Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: AuraNera_    21/02/2016    1 recensioni
Trento, liceo artistico ai confini della città, caotico, disorganizzato e ricolmo di aspiranti artisti su campi diversi tra loro.
Quattro ragazze di quarta superiore, Sabrina e Sara di Arti Figurative e Sara e Silvia di Multimedia, vengono selezionate per una misteriosa iniziativa che prevedrà dei ritratti e delle fotografie con effetti particolari aggiunti.
Loro: le artiste.
Un gruppo musicale sud-coreano: i modelli.
Piccolo particolare: le quattro sono EXO-L.
----
Storia partorita dalla sanità mentale molto poco sana della sottoscritta e delle mie colleghe, di conseguenza dedicata a loro.
Utilizzo talvolta di parole non esattamente fini, ma direi che siamo grandi e vaccinate abbastanza (?)
Il 93% di questa storia è frutto di situazioni analoghe nate tra i banchi del liceo.
Speranze per la storia? Strappare un sorriso a chiunque la leggerà!
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 17 - Ci sono montagne... e montagne.

 

Silvia P.O.V.

 

Sabrina era salita in piedi su una sedia e aveva reclamato l'attenzione con una trombetta di Carnevale ritrovata da chissà che posto, dato che eravamo a giugno e il Carnevale era effettivamente  passato da un po'. Trombetta di carta arricciata che si distende quando ci soffi dentro e che si rompono dopo tre millisecondi.

Sono dettagli.

"Udite-udite, popolo dell'EXO-planet!" proclamò la maggiore usando un birillo come megafono e tentando di non cadere giù dal suo poco rassicurante palcoscenico. "Giungo qui tra voi, come se fino ad adesso non ci fossi stata, per annunciarvi..." si bloccò con aria ispirata e gli occhi chiusi, mentre noi la guardavamo confusi. Socchiuse una palpebra fissandoci. "Voglio il rullo di tamburi" bisbigliò in italiano a noi tre.

"Non lo farò" risposi, scuotendo la testa sorridendo. Le altre due scossero la testa e le spalle, sembrava che qualcuno avesse fatto loro l'elettroshock. Seir iniziò a tamburellare a caso su una tastiera e Sara sbatacchiava due matite sulla cattedra. Delicatamente, per non rovinare la mina.

La unnie annuì soddisfatta, risollevando il birillo. "...vi annuncio che l'iniziativa è finita! Ritratti e foto sono stati ultimati!" e mollò il suo amplificatore vocale per terra senza troppi complimenti per poi iniziare ad applaudire da sola come una deficiente.

Ayu si avvicinò a me. "Glielo diciamo?"

"Al tre"

"Uno..."

"Due..."

"Tre."

"UNNIE HAI PARLATO IN ITALIANO!"

 

Dopo aver spiegato a quei poveri coreani che diamine stava sbraitando Sabrina in piedi su una sedia pericolante, loro esultarono e ci fecero i complimenti.

Poi, restammo a fissarci in silenzio con un sorriso ebete per qualche istante.

"E adesso?" chiese Tao, grattandosi la testa perplesso. "Manca ancora mezzo mese prima del nostro ritorno in Corea!"

"Beh, intanto pensiamo a festeggiare la fine dell'attività" esclamò Baekhyun, sorridente.

"Giusto! Qualche idea?" lo appoggiò Jongin, guardando noi. Noi rimanemmo zitte, a riflettere.

"Non saprei" borbottai io, accarezzandomi il mento.

"Adesso ci sono le Feste Vigiliane, però recentemente non c'è nulla di interessante. Magari, prima che voi ve ne andiate qualcosa riusciamo a fare" riprese Aura, scuotendo la testa leggermente.

“Trento non è una metropoli, non c’è un granché da fare” riprese Sabrina.

“E allora andiamo fuori Trento!” esclamò Chanyeol. Noi lo guardammo stranite, per vedere se fosse serio o meno. “Dai ragazze non fate quella faccia. Dopotutto siete tutte maggiorenni...” si ricordò, in seguito alla mia occhiataccia eloquente, un piccolo dettaglio. “Ah... quasi tutte maggiorenni” precisò allora. Io annuii in segno d'approvazione.

"Per la mia età non ci sono problemi. So come convincere i miei" presi la parola poi.

"Ok, ma il problema rimane. Dove andiamo?" riprese Jongdae, incrociando le braccia al petto e accarezzandosi il mento con fare pensoso.

E lì ci partì la lampadina. Ci guardammo tutte e quattro, io e le due Sare con un sorriso da stupratore seriale che preoccupò non poco i coreani e Sabrina con un'espressione a dir poco terrorizzata.

"Gardaland" dicemmo in coro tutte e quattro, chi eccitata e, indovinate chi con rassegnazione.

"Che?" fu l'immancabile risposta.

