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Autore: _Ely_BM    18/02/2016    3 recensioni
Beatrice Bianchi e Lorenzo Cavittioli,due ragazzi come tanti,con in comune un presente difficile.
La vita è stata dura e cattiva con i due protagonisti,ma il destino ha deciso di farli incontrare!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Capitolo1)PRIMO GIORNO DI SCUOLA.

...POV Bea...

'Oggi inizia un nuovo anno nella meravigliosa Art School.

Sono così emozionata;adoro quella scuola e ogni anno è sempre magnifico.

Si impara molto e gli insegnati sono meravigliosi.'

Sento suonare la mia sveglia,che segna le sette di mattina.

Apro e chiudo gli occhi stiracchiandomi;stacco la sveglia sbadigliando;mi alzo dal mio letto ed usco dalla mia camera.

'Anche se i corsi iniziano alle nove,io mi sveglio alle sette per andare in biblioteca.

Amo leggere e studiare e poi preferisco andare in biblioteca, piuttosto che rimanere a casa.'

BEA:"Buongiorno."-saluto mio padre,seduto a tavola mentre beve del caffè o almeno credo sia caffè-

Afferro le fette biscottate e la nutella,per poi mettermi seduta a tavola;spalmo della nutella su una fetta biscottata e inizio a mangiarla.

'Con mio padre non parliamo così tanto e se parliamo discutiamo ed è meglio non discutere con lui.'

Mi alzo da tavola,per poi andare in bagno;mi lavo denti e viso; dopo aver finito,esco dal bagno ed entro in camera mia per prepararmi.

Mi avvicino al mio specchio appeso al muro della mia camera e inizio a truccarmi in modo leggero.

Dopo aver finito con il make-up,mi avvicino al mio armadio e inizio a vestirmi.

Look Bea

Afferro la mia borsa e il mio cellulare,per poi uscire dalla mia camera.

BEA:"Io vado."-dico a mio padre;alza lo sguardo e ci guardiamo negli occhi-                                                                                  
PBEA:"Non hai lavato la tazza."-mi fa notare con tono duro, alzandosi da tavola;lo guardo mentre si avvicina a me;chiudo gli occhi di scatto,vedendogli alzare la mano in alto,ma non ricevo nulla;apro gli occhi lentamente e lo vedo davanti a me guardarmi- "Lavala."-mi ordina con tono duro,andando in soggiorno-

Chiudo gli occhi facendo dei respiri;appoggio la mia borsa a terra,davanti la porta della cucina,per poi avvicinarmi al lavello e lavare la tazza.

'Odio farlo innervosire.

Cerco sempre di fare del mio meglio per non farlo arrabbiare, ma lui si arrabbia anche per cose stupide e mi alza le mani.

Mio padre mi maltratta fisicamente da quando è morta mia madre,con precisione da tre anni.'

Metto al suo posto la tazza,per poi afferrare la mia borsa;guardo mio padre,seduto sul divano,mentre guarda la tv.

BEA:"Non vai a lavoro?"-gli chiedo guardandolo-                

PBEA:"Non sono cazzi tuoi e ora vattene a scuola."-risponde con tono duro e freddo-

'Mio padre fa sempre così.

A lavoro ci va quando gli pare a lui e un giorno di questi lo licenzieranno.'

Abbasso lo sguardo a terra,per poi andare alla porta;esco di casa,chiudendola alle mie spalle,per poi iniziare a scendere le scale; esco dal grande portone,per poi incamminarmi verso la biblioteca.

'Vivo in un'appartamento di un condominio.

L'appartamento non è grandissimo e non è neanche un granché ma meglio che vivere in strada.'

Arrivata,entro in biblioteca e mi avvicino a Carla,proprietaria della biblioteca.

'Carla è una donna dolcissima di 52 anni,grassottella, con capelli corti castani e occhi anch'essi castani.

E' come una seconda mamma per me e ci vogliamo molto bene.'

BEA:"Buongiorno Carla."-la saluto sorridendo-                  

CARLA:"Buongiorno tesoro mio,come stai?"-mi chiede gentilmente,baciandomi sulla guancia-                                  

BEA:"Tutto bene."-rispondo sorridendo-

'Fingo di stare bene,ma in realtà non sto bene per niente.'

BEA:"Vado a studiare."-dico sorridendo,mentre lei annuisce-

Afferro dei libri di matematica,per poi mettermi seduta ad un tavolo libero,per stare da sola e inizio a studiare.

...POV Lore...

'Oggi primo giorno di scuola di un'altro anno nella fantastica Art School.

Mi pesa un po mentire ai miei genitori,ma se voglio continuare a frequentare l'Art School devo farlo.

I miei credono che frequenti un'accademia per diventare architetto,che illusi;non frequenterò mai un'accademia del genere e soprattutto non seguirò mai le orme di mio padre.

Amo la musica e diventerò un musicista.'

Sento suonare la mia sveglia;allungo la mano,tenendo gli occhi chiusi,cercando la sveglia sul mio comodino;dopo vari secondi a cercarla,la trovo e la stacco.

Sbadigliando rumorosamente,apro e chiudo gli occhi,sentendo suonare il mio cellulare;lo afferro e sbuffo nel leggere il nome di Vanessa.

'Vanessa è la mia ragazza,purtroppo.

Non la amo;mi ci hanno fatto mettere insieme i miei genitori per fare andare bene i loro affari con l'impresa di architettura Ricalde.

E' insopportabile,è viziata,si sente chissà chi;è odiosa.

Vorrei lasciarla ma i miei genitori mi ammazzano;ho provato in tutti i modi possibili di far cambiare idea ai miei,ma loro nulla, preferiscono far andare bene gli affari,alla felicità del loro figlio.'

Apro il messaggio che mi ha inviato.

Vane a Lore:"Buongiorno amore mio :* <3"-sbuffo,bloccando il cellulare,senza risponderle-

Mi alzo dal mio letto,per poi uscire dalla mia camera e scendere al piano di sotto.

