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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    19/02/2016    6 recensioni
Lucy è l'erede del patrimonio Heartphilia e la sua vita è stata sempre minacciata da tentati sequestri e killer, ma è sempre riuscita a cavarsela. Questa volta però è stato assoldato il miglior killer sulla piazza. A chi potrà chiedere aiuto Lucy, per fermare questo infallibile sicario?
Ehm...sì, il titolo e la trama non sono dei migliori, ma spero che una sbirciatina la darete comunque. Premetto che questa è la mia prima NaLu OOC AU e quindi siate clementi >.< il rating è inizialmente giallo, ma potrebbe salire.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno. CHAOS!!!
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cobra/Kinana, Meredy, Natsu/Lucy, Un po' tutti, Zancrow
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12: Una decisione inaspettata

Flare soffocò un'imprecazione nel mancare nuovamente la sua avversaria con il pugnale. All'inizio aveva pensato ad uno scontro rapido che sis arebbe dovuto concludere in suo favore, ma quella ragazzina che stava affrontando era una spina nel fianco.

Poco lontano da lei, una ragazzina molto giovane dai lunghi capelli blu, legati in due code laterali, la fissò con sguardo serio "Non ti lascerò andare da Natsu-san!"

"Wendy Marvell, credevo che le storie su una ragazzina così giovane come assassina fossero solo delle favole per bambini." sibilò Flare leccando la lama del suo coltello. Dopo qualche secondo di studio, la ragazza dai capelli rossi si scagliò addosso a Wendy e tentò di ferirla con dei rapidi fendenti ma l'avversaria continuava a schivarli indietreggiando velocemente, finché non si trovò con le spalle contro il portone di vetro.

"Presa!" esultò Flare menando un veloce affondo, ma Wendy aprì verso l'interno il portone all'ultimo e deviando così la lama dopodiché rotolò in avanti e poi colpì con un calcio al fianco Flare. La ragazza digrignò i denti a causa della botta e cercò nuovamente di ferirla ma Wendy le saltò sul braccio e glielo bloccò contro il corpo, facendola cadere a terra.

-Una presa articolare al braccio? Maledetta mocciosa!-

Flare cercò di liberarsi il braccio e, non riuscendoci, provò a ferire Wendy al volto col coltello ma la ragazzina le morse con violenza la mano, facendole perdere la presa sull'arma. Urlando con rabbia, Flare riuscì a rimettersi in piedi e sollevò Wendy di pesò scagiandola poi contro il portone di vetro che andò in frantumi, ferendo la ragazzina al volto. Alcuni passanti si girarono spaventati e Flare notò che qualcuno aveva già messo mano al cellulare per chiamare la polizia.

"Maledizione!" sbottò Flare colpendo Wendy con un calcio alla testa per poi correre via, salendo su un SUV nero che accelerò all'istante, portandola via. Dopo essersi leccata un po' la ferita alla mano, la ragazza prese il cellulare e chiamò il suo capo.

"Allora?" domandò Jose con tono speranzoso.

"I tre sicari sono ancora impegnati a gestire i traditori. Io sono stata fermata da un'altra assassina." spiegò Flare e, un istante dopo, poté udire un vaso andare in frantumi.

"Maledizione! Non è possibile che ogni volta qualcosa vada storto!" urlò adirato Jose massaggiandosi poi le tempie "Spero solo che quei tre abbiano più successo di te..."

***

Zancrow fissò con sguardo folle Hades, tenendo però Meredy e l'altro ragazzo nel suo campo visivo. Il polso destro era ancora bloccato dalla catena dell'anziano e aveva già subito diversi danni quando era stato scagliato contro il SUV.

Di punto in bianco si girò verso l'altro avversario per cercare di correre verso di lui ma Hades lo strattonò con la catena e Zancrow ne approfittò subito correndo invece verso di lui. Tuttavia l'uomo aveva già previsto una tattica simile perciò scartò di lato e, tirando la catena, fece in modo di bloccargli il braccio destro contro il corpo, costringendolo poi in ginocchio e mettendogli un piede in mezzo alle scapole per tenerlo fermo.

"Sei ancora troppo agitato, Zancrow." disse Hades con tono calmo ma, malgrado avesse un solo occhio, notò un leggero movimento sotto la giacca del biondo e fece appena in tempo a balzare di lato prima che un proiettile lo centrasse in pieno.