"Gardaland" ripetei io. "Un parco divertimenti con taaante montagne russe e altre cose".

Vidi Baekhyun e Zitao assumere delle sfumature verdognole, ma tutti gli altri sembravano eccitati dall'idea.

"Ragazze, io non so..." provò ad obbiettare Sabrina, ma Seir iniziò a parlarle sopra.

"Visto il nostro numero dovremo prenotare un pullman, credo da venti persone circa... anche se l'autista costerà un po'" rifletté la mia collega.

"Per quello non preoccupatevi, ci pensiamo noi al pullman" ribatté Suho. E da lì ci furono quindici minuti buoni di 'ma no dai non serve dividiamo la somma guai a te se ti azzardi' eccetera.

Tanto alla fine vinse Junmyeon lo stesso. Il potere 'perchè_te_lo_dico_io' delle madri. "Ci organizziamo noi per il resto. Vi facciamo sapere noi per l'entrata eccetera. Andate in pace".

 

Qualche giorno (e tanti scleri) dopo...

 

"Siamo tutti pronti?"

"Sì, signor capitano!"
"Non ho sentito bene!"

"Sì, signor capitano!"

"Oh~"

"Sehun~"

"PARTIAMO O NO?" sbraitai, stanca del teatrino che Sabrina stava mettendo in scena accompagnata dal coretto delle due omonime. Le altre tre si misero a ridere e salirono finalmente. Avevo parlato con l'autista e gli avevo detto di non fare caso al casino che, sicuramente, avremmo fatto. Lui si era messo a ridere e aveva detto che c'era abituato.

Ah beh, buon per lui.

Io e Ayu eravamo sedute davanti, lei verso il finestrino e io che potevo zampettare avanti e indietro per tirare scappellotti a destra e manca a quei cretini che stavano seduti dietro a noi e alle altre due, sulla stessa nostra riga, dietro all'autista. Anche se presto avrei tirato uno scappellotto anche a loro.

"Silvia, rilassati. Questo sarà solo l'inizio di una giornata alquanto particolare. Tanto vale che ti arrenda al disagio" mi disse l'altra maknae, offrendomi il doppio attacco per le cuffie assicurate al suo Ipod. Io lo fissai, per poi posare il mio sguardo sulla sua proprietaria.

"Ho un'idea migliore... hai la cassa?". Lei si illuminò e tirò fuori l'oggetto dall'immancabile zainetto verde con le spalline blu che si portava sempre appresso nelle gite. Tempo dieci minuti e stavamo facendo il coro degli alpini.

Ubriachi. E in coreano correggiuto.

Insomma: un disastro. Perlopiù i ragazzi dietro ridevano, tranne Chen che, seduto dietro di me, aveva avuto la grandiosa idea di trapanarmi un timpano con i suoi acutazzi da paura.

"Ora capisco perché si tiene a un metro dal microfono di solito" bisbigliai a Sara, che se la rise della bella.

"Che dici, cara maknae-ah~?” sentii cinguettare il nostro adorato bias canterino.

"Niente!" cinguettò a sua volta Sara allegra.

"Stavo solo dicendo a Sara che io mi scelgo i bias che o cantano bene o che ballano bene" buttai lì. Anche, ripensandoci e sottoponendo la mia stessa frase a controlli più approfonditi, risulta che essa era un'affermazione piuttosto scontata.

"...non credo di aver capito bene" mormorò Sara, guardandomi stranita. 'Oh-oh' pensai, preparandomi psicologicamente agli strafalcioni che la mia compare faceva. "Tu vuoi un D.O. che canta in rumeno?"

Appunto.

Mi misi a ridere talmente forte da cadere dal sedile, atterrando di culo nel corridoio in mezzo ai sedili, con le due unnie che mi guardavano stranite.

Kyungsoo, dietro a Seir, ci osservò con la sua solita espressione alla mo' ti uccido velata di genuina perplessità. "Cos'è che dovrei fare io?"chiese confuso. Per tutta risposta mi misi a ridere ancor più forte di prima, rotolando.

"Niente, oppa. Nulla" rispose Sara, che era diventata una melanzana dal ridere e dall'imbarazzo.

"Parlando di cose serie... cosa volete fare di giostra giù?" ci chiese Sara, quella grande, con un ghigno da Ursula della sirenetta.

"Tutte le cose centrifugose a testa in giù" rispose subito Sara l'altra, con somma approvazione da parte mia e di quell'altra.

"Io passo" dissero assieme Baekhyun, Zitao e Sabrina.

"Siete delle amebe" borbottò Aura, accoccolandosi nel sedile e imbronciandosi leggermente.

“Si chiama istinti di sopravvivenza, Ayu” le rispose Baekhyun con tono da divaH.

“È la stessa cosa”. Jongdae le sorrise.