ORAZIO:"Buongiorno signorino Lorenzo."-mi saluta Orazio,il maggiordomo-                                                                            

LORE:"Buongiorno Orazio e non chiamarmi signorino."-dico dandogli delle pacche sulla spalla,entrando in sala da pranzo- "Buongiorno."-saluto mio padre,mentre legge il giornale  bevendo un caffè e mia madre che beve un thè caldo;mi guardano, mentre afferro due cornetti,non sedendomi a tavola-                                                                                        

PLORE:"Prima di scendere per la colazione potresti vestirti, invece di scendere in boxer."-mi rimprovera con tono duro;alzo le spalle mordendo il cornetto-"Siediti,invece di mangiare in piedi."-dice con tono duro-                                            

LORE:"No."-dico uscendo dalla sala pranzo-                    

MLORE:"Dove stai andando Lorenzo?"-mi chiede mia madre-

LORE:"A fare colazione in cucina."-rispondo incamminandomi verso la cucina-                                                                        

PLORE:"Il tuo posto è qui Lorenzo,non in cucina."-dice mio padre con tono duro-                                                                

LORE:"Il mio posto è dove cazzo mi pare."-dico entrando in cucina-"Buongiorno Mirta."-la saluto sorridendo,baciandole la guancia-                                                                                    

MIRTA:"Buongiorno Lorenzo."-mi saluta sorridendo,mentre mi metto seduto in uno sgabello-"Vai a fare colazione in sala da pranzo e non fare arrabbiare i tuoi."                                          

LORE:"Perchè devo fare colazione in sala da pranzo?"-chiedo non capendo,continuando a mangiare il cornetto-          

MIRTA:"Perchè la cucina è per la servitù,non per il signorino della famiglia Cavittioli."-alzo le spalle-                                  

LORE:"Lo sai che non me nè importa nulla;non ti considero una cuoca o una serva,ma ti considerò mia madre."-sorride accarezzandomi il viso-"Mi volete più bene voi della servitù,che i miei genitori."-dico sincero-                                              

ORAZIO:"Signorino Lorenzo suo padre è molto arrabbiato."-dice entrando in cucina-                                                            

LORE:"Orazio basta con questo signorino."-dico serio guardandolo-"E che si incazzi,non me nè frega nulla."-dico ritornando a mangiare il cornetto-

'Con i miei genitori non ci capiamo.

Loro sono tutti perfettini e usano la gente come servi,io invece sono completamente diverso da loro;non me nè importa nulla dei soldi e di essere servito;ho le mani e posso servirmi da solo.

Orazio e Mirta sono il maggiordomo e la cuoca,ma non li considero tali;per me sono come mio padre e mia madre.

Mi hanno cresciuto loro,più che i miei genitori;ho più ricordi belli con loro che con i miei genitori.'

LORE:"Vado a prepararmi."-dico alzandomi dallo sgabello-

MIRTA:"I corsi non iniziano alle nove?"-mi chiede guardandomi-                                                                              

LORE:"Sì,ma vado in biblioteca,per far credere ai miei che vado in accademia,dato che le lezioni iniziano alle otto."-annuisce capendo; le bacio la guancia,per poi uscire dalla cucina e salire in camera mia-

'Mirta e Orazio sanno che frequento l'Art School.

Mi hanno aiutato loro con l'iscrizione e mi coprono con i miei.'

Dopo essermi lavato denti e viso,ed essermi sistemato i capelli, esco dal mio bagno e mi avvicino al mio armadio;apro le ante e decido cosa indossare,per poi vestirmi.

Look Lore

Afferro il mio zaino,per poi uscire dalla mia camera e scendere al piano di sotto.

PLORE:"Lorenzo."-mi fermo e mi giro verso di lui-"Vai vestito così in accademia?"-mi guardo i vestiti,per poi guardare lui-

LORE:"Si,perchè?"-chiedo non capendo-                            

PLORE:"Sei un pagliaccio."-dice guardandomi da testa a piedi-

LORE:"Sono fiero di esserlo."-dico serio,per poi andare in cucina-

'Mio padre vuole che mi vesta tutto elegante,un po come lui;ma io voglio essere comodo.'

LORE:"Ciao Mirta."-la saluto baciandola sulla guancia-

MIRTA:"Ciao,fai il bravo."-sorrido-                                          

LORE:"Come sempre."-dico uscendo dalla cucina-        

ORAZIO:"Signorino Lorenzo,vuole che l'accompagni con la macchina in accademia?"-lo guardo-                                      

LORE:"Non chiamarmi signorino Orazio."-dico sospirando-"E comunque no,non serve,vado a piedi con lo skate."-rispondo andando alla porta-

Esco di casa,chiudendomi la porta alle spalle,per poi salire sul mio skate,sorpassare la fontana e fare la discesa,che porta al grande cancello;esco dal cancello,dove me lo aprono gli addetti al cancello,messi dentro una cabina;li saluto con la mano, sorridendo e loro ricambiano;spingendo lo skate,vado verso la biblioteca.

'Vivo in una grande villa.

La villa è grandissima con un'infinità di stanze;il giardino è grandissimo con piscina;davanti la casa c'è una grande fontana in mezzo alla strada,dove devi fare la rotonda con la macchina e dopo la fontana c'è una discesa,dove porta al cancello.

Bella casa.'

Scendo dal mio skate,per poi entrare in biblioteca,tenendolo in mano.

LORE:"Buongiorno Carla."-la saluto sorridendo-              

CARLA:"Buongiorno Lorenzo."-mi saluta sorridendo, accarezzandomi la guancia-"Come stai?"-mi chiede gentilmente-                                                                              
LORE:"Bene e tu?"-annuisce-                                                

CARLA:"Bene bene."-risponde sorridendo-"E' arrivato il libro che volevi leggere."-mi informa;sorrido-                              

LORE:"Grande."-dico felice;sorride-                                    

CARLA:"Vado a prendertelo."-annuisco e va a prendermi il libro-

Mi guardo intorno nella biblioteca e il mio sguardo finisce su una ragazza che non ho mai visto prima.

