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Autore: Fobau    17/02/2016    1 recensioni
La protagonista si è innamorata del suo compagno di classe.
Un giorno, fantasticando nella sua camera sui momenti romantici che potrebbero esserci fra lui e lei, le venne in mente una idea: “perché non posso renderli tutti realtà?”.
In questo modo prendono avvio i suoi disperati piani per conquistarlo.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Io e lui eravamo vicini di banco e stavamo scrivendo quando improvvisamente la mia penna cadde a terra.
Entrambi ci chinammo a raccoglierla, ma le nostre mani si sfiorarono senza alcun preavviso.
Che imbarazzo, eppure…eppure era carino questo contatto.
Con timidezza si incontrarono i nostri sguardi, i nostri pensieri, i nostri sentimenti e da lì nacque la nostra fantastica storia d’amore.
O almeno, dovrebbe essere nata! Dovrebbe essere accaduto tutto questo in un luogo al di fuori dei miei sogni!
Sì, così si parte tutti motivati!
Per chi non l’avesse capito io non sono altro che una ragazza che vuole conquistare il suo amore e questo sarà il primo piano per realizzare il mio scopo!
Domani la mia penna scivolerà accidentalmente dalla mano e noi ci innamoreremo perdutamente l’uno dell’altro!

-PRIMO TENTATIVO-
Finalmente sono in classe e come al solito nessuno mi sta parlando, poiché credono tutti che io sia una pazza asociale.
Ma questo non mi importa, per ora l’unica cosa che mi basta è la mia scintilla, che al momento non ho ancora visto…
Fa lo stesso! Che distratta! Il piano…il piano…
Da poco è iniziata la lezione e sono determinata a portare a termine la missione e soprattutto farla riuscire!
Essendo un po’ agitata prendo la penna facendola tremolare.
Scrivo un pochino ed arrivata alla fine della riga con un gesto rapido perdo il controllo della penna, che rotola sul foglio, cade dal banco e si schianta sonoramente a terra.
Mi piego per raccoglierla e mi accorgo di aver dimenticato una cosa veramente importante: oggi non può essere il giorno nel quale la nostra fiamma ardente nascerà… poiché il mio futuro ragazzo è in prima fila ed io nell’ultima.

-SECONDO TENTATIVO-
Dopo un lunghissimo mese abbiamo cambiato la disposizione dei banchi e lui è nella fila parallela alla mia! Mweheh, questo vuol dire solo una cosa, ovvero che nulla potrà fermarmi!
Seduta al banco, sono pronta ad entrare in azione!
Stavolta però ho intenzione di rinnovare la storia: con il dorso della mano spingerò distrattamente la penna a terra e fingerò di non accorgermene. Così il mio principe si alzerà per me, la prenderà e me la porgerà con grazia fra le mani dicendomi “Mia signora…questa è solo per lei. L’ha spinta prima con la sua lieve ed affusolata mano a terra e non potevo ignorare quel carissimo oggetto ed abbandonarlo al suo destino! Con che avrebbe scritto? Porgendole questo strumento in più ho ora il diritto di ammirare i suoi stupendi occhi! Son sicuro che la sua anima è ancor più magnif..” DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNN!
Diamine, è ora di tornare a casa: è suonata la campanella.

-TERZO TENTATIVO-
Grazie al cielo ieri ho avuto tutto il tempo di pensare al mio piano, ma mi sono fatta sfuggire l’occasione da vera distratta.
Mi siedo al banco ed oggi sarà senza dubbio il giorno in cui…! Meglio non gufare, basta credere in me! Io ce la farò! *dopo 4 ore di monologo di incoraggiamento*… Ahi! No, è l’ultima ora e mi sento pronta.
Appoggio la penna sull’orlo del banco, sono pronta a spingerla e… ora è a terra, ma non è dove vorrei.
Presa dalla troppa emozione devo aver avuto uno scatto di adrenalina (se esiste) e l’ho praticamente schiaffeggiata qualche metro più in là, attirando attenzione.
Che guaio, tutti stanno guardando il mio oggettino, ma questo va a mio favore!
Devo fare finta di nulla, devo aspettare che lui me la raccolga. Stavolta sono certa che abbia visto il volo che ha fatto!
Tic, toc, tic, toc… così passa mezz’ora… devo scrivere ma non ho nulla per farlo, non ce la faccio più.
Però ho ovviamente il piano di riserva: lo conquisterò con il mio sguardo e convincerò con telepatia a raccogliere la penna.
Mi giro verso di lui e lui si gira verso di me. Il mio cuore salta un battito… sta indicando qualcosa.
Cosa? Ah, sta anche dicendo qualcosa… “Ti è caduta la penna…” sì… e poi? “Il prof non l’ha vista e l’ha pestata…è uscito tutto l’inchiostro…pulisci dopo…”.
Che cosa?! Diamine, non avevo nemmeno considerato che sono troppo timida per rispondere a quella creatura divina.. e che sto arrossendo.
Mi sta guardando un po’ confuso, quindi io ricambio. Il contatto visivo è così difficile, tremo persino.
Il mio momento è giunto: “A…a..a…gr..a.z…i..e…p..er avermi notata!”.
Abbozzo un sorriso, suona la campana, esco dall’aula correndo.
HEHEHHE una vera e propria uscita da manga o telefilm sdolcinato e questo comporta che abbia visto quanto sono brava a flirtare e…
“HEY TU FERMATI!!!” grida il bidello. “DEVI PULIRE PER TERRA!”.
D..dannazione.
   
 
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