“Tranquilla, Ayu, ti accompagno io ovunque~” e le fece l’occhiolino. Grazie al cielo, vivere un mese e mezzo in contatto con quelle creature ci aveva aiutato a temprare il nostro spirito. Quindi, evitavamo di scioglierci in brodo di giuggiole tutte le santissime volte che sfarfallavano le ciglia, si umettavano le labbra e... si palpavano il culo a vicenda, si vabbè, cose molto normali, mi dicono.

Mah, coreani.

“Grazie oppa!” trillò la ragazza allegra.

“Ehi, non vi dimenticate di me!” sentii dire da Sehun nel retro fila. Anche Kai e Xiumin avevano espresso allegramente il loro appoggio. Chanyeol e Suho non erano poi molto convinti. Lay non lo sapeva e Kyungsoo era so done.

Sorrisi a Sara.

“Hai ragione, sarà una grande giornata ricca di disagio”. E poi ci mettemmo a ridere.

“Ehi ragazze! Facciamo un cosa!” sentii dire da Chanyeol. Io mi voltai anche per Ayu che, soffrendo il mal d’auto e il mal di pullman, era meglio che stesse ferma e guardasse la strada di fronte a lei.

“Cosa?” chiese Seir.

“Diamoci degli obbiettivi, se non adesso, giù. E poi facciamoli” propose lui.

“Accolta la proposta. Sarà divertente!” rispose Sabrina, ridendo. E da lì partirono già i primi obbiettivi.

“Io voglio comprare una foto” disse Seir.

“Io non voglio vomitare” borbottò la unnie.

“Tragica” la sgridò un coro di circa sei persone.

“Io voglio cantare sulla salita di una montagna russa” intervenne Sara. Io inarcai un sopracciglio.

“Davvero?”

“Sì. L’ho fatto anche l’ultima volta che ci sono stata, circa quattro anni fa. Ho cantato ‘Oh bella ciao’ sulla salita delle Magic Mountains.” rispose seria. Sabrina scoppiò a ridere.

“E ‘sto giro che vuoi cantare?”. Lei si schiarì la voce e...

“Porta in alto la mano! Segui il tuo parmigiano~ muovi il pecorino; sono il fantasma formaggino~!” cantilenò in italiano. Ci fu un silenzio interdetto per qualche secondo.

Poi noi tre ci mettemmo a ridere fortissimo, mentre Sara traduceva in inglese la sua canzoncina.

Quando tutti noi ci calmammo ci fu di nuovo silenzio.

“Io voglio salire sulla giostra dei cavalli”.

Ci voltammo tutte e quattro sbigottite verso Baekhyun.

“Anche io~!” pigolò Yixing con gli occhi che brillavano. Se spalancavo ancora un po’ le palpebre mi sarebbero scappati i bulbi oculari.

“Siete seri?” chiese Sara.

“Ayu, guarda davanti” si limitò a borbottare Sabrina, venendo ignorata dall'altra maknae.

"Davvero? Non ci state prendendo in giro?" chiesi io, inarcando un sopracciglio.

"No... io non ci sono mai salito" mugolò Lay, tormentandosi i lembi della maglia. Riuscii chiaramente a sentire Aura di fianco a me che era entrata in modalità 'fangirleggiamento attivo'.

"Ok, contenti voi!" esclamò Sabrina, ridendo. "Se volete v'accompagno'.

"Siamo un gruppo di cretini, lo sapete?" ci chiese Minseok, ridendosela della grossa.

"YEHET!" rispondemmo in coro.

 

Aura P.O.V.

 

"Le mie gambe hanno perso la loro funzione" borbottai camminando come una mezza paralitica. "Ho le formiche ai piedi" pigolai, per poi iniziare a saltellare come un tacchino monco in giro per il parcheggio. Inutile dire che mezzo gruppo mi imitò poco dopo.

"Ragazzi! Se ci mettiamo ancora un po' perdiamo l'apertura!" ci richiamò Seir. Io gettai un'occhiata all'orologio e scrollai le spalle.

"C'è tanta gente, eonni. E ho paura che la perderemo comunque. Tanto vale mettersi in fila velocemente, quindi dobbiamo  muoverci comunque.

E fu così che la nostra comitiva entrò nel magico mondo di Gardaland. Faceva già un caldo pazzesco, ed erano le dieci del mattino. A mezzogiorno sarei ufficialmente evaporata. Tutte noi, o meglio, tutti noi, eravamo il meno coperti possibili, braghe corte e canotte o maglie leggerissime. Io avevo la mia bellissima canotta nera della Tezenis con su scritto di bianco XO diverse volte. 'Ex - O', capite? Mi avevano preso in giro un po', ma vabbè.

L'avevo messa apposta.

"Cavolo, Ayu, avevi ragione, siamo in ritardo" borbottò Sabrina fermandosi i lunghi capelli con un mollettone grande quanto la sua mano. Mi misi a ridere.

