Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: ViolentDreams    17/02/2016    2 recensioni
Questo muro è troppo bianco e troppo sporco di vuoto che ho voglia di berlo coi denti e morderlo con le unghie.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non. riesco. a. respirare.

Sono stanca, sfinita, vorrei solo dormire in un giorno di grandine e dita gelide sotto il cuscino macchiato di sangue, così rosso. così rosso. Vorrei vivere in un altro cielo, nella vita di qualcun altro. Vorrei potermi perdere per perdermi ancora e ripetere tutto daccapo a mio piacimento, senza una logica se non quella di sopravvivere e tornare a respirare l'aria malsana che ci mantiene giovani in eterno e confonde i volti dietro nubi madreperla e scie chimiche.

 

Non. riesco. a. respirare.

L'ansia mi divora i polsi, provo a leccarla via, rimane saldamente appiccicata ai miei capillari che sembrano regnatele spente dopo la pioggia. Vorrei essere meno. Vorrei  essere fedele al mio tatuaggio che mi osserva da dietro il collo, ha gli occhi sul soffitto. Questo muro è troppo bianco e troppo sporco di vuoto che ho voglia di berlo coi denti e morderlo con le unghie. Vorrei essere meno. Non riesco a volerti bene, come si dovrebbe voler bene a qualcuno conosciuto un mese fa o venti giorni fa. Mi manca l'aria. Vorrei restare ferma e guardarti partire senza fare ritorno, vorrei tu non tornassi, mi servono dei finali prevedebili e tragici. Mi cola sangue dal naso, mi sporco la pelle, ti sporco il collo. Mi cola sangue da tutte la parti del corpo. Ti chiedo di dirmi che non morirò, domattina.

 

Non. riesco. a. respirare.

Sogno di dissolvermi, sogno di fondermi con le coperte, vorrei amarmi. Sembra tutto maledettamente sbagliato che mi gira la testa e non si ferma mai. uno due tre infiniti flaconi di medicine che si perdono nella scatola delle scarpe, troppo strette. Mi sembra di impazzire e vorrei solo guardare il mio respiro rimanere intrappolato nel vetro per poterlo accarezzare prima di andare a letto. Mi sveglio con un macigno nel petto, che brucia come sale in vena. Vorrei poterti toccare davvero, senza sentirmi morire. Vorrei giorni passati sotto il sole cocente alle tre di un pomeriggio di luglio o forse agosto, ci dondolavamo sul terrazzo con delle birre in mano parlando del nostro delirio. Io provavo abiti da mettere e costumi da togliere. Era tutto così dannatamente bello da spaccarmi l'anima e ingoiarla.

 

Non. riesco. a. respirare.

Vorrei piantarmi un coltello nella gola, vorrei scattare foto bellissime in cui la lama apre la carne per amarla dolcemente. Vorrei violenza inaudita cadermi addosso come polvere di stelle. Vorrei bruciarmi le ginocchia per stringerle poi forte ritrovando colore. Vorrei un pugno di saliva colarmi dritto in bocca e sentirlo bruciare lungo l'esofago come le tue vitamine la mattina tardi.

 

VORREIDIVORARMI.

 

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: ViolentDreams