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Autore: Amu chan    17/02/2016    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se il manga non fosse finito? E se i Guardiani, dopo "Shugo Chara! Encore" incontrassero una misteriosa ragazza proveniente dalla Via delle Stelle? La giovane trascinerà i nostri eroi in un' avventura che cambierà le loro vite lasciando un segno indelebile... Buona lettura! ;-)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hoshimi POV: L'Uovo Stellare tremò: era atterrato. Io e gli altri Guardiani uscimmo. La Via delle Stelle si presentò in tutto il suo splendore : un'immensa strada fatta di stelle e strisce di luce, sospesa in un cielo luminoso bianco e dorato. Nadeshiko, Kukai, Kairi, Nagihiko,Rima, Yaya e Utau, che non avevano mai visto la Via, erano stupiti e mormorarono in coro : "Wow..." Io battei le mani : " Forza, Guardiani: la ricerca del Tesoro deve cominciare!" Schioccai le dita e le Gemme dell'Arcobaleno si attaccarono ai vestiti dei Guardiani: "Le Pietre vi daranno nuovi poteri se le premere te in battaglia!" "E queste che sono?" Chiese Yaya indicando dodici boccette contenenti un liquido luminoso, che pendevano dal mio vestito. Io spiegai: "Queste sono le Ampolle dei Guardiani: ognuna di loro potrà esaudire un desiderio della persona a cui appartiene! Uno soltanto! Quindi, usiamole bene." Le staccai. Ogni ampolla aveva un colore e una forma diversi: io diedi quella a forma di quadrifoglio fucsia, blu, verde e oro ad Amu; quella argento a forma di gattino a Ikuto; quella bianca e nera, a forma di due ali da Angelo e da diavolo unite insieme, a Utau; la corona gialla a Tadase, il fiore di ciliegio viola a Nadeshiko, la goccia rossa a Rima, la palla da basket indaco a Nagi; la stella arancione a Kukai; la foglia verde smeraldo a Kairi; il coniglietto rosa a Yaya; l'uovo trasparente a Hikaru. Io tenni quella arcobaleno a forma di rosa. Le boccette iniziarono a fluttuare accanto ai loro proprietari. Kukai urlò, entusiasta: "Evviva! Posso esprimere il mio?" Io lo fulminai con lo sguardo: "NON PROVARCI! Va tenuta per le cose importanti, per esempio quando..." Venni interrotta da una goccia nera che mi cadde in testa, seguita da un'altra e da altre ancora, che caddero più in là: ben presto le gocce si trasformarono in un piccolo lago nero accanto a noi. Ci allontanammo, impauriti. Io gridai: "Oh no! Questo significa..."

Amu POV: Hoshimi sembrava spaventata, e ben presto capii perché: il lago nero diventò gommoso e l'acqua incominciò a staccarsi dalla superficie, prendendo la forma di una giovane donna. Era alta e magra, e indossava un vestito nero con corpetto aderente, maniche larghe, gonna lunga e soffice, il tutto decorato con segni cabalistici argentati e dorati. Ai piedi aveva un paio di scarpette di raso color della notte, così come i corti guanti di seta che arrivavano ai polsi, mentre sullè spalle aveva un mantello argentato con il cappuccio che le copriva il volto. La sconosciuta disse: "Vi do il benvenuto, gentili ostacolatori dei miei piani!" La voce era suadente, ma il tono non lasciava intendere nulla di buono... La donna si scoprì il volto. Era bellissima, e assomigliava un po' a Hoshimi: i suoi lunghi capelli erano castani, con sopra un fermaglio di perle bianche; gli occhi erano di un azzurro molto intenso, quasi blu. Era finemente truccata, e aveva una stella di diamante in fronte. La bocca delicata, però, era contratta in una smorfia crudele. La giovane donna rise: "Ci si rivede, Hoshimi!" La Cometa, furiosa, urlò: "Io non ho niente a che fare con te! E io e i Guardiani faremo di tutto per trovare il Tesoro della Luce prima che tu ci riesca! Non ti permetterò di impossessarti delle Uova del Cuore!" La donna la derise, calmissima: "Hoshimi, non sai che la rabbia non si addice alle Comete?" Lei la schernì: "Come la gentilezza non si addice a te, Yami!" Yami... Lei era la Signora delle Tenebre! Yoru, dal corpo di Ikuto, ridacchiò: "Mah... La Signora delle Tenebre era un nome altisonante e invece ci becchiamo una sciacquetta..." Yami urlò: "Cooosa?!? Brutto spirito impudente!" Hoshimi ridacchiò, bisbigliandoci: "La vanità è sempre stato il suo punto debole, fin da quando..." Si rabbuiò. Io chiesi: "Hoshimi... Che hai?" "Nulla, nulla. Te lo spiego dopo." Yami riprese un certo contegno e disse: "Comunque, cari Guardiani, non riuscirete a trovare il Tesoro, perché è nascosto in un luogo inaccessibile a chiunque!" "Adesso basta!" Rima era arrabbiatissima. Poi gridò: "Numero del Giocoliere!" Una serie di birilli si diresse a tutta velocità verso Yami. Quest'ultima svanì in una nuvola di fumo azzurro: "Non finisce qui! E comunque, Hoshimi cara, se fossi in te rimetterei alla Corona e alla Chiave la testa a posto!" Il fumo svanì del tutto. Nagi batté il cinque a Rima: "Sei stata grande!" Lei ringraziò sorridendo. Ikuto e Tadase si avvicinarono ala Cometa: "Cosa intendeva con 'mettere la testa a posto'?" Lei lo guardò e disse fredda: "Nulla. Ve lo dirò quando saremo in viaggio." E si alzò in volo, esclamando: "Forza, Ragazzi! Seguitemi! Le gemme hanno conferito a chi ancora non sapeva volare la capacità di farlo..." Noi constatammo che era così: dopo poco, stavamo tutti volando lungo quella luminosissima strada di Stelle. Mentre volavano, io indicai un punto lontano, che brillava più degli altri: "La Culla delle Uova!" "La Culla delle Uova? " Chiese Nadeshiko. "È il posto dove si trovano gli Shugo Chara che devono ancora nascere e quelli che sono spariti!" "Già..." Sussurrò Temari. "Mi ricordo ancora quella sensazione di tepore..." A un certo punto, Kairi fece uno strano movimento e cadde. Yaya si fiondò vicino a lui, facendolo atterrare lentamente, preoccupata: "Kairi, ti prego, dimmi che stai bene!" Lui sorrise: "Tranquilla..." Poi si riscosse: "Ho constatato che qui la forza di gravità è alquanto ambigua!" "Bastà coi paroloni! L'importante è che tu stia bene!" Lo interruppe Yaya, dandogli un bacino sulla guancia. Lui diventò rosso come un peperone, facendosi appannare gli occhiali. Poi sbottò: "Yaya! Come ti è saltato in mente di..." Non sapendo cosa dire, poggiò semplicemente le labbra su quelle della tredicenne, che fece lo stesso: non volevano correre troppo, secondo Kairi non erano "sufficientemente esperti in amore". Nel frattempo, noi eravamo andati un po' più in là. I due, ancora un po' emozionati, ci raggiunsero,tenendosi per mano.

