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Autore: MelancholyMonday    18/02/2016    1 recensioni
mi prese alla sprovvista, come in quei giorni dove il tempo cambia all'improvviso e tu, ti ritrovi a correre sotto la pioggia senza ombrello [...]
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ciao
Non sapevo come iniziare a scrivere, anche se in realtà non sto realmente scrivendo.
Era un girono caldo e pieno di profumi la prima volta che ci siamo incontrati ricordi?,
io ero seduta sul molo con i piedi nudi  che sfioravano l’acqua fresca del mattino che si alternava al canto dei gabbiani, al sapore del mare e al rumore di passi.
Ricordo che ti sedetti al mio fianco e mi raccontasti una storia, la storia di una ragazza che ricomincia a vivere.
Quella storia mi piacque molto ,e ogni tanto me la ripetevo mentre tremante cercavo di scacciare i miei demoni rifugiandomi nella vasca da bagno.
Non ho mai capito il perché andassi sempre li, ricordo solo che mi sedevo e aprivo l’acqua, aspettavo che salisse e che mi cullasse in quel suo abbraccio caldo e mortale.
Ricordo che non ho mai avuto paura di morire,eppure, il sentire avanzare l’acqua sulla pelle, quel lieve contatto, che senza barriere avvolgeva il mio corpo mi rendeva impotente.
           Una volta ricordo che mi portasti al luna parck, faceva freddo e la gente era poca, sentivo le loro voci tristi, come se non avessero voglia di festeggiare, o come se non avesse nemmeno importanza l’essere li, o almeno era quello che provavo io.
Ricordo che ci fermammo ad un chiosco e comprammo zucchero e caramelle, e che ne mangiai talmente tante che stetti male per due giorni.
Ahhh..  com’erano belli quei giorni di pioggia dove passavo ore davanti alla finestra a osservare i lampi, la pioggia scendere veloce sul vetro, e vedere il mondo distorto dalle mille goccioline, e non ricordo bene perché in quelle situazioni piangessi tenendomi la faccia paonazza stretta nelle mani, e spingevo con tutte le mie forze sulle tempie per far cessare tutto.
Vorrei che fosse stato tutto più semplice, per me… e per te soprattutto, non dev’essere stato facile in fin dei conti assistere a tutto quello che è successo in questi anni.
Non dev’essere stato facile assistere alla mia autodistruzione giorno per giorno mentre facevi di tutto per rendermi felice ..
Ma la vera domanda in tutto questo è.. Volevo davvero essere salvata?
A malincuore ti rispondo no.
Ho sempre percepito il mondo in modo diverso, ho affrontato la mia malattia che mi divorava , quella depressione che mi portava a pensare al suicidio giorno dopo giorno, e che mi corrodeva l’anima ogni volta che avevo un attacco di panico.
La sensazione della liberazione l’ho trovata sai.. quando ho deciso di liberarmi per sempre di quel tormento che mi sentivo scorrere dentro, era un veleno talmente penetrato in profondità che non potevo far altrimenti.
 E ora, non aver paura di leggere queste ultime righe, si forte…
 
Ricorderò sempre quel giorno, era inverno esattamente Novembre, ero sola in casa e sapevo che era il giorno perfetto per farlo, andai in bagno e mi sedetti nella vasca da bagno, accesi l’acqua era calda e piacevole, ricordo che saliva veloce mentre io con gli occhi piani di lacrime incisi i miei polsi con un vecchio coltellino che portavo sempre con me.
Lo vidi, lo vidi uscire scarlatto e limpido quel veleno che tanto mi aveva fatto odiare me stessa, lo feci uscire e mi abbandonai a tutto.
 
 
Ho voluto farti recapitare questo per farti sapere cosa ho passato, non è stato facile quel periodo durato anni, mesi, minuti e secondi che mi resero la vita un inferno. Vorrei che ricordassi quello che ho passato, QUELLO CHE HAI PASSATO, pechè se stai leggendo questa mia lettera vuol dire che in fondo non eravamo così dannatamente disperate.

   
 
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