"Sei diventata una palma, unnie".

"Beh, e allora? Le palme hanno stile!". Mi misi a ridere ancor di più.

Facemmo bim bum bam o meglio, kawi bawi bo, per decidere chi andava a prendere i biglietti. Alla fine vennero selezionati Kyungsoo e Jongdae, ma Suho decise di accompagnarli comunque, raccogliendo i soldi.

Non appena si furono allontanati, iniziarono i problemi.

"Allora... che ne dite di farci riconoscere?" chiede Baekhyun, ridendo.

"Che hai in mente?" chiese Silvia con un'espressione che io interpretai come oh krisus insegnami a volare che ora ne ho bisogno. Bacon si limitò a ghignare.

Dopo qualche giro di carta-forbice-sasso venimmo estratti io, eonni e Yixing. Jongin si grattò il mento pensieroso per poi battersi il pugno sul palmo dell'altra mano.

"Ci sono! abbiamo un main dancer e le due ragazze ballerine... quindi, musica e ballate" ordinò.

"Qui?" chiesi io, sgranando gli occhi a mo' di pesce palla.

"No, sul tetto del pullman, mentre torniamo. Certo, qui e adesso. Sehun, a te l'onore di scegliere la canzone" disse Kai al suo collega.

"Mmm... Overdose, direi, la canzone con la quale ci siamo ufficialmente conosciuti. Basta il ritornello, non preoccupatevi!" ci 'rassicurò' il maknae.

"Vi faccio un cappello, io, altro che!" ringhiò Sara.

"Unnie, posso massacrarlo?" chiesi io invece a Sabrina.

"No, meglio di no" rispose lei, piegata in due dal ridere.

“Peccato. Avrei voluto essere Attila almeno una volta nella vita” risposi, beandomi delle arie scandalizzate di coloro che mi circondavano.

Sì, comunque vinsero loro e lo facemmo. E alla fine i rimanenti applaudirono come delle foce, sbellicandosi dal ridere. E io minacciai di tirare loro in testa la crema solare, che alla fine mi limitai a mettere sulle spalle.

“Che cavolo state facendo?” borbottò D.O., arrivato in quel momento con i biglietti.

“Chiediglielo al tuo amico vocalist” ringhiò Seir, indicando Baekhyun che, fischiettando, faceva finta di niente. Io mi limitai a sospirare sconsolata sistemandomi sulla testa il mio bellissimo cappello nero con visiera degli EXO, era di Overdose, manco a farlo apposta. Quello di Lay, per la precisione.

“Ragazzi, non vorrei allarmare nessuno... ma manca un biglietto”. Ci voltammo tutti al rallentatore verso Chen che stava ricontando più e più volte i pezzettini di carta, imprecando sottovoce in coreano.

“Non è possibile! Io prima gli ho contati ed erano giusti!” obbiettò Junmyeon, accigliato. Jongdae fece spallucce e il leader sospirò. “E va beh, vorrà dire che andrò a prenderne un altro...”

“Scusate”.

Io e le altre quattro ragazze ci girammo a quel richiamo nella nostra lingua. Davanti a noi c’era una ragazza, più o meno della nostra età.

“Sì?” chiese Sabrina, sorridendo cortese.

“Ecco... avete perso un biglietto? Eravate in fila davanti a me e lo ho trovato” disse lei.

“Oddio, grazie! Eravamo disperati, non lo trovavamo!” esclamammo tutte e quattro, prima che Sabrina si girasse e provasse ad essere cagata dai ragazzi, trovandosi a sbraitare tre secondi dopo. E così ci furono dieci persone che si inchinarono ripetutamente a caso.

Stavamo dando spettacolo. Again.

Non era importante. La ragazza si mise a ridere. “Di niente, non importa...” si guardò le scarpe imbarazzata. “Scusate... posso fare una foto con voi? Sono una vostra fan” aggiunse, timidamente. Noi quattro sgranammo gli occhi.

“Grande! Batti il cinque, compare!” rise Sabrina. I dieci ragazzi avevano la mandibola che spazzava il cortile.

Fatta la foto, la ragazza ci salutò e noi entrammo finalmente nel parco divertimenti. E io iniziai a dare di matto.

“Dove andiamo? Che facciamo prima? Avete messo la crema solare? Chanyeol, anche sulle orecchie? Bravo. Aish, che caldo... Muovetevi! Dove andiamo?”.

Sabrina mi tappò la bocca. “Overdose da zuccheri, Ayu?” mi chiese ridendo.

“Non parlarmi più di Overdose, ti prego” borbottò Sara. Baekhyun si mise a ridere. “Baek, ti annego!” sbottò allora.

Fuga d’Atlantide!” trillammo assieme io e Silvia, recuperando una mappa e osservando il percorso migliore per arrivarci.

