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Autore: LostHope92    17/02/2016    4 recensioni
Era nata come one-shot, ma mi hanno convinto alcune lettrici a continuarla e renderla una long. Ho raccolto i racconti in una serie con capitoli ben ordinati (soddisfazione per me stessa a mille per aver capito come fare ahah)
La prima.
Paura.
Abbiate pietà di me ahah
Spero che non vi deluda, buona lettura! :)
p.s= fatemi sapere se il tentativo è riuscito, o se mi conviene tornare alle one-shot (non si può riuscire in tutto)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Abraxas Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lucius Malfoy si sistemava il colletto con gesti stizziti, cercando di allontanare il tessuto pregiato dal collo sensibile e diafano.

Di solito gli abiti accollati ed eleganti lo attiravano e adorava fare sfoggio di questi in ogni occasione che lo richiedesse.

Eppure quel giorno si sentiva soffocare.

Sentiva quella seta premere sulla giugulare e stringere sulle vene.

Erano ormai diversi minuti che suo padre lo aveva lasciato là, da solo in quel salotto abbellito da dettagli in verde e argento, e già era preso da una voglia improvvisa di scappare.

Era un Malfoy, pertanto aveva saputo fin dalla sua nascita che il suo futuro non gli apparteneva.

I genitori avrebbero scelto un’ottima scuola, un’ottima donna, un ottimo impiego lavorativo.

A lui rimanevano solo due scelte : accettarlo o rinunciare al titolo di Malfoy.

E se c’era una cosa che Lucius adorava sfoggiare più dei suoi pregiati abiti, era il suo illustre cognome.

Faceva sospirare di meraviglia e rispetto tutti coloro che chiedevano quali fossero i suoi avi.

Ma questo non rendeva il boccone meno amaro per il ragazzo che con un sospiro scocciato aspettava il ritorno di suo padre e del signor Cygnus Black, il padre della sua futura sposa, che erano intenti a rifinire i dettagli del matrimonio imminente.

Lucius non aveva la minima idea di cosa aspettarsi, infatti solo il volto della sorella di lei, Bellatrix, gli era noto.

Ricordava ancora le labbra carnose e le forme prosperose, l’avrebbe certamente voluta nel suo letto, ma mai al suo fianco per portare avanti il buon nome della sua famiglia, e, ringraziava Salazar per questo, suo padre Abraxas era d’accordo con lui.

Infatti l’uomo aveva più volte parlato della ragazza con termini quali “libertina, scostumata” ed altri che avrebbero fatto arrossare il volto di Cygnus di rabbia ed indignazione.

La sorella più giovane, Narcissa, era del tutto ignota per il giovane.

La immaginava rigida, senza vitalità e vanitosa.

Abraxas aveva più volte rassicurato il figlio sulla bellezza della ragazza, ma Lucius sapeva bene, che era una magrissima consolazione.

Passare la vita vicino ad un bel blocco di ghiaccio intagliato, non cambiava il fatto che si trattasse pur sempre di ghiaccio.

Mentre tutti questi pensieri si affollavano nella sua mente, rendendogli l’animo sempre più inquieto, una ragazza dalla figura esile si era avvicinata piano.

Lucius se ne rese conto solo quando gli fu accanto e parlò, con una voce acuta, ma melodiosa, come il tintinnio di un campanellino.

-Deve essere davvero un bel quadro,lo fissate da diverso tempo, non sapevo aveste un debole per la signora Demetra-

Lucius era infatti davanti al quadro di una signora piuttosto grassoccia, con le gote rosse e un’aria maligna, ma non c’aveva fatto alcun caso, perso com’era nei suoi pensieri.

La ragazza con un cipiglio divertito aggiunse:

-Sono sicura che avete buone possibilità di avere la sua mano-

Il giovane Malfoy si voltò verso la ragazza, e rimase per un attimo senza parole.

Davanti a lui stava una ragazza bellissima, no, la ragazza più bella che avesse mai visto.

Aveva un viso delicato, come quelli che si scorgono tra i riccioli di una bambola di porcellana.

Il suo nasino svettava leggermente verso l’alto, conferendole un tono sbarazzino, ma difficile concentrare il proprio sguardo su altri tratti, gli occhi di lei infatti richiedevano ogni attenzione.

Chiari come la nebbia invernale, incorniciati da lunghe ciglia così bionde da essere quasi bianche.

Ripresosi in fretta dallo stupore, il ragazzo mise su un sorrisetto divertito per poi risponderle con voce strascicata:

-Beh, non potrei comunque farci neanche un pensierino, per quanto la cosa sia invitante-

Lei ridacchiò lievemente, portando lo sguardo sulla donna grassa del quadro, che ora lanciava occhiatacce ad entrambi.

-Oh, ma che peccato, come mai? Eppure sareste una così bella coppia.