Zancrow si rialzò velocemente in piedi puntando la pistola contro Kain ma Hades, muovendo rapidamente la catena, colpì l'arma facendola finire in aria, dopodiché si lanciò contro il biondo che saltò in alto afferrando la postola con i denti. Iniziò quindi a deviare alcuni colpi di Hades usando solo il braccio sinistro e, quando fu in una buona posizione, usò la lingua per premere il grilletto ma Hades evitò senza problemi, colpendolo poi con un montante alla bocca dello stomaco.

Il biondo strinse i denti sull'impugnatura dell'arma e ribatté con una ginocchiata nel ventre, facendo indietreggiare l'uomo per poi tentare di afferrarlo con entrambe le mani. Hades non ci pensò due volte e, con un movimento della catena, blocco un polso contro l'altro, ma un proiettile di Zancrow gli ferì l'orecchio destro, costringendolo a gettarsi a sinistra, lasciando così una buona visuale per Kain.

Zancrow chiuse appena l'occhio destro e premette nuovamente il grilletto con la lingua, colpendo il moro in pieno nella spalla destra, facendolo urlare per il dolore. Il ragazzo fu costretto a lasciare andare Meredy che corse a nascondersi dietro al SUV continuando però a guardare lo scontro e, in quel momento, Zancrow fu colpito con un calcio al volto da Hades, facendo finire la pistola lontano dal sicario.

"Sei sempre stato un portento con le armi da fuoco." ammise Hades tirando la catena per sbilanciare Zancrow che riuscì comunque a bloccare un pugno in arrivo ghignando "Tutto merito dei suoi insegnamenti, Master Hades!"

I due iniziarono un serrato combattimento corpo a corpo ma a causa della catena Zancrow veniva più volte sbilanciato e non riusciva a concludere molto. Poco lontano, Kain si riprese dal dolore alla spalla e si avvicinò a Zancrow con un'incredibile velocità, colpendolo con un calcio nel ginocchio, facendogli perdere l'equilibrio, permettendo così ad Hades di sagliarlo contro un pilastro di cemento con un calcio.

Zancrow tossì un po' di sangue ma si rialzò subito e Hades tese di nuovo la catena, preparandosi ad attaccarlo di nuovo ma uno sparo echeggiò nel posteggio e un anello della catena si spezzò all'istante, sorprendendo i tre sicari che si girarono all'unisono verso l'origine del suono, individuando Meredy con la pistola di Zancro, ancora fumante, stretta nelle mani.

"L... lasciatelo stare!" urlò poi la ragazza mirando a Kain e Hades. Il primo la fissò con uno sguardo a metà tra il preoccupato ed il terrorizzato, mentre il secondo rimase particolarmente calmo "Hai davvero una buona mira, ragaz...!" ma un cazzotto di Zancrow gli impedì di finire la frase, facendolo volare a terra. Il biondo poi colpì Kain con un calcio al volto e lo fece sbattere contro un pilastro di cemento, dopodiché si avvicinò a Meredy, prendendo la pistola.

"Uhm... pare che io abbia commesso un errore di calcolo." disse Hades massaggiandosi la faccia per poi estrarre una strana sfera viola che lanciò a terra, generando un fortissimo bagliore il quale costrinse Zancrow e Meredy a coprirsi gli occhi. Il bagliore durò diversi secondi e, quando furono in grado di vedere di nuovo, Hades e Kain erano svaniti nel nulla.

"Tsk... sono scappati." sibilò Zancrow sedendosi contro il SUV mentre un rivolo di sangue gli scendeva lungo la fronte. Meredy si sedette di fianco a lui e il ragazzo la guardò "Ottimo colpo con la catena".

La ragazza mostrò un timido sorriso "Il mio hobby è servito a qualcosa... su, cerchiamo di andare dagli altri, potrebbero aver biogno di te." e lo aiutò ad alzarsi.

***

Cobra era in seria difficoltà. Di solito lui combatteva usandoi suoi veleni che permettevano di concludere lo scontro con facilità ma ora era costretto a combattere contro il suo ex-maestro e un suo ex-compagno, entrambi più predisposti al combattimento corpo a corpo rispetto a lui.

Racer si scagliò contro di lui e Cobra tentò di mirarlo con la pistola dovendo poi ripiegare sul coltello nell'esatto momento in cui mancò il bersaglio col primo colpo, riuscendo a tenerlo a distanza.

-Ho già sparato tre colpi, me ne restano sei.- ricapitolò Cobra avvertendo Kinana alle sue spalle evidentemente scossa da quanto stava succedendo davanti a lei. Poco lontano da lui, Zero aveva impugnato due lunghe fruste dentate e lo aveva colpito giusto un paio di volte, per il puro gusto di stuzzicarlo.