“Sono partite” decretò Suho, osservandoci con affetto.

 

Abbandonammo gli zaini nel mucchio apposito, tenendo cellulari e altre cose preziose nei marsupi che un paio di noi, tra cui io, avevamo. La coda segnava quaranta minuti. “Mettiamoci comodi” decretai.

Il tempo passò relativamente in fretta, tanto parlavamo allegramente tra di noi. Io e Seir, in particolare, avevamo incentrato i nostri discorsi sui videogiochi. Lei mi stava istruendo su Minecraft, io le esponevo le mie opinioni e apprezzamenti su Dark Souls.

“Ragazze basta parlare in greco, mi viene mal di testa” si lamentò Silvia. Noi due ci mettemmo a ridere.

Finalmente venne il nostro turno.

“Io tengo le mani sollevate all’altolà il sudore durante la discesa. Chi è con me?” Seir mi diede il cinque e anche la Xiuchen era d’accordo. Il megabarcone aveva file da quattro posti. Noi quattro del deodorante borotalco ci sedemmo davanti. Dietro avevo Baek, che nella stessa fila aveva Chanyeol e le due unnie, dietro ancore c’era Tao, Sehun, Jongin e Kyungsoo e infine Yixing e Junmyeon con altra gente.

“Si parte~” cinguettammo allegramente noi ragazze, prima di ritrovarci quasi parallele rispetto a terreno un secondo più tardi.

“Attenzione alla botta al culo, tiratevi indietro sul sedile!” avvertii i ragazzi.

“Ahia!”

“...come non detto”.

“Oddio... oddio è alto... oddio moriremo... ODDIO”. Mi girai verso Baek.

“Sei serio? Questo è niente”. Lui mi guardò con occhi spiritati, tanto che nell’iride destra leggevo HE e in quella sinistra LP. Era abbastanza divertente come scena. “Dai su. Piuttosto, occhio. Ora si vola~”

“Cosa?!” esclamò lui con voce strozzata. E poi iniziò la discesa.

“ALTOLA’ IL SUDOREEEE~”

“EOMONIM!”

“YEHET~”

Credo che noi quattro della prima fila abbiamo bevuto un litro d’acqua tra prima e seconda discesa.

 

Appena scesi, Baek baciò la terra.

“Dove andiamo?” chiesi io, senza curarmene. Mi avevano innescata.

“Ehi, calma piccoletta, ne abbiamo già perso uno” mi disse ridendo Kai.

“Resusciterà” ribattei freddamente io.

“Sì, tranquilla, fai pure come se io non ci fossi e non stessi agonizzando per terra in questo preciso istante" mi riprese il cantante sarcastico. Scrollai le spalle e ghignai.

"Seguirò il tuo consiglio, mio caro" lo canzonai. Jongdae iniziò a ridere, piegandosi in due. "E comunque, davvero, questo era un niente. Solo due discese e qualche schizzo, poi la navigazione, lì, è anche lenta. Ripigliati, dai".

Senza aspettare risposta mi caricai lo zaino sulle spalle e saltellai verso Seir, che consultava la mappa con la stessa concentrazione di uno studioso su un papiro in geroglifico.

O almeno così deduco.

"Ayu" mi disse, sorridendo. "Adesso che ci siamo riscaldate penso che possiamo passare al Blue Tornado". Spalancai la bocca mentre sorridevo e iniziai a saltellare in giro manco avessi un meccanismo a molla all'interno.

"Ohmmioddyo. ODDIO. Lo sto facendo sul serio. lo sto per fare. ODDIO!" saltai praticamente in braccio a Seir, che rideva per la mia reazione.

Non ero mai stata su quelle giostre psichedeliche e non vedevo 'ora di salirci su e rischiare la pelle. Non potevo esserne più felice.

"Io sto a terra" disse subito Sabrina. Qualcun altro, tipo Baekhyun, si unì a lei. "Sentite, voi andate pure a suicidarvi come meglio credete; io e tutti coloro che hanno ancora un briciolo di istinto di sopravvivenza in corpo andiamo a fare qualcos'altro" propose allora la unnie.

"Ok. Ci troviamo davanti al Mammut quando abbiamo finito" acconsentì Sehun, per poi afferrarmi per un braccio trascinandomi via. Con l'altra mano teneva Silvia e bastò poco perché noi iniziassimo a trascinare lui. Tra maknae ci si intende.

Dietro di noi un vociare concitato e divertito.

"Ehi, aspettateci!"

"Ma c'è davvero un mammut?"

"Io non so con chi andare..."