Lucius le lanciava occhiate furtive, come se i suoi occhi fossero calamitati costantemente sul viso della ragazza, su ogni suo ricciolo biondo che sfuggiva dall’accurata acconciatura, sulla pelle chiara di lei che sembrava mandare bagliori; ma come se nello stesso tempo la sua mente lo richiamasse al contegno.

-Perché sto per sposare la giovane Narcissa, la conoscete?

-Si, la conosco bene, è una mia carissima amica, vengo qua ogni volta che posso, la loro casa dopotutto è il doppio della mia.

Ora la curiosità spinse il giovane ad avvicinarsi sempre di più e le chiese di getto, con un tono incerto e goffo:

-E lei…com’è?

La ragazza sorrise lievemente, per un motivo che a Lucius era ignoto.

-E’ una purosangue Black, come ve la immaginate?

Ora era lei a rivolgere occhiate curiose al biondo vicino a lui.

-Beh, una purosangue Black, quindi pazza, egocentrica, viziata e inopportuna suppongo. Per quanto possa essere bella non credo che questo mi salverà.

Ma non appena finita la frase il giovane si sentì gelare sul posto.

Che diavolo gli era preso? Parlare in quel modo della sua futura sposa, con la migliore amica di lei per giunta.

Infatti subito prese con fiato corto a cercare il modo migliore per scusarsi.

-Per tutti  gli elfi servitori! Sono un barbaro, davvero uno sciocco io…non ci sono parole per ….

Ma  si fermò quando si accorse che a scuotere le spalle di lei non erano singhiozzi, bensì risate mal celate.

-Non preoccupatevi, non riferirò alla vostra futura sposa il ritratto che avete fatto di lei.

E gli fece un occhiolino complice.

-Questo non mi rende meno odioso.

Fece sempre dispiaciuto lui.

-Mi pare di capire quindi che non vi state per sposare per amore. Deve essere una cosa davvero brutta da mandar giù.

-E’ una cosa che ho sempre saputo, sono un Malfoy, rientra nel pacchetto.

Sorrise tristemente lui facendo vagare sempre i suoi occhi sulla figura di lei mentre la ragazza si faceva distrarre da qualcosa.

Lo sguardo di Lucius rimbalzava, abbracciando ogni piccolo dettaglio di lei.

Anche i lobi delle sue orecchie, che facevano capolino dalla matassa di capelli lucidi, lo attraevano.

Ma perché non poteva essere lei?

Questa era la domanda che ormai era riuscita a raggiungere la sua mente. Lo stuzzicava fastidiosamente, rendendogli il compito di sposarsi con quella sconosciuta ragazzina ancora più arduo.

-Voi invece? Vi sposerete con il signor uhmm (e cercò di leggere la dicitura sotto al quadro di un anziano signore addormentato) Oreus?

La ragazza con un sorriso si voltò alla ricerca dell’uomo nel quadro per poi soffocare una risata.

-Il nostro è un amore proibito.

Lucius inarcò le sopracciglia divertito, per poi ridacchiare.

-Eccitante.

Aggiunse con un tono quasi suadente.

-Molto, è un ottimo amante. Oddio, non posso credere di averlo detto.

Ed entrambi non riuscirono a trattenere le risate, che riempirono la stanza.

-Lucius, figliolo, vedo che ti stai divertendo.

Abraxas era appena entrato nella stanza e stranamente aveva un grosso sorriso stampato sul volto.

Chissà, forse sarà l’imminente dote che riempie il suo cuore di buon umore, oltre che le sue tasche.

Si ritrovò a pensare così Lucius con stizza.

-Mi dispiace per il baccano, io e la signorina… (e lì si accorse di non aver mai saputo il suo nome, possibile?Beh, dopotutto non aveva importanza ormai)

-Oh non dispiacerti, sono contento che hai preso confidenza con la signorina Black.

-La signorina Black?

Il volto del ragazzo era immerso nella confusione.

Che suo padre fosse impazzito?

L’uomo ignorò la domanda del figlio e fece un lieve baciamano alla ragazza dicendole con un sorriso accennato:

-Sono sicura che sarete una perfetta moglie per il mio ragazzo signorina Narcissa.

E un' ondata di gelo attraversò la schiena di Lucius scuotendolo con potenti brividi.

Non si era neanche accorto che la bocca, troppo stupita per aver qualcosa da dire, era rimasta aperta.

E il suo collo, più rigido del solito, si sforzò per girarsi verso la giovane Black, che lo osservava divertita .

-E sono sicura che vostro figlio sarà un degno compagno, signore- fece lei con un sorriso.

E, quando l’uomo uscì dalla stanza, si avvicinò di nuovo a Lucius, ancora immobilizzato dallo stupore, per sussurrargli :

-Anche se sarà difficile battere il focoso Oreus-

E uscì dalla stanza ridacchiando, lasciando il ragazzo solo, stupefatto e irrimediabilmente innamorato.

 

 

 



   
 
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