Il biondo si avvicinò nuovamente verso di lui passando alla sua sinistra ma, non appena Cobra tentò di colpirlo col coltello, una sferzata di Zero gli ferì il braccio, facendolo rallentare, e Racer ne approfittò per colpirlo con una gomitata al volto. Cobra sparò quindi due colpi contando di prenderlo ma l'avversario si era già spostato verso la sua destra e quindi riuscì solo a ferirlo entrambe le volte sul fianco destro.

Non appena Racer si allontanò per tornare da Zero, però Cobra puntò la pistola verso i due e sparò un altro colpo. Stavolta fu Zero ad essere ferito alla coscia destra ma era solo un graffio per lui e quindi non diede troppo peso alla cosa.

La guardia del corpo assunse di nuovo una posizione di guardia. Aveva solo ferito i suoi avversari e gli restavano due proiettili. C'erano due motivi per cui non era in grado di combattere al meglio in quel momento, il primo era che, seppur non lo desse a vedere, Racer stava mirando a Kinana la maggior parte delle volte e perciò Cobra doveva combattere sulla difensiva mentre, sempre riguardante Kinana, non voleva uccidere qualcuno davanti a lei come se niente fosse. L'aveva visto combattere nel bagno pubblico qualche giorno prima ma ora la situazione era diversa.

"Coraggio Cobra, so bene che puoi fare più di così." lo incitò Zero con quel suo sorriso inquietante.

Il ragazzo fece dei respiri profondi ma, proprio in quell'attimo di tregua, Racer scattò nuovamente verso di lui e lo colpì con un calcio al ventre, ricevendo però un ampio taglio sulla coscia da parte di Cobra che si fece sotto a sua volta, puntandogli la pistola contro il petto. Racer la deviò con un braccio ma l'avversario riuscì a riportarla verso di lui, colpendolo al mento con la canna.

Il biondo sputò un po' di sangue ma non esitò a colpirgli di taglio la mano armata di pistola. Cobra non perse la presa e premette il grilletto. Il proiettile sfiorò la temia di Racer aprendogli un altro taglio rovente che lo fece urlare per il dolore mentre Cobra tentò di ferirlo col pugnale attaccandolo con un fendente dall'alto, ma una sferzata improvvisa di Zero lo colpì all'occhio destro facendo urlare anche lui.

I due ragazzi caddero a terra tenendosi una mano sulle ferite e Cobra andò leggermente nel panico avvertendo quel tipo di dolore dato che, conla precisione di Zero, era probabile che avesse appena perso l'occhio. Il suddetto uomo, mantenendo il sorriso, ignorò completamente Racer e si avviò verso Kinana che iniziò a tremare senza controllo, alzando lentamente il braccio con cui teneva il coltello da cucina.

"Le ragazze non dovrebbero giocare coi coltelli." disse Zero "Ora, perché non me lo dai e fai un viaggetto nell'aldilà?"

La paura si impadronì della ragazza e, urlando, scagliò il coltello addosso a Zero che, avendo messo via le fruste, non ebbe problema ad alzare una mano per prenderlo al volo ma, con sua somma sorpresa, Cobra alzò un braccio e afferrò il coltello prima di lui, conficcandoglielo poi nel piede destro.

Zero si lasciò sfuggire un'imprecazione e, con la gamba buona, colpì Cbra al ventre, scagliandolo contro un mobiletto. L'uomo poi si tolse il coltello dal piede e fu sul punto di avventarsi su Cobra ma si arrestò all'ultimo, portando due dita su un piccol auricolare all'orecchio.

"Sono io." rispose l'uomo sgranando leggermente gli occhi "Oh siete scappati? Questa è bella!" e dopo alcuni secondi di silenzio aggiunse "Ricevuto, ci ritiriamo anche noi".

Guardando divertito Cobra e Kinana, si voltò e, dopo aver sollevato Racer, se ne andò "Ci vediamo Cobra, stai pur certo che avremo un altro modo di parlare nei giorni a venire!" e uscì dall'appartamento, lasciandosi alle spalle un'inquietante risata.

L'assassino sospriò e si sistemò meglio contro il mobiletto, cercando di riprendere fiato mentre Kinana si avvicinò a lui.

"Mi dispiace..." disse poi Cobra confondendola "Ti ho fatto assistere a tutto questo..."

"Non dire niente." sussurrò Kinana portando una mano sulla ferita all'occhio "Ora pensiamo alla ferita, poi parleremo, ok?" e il ragazzo si ritrovò suo malgrado ad annuire.

***

Natsu era ancora contro il muro, fissando in cagnesco il ragazzo che si stagliava vicino alla porta della camera, fissandolo con i suoi calmi occhi neri.