Alla fine quasi tutti vennero con noi. "Ragazzi, sul Blue Tornado saremo divisi in coppie. Io sto con Ayu, ci siamo già messe d'accordo, voi iniziate a pensarci così da fare meno casino una volta su" comandò Seir una volta che ci fummo messi in fila. Jongin, non più così spavaldo, si appiccicò a Kyungsoo squittendo. Sehun, offeso, prese sottobraccio Lay e seguì me e la mia omonima, mentre l'unicorno rideva. Jongdae e Chanyeol si erano affiancati mentre la maknae e lo hyung vociferavano eccitati.

"Un po' mi dispiace per Junmyeon. Lui voleva venire, ma sapeva che si sarebbero persi quegli altri tre" dissi a... beh, a chiunque avesse la briga di starmi a sentire.

"Sì, non capisco il perché, sinceramente... c'era Sabrina con loro, non erano apposto?". Io, Seir e Silvia ci girammo verso Xiumin. E ci mettemmo a ridere, accasciandosi sulle staccionate che definivano il percorso a serpentina che dovevamo percorrere.

"Con Sabrina? Al sicuro? CON SABRINA?"

Unnie ti vogliamo bene, sappilo.

Finalmente la coda finì... o meglio, eravamo precisamente davanti al cancelletto che ci separava dalla giostra. Io saltellavo da un piede all'altro, palesemente in ansia. "Ayu, calma" rise Jongdae dietro di me.

"Non eri tu quella che aveva fretta?" mi canzonò Sehun. Io gli lanciai un'occhiataccia di quelle che saprebbero uccidere se solo fosse una cosa fisicamente possibile.

"Sì. Sono eccitata, però è la prima volta che salgo su una giostra così... così wow... e quindi... quindi niente" e mi esibii in una risata isterica. "Aish, mi batte il cuore a mille" borbottai, mettendomi una mano sul petto e costringendomi a respirare con calma. Contrariamente a ciò che dicevo e facevo, avevo un sorriso che partiva da un orecchio e finiva all'altro.

Venne il nostro turno e io squittii estasiata, praticamente lanciando lo zaino negli appositi spazi. Gli addetti mi fecero togliere anche il marsupio al quale legai il cappello. Mi sedetti poi sui sedili plasticosi e abbassai la sicurezza, schiacciandola ben bene addosso a me che mi ritrovai infine stile companatico nel sandwich. E, per coronare il tutto, un addetto con la stessa voglia di vivere di una magnolia spinse la sicura per verificare che fosse sistemata a dovere, facendola rimbalzare sul mio pancino e riuscendo a farmi sfuggire uno sbuffo.

"Che delicatezza" ringhiai una volta che si fu allontanato. Sara rise, ma in quell'istante l'attrazione si mise in moto. Io e la mia omonima eravamo in centro, più o meno, davanti c'erano Silvia e Minseok che lanciavano gridolini e dietro Kai e Kyungsoo, il primo che imprecava spaventato e il secondo tranquillo.

Io, per colpa dell'agitazione, uscii di gamella, iniziando a sparare cose che non stavano nemmeno sul Pianeta MATO.

"Ma... eonni. Se qualcuno perde una scarpa qui... come si fa?"

"...non lo so Ayu. Che cavolo di domanda è."

"...Uuuh, guarda! Una torre!"

"Sì, Sara... una torre... Ma ci pensi che io, Blue Tornado, sto salendo sul Blue Tornado? Insomma, sto salendo su me stessa!". Ci mettemmo a ridere come due deficienti.

E la salita era finita.

"Oh... OHSALAMINOINSALAMOIAAAAAAAAA!" urlai con tutto il fiato presente nei miei polmoni e probabilmente anche quello assente.

Non c’è molto da raccontare riguardo a quel giro. Sentivo poco oltre al fischio del vento, il rumore della mia testa che sbatacchiava contro il paraocchi  del sedile e, soprattutto, le mie grida random. Urlavo cose come ‘yehet’, ‘ohorat’ e ‘che figata’ interrompendomi forse per prendere fiato.

La prima cosa che io dissi non appena l’attrazione si fermò fu: “Mi è venuta fame”. Seir, in contemporanea, aveva iniziato a  imprecare contro una botta presa all’orecchio. Sentivo Minseok e, più distante, Jongdae urlare cose come ‘UN ALTRO GIRO!” e Silvia che rideva sfacciata. Non sentivo i maknae, invece, forse erano morti.

Tempo di scendere e recuperare gli zaini e la stabilità sulle gambe e ci fiondammo a vedere le foto, favolose tra l’altro. Nell’ordine, c’erano Silvia e Minseok che avevano un sorriso che facevano concorrenza a quello di Chanyeol e J-Hope. Poi io e Sara che rispettivamente esibivamo una faccia da ‘uuuh, una nuvola~’ e l’urlo di Munch con frangetta che copriva interamente gli occhi. Dopo ancora, Kyungsoo con la pokerface e Jongin con gli occhi fuori dalle orbite, Lay che rideva ma con la faccia spiritata e Sehun che gridava qualcosa che interpretai come ‘Yehet’ e, infine, Jongdae con la lingua di fuori e Chanyeol con gli occhi mezzi chiusi e la bocca storta.

