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Autore: ConteDalCapelloPazzo    16/02/2016    1 recensioni
[Storia del ciclo Varindice]
La storia si concentra sul Vindice Maes VonVichtenstein, secondo figlio di Bermuda. Come da ragazzo pieno di speranze che aveva tutto, una famiglia felice, un ruolo importante, una donna amata e un sogno divenne un crudele nichilista che non desidera altro che la morte del fratello minore Frederick.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Maes scese nel salone principale addobbato a festa, era gremita di invitati. << Pffff, ne conoscessi almeno uno di questi tipi. Sono tutti qui per il titolo di Vindice che mi porto dietro. >> pensò con un sorriso sulle labbra mentre scendeva la scalinata.
Cominciò a girare per il salone con fare annoiato mentre in mano teneva un drink, era un barba pazzesca. Poi una mano aggiustò il fazzoletto che aveva al collo – Devi essere elegante, Maes caro- Era una donna incinta dall’espressione gentile e dai capelli neri – Madre, hai ragione, ma personalmente trovo questi ritrovi assai noiosi ed ipocriti- Asserì per poi prendere un sorso – Mio padre e mia sorella non sono presenti ho notato. Come al solito hanno impegni da Vindice, vero?- La donna annuì un po’ intristita – Mi godo la libertà, tra poco dovrò badare a un fratellino che gattonerà per tutta casa impedendomi di fumare o bere-
Detto questo si allontanò fino ad uscire su uno dei balconi, quello dove non si trovava nessuno – Tu devi essere Maes Von Vichtenstein, giusto?- Al richiamo si girò mostrando il più falso dei suoi sorrisi – Si?- Quel sorriso lo perse non appena vide il suo interlocutore, un uomo biondo dal cappello di ferro e con un bastone in mano tenuto da guanti a scacchi. – Tu devi essere Chekerface- Asserì spostandosi di un paio di passi all’indietro e mettendo mano sinistra alla spada che portava alla vita  - Vedo che anche i figli di Bermuda hanno astio verso di me,eh?- - Come non dovremmo, Chekerface, anzi Creatore di Arcobaleni dell’Antica Razza- L’uomo sorrise divertito alle parole << Antica Razza >>, la sua razza aveva un nome vero e proprio, ma preferì sorvolare – Le feste di Lady Rinte sono sempre fantastiche, mi piace imbucarmi con altre sembianze- Prima che potesse terminare la frase a un centimetro dal suo viso la lama della spada era puntata contro di lui – Abbassa quello stuzzicadenti, Maes. È davvero inutile se sai quello che so fare-
Il suo volto coperto da una maschera, ma il suo sorrisino era visibile. Nonostante quel sorriso la voce era fredda, con una pugnalata alle spalle, ora era certo. Non era umano.
- Sigh, come ormai questi giovani non hanno il minimo rispetto- Versò per terra il proprio drink che in pochi secondi si mosse verso Maes bloccandogli il collo in una stretta – Posso fare questo e altro. Sappi che sono qui solo per il tuo bene. Non seguire le orme di tuo padre in una stupida vendetta verso di me, dovreste capire che lo faccio per il bene di questo mondo e per nessun altro motivo. E poi se non fosse per me non saresti nato, no?- Detto questo lo liberò dalla presa – Caro Maes, mi stavo scordando. Buon compleanno- Detto questo si mischiò con la folle cambiando aspetto nuovamente, il suo motivo era una speranza per un futuro migliore per il giovane.
Maes invece rimase lì, fermo, tenendosi la gola e ansimando. Se avesse voluto avrebbe potuto farlo fuori in pochi istanti. E non solo a lui, avrebbe potuto obnubilare dall’esistenza l’intera villa come se non facesse altro che versare acqua su un formicaio. Era inquietante. Orribile. Terribile. Antica Razza? Non scherziamo. Chekerface era un mostro.
 

                   [Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare, così facendo, un mostro. E se tu 
                                           scruterai a lungo in un abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te.]
                                                                                    [Friederich Nietzsche- Filosofo]
 

 
Ma era allo stesso un tempo interessante, aveva detto che di star aiutando il mondo, ma come? Ingannando e tramando alle spalle di innocenti? No, c’èra altro dietro, che suo padre non aveva capito, che nessuno aveva capito. Sarebbe stato divertente. Era uno scopo di divertente. Estremamente divertente.
 
Chekerface si strinse una mano al petto osservando il ragazzo, aveva cercato di aiutarlo, ma forse aveva iniziato a far marcire qualcosa in lui. Se fosse stato davvero così non se ne sarebbe mai perdonato.
 
 
   
 
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