"Non vieni ad abbracciare tuo fratello?"

"Zeref..." sibilò Natsu indurendo lo sguardo "Credevo che fossi morto anni fa".

"Io non posso morire Natsu, non per mano di alcuni terroristi." precisò Zeref con un sorriso "Mi piacerebbe morire per mano tua se possibile, ma sembra che oggi non sarà il giorno".

Natsu spostò rapidamente lo sguardo verso Gildarts e poi su Lucy, ancora a terra dopo che l'uomo l'aveva lasciata cadere a terra.

"Non crediate di poterla portare via senza lottare." sibilò il rosato infilando un'altra lama nel suo coltello tattico "Dovrete prima uccidere me".

"Lo sai bene che non potrei mai fare una cosa simile." disse Gildarts con un sorriso "Sei pur sempre un mio ex-allievo!"

Natsu non badò troppo a quelle parole, valutando la situazione: Lucy era a terra e non poteva muoversi liberamente, Gildarts era vicino a lei e, in un combattimento corpo a corpo, avrebbe facilmente allontanato Natsu impedendogli di liberarla, e poi c'era Zeref, suo fratello che credeva morto da anni. Il rosato si scrocchiò il collo e si scagliò verso Gildarts ma, all'ultimo, scagliò la lama del suo coltello balistico contro Zeref che la evitò all'istante.

L'uomo si preparò a riceverlo ma Natsu afferrò la coperta del letto di Lucy e la lanciò in avanti, aprendola il più possibile. Gildarts non batté ciglio e distese in avanti la protesi dove era installato uno strano apparecchio che, dal palmo, generò un violento spostamento d'aria che spazzò via la coperta ma Natsu era già scomparso.

Gildarts abbassò lo sguardo giusto in tempo per vedere un pugno del suo ex-allievo che lo colpì in pieno sul mento, facendogli piegare la testa all'indietro. Natsu ne approfitò poi per prendere Lucy con un braccio e gettarsi di nuovo oltre il letto. Nel tempo in cui Gildarts riportò lo sguardo su di lui, Natsu mise una mano sotto al letto della ragazza e tirò fuori una magnum a sei colpi, sorprendendo l'uomo che si gettò di lato evitando i primi tre proiettili.

Il rosato spostò il braccio per aggiustare la mira ma Zeref gli fu addosso e bloccò la canna dell'arma con una mano, cercando di afferrargli il polso con l'altra. Natsu lasciò andare l'arma ma colpì il fratello con un cazzotto al costato, facendogli perdere la presa sulla pistola che venne presa al volo dalla guardia del corpo.

Gildarts si sistemò in quel momento e lo colpì con lo spostamento d'aria scagliandolo contro un armadio e distruggendo le ante di legno. Malgrado fosse a terra, Natsu cercò di rialzarsi subito per sparare gli ultimi proiettili ma l'ex-maestro gli afferrò la canna della pistola con la protesi e, stringendo le dita, piegò il metallo, impedendogli di sparare.

Soffocando un'imprecazione Natsu lasciò andare l'arma e cercò di colpire l'uomo al volto con un pugno ma Gildarts balzò all'indietro gettando a terra la magnum inutilizzabile.

La situazione tornò stabile per qualche secondo, finché Gildarts non portò due dita su un auricolare "Che succede?" e dopo qualche secondo "Cosa? Ma ho qua il bersaglio, devo solo togliere di mezzo una seccatura! ... Tsk, d'accordo".

L'uomo sospirò con delusione "Sei fortunato Natsu, devo tornare indietro. Prenderò la tua amichetta la prossima volta." e il rumore di un elicottero si udì fuori dalla finestra che andò in frantumi. Una scaletta di corda iniziò a sventolare sul balcone della stanza e Zeref e Gildarts si appesero ad essa.

"Ci vediamo Natsu, spero che un giorno potremo risolvere la questione una volta per tutte." disse Zeref sorridendogli prima che l'elicottero li portasse via. Natsu rimase qualche secondo in silenzio dopodiché tirò un pugno a terra "Maledizione!"

Cercando di calmarsi, slegò Lucy che lo abbracciò di slancio, stringendosi a lui "Scusami, scusami davvero... ti ho trattato da schifo e... e..."

"Non fa niente." disse Natsu accarezzandole la schiena "E' stata colpa mia, non succederà più... non permetterò più che si avvcinino a te." e, dopo averle asciugato le lacrime, la aiutò a rialzarsi. Dovevano parlare con gli altri.