Derp.

 

Scoprimmo che gli altri erano andati sul Brucomela. Penso di essermi facepalmata di brutto.

“Ma sftate sfcherzando?” domandò Sara con la bocca piena di panino. Stavamo mangiando in coda al Mammut, con i treni che ci passavano sopra la testa. Urlando. Zitao li guardava con aria preoccupata.

“Devo proprio salirci anche io?” pigolò. Io mi limitai a fargli una carezza sulla testa, mettendomi sulla punta dei piedi. Grazie danza, mi stai aiutando moltissimo a raggiungere questi tizi partoriti da un grattacielo. Col cavolo che lo lasciavo a terra, comunque.

“Tranquillo, è più o meno sullo stesso livello della prima che abbiamo fatto” gli dissi, incrociando le dita. Non era vero niente, ma questo parve rassicurarlo un poco. Sì, solo un poco, perché ai suoi occhi ero diventata una pazza scalmanata non appena avevo messo piede nel parco.

Non avemmo fortuna come sul Blue Tornado: mancavano solo tre posti, una volta raggiunto l’apice della cosa. Di conseguenza, in quattordici ci spalmammo ai lati facendo passare qualcuno più indietro di noi per poter salire tutti assieme appassionatamente sullo stesso trenino.

Aww.

Ovviamente, questa dolce prospettiva d’amore e amicizia doveva essere interrotta dalla SabHun che litigava come una coppia di vecchi sposi.

“Sehun, vogliamo riprodurre Love Me Right? Vuoi sdraiarti sui binari anche qui?” sentii proporre Sabrina con crudele ironia.

“Ti tiro una ciabatta” rispose il maknae piccato.

...Wait. Una ciabatta? ‘Oh Shisus, lo abbiamo contagiato’ pensai mettendomi a ridere senza un apparente vero motivo. E guadagnandomi occhiate sorprese, soprattutto dagli sconosciuti compagni di ciufciuf.

Poveri Kristi.

Anche sul Mammut si stava in coppia, e questa volta ero dietro a Seir accanto a Tao. Non volevo abbandonare il povero piccolo panda di un metro e ottanta_e_passa. E uva passa. E non saluta.

Aish, che frutti maleducati. Scoperto perché i panda mangiavano solo bambù.

Mi voltai verso Silvia, dietro di me. "Sto diventando preoccupante DonnaH".

Lei sollevò un sopracciglio. "Sempre stata TonnaH"

"Molto vero". Iniziammo a muoverci e Zitao si aggrappò al mio braccio. La mia povera circolazione. "Tao oppa, mi lasci i lividi così".

Niente. Era momentaneamente morto dentro, ma solo spiritualmente, perché la sua morsa era fin troppo viva.

Me ne liberai solo quando iniziò la discesa, perché diedi uno strattone che tra un attimo mi staccavo la pelle nell'atto di alzare le braccia per urlare qualcosa come 'Eeeh Macarena!~'. Feci tutto il giro tirando su e giù le braccia per evitare di troncarmele in giro a caso. Riuscivo a sentire, concentrandomi per sorpassare le onde sonore emesse da Tao, gli altri ragazzi, tipo Jongin che stava accanto a Seir e Junmyeon che rideva assieme a Silvia, che invece squittiva esaltata.

Eravamo davvero un gruppo di dementi, come dimostrarono le foto. Eravamo tutti a bocca aperta, chi con un sorriso grange quanto una galleria, chi disperato.

“Infondo non era così male” sussurrò Zitao. Quando mi voltai nella sua direzione, vidi che era diventato più bianco di me.

‘Oh merdaccia, mo’ ci sviene qua’.

 

“Adesso spiegatemi: come avete fatto a convincermi a venire qui?” ci urlò addosso Baekhyun, a me e Jongdae, la voce più alta di quindici ottave. Sbattei innocentemente le palpebre.

“Sembri un delfino oppa” risposi con dolcezza.

Ok, facciamo un passo indietro con la storia. Neanche il tempo di dire ‘Raptor’ che Zitao e Sabrina erano scomparsi, da soli. Io, Sara e Silvia c’eravamo messe a pregare perché la nastra unnie non si perdesse nel parco o nei suoi pensieri. E non so quale delle due ipotesi sia la più probabile.

Poi c’eravamo accorte di Baekhyun. Lui non ci aveva sentito e non sapeva in che cosa consisteva il nuovo giro. Scambio di sguardi tra me e Jongdae, stesso ghigno malvagio.

Ok, ammetto di averci aggiunto anche un ‘oh ca...lcestruzzo, sto diventando telepatica pure con lui’ e mi trattenni dal gridare ‘TUUU!’ in mezzo alla folla. Sarebbe stato poco, umm... professionale.