E' seduta ad un tavolo da sola,mentre studia non so cosa,tutta concentrata.

CARLA:"Tieni il tuo libro Lorenzo."-la guardo sorridendo e prendo il libro tra le mani-                                                        

LORE:"Grazie."-mi sorride-"Chi è?"-le chiedo indicandole la ragazza-"Non lo mai vista prima."-dico guardandola-      

CARLA:"Come non l'hai mai vista prima?"-mi chiede sorpresa;la guardo-                                                                                        
LORE:"Te lo giuro;è la prima volta che la vedo."-dico sincero-

CARLA:"Viene tutti i giorni qui in biblioteca,come te."-mi giro di scatto verso di lei-                                                                      
LORE:"Non mi sono mai accorto di lei."-dico sincero;la guardo- "Grazie ancora."-dico mostrandole il libro;mi sorride facendomi un segno con il capo-

Mi incammino e mi avvicino a lei.

LORE:"Ciao."-la saluto;alza lo sguardo verso di me e ci guardiamo-

'Cazzo che meraviglia.'

LORE:"E' libero?"-le chiedo indicandole una sedia;senza rispondere,sposta le sue cose da sopra il tavolo,per farmi posto; sorrido- "Grazie."-la ringrazio,mettendomi seduto,mentre lei ritorna a studiare matematica,ignorandomi-

Apro il libro che devo leggere guardandola,mentre studia e scrive sul suo quaderno.

'E' stupenda.

Ha un colore di capelli meraviglioso,per non parlare del suo viso;è così paffutello e dolce.

I suoi occhi,madonna meravigliosi.

Questa ragazza mi ha stregato.'

...POV Bea...

'Lorenzo Cavittioli;ragazzo ricco e popolare tra le ragazze.

Lo conosco solo di vista,non abbiamo mai parlato,anche se frequentiamo la stessa scuola e gli stessi corsi;sono sicura che non sappia nemmeno chi sono.

Durante i corsi sto sempre in disparte e nessuno mi nota.

Beh meglio così.'

Sentendomi osservata,alzo lo sguardo dal mio quaderno e ci guardiamo;mi sorride e io abbasso lo sguardo di nuovo sul mio quaderno,riprendendo a scrivere.

'Con tutti i tavoli che ci sono,proprio qui dove sono io,doveva mettersi?

No che mi dia fastidio,però preferisco stare da sola.'

Alzo lo sguardo dal mio libro,verso di lui senza farmi vedere e lo vedo intento a leggere il suo libro che tiene in mano.

'E' molto carino,devo ammetterlo.

Non pensavo che fosse un ragazzo che leggesse;a scuola lo vedo con i suoi amici e sembra tutto,tranne uno che legge.'

Alza lo sguardo dal suo libro e sgrano leggermente gli occhi, dopo essermi fatta beccare mentre lo guardavo;mi sorride mostrando i suoi bianchissimi denti,facendomi perdere un battito.

'Ogni volta che lo vedo sorridere in quel modo,il mio cuore perde sempre un battito.'

LORE:"Piacere di conoscerti,Lorenzo."-dice sorridendo, porgendomi la sua mano-

'Lo immaginavo che non sapesse chi fossi.'

Abbasso lo sguardo chiudendo il mio libro e il mio quaderno;mi alzo in piedi,mettendomi la borsa sulla spalla e i libri al petto e senza degnarlo di uno sguardo,mi incammino verso l'uscita della biblioteca;saluto Carla con la mano,che ricambia sorridendomi ed esco dalla biblioteca,incamminandomi verso scuola.

'Non sono socievole;sono molto timida.

Non ho amiche e non faccio amicizia con nessuno,adesso ancora meno.

Ho paura di fare amicizia con qualcuno e che quel qualcuno scopra il mio segreto.

Non voglio che nessuno scopra che mio padre mi picchi;mi tengo tutto dentro da tre anni e non riesco a parlarne con nessuno.'

Arrivata a scuola,entro e mi incammino verso l'aula di pittura, dove avremo la prima ora di corso.

Mi metto seduta in fondo all'aula all'angolo e aspetto che entrino gli altri alunni e l'insegnate Francesco Lusoni di pittura.

...POV Lore...

Mi volto e la guardo andarsene.

'Ma che cazzo.

Mi sono presentato e lei se nè va.

Più fa così,più mi incuriosisce conoscerla.'

Chiudo il libro,alzandomi in piedi;afferro il mio skate da terra e salutando Carla,esco dalla biblioteca;mi guardo intorno ma della ragazza neanche l'ombra.

'Cazzo,dove è finita?'

Salto sul mio skate,per poi spingere verso scuola.

'Carla ha detto che viene tutti i giorni in biblioteca;beh magari domani mattina la rivedrò.'

Arrivato a scuola,scendo dal mio skate.

JACO:"Finalmente."-mi saluta Jacopo,mio amico,dandomi il cinque;sorrido-                                                                            

MIKE:"Che fine hai fatto?Ti aspettiamo dalle otto e mezza."-mi chiede il mio migliore amico, dandomi il cinque-                

LORE:"Scusate e che ho incontrato una ragazza in biblioteca e non ciò capito più un cazzo."-ridono dandomi delle pacche sulla spalla,ammazzandomi-                                                                  

TY:"E com'è?"-mi chiede malizioso-"E' scopabile o no?"-gli tiro un pugno sul braccio-                                                                

LORE:"Sempre il solito."-dico mentre ridacchiamo tutti quanti-"E' molto bella."-dico sorridendo,ricordando il volto della ragazza-                                                                                        

MIKE:"Come si chiama?"-alzo le spalle-                                

LORE:"Non lo so,non me lo ha detto."-rispondo guardandolo-

TY:"Ma com'è fisicamente?Tettone e culone?"-rido scuotendo la testa-                                                                                        
LORE:"No Ty,ma non è niente male."-dico sincero-                  

TY:"Cazzo devo iniziare ad andare in biblioteca se ci sono sventole."-ridiamo mentre entriamo nell'aula di pittura;mi fermo di colpo vedendola seduta in fondo all'aula,all'angolo-