***

Dopo qualche ora, quando la polizia se ne era andata e le ferite dei vari ragazzi erano state bendate, tutti e sei più Wendy erano seduti nel salotto della casa di Lucy. I tre assassini/guardie del corpo su un divano e le tre ragazza su quello di fronte, con Wendy seduta su una poltrona che lanciava delle timide occhiate di tanto in tanto.

"Quindi... siete stati voi ad uccidere le precedenti guardie del corpo di Lucy e stavate anche per uccidere lei..." disse Kinana e Cobra annuì senza guardarla.

"Quelli che ci hanno attaccato erano vostri... compagni assoldati probabilmente da quello che vi ha assoldato prima a voi, giusto?" domandò Meredy fissando Zancrow che annuì, sostenendo comunque lo sguardo della ragazza.

Lucy rimase per qualche secondo in silenzio poi si voltò verso Wendy "Anche lei è un'assassina?"

"Più o meno..." rispose Natsu "Anche lei è esperta nel combattere come noi, ma lei è una vera e propria guardia del corpo, solo che abbiamo avuto modo di lavorare assieme alcune volte, inoltre ha un'alta conoscenza medica".

Il silenzio tornò a regnare nella stanza e Lucy non poté dire nulla alle sue amiche. Le aveva tenute all'oscuro di tutto e, benché fossero ormai 'buoni', le aveva mandate da sole con degli assassini, rishiando di farle morire per ben due volte.

"Perché?" domandò poi Kinana attirando la loro attenzione "Perché non potete fare qualcosa per quello che vi ha assoldato? Sta cercando di uccidere Lucy!"

Cobra si strinse nelle spalle "Non possiamo farlo. Noi assassini siamo persone orribili che hanno abbandonato molti principi, ma seguiamo un codice e quel codice ci impedisce di rivelare il nostro datore di lavoro e di ucciderlo finché il nostro nuovo datore di lavoro non ce lo chiederà espressamente. Ovviamente la prima regola proteggere la suddetta persona pericò noi possiamo solo difendere la signorina Lucy".

Kinana rimase in silezio non riuscendo a capacitarsi della situazione in cui si era cacciata.

"Natsu..." iniziò Lucy alzando lo sguardo sul rosato "Voi ora servite la mia famiglia no? Ogni mia richiesta deve essere esaudita, è corretto?"

Il rosato alzò un sopracciglio ma annuì.

"Allora... per favore, addestratemi a combattere o per lo meno a difendermi." sentenziò Lucy lasciando tutti i presenti basiti.

"Cosa? Perché mai dovremmo farlo? Noi siamo qui per proteggerti!" protestò Natsu ma Lucy ribatté "Lo so bene ma se per caso dovesse succedere di nuovo come oggi? Se non avessi fatto cadere quell'oggetto forse tu non saresti entrato e mi avrebbero portata via! Non voglio impedervi di fare il vostro lavoro ma non voglio dipendere solo da voi per la mia sicurezza! L'ho fatto per troppi anni..."

Natsu e i suoi compagni si scambiarono delle occhiate ma, prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, Meredy si alzò "Zancrow, addestra anche me per favore!" e il biondo la fissò allibito "Voi non potete essere sempre presenti anche se siete molto bravi... io voglio aiutare la mia amica e questo è l'unico modo che mi viene in mente!"

"Ma Meredy..." iniziò Kinana guardando l'amica sapendo benissimo che aveva ragione. Lentamente spostò lo sguardo su Cobra che la fissò confuso "P... potresti addestrare anche me? Non voglio essere tenuta fuori..."

"Ragazze..." sussurrò Lucy ma Meredy le tappò la bocca "Non preoccuparti Lucy, ormai siamo dentro anche noi!" e le sorrise prima di abbracciarla imitata subito da Kinana.

Wendy sorrise alla vista delle ragazze, Zancrow ritrovò il suo ghigno divertito mentre Cobra fissò Natsu "Allora? La tua decisione?"

Natsu si massaggiò le tempie sospirando, dopodiché fissò le ragazze "E sia... vi addestreremo a difendervi." le ragazza esultarono ma si calmarono non appena videro un ghigno sulle labbra di Natsu "Ma vi avviso, rimpiangerete questo momento per il resto delle vostre vite".

Le ragazze deglutirono e, solo per un secondo, ebbero l'impressione di aver fatto una scelta tutt'altro che saggia...






Angolo dell'autore:

Ed eccoci tornati anche su questa fic! Chiedo scusa come al solito per il ritardo ma ormai ho davvero poco tempo per scrivere... spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il prossimo dove inizierà il temutissimo addestramento!

See you around and have a good day!!!

  
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