Dopo un po', Arrivammo alla Culla delle Uova, venendo avvolti dalla luce. Quando ci abituammo alla luce, davanti a noi si parò uni spettacolo meraviglioso: immersi nella luce, moltissimi Shugo Chara volavano allegri, ridendo e giocando. Ogni tanto, uno di loro si chiudeva nel proprio uovo e andava via, diretto verso il mondo reale. Era bellissimo...... Ahia!
Un uovo blu e giallo, decorato con lettere dell'alfabeto, mi era piombato in testa! Lo Shugo Chara al suo interno si scusò: "Sorry, Amu!" La riconobbi: era lo Shugo Chara di Yuki Hatoba! Io la salutai: "Ciao, piccola! Che bello vederti!" Poi notai: "Il tuo Uovo è cambiato." "Oh yes! Sto per nascere da Yuki's wiSh! Now, devo andare... Bye!" L'uovo si chiuse e svanì in uno scintillio. Io chiusi gli occhi e pensai: "Buona fortuna, Yuki..." Anche gli altri avevano assistito alla scena. Hoshimi propose: "Volete vedere la sua nascita?" Noi annuimmo. La Cometa ci condusse vicino a un enorme uovo rosso, dicendo: "Vedete, la Culla è composta da diverse parti. Questa è l'Uovo della Nascita!" Comparve una piccola pozza d'acqua cristallina. Hoshimi si immerse, seguita da noi. Tutto a un tratto, ci ritrovammo in una grande città, piena di grattacieli: New York City. In un vicolo c'era una ragazza dai capelli verde scuro, che osservava inorridita l'Uovo a cui aveva dato vita. "An egg..." L'uovo si crepò e si schiuse, dando vita alla piccola: "Hi, Yuki! Sono il tuo Shugo Chara e ti aiuterò a esaudire il tuo desiderio!" Hoshimi si alzò in volo, attraversando un portale appena comparso. Ci ritrovammo di nuovo nella Culla delle Uova. Hoshimi disse: "Si sta facendo tardi, e percepisco la vostra stanchezza. Volete mangiare qualcosa?" "Sì! Sì! Assolutamente!" Esclamò Yaya, scatenando le nostre risate. Uscimmo dalla Culla, sedendoci su una stella. La Cometa premette la stella che aveva sulla fronte. Dal gioiello si sprigionó una luce gialla,che fece apparire panini, acqua, caramelle e frutta. Mentre mangiavamo, Hoshimi si fece seria e disse: "Sapete perché Yami ha detto 'mettere la testa a posto alla Corona e alla Chiave?'" "No. Me lo sto chiedendo da un po'." Rispose Ikuto. La Cometa, triste, tirò fuori da un petalo della gonna quattro palline di luce rosata: "Ala d'angelo.... Ala di diavolo.... Corona.... Chiave... Questi sono i vostri ricordi..." "Ricordi?" Tadase era sbigottito. "Vedi, a un certo punto, nel viaggio, io ho fermato il tempo, per questo gli altri non si sono accorti di nulla. Io ho chiuso Tadase nella Bolla del Silenzio, fatto chiudere Eru e Iru nelle Uova e fatto bere a Ikuto l'Essenza dell'Oblio." "Che cosa?!?" Urlò Utau. Hoshimi, serissima, le intimò: "Non interrompermi, Nota Musicale." Poi continuò: "Tutto questo aveva in solo obiettivo: far dimenticare loro di quanto appreso a proposito dell'amore." "Cioè?" "Tadase, è normale che non te lo ricordi. Ma ora saprai di nuovo tutto: anche se mi duole ammetterlo, Yami aveva ragione: è sbagliato togliere i ricordi, anche se ricordare potrebbe rendere la missione più difficile." "Non importa. Vogliamo ricordare. Subito!" Esclamò Tadase. Hoshimi si alzò: "D'accordo. Prima, però, devo chiederti una cosa: cosa provi per me?" Lui disse: "Amicizia e profondo rispetto. Perché?" "Ecco, appunto. Corona, Chiave, sdraiatevi." Loro obbedirono. "Iru, Eru, chiudete le Uova." Le due eseguirono. Hoshimi prese due delle palline di luce, appoggiandole sulle Uova di Eru e Iru. Le palline si sciolse ro lentamente, sprigionando un liquido rosa che venne assorbito dalle Uova. Dopodiché, prese le altre due, le pose sulle fronti di Tadase e Ikuto, che assorbirono la luce.