LORE:"Cazzo è lei."-dico guardandola;i miei amici si fermano guardandomi,per poi guardare verso la ragazza-                        
TY:"Cazzarola devo iniziare ad andare in biblioteca."-afferma facendoci ridacchiare-                                                              

MIKE:"Sarà nuova;non l'ho mai vista."-annuisco-                

LORE:"Già."-dico mentre continuando a guardarla,prendiamo posto-                                                                                          

VANE:"Amore mio."-quasi urla allegra,entrando in aula;giro gli occhi mentre mi salta addosso abbracciandomi-                

LORE:"Ti prego Vanessa."-dico infastidito,allontanandola da me-                                                                                              

VANE:"E' questo il modo di salutare la tua ragazza?"-mi chiede sconcertata,guardandomi;sbuffo,mi avvicino a lei,per poi stamparle un bacio sulla guancia-"Sei cattivo."-dice con il labbruccio,mentre la guardo esasperato-"Lo voglio qui."-dice indicandosi le labbra-                                                                      

TY:"Lo vuole lì."-dice imitandola,prendendola per il culo, mentre cerco di trattenere le risate-                                      

VANE:"Non prendermi per il culo idiota."-sputa acida guardandolo male-                                                                          

TY:"Sennò che mi fai?Chiami il tuo paparino?"-chiede divertito-

VANE:"Tu non mi difendi?"-mi chiede con il labbruccio guardandomi;sbuffo,sedendomi sulla mia sedia-                

LORE:"Puoi farlo da sola."-rispondo guardando la ragazza infondo alla classe-                                                                    

VANE:"Guardami."-dice fredda,girandomi il viso verso di lei-

LORE:"Smettila Vanessa,stai rompendo i coglioni."-dico acido-"Vatti a sedere."-le indico una sedia,lontana da me-

Sconcertata si gira sui tacchi,per poi andarsi a sedere vicino alle sue amiche più galline di lei.

'Mamma mia è insopportabile.'

JACO:"Perchè non la lasci?"-mi chiede ovvio-                      

LORE:"Lo sai perchè non la lascio."-rispondo guardando la ragazza-

'Devo sapere il suo nome.'

...POV Bea...

'Ho ascoltato tutta la scena tra Lorenzo e Vanessa.

Ma come la tratta la fidanzata?

Mah.'

Alzo lo sguardo dalle mie gambe,sentendomi osservata e mi scontro con quello di Lorenzo;mi sorride salutandomi con la mano; abbasso lo sguardo non salutandolo.

'Che cosa vuole?

Non mi ha mai notata e ora,solo perchè mi ha vista in biblioteca,non smette di sorridermi e di guardarmi.

Mah,che vuole non lo capisco.'

LUSONI:"Buongiorno per tutto il giorno."-saluta allegro l'insegnante di pittura;ricambiamo il saluto-"Tutto bene le vacanze estive?"- chiede sorridendo,mentre iniziano mormorii- "Va bene va bene,fate silenzio."-ci zittiamo e lo guardiamo- "Iniziamo con la prima lezione,allora prendete ognuno di voi una tela bianca e iniziate a dipingere questo quadro."-dice posizionando il quadro in bella vista-

Prendiamo ognuno una tela e iniziamo a dipingere.

'Mi piace dipingere,disegnare,mi rilassa.'

LORE:"Ciao,sei nuova?"-mi giro alla destra,dove lo vedo seduto al mio fianco,mentre dipinge la sua tela;mi giro verso la mia e ricomincio a dipingere-"Sei muta?"-mi giro verso di lui e ci guadiamo;mi sorride-

Afferro la mia tela e cambio posto,allontanandomi da lui.

'Non riesco a capire cosa voglia da me.

Perchè si avvicina,perchè mi parla?Perchè?'

...POV Lore...

La guardo mentre afferra la sua tela e cambia posto;sorrido alzando le mani in aria,per poi farle ricadere lungo i miei fianchi.

'Mi sta facendo impazzire.

Scappa da me,scappa e non nè capisco il motivo.

Non può semplicemente rispondere alle mie domande,invece di scappare via?'

La guardo sorridendo mentre continua a dipingere.

'Ti farò sputare il tuo nome.

Voglio sapere il suo nome.'

Ritorno a dipingere,mentre l'insegnante Lusoni gira tra le tele,guardando i nostri lavori.

LUSONI:"Molto bene."-alzo lo sguardo e lo vedo di fianco alla ragazza;lo guarda sorridendo,per poi ritornare a dipingere-"Sei quello più indietro."-dice guardando la mia tela-

'Grazie,non faccio altro che guardare la ragazza di cui non so il nome.'

LUSONI:"Sbrigati,l'ho voglio finito prima della fine della seconda ora."-dice avvicinandosi ad un'altra tela-

Sospiro,ricominciando a dipingere.

...POV Bea...

Guardo la mia tela soddisfatta.

'Mi piace,mi sta proprio venendo bene.

Adoro dipingere paesaggi.'

Sento lo sguardo di qualcuno sulla schiena,mi volto e noto Lorenzo fissarmi;mi sorride,per poi ritornare a dipingere;mi giro verso la mia tela e ricomincio a dipingere.

'Non capisco proprio cosa voglia.

Perchè mi fissa tutto il tempo?Cosa vuole da me?'

Suona la campanella della prima ora,per dare inizio alla ricreazione;tutti iniziano ad uscire dall'aula,mentre io prendo una mela dalla mia borsa,rimanendo seduta sulla mia sedia.

LORE:"Mi piace molto come dipingi."-dice mentre mordo la mela;mi giro verso di lui e lo vedo guadare la mia tela;gira lo sguardo verso di me e mi sorride-"Me lo dici il tuo nome?"-mi chiede sorridendo guardandomi;mi giro verso la finestra, mangiando la mia mela-"Ok non vuoi dirmelo,allora tiro a indovinare."-dice mentre continuo a mangiare la mela, guardando fuori dalla finestra-"Chiara."-dice un nome sentendo il suo sguardo addosso-"Ok,lo prendo come un no;uhm"-pensa ad un'altro nome,mentre mordo la mela-"Serena?"-chiede guardandomi-                                                                              

MIKE:"Lorenzo andiamo."                                                        

LORE:"Arrivo."-gli sento dire-"Primo o poi me lo dirai il tuo nome."-dice,per poi andarsene-

Mi giro verso di lui e lo vedo uscire dalla classe con il suo amico.

