Gajeel non era decisamente un tipo affettuoso .
Cominciando dal suo aspetto, tutto si poteva dire, ma non che fosse un bravo ragazzo: i lunghi capelli corvini, l'abbigliamento da metallaro/ vandalo, e la pessima fama che si portava dietro dopo Phantom Lord, di certo non lo rendevano simpatico a tutti.
Al suo passaggio, molti si ritrovavano a bisbigliare alle sue spalle o ad indicarlo dicendo cattiverie sulla sua persona..
In ogni caso, al Dragon Slayer del Ferro, i commenti e le maldicenze non lo sfioravan nemmeno, e, con passo baldanzoso e sicuro, attaversava Magnolia a testa alta; i fantasmi degli orrori che aveva commesso lo tormentavano ancora, ma si era fortemente riscattato unendosi a Fairy Tail, e di questo doveva fortemente ringraziare il Master Makarov.
Nella gilda tutti lo apprezzavano nonstante le azzuffate amichevoli che riempivano le giornate dei nostri maghi, ma a dirla tutta a Kurogane l'unico parere che importava su di lui, era quello di una piccola scripter dai capelli azzurrini, amante dei libri. Dopo Tenroujima, e le varie battaglie affrontate insieme il loro rapporto si era rafforzato.
Lui per lei era sempre presente, anche se non sapeva esattamente il motivo per il quale ogni volta che lei era in difficoltà lui accorreva, o perchè se lei soffriva lui stava così male da avere lo stomaco stretto in una morsa.
Erano le diverse occasioni trascorse con la ragazza che forse lo avevano ammorbidito..


In uno dei pigri pomeriggi in gilda, ricordava chiaramente di esser andato in biblioteca per conto di Mirajane a sistemare alcuni fascicoli.
Nell'aria aleggiava l'odore di carta e inchiostro e tutto era tinto dalla luce rosa/arancio del tramonto, il silenzio regnava sovrano.
Aveva appena posato i fascicoli su uno dei lunghi banchi in legno, quando al suo orecchio fine era arrivato un ansito seguito da un pigolio.
Mosso da curiosità, dote innata nei draghi, si era affacciato tra due librerie colme di tomi, e si era perso nell'ammirare la giovane scripter saltellare, frenetica per raggiungere un libro molto più in alto della sua possibilità. Ghignando, aveva perso altri secondi ad ammirarla, osservando i capelli agitarsi intorno al visetto minuto, gli occhi splendenti di un colore ambra intenso, l'espressione corrucciata. Bella ed adorabile.
Con passo felpato si era allungato su di lei, suscitandole un sussulto sopreso, e aveva preso il tomo che con un sorrisetto le aveva consegnato.
- Cercavi questo, Gamberetto nano?- aveva chiesto con tono canzonatorio.
Dopo l'iniziale sorpresa, la ragazza aveva gonfiato le guance e lo aveva rimproverato come suo solito, appellandolo "Baka Gajeel" , fintamente offesa.
Il sorriso di ringraziamento che gli aveva rivolto subito dopo, con le guance arrossate e gli occhi luminosi però, gli aveva fatto battere forte il cuore, anche se non si spiegava il perchè.


Altri episodi memorabili, che gli avevano fatto provare un calore nel petto, con conseguente battito accellerato, erano la battaglia affrontata contro i mostri di Tartaros, e gli avvenimenti accaduti dopo la distruzione della gilda di demoni, o qualunque cosa fossero quegli spietati assassini.
La paura e la preoccupazione negli occhi della ragazza quando gli aveva dato l'aria con un semplice tocco di labbra, che chiunque avrebbe definito bacio, non curandosi nemmeno di aver tutt'altro metodo per dargli ossigeno, l'imbarazzo, e il suo straordinario coraggio nell'affrontare qualcosa di molto più grande di lei.
Averla accanto anche dopo il successivo scioglimento di Fairy Tail, come collega al Concilio, lo aveva fatto sentire felice, soddisfatto, e le sue giornate gli erano parse meno noiose, anche solo se Levy gli rivolgeva un sorriso o una frecciatina in corridoio..

E poi, c'era da ricordare la battaglia imminente con un altro manipolo di pazzi furiosi. Sapeva che tra breve sarebbe toccato a lui combattere, ma quando aveva visto Levy avvicinarsi, quella notte sull'altura, dalla quale il drago stava scrutando la città, con le mani al petto così piccina e timorosa, aveva voluto stringerla forte a sè..
Dirle qualcosa, qualcosa che sentiva, ma a cui non riusciva a dare un nome.
Il suo orgoglio o forse l'imbarazzo, l'avevano impedito e lui se n era uscito con una frecciatina come suo solito.
In ogni caso la ragazza gli aveva sorriso con gli occh lucidi, e le guance arrossate, poggiando poi il capo sul suo petto, e prendendogli una mano tra le sue.
In quel momento, Gajeel aveva capito che per lei, per loro, avrebbe potuto afforntare qualsiasi cosa.


In fondo, Il Temuto Kurogane aveva imparato qualcosa di nuovo e straordinario.
Aveva imparato ad amare.











Salve a tutti!
Perdonate il mostruoso ritardo dei prompt, ma ho avuto un esame (brutta cosa) e non ho potuto scrivere e pubblicare nulla.
Questa shottina l'ho appena terminata, spero possa piacervi!

Ringrazio tutti coloro ch mi hanno recensita, sono davvero molto molto contenta che a qualcuno possa piacere ciò che scrivo (*.*)

Ora scappo a scrivere il terzo prompt!


Baci!