldasse la macchina e mise in moto per andare a scuola.
La giornata passò velocemente, alla fine André non era venuto a scuola e le aveva mandato un messaggio con su scritto che gliela avrebbe fatta pagare, soprattutto perché la madre gli aveva fatto la ramanzina sul fatto che si doveva comportare meglio.
Appena tornò a casa Christine le andò in contro con uno sguardo preoccupato
<< Vai in camera tua non in quella di André, altrimenti credo che ti ucciderà davvero stavolta >> disse prendendola per il braccio e trascinandola verso la sua camera
<< Perché? Cosa ho fatto? >> chiese lasciandosi trasportare
<< Non l'ha presa bene il fatto che l'hai chiuso una seconda volta in bagno e che l'ha fatto uscire un inserviente >> disse guardandosi intorno con circospezione
<< Mi sembra un po' esagerato >> disse alzando un sopracciglio
<< Ti ho fatto mettere il vestito incamera. Già ti immagino starai d'incanto >> disse sorridendo dolcemente
<< Ehm... Okay >> disse titubante. Arrivarono in camera e Christine la lasciò da sola a contemplare il vestito, era verde smeraldo, lungo, aderiva perfettamente lungo il torace e poi si allargava dai fianchi in poi; aveva una scollatura a cuore e le maniche erano a barchetta che scendevano larghe lungo le braccia, tanto che c'erano bisogno di spalline trasparenti per reggere il vestito. Se lo mise e si ripassò il trucco mettendosi un rossetto rosso chiaro e si mise delle scarpe nere aperte con il tacco. Si stava mettendo il bracciale che le aveva regalato André quando lo vide entrare in camera, aveva addosso una camicia bianca, una giacca blu nera e dei pantaloni neri 
<< Ehy >> disse lei sorridendo dolcemente
<< Il mio bracciale >> disse sorridendo divertito << te lo metto io, altrimenti lo rompi >> disse sorridendo divertito, glielo mise e la baciò dolcemente
<< Stai bene >> disse lei sbottonandogli l'ultima bottone della camicia << meglio >> disse sistemandogli poi il colletto
<< Se vuoi possiamo rimanere qua e tu puoi finire di sbottonarmi >> disse ghignando divertito
<< Idiota >> disse lei ridendo
<< Anche tu non stai male >> disse spostandole i capelli dietro l'orecchio
<< Lo so, sono meravigliosa >> disse sorridendo
<< Com'è andata a scuola? >> chiese baciandole la tempia
<< Abbastanza bene >> disse circondandogli i fianchi con le braccia
<< Come mai abbastanza? Oggi non c'era nulla >>
<< Non sapevo a chi dare fastidio >> disse appoggiando il mento sul suo petto
<< Così impari a chiudermi in stanza >> disse guardandola male 
<< È stato divertente >> disse scoppiando a ridere
<< Andiamo che siamo già in ritardo >> sbuffò, la prese per mano e la condusse fuori. Appena arrivarono andarono a mangiare, la ragazza stava con André, Lucas, Derek, Sidney e Al. Restarono insieme fino a quando i ragazzi non se ne andarono, così che lei rimase a giocare con Kate, visto che erano quasi tutte donne e Juliet si sentiva a disagio.
Juliet stava parlando con Christine mentre Kate si mangiava una torta al cioccolato quando André andò verso di lei come una furia, aveva gli occhi che erano diventati rossi scarlatti. Senza dire nulla la prese per avambraccio e iniziò a trascinarla fuori dalla casa
<< André che succede? >> chiese Juliet confusa mentre saltellava per restargli dietro e non cadere per terra
<< Te lo spiego dopo. Ora ce ne dobbiamo andare >> ringhiò stringendo la presa sul braccio
<< André non puoi fare così >> urlò Henry entrando nella sala spalancando le porte
<< Non me ne frega un cazzo delle vostre discussioni tra fratelli. Non metterò in pericolo Juliet >> urlò André girandosi a guardare il padre e mettendo la ragazza dietro di sé come se la volesse proteggere
<< Ti ho già spiegato che sarà in pericolo. Non le succederà nulla >> disse il padre andandogli incontro
<< Si, come non le sarebbe successo nulla tutte le altre volte? >> urlò il ragazzo stringendo la prese sul polso della ragazza << già te l'ho detto. Lei. Non. Deve. Essere. Messa. In. Mezzo >> ringhiò
<< Posso sapere che succede? Visto che a quanto pare sono la diretta interessata >> disse Juliet
<< No. Tu non farai assolutamente nulla >> disse André guardandola male
<< Posso decidere io >> chiese Juliet guardandolo anche lei male
<< No, non puoi. Ora farai quello che dico io e tu non farai un bel nulla >> ringhiò avvicinandosi tanto che Juliet per paura fece un passo indietro, ma questo comunque non la fece desistere dal rispondergli a tono
<< Sono grande abbastanza da decidere da sola, non ho bisogno che qualcuno mi dica quello che devo o non devo fare >> disse guardandolo negli occhi cercando di trovare una traccia di azzurro in quel rosso cremisi che circondava la pupilla. Il ragazzo si mosse velocemente, le mise una mano intorno al collo e lo strinse leggermente, la ragazza lo guardò negli occhi confusa da quello che stava succedendo e con la paura che le pietrificava ogni singolo muscolo; vide uno strano scintillio negli occhi del giovane e si sentì risucchiare dentro e non riuscì a resistergli molto così che si lasciò affogare dentro le sue pupille 
<< Ora tu vai in camera e aspetti lì finché non torno >> disse piano vicino al suo orecchio, l'unico pensiero che adesso aveva Juliet era quello di dover andare in camera e aspettarlo finché non fosse tornato. Una volta che André fu sicuro che la ragazza avesse capito le lasciò il collo e quella iniziò ad andare verso la loro camera come le aveva detto lui.

Stava camminando, ma la vista era tutta appannata, non capiva cosa stava succedendo esattamente, voleva fermarsi, ma non ci riusciva, nella mente risuonavano quelle parole e lentamente la convincevano del fatto che fosse stata lei a decidere di andarsene. Divenne nero tutto all'improvviso, il corpo fu scosso da un colpo secco dato dietro la nuca, il corpo non rispose più ai suoi comandi e crollò a terra.

~Angolo dell'autrice~
Salveeee 😊 è da quasi un mese oramai che non aggiorno 😒 e mi dispiace tanto 😣 volevo aggiornare prima, ma ho avuto settimane piene di verifiche e interrogazioni tutti i giorni 😭 mi dispiace 😖
Comunque che ne dite del capitolo? Questa volta credo di averlo fatto abbastanza lungo e succedono abbastanza cose, quindi sono quasi soddisfatta di me 😇
Ringrazio MusicHeart e GUFFETTA73 che mi hanno recensito lo scorso capitolo.
Ringrazio chi mi ha messo tra le storie preferite, seguite e ricordate ❤️
Al prossimo capitolo che forse farà quello finale di tutta la storia 🤔 forse, non ne sono sicura... Per il prossimo aggiornamento non posso assicurarvi nulla, mi dispiace 😔
A presto
Bacioni ❤️💜❤️💜
  
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