'Perchè vuole sapere il mio nome?Perchè mi parla?

In tutti gli anni in questa scuola non mi ha mai notata,perchè adesso non mi lascia in pace?'

...POV Lore...

Esco dall'aula con Mike.

'Voglio conoscerla,voglio sapere il suo nome e più fa la misteriosa più mi incuriosisce.'

MIKE:"Allora?Come si chiama?"-mi chiede mentre raggiungiamo gli altri;alzo le spalle-                                        

LORE:"Non lo so,non vuole dirmelo;fa la misteriosa."-dico guardandolo-                                                                                    

TY:"Mi piacciono le ragazze misteriose."-afferma guardandomi malizioso-                                                                                  

JACO:"A te piacciono tutte le ragazze."-dice dandogli un pugno sulla spalla-                                                                                      
TY:"Vero."-dice dandogli ragione-"Ciao Luana."-saluta una ragazza che gli passa di fianco-"Ci divertiamo un po in bagno?"-le chiede camminando all'indietro,guardandola allontanarsi-

LUANA:"Sparati Tyler."-gli risponde allontanandosi con le sue amiche;Ty sospira ritornando a camminare normalmente-

LORE:"Sei sempre lo stesso Ty."-dico ridendo dandogli delle pacche sulla spalla-                                                                          
TY:"Devo scopare ragazzi;non scopo da ieri mattina."-dice guardando le varie ragazze che gli passano di fianco,mentre noi scoppiamo a ridere-                                                                  

VANE:"Amore mio."-afferma spingendomi contro il muro del corridoio,baciandomi sulle labbra,che non ricambio;l'allontano da me e lei mi guarda a bocca aperta-"Che ti prende?"-chiede accarezzandomi il petto-                                                                
LORE:"Lo sai cosa mi prende."-dico guardandola negli occhi-

VANE:"Ancora con questa storia?"-chiede stampandomi bacetti sul collo;l'allontano e mi guarda seria-                                  

LORE:"Smettila,non mi piace dare spettacolo davanti a tutta la scuola."-dico allontanandomi da lei-

'Non la sopporto.

Devo stare con lei per forza e sono stanco.

Vorrei lasciarla,finirla con tutto questo ma non posso;i miei genitori mi ammazzerebbero.'

Suona la campanella per dare fine alla ricreazione;ritorniamo all'aula di pittura e ci rimettiamo ai nostri posti,mentre guardo lei, seduta al suo posto.

LUSONI:"Forza riprendete con la pittura;voglio il ritratto del paesaggio finito entro quest'ora."-dice l'insegnante,mentre riprendiamo a dipingere-

...POV Bea...

Guardo la mia tela dopo aver terminato il mio ritratto;sorrido soddisfatta.

'Mi piace molto;sono molto soddisfatta.'

LUSONI:"Complimenti Bianchi."-mi giro verso l'insegnante e mi sorride-"Sei stata davvero molto brava."-dice guardando il mio ritratto-                                                                                          

BEA:"Grazie."-lo ringrazio,mentre suona la campanella-

LUSONI:"La prossima lezione vi darò il voto ai ritratti di oggi; potete andare al prossimo corso."-mi alzo dalla sedia, mettendomi sulla spalla la mia borsa,per poi incamminarmi verso l'aula di scultura-                                                      

FORTEZZI:"Buongiorno ragazzi,sedetevi."-saluta l'insegnante Mario Fortezzi di scultura;prendiamo posto,mentre l'insegnante si alza in piedi-"Oggi avremo due ore di scultura."-dice sedendosi sopra la cattedra-"Iniziate a modellare la creta e dovete creare questo vaso che ho preparato per voi;non preoccupatevi se non viene uguale,l'importante che sia un vaso."-inizio a modellare la creta e a creare un vaso-

'Adoro tutto dell'arte.

Mi rilassa e mi fa svanire tutti i miei problemi,non mi ci fa più pensare,liberandomi la mente.'

Suona la campanella dell'ultima ora e ho finito in tempo di creare il mio vaso.

'Mi è venuto un po storto ma può andare,non mi lamento.'

FORTEZZI:"Va bene ragazzi;chi non è riuscito a terminare il lavoro di oggi,lo finirà la prossima lezione;buon rientro a casa."-dice uscendo dall'aula-

Mi metto la mia borsa sulla spalla,per poi uscire dall'aula e da scuola,incamminandomi verso casa.

LORE:"Ehi aspetta."-gli sento dire fermandomi dal braccio;mi giro verso di lui e ci guardiamo;mi sorride-"Mi dici il tuo nome?"- mi chiede sorridendo,tenendomi per il braccio e io abbasso lo sguardo sulla sua mano che tiene il mio braccio-"Sei nuova?"-lo guardo-                                                            

BEA:"No."-rispondo,mentre continua a tenermi per il braccio-                                                                  

LORE:"Oh allora non sei muta."-afferma sorridendomi;abbasso lo sguardo facendo un mezzo sorriso-"Non sei nuova?"-mi chiede sorpreso;lo guardo-                                                              

BEA:"Non sono nuova."-confermo-                                        

LORE:"Non ti ho mai visto a scuola."-dice guardandomi-"Mi dici il tuo nome?"-mi chiede sorridendomi,lasciandomi il braccio-

BEA:"Perchè ti interessa?"-chiedo non capendo-                

LORE:"Perchè non vuoi dirmelo?"-mi chiede sorridendomi-

BEA:"Beatrice;mi chiamo Beatrice."-dico guardandolo;sorride mostrando i suoi bianchissimi denti-                                      

LORE:"Beatrice."-sussurra guardandomi-"Lorenzo."-si presenta porgendomi la sua mano,sorridendo-                                      

BEA:"So chi sei;il ragazzo popolare,con tanti amici,una ragazza e ricco."-dico non stringendogli la mano;sorride-                

LORE:"Tu sai tanto di me,mentre io non so nulla di te."-alzo le spalle-                                                                                            
BEA:"E continuerai a non sapere nulla."-dico seria-"Devo andare,ciao."-dico girandomi e incamminarmi verso casa mia-

LORE:"Ciao Bea."-lo sento salutarmi,mentre continuo a camminare-

'Bea.