Tadase POV: Lentamente il ricordo riaffiorò: io mi stavo innamorando di Hoshimi! Come in sogno, rividi lei che mi chiudeva nella Bolla di vetro e mi sottraeva quello che ora sapevo essere il ricordo di cosa provavo per lei. Sbattei gli occhi e mi alzai, barcollando. La Cometa mi sorresse, facendomi arrossire un po'. Quella, però, era la sensazione migliore del mondo.

Amu POV: Mi avvicinai a Ikuto, aiutandolo a rialzarsi. Lui mi guardò e sussurrò: "Fratellino... È vero... È innamorato di Hoshimi..." Io ero contenta per Tadase: Hoshimi lo avrebbe reso felice... Ikuto mi riscosse dai miei pensieri: "Sai che Fortuna Amuleto rispecchia la mia Amu ideale?" Io guarda il mio vestito: buffo, avevo notato in quel momento che era praticamente da sposa. Un attimo... DA SPOSA?! "Ti voglio bene." Gli sussurrai dandogli un bacio sulla guancia. Kukai tossicchiò: "Ehm... avete finito?" Noi, rossissimi, ci alzammo, mentre Eru e Iru uscivano dalle uova, urlando: "Tadase è innamorato di Hoshimi!" Il mio amico, rosso come un pomodoro, sbottò: "Ragazze!" Anche Utau le sgridò, ma ormai il danno era fatto. Comunque, dopo un po' ci mettemmo a dormire, dato che eravamo esausti.
La mattina dopo, ci rimettermi in viaggio. Viaggiammo per diverse ore, a volte in volo, a volte camminando, guidati da Hoshimi, che sembrava sapere bene dove andare. A un tratto, Mirai le chiese: "Hoshimi-chan, dove stiamo andando?" "Alla Caverna dei Segreti, Mirai." "E come la riconosceremo?" Domandò Subarashi. "Non ci saranno più stelle e a un certo punto ci troveremo davanti a un'immensa caverna. Tuttavia, entrare sarà molto difficile: bisogna dimostrare di esserne degni. Quando, e se, riusciremo a entrare, ognuno di voi dovrà superare una prova, poiché nel punto più profondo della caverna si trova il Tesoro della Luce. Tuttavia, per arrivarci dovrete, appunto, superare le pericolose prove individuali: una volta entrati nella caverna, lo Spirito delle Stelle canterà il Primo Indizio che darà un'indicazione per superare la prima prova e così via. Tuttavia, sarà complicato, perché Yami farà di tutto per impedirlo, dato che anche lei vuole impossessarsi del Tesoro. Dato che la conosco, deduco che cercherà di ingannarvi: fate attenzione! Ah, c'è un'ultima cosa: se fallirete le prove, resterete prigionieri per sempre. Se anche solo uno di voi vincerà prima di Yami, però, il Tesoro gli apparterrà di diritto. Comunque, lei può entrare nella caverna senza dover dimostrare di esserne degna, dato che..." La Cometa si rattristò. Poi si riprese: "Comunque, la Caverna è ancora lontana, quindi sbrigatevi!" Aumentò la velocità del volo. A un tratto, le stelle dell'immensa strada si fecero più rade, e il cielo perse luminosità. Man mano che avanzavamo, non incontravamo più stelle. Dopo un po' ci trovammo di fronte a un'enorme parete di cristallo azzurro durissimo: la Caverna dei Segreti.
   
 
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