Era da tanto che qualcuno non mi chiamava così.

Non capisco cosa voglia da me.'

Varco il grande portone del condominio e salgo le scale,per salire al mio appartamento;con le chiavi apro la porta,per poi entrare in casa e sentire la tv accesa;aggrotto la fronte.

'Chi c'è in casa?

Mio padre dovrebbe essere a lavoro.'

Cautamente mi incammino verso il soggiorno e rimango sorpresa di vedere mio padre,stravaccato sul divano con una birra in mano e altre cinque bottiglie vuote sul tavolino del soggiorno.

BEA:"Non sei andato a lavoro?"-gli chiedo guardandolo; sentendomi si gira verso di me e ci guardiamo-                  

PBEA:"Mi hanno licenziato."-dice come se nulla fosse, ritornando a guardare la tv e dal tono di voce,capisco che sia un po ubriaco-                                                                                    

BEA:"Come ti hanno licenziato?Come faremo a pagare l'affitto e le bollette?"-gli chiedo quasi urlando;si alza dal divano e indietreggio-                                                                                

PBEA:"Non alzare la voce con me."-dice furioso,dandomi un ceffone in faccia,facendomi cadere a terra,con una mano appoggiata sulla mia guancia dolorante;lo guardo mentre lui mi guarda furioso-                                                                              
BEA:"Cerca un'altro lavoro."-dico guardandolo,con una guancia dolorante-                                                                                    
PBEA:"Non cercherò un cazzo."-dice per poi bere l'ultimo sorso di birra-                                                                                          
BEA:"Come faremo ad andare avanti?"-gli chiedo alzandomi-

PBEA:"Non lo so,anzi si,lo so;andrai a lavorare."-dice sedendosi sul divano-                                                                                      
BEA:"A lavorare?Che lavoro potrei fare?"-gli chiedo guardandolo-                                                                              

PBEA:"Non lo so,cercatene uno oppure venditi,basta che porti i soldi a casa."-dice guardando la tv;lo guardo sorpresa dalle sue parole-

'Vendermi?

Neanche morta;piuttosto morirei di fame ma non mi venderei mai.'

PBEA:"Portami un'altra birra e preparami il pranzo che ho fame."-mi ordina con tono duro guardando la tv-

Entro in cucina,per poi afferrare una birra e portagliela.

PBEA:"Potevi aprirla,no?Devo dirti proprio tutto."-urla furioso alzandosi dal divano,per poi scaraventarmi contro il muro, facendomi mugolare dal dolore;mi vengono le lacrime agli occhi,mentre mi alzo da terra dolorante-                                                          
BEA:"Mi dispiace,non succederà più."-sussurro scusandomi-

PBEA:"Sarà meglio per te e ora vai a prepararmi il pranzo."-mi ordina con tono duro,sedendosi sul divano;mi scivola una lacrime, mentre rientro in cucina-

Inizio a preparargli il pranzo.

'Sono così stanca di tutti i maltrattamenti di mio padre.

Adesso dovrò cercarmi un lavoro.'

...POV Lore...

La guardo incamminarsi verso casa sua sorridendo.

'Beatrice;finalmente so il suo nome.

Mi piace molto anche il suo nome e la sua voce?Cazzo ha un suono così dolce.

Mi piace molto fisicamente,ma vorrei conoscerla.

Voglio conoscerla,non so perchè,però voglio conoscerla.

Mi interessa,mi incuriosisce.'

Arrivato a casa mia,varco il cancello salutando con la mano gli uomini nella cabina e inizio a salire la salita;entro in casa, chiudendomi la porta alle spalle.

ORAZIO:"Ben tornato a casa signorino Lorenzo."-mi saluta raggiungendomi-                                                                        

LORE:"Ciao Orazio."-lo saluto dandogli della pacche sulla spalla, mentre mi toglie dalle mani il mio skate-                          

ORAZIO:"I suoi genitori l'aspettano in sala da pranzo."-faccio un cenno con il capo e vado verso la sala da pranzo-                

LORE:"Ciao."-saluto entrando e mettermi seduto a tavola-

PLORE:"Tutto bene in accademia?"-annuisco-                    

LORE:"Faccio io Mirta."-dico fermandola nel servirmi-    

MIRTA:"E' il mio compito."-dice guardandomi-                    

LORE:"Le vedi queste?"-le mostro le mie mani;annuisce-"Le so usare e posso servirmi da solo."-dico per poi servirmi,mentre Mirta sorride guardandomi-                                  

MLORE:"Dovresti farti servire Lorenzo."-mi rimprovera;la guardo-                                                                                        

LORE:"Posso farlo da solo."-dico iniziando a mangiare,mentre Mirta inizia a servire mio padre e mia madre-

'Odio farmi servire.

Posso farlo benissimo da solo.'

Appena finisco di pranzare,mi alzo da tavola.

PLORE:"Stiamo ancora mangiando io e tua madre."-mi rimprovera-                                                                                  

LORE:"Buon appetito."-dico uscendo dalla sala da pranzo con il mio piatto in mano-"Mirta dove metto questi?"-le chiedo entrando in cucina;mi guarda-                                              

MIRTA:"Non c'era bisogno che portassi i piatti."-dice togliendomi dalle mani il mio piatto,posate e bicchiere-    

LORE:"Lo faccio volentieri."-dico sorridendo baciandola sulla guancia;sorride accarezzandomi il viso-                              

MIRTA:"Non fare arrabbiare i tuoi Lorenzo."-la guardo mentre sgranocchio un grissino appena sfornato-                            

LORE:"Non ci capiamo Mirta;odio essere servito e loro amano essere serviti,siamo diversi in tanti punti di vista e non adiamo d'accordo e non ci capiamo."-dico inzuppando il grissino in una glassa-"Mmm buona;cos'è?"-chiedo inzuppando di nuovo il grissino nella glassa;sorride accarezzandomi il viso-        

MIRTA:"E' una semplice glassa al limone per dolci."-mi spiega- "Che non si mangia con i grissini."-dice sorridendo;alzo le spalle-                                                                                            

LORE:"E' buona con i grissini."-dico sincero;sorride-

MIRTA:"Come sono andati i corsi?"-mi chiede-    

LORE:"Bene;ho conosciuto una ragazza."-dico sorridendo, sorride-                                                                                    

MIRTA:"E da questo sorriso intuisco che ti piaccia."-dice sorridendo;annuisco-                                                                

LORE:"Sì,mi piace molto fisicamente;mi ha colpito fin da subito e vorrei conoscerla."-sorride accarezzandomi il viso-"Vado in biblioteca,magari la incontro."-dico baciandola sulla guancia-

MIRTA:"Va bene,torna per cena."-faccio un cenno con la mano, uscendo dalla cucina e incamminarmi verso la porta d'ingresso-

ORAZIO:"Signorino Lorenzo."-girando gli occhi,mi giro verso di lui-                                                                                                  
LORE:"Dimmi e non chiamarmi signorino,quante volte devo dirtelo?"-chiedo infastidito-                                                

ORAZIO:"Suo padre mi ha dato l'ordine di non farla uscire di casa."-alzo le sopracciglia-                                      

LORE:"Perchè?"-chiedo non capendo-                              

ORAZIO:"Non mi ha detto nient'altro,mi ha solo dato l'ordine."-mi spiega-                                                                                    
LORE:"Voglio andare in biblioteca."-dico guardandolo-

ORAZIO:"Esca adesso signorino Lorenzo che i suoi genitori sono in una riunione;se suo padre mi chiederà di voi,dirò che è in camera sua e non volete essere disturbato."-sorrido abbracciandolo-                                                                          

LORE:"Grazie Orazio."-dico staccandomi dall'abbraccio-

ORAZIO:"Coraggio,vada."-dice aprendomi la porta;sorrido dandogli delle pacche sulla spalla,per poi uscire di casa-

'Adoro sia Orazio che Mirta.

Ci sono sempre per me e mi aiutano sempre,ogni volta che ho bisogno di una mano,loro ci sono.

Quanto vorrei essere loro figlio e non figlio dei miei genitori, che sembro tutto,tranne loro figlio.'

Entro in biblioteca;saluto con il sorriso Carla che ricambia e mi metto seduto ad un tavolo;mi guardo intorno ma Beatrice non c'è.

'Peccato,mi sarebbe piaciuto incontrarla e rivederla.'

...POV Bea...

Sono chiusa in camera mia a pensare cosa potrei fare.

'Devo trovare per forza un lavoro.

Mio padre non nè cercherà uno,così dovrò farlo io.

Che lavoro potrei fare?'

PBEA:"Beatrice."-mi chiama urlando dal soggiorno;mi alzo di scatto dal mio letto e lo raggiungo in soggiorno-"Mezz'ora fa ti ho chiesto di portarmi una birra,DOV'E'?"-urla facendomi chiudere gli occhi;li riapro e lo guardo alzarsi dal divano-    

BEA:"Te lo portata."-dico sincera guardandolo-                  

PBEA:"Me l'hai portata?E dov'è che non la vedo?"-chiede con tono duro avvicinandosi-                                                            

BEA:"L'hai finita."-rispondo guardandolo-                            

PBEA:"E che aspetti ha portarmene un'altra?!"-urla furioso, spingendomi forte,facendomi sbattere la schiena sullo spigolo di un mobile del soggiorno,facendomi mugolare dal dolore-                      

BEA:"Mi dispiace,te nè porto subito un'altra."-dico con le lacrime agli occhi,andando in cucina-

Mi appoggio con la schiena,leggermente dolorante,sulla parete della cucina piangendo in silenzio.

'Non c'è la faccio più,sono così stanca.

Mi tratta come una serva.'

PBEA:"La mia birra."-urla dal soggiorno-                                  

BEA:"Arrivo."-dico asciugandomi le lacrime e prendere una bottiglia di birra,tirando via il tappo-

Esco dalla cucina e mi avvicino a lui,porgendogli la birra,che afferra di malo modo.

BEA:"Io esco."-dico guardandolo;mi guarda-                        

PBEA:"E dove pensi di andare?"-mi chiede per poi bere un sorso di birra-                                                                                

BEA:"A cercare lavoro."-dico andando alla porta-            

PBEA:"Cerca di tornare a casa con un lavoro."-dice mentre esco di casa;mi chiudo la porta alle spalle,per poi scendere le scale-

'Forse so chi mi potrebbe darmi un lavoro.

O almeno lo spero.'

Asciugandomi le lacrime entro in biblioteca e mi avvicino a Carla.

CARLA:"Che ti è successo tesoro mio?"-mi chiede preoccupata vedendomi strana in viso,prendendomelo tra le mani-        

BEA:"Mio padre a perso il lavoro."-dico guardandola negli occhi-                                                                                          

CARLA:"Oh mi dispiace."-dice dispiaciuta,accarezzandomi il viso-                                                                                                
BEA:"Per favore mi puoi assumere?"-le chiedo con le lacrime agli occhi-"Mi va bene qualsiasi cosa;pulire,sistemare i libri, davvero qualsiasi."-la supplico,mentre mi scendono delle lacrime;sorride-                                                                        

CARLA:"Ho bisogno di una mano."-sorrido piangendo,per poi abbracciarla;sorride stringendomi e accarezzandomi la schiena-

BEA:"Grazie."-la ringrazio allontanandomi da lei;mi sorride accarezzandomi il viso e asciugarmelo-                  

CARLA:"Quando vuoi iniziare?"-mi chiede guardandomi;alzo le spalle-                                                                                              
BEA:"Anche adesso."-dico sorridendo;sorride annuendo-

CARLA:"Va bene;ci sono dei libri dentro quelli scatoloni,puoi iniziare a sistemarli negli appositi scaffali."-annuisco sorridendo-                                                                                    

BEA:"Grazie ancora Carla."-dico per poi baciarla sulla guancia; sorride,mentre mi incammino agli scatoloni,asciugandomi le lacrime-

'Sapevo di poter contare su di lei.

Se tornavo a casa senza lavoro non so cosa mi faceva mio padre.'

Inizio a mettere i libri al proprio posto.

...POV Lore...

La vedo entrare e sorrido,mentre la seguo con lo sguardo andare verso Carla e parlare con lei.

'Sono felice di rivederla.'

La guardo mentre si asciuga le lacrime avvicinandosi a degli scatoloni e iniziare a mettere a posto i libri.

'Che le è successo?

Perchè piangeva?E perchè sta sistemando quei libri?'

Mi alzo e mi avvicino a Carla.

LORE:"Che le è successo?"-chiedo guardandola mentre sistema dei libri-                                                                                      
CARLA:"Suo padre ha perso il lavoro e si è rimboccata le maniche."-mi spiega guardandola;faccio un cenno con il capo avvicinandomi a lei,mentre sale su una scala,per sistemare dei libri in alto-                                                                                  
LORE:"Ciao."-la saluto guardandola;sentendomi perde l'equilibrio sulla scala,cadendo e per fortuna riesco a prenderla al volo; ci guardiamo negli occhi,mentre la tengo in braccio, come se fosse una sposa e le sorrido-"Stai bene?"-le chiedo mettendola a terra;fa una smorfia di dolore mentre passo una mano sulla sua schiena-"Ti sei fatta male?"-le chiedo guardandola-                                                                                

BEA:"No."-risponde girandosi,per prendere altri libri dallo scatolone-                                                                                    

LORE:"Mi dispiace per tuo padre."-si gira di scatto verso di me e ci guardiamo-                                                                                
BEA:"Scusa?"-chiede non avendo capito-                              

LORE:"So che tuo padre ha perso il lavoro,mi dispiace."-dico sincero,mentre lei guarda di scatto Carla-"Se vuoi posso chiedere a mio padre di assumere tuo pa"                              

BEA:"Non ho bisogno del tuo aiuto."-dice fredda,non facendomi finire di parlare-                                                      

LORE:"Volevo solo essere gentile e darti una mano."-dico sincero-                                                                                          

BEA:"Non ti sei mai accorto di me in quattro anni,fammi il favore di continuare ad ignorarmi."-sputa acida,per poi girarsi e andare a sistemare dei libri-

'Ma che cazzo le è preso?

Volevo solo aiutarla,non volevo che si arrabbiasse.'

La guardo mentre mi incammino verso l'uscita della biblioteca; saluto Carla con la mano,per poi uscire e incamminarmi verso casa.

'Non so che le è preso.

Perchè ha reagito in quel modo?Volevo solo aiutarla e provare a chiedere aiuto a mio padre,per vedere se potesse assumere il suo.'

...POV Bea...

'E' stato carino da parte sua volermi aiutare,provare a chiedere a suo padre di assumere il mio,ma non potevo e non posso accettare il suo aiuto.

Scoprirebbe che mio padre è quasi tutto il giorno sempre ubriaco e che mi maltratta fisicamente e sinceramente non voglio che lo sappia nessuno.'

Sono le sei di sera e mi avvicino a Carla.

BEA:"Ho sistemato tutti i libri,c'è altro che possa fare?"-mi sorride-                                                                                      

CARLA:"No tesoro mio,vai pure a casa."-sorrido annuendo;le bacio la guancia-"Ci vediamo domani."-annuisco-                

BEA:"A domani Carla e grazie ancora."-mi sorride baciandomi la guancia,per poi uscire dalla biblioteca-

Mi incammino verso casa.

'Mi è dispiaciuto avergli parlato in quel modo,ma devo allontanarlo da me.

Non voglio che nessuno sappia quello che mi succede in casa.'

Con le chiavi apro la porta di casa ed entro chiudendomi la porta alle spalle.

PBEA:"Hai trovato lavoro?"-mi chiede guardandomi-          

BEA:"Si."-rispondo guardandolo-                                            

PBEA:"Preparami la cena,che ho fame."-mi ordina con tono duro-

Entro in cucina,per poi iniziare a preparare la cena.

'Non mi ha nemmeno chiesto che lavoro faccio,non si è interessato minimamente.

Ci sto tanto male;vorrei tanto che fosse qui con me mia madre.

Con lei era tutto meraviglioso,eravamo una famiglia felice,ma quando è morta papà è cambiato e mi fa solo male.'

...POV Lore...

'Non faccio altro che pensare a Beatrice.

Vorrei tanto aiutarla,darle una mano,ma vuole che la ignori.

Mi fa tanta tenerezza e vorrei aiutarla.

E da ammirare;suo padre a perso il lavoro e lei si è rimboccata le maniche per dare una mano in casa.'

Spogliandomi dai miei vestiti e rimanendo in boxer,mi infilo sotto le coperte,per poi chiudere gli occhi.

...POV Bea...

Sono chiusa in camera mia;mi spoglio dai miei vestiti,per poi guardarmi la schiena dallo specchio,notando il livido.

'Per fortuna è sulla schiena e si può coprire facilmente,senza che nessuno si accorga di niente.'

Indosso il mio pigiama,per poi mettermi sotto le coperte e chiudere gli occhi.

Spazio autrice:

Buongiorno cari lettori ^^

Ed eccomi qui,come promesso,con la mia nuova storia : )

Come vi sembra il primo capitolo?Vi incuriosisce?

Fatemi sapere ; )

A presto.

-Elisa.





   
 
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