Sì, vabbè.

Così avevamo distratto in chiacchiere Baek, cosa parecchio facile, tra parentesi, e lo avevamo incastrato stile panino tra la metà di noi. Quando si accorse dove effettivamente lo stavamo portando, divenne rosso, poi sbiancò e passò a una bella tonalità di verde. Insomma, divenne la bandiera italiano formato Corea. E la cosa non ha uno stracavolo di senso, ma va bene così. Siamo tutti felici.

Tranne la bandiera, che si era messo a gridare il suo sconforto a Chanyeol, che lo rideva, pigliandolo per il culo spudoratamente. Aaah, l’amour~.

Verso i tre quarti della fila, il vocalist si acquietò, probabilmente perché aveva perso la voce e perché aveva raggiunto gli ultrasuoni. Si limitava a guardare con sguardo spiritato i monitor che trasmettevano a ripetizione la storia di alcuni scienziati attaccati da un’enorme bestia volatile. Ossia: il coso su cui stavamo per salire.

Io e Chen c’eravamo messi a braccetto contenti e ci ritrovammo perfettamente in grado di scegliere il posto a noi maggiormente gradito.

“Prima fila?” chiesi, saltellando come una molla impazzita.

“Prima fila” mi rispose lui, che faceva su e giù con la testa per guardarmi negli occhi, ridacchiandosela. Dall’altro lato, Seir e Chanyeol decisero che ci avrebbero fatto compagnia.

E così fu, i due EXO interni e noi gulls esterne. Eonni mi aveva detto che sul primo posto non facevano il video, ma tutti noi quattro ce ne eravamo usciti con un chiaro e forte MA CHISSENEFREGA e il resto lo sapete.

Dietro di me si erano seduti Junmyeon e Yixing e ancora Baekhyun e Xiumin. La maknae line era in linea con Unicorno e LidaH e dietro di loro c’erano Silvia e Kyungsoo.

Partimmo e Baekhyun lanciò un urletto talmente acuto da risultare femminile. Io e Jongdae ci mettemmo a ridere, anche se la mia era più una risata isterica.

“Oh, un’altra torre!” risi, rimbecillita del tutto. Stavo diventando davvero preoccupante. E non ero la sola.

“Dove~?” domandò il ragazzo al mio fianco.

“Lì~” risposi, imitando il suo tono idiota.

“È vero~” cantilenò Chen. Ci fissammo e ci mettemmo a ridere come dei deficienti. Mi rigirai in tempo per vedere la discesa da paura che ci aspettava.

“RAGAZZI È UN PIACERE AVERVI CONOSCIUTO, ADDIOOOO~” riuscii ad urlare prima di precipitare. Risi tutto il tempo e il mio bias non era da meno. E continuammo, non si sa bene il perché, o forse era colpa di Baek che era praticamente morto.

“È una fortuna che sui primi posti non ci fosse il video” dissi io con un sussurro a Seir e Silvia, in italiano.

“Wae?” mi chiesero loro, curiose.

“Perché... da quanto ridevo... credo di...” mi avvicinai ancor di più, “aver sbavato”. Ci fissammo per un paio di istanti e poi iniziammo a ridere, accasciandoci a terra.

 

Sabrina e Zitao non si trovavano più. E quindi li chiamammo al telefono. Ma ovviamente Sabrina non ci rispose, e allora chiamammo Tao, che al contrario sollevò subito la cornetta.

“Seir~” cinguettò

“Ciao,Tao gege. Mi passi un secondo Sabrina?” disse Seir alla cornetta, dato che avevamo il vivavoce potevamo sentire tutti tutto.

“Pronto~?” sentimmo quell’altra.

“SEHUNNA, LO STRACAZZO DI TELEFONO!” ruggì Sara, attirando l’attenzione di alcuni passanti. Dettagli.

“Uh?” rispose quell’altra. Io e Silvia ci facepalmammo, ma preferimmo non commentare.

“Dove cavolo siete?” chiese la maknae sospirando esasperata.

“Siamo appena scesi dalla monorotaia~” rispose la unnie. Sentii chiaramente la mia mandibola staccarsi e rotolare in giro a caso per il parco.

“Davvero?” chiesi.

“...no, per finta”.

“Yah, non rubarmi le battute”. Lei rise.

“Sabrina” riprese Seir.

“Sara” rispose quell’altra.

“Unnie” la sgridai io.

“Ciuchino~” trillò lei.

“BASTA, CI RINUNCIO” sillabò Silvia, girando i tacchi e andandosene.

“Vedete di trovare l’Oblivion, la giostra nuova che scende in perpendicolare e aspettateci là sotto, vi aspetterà Baek e, da quel che ho capito, anche XingXing che non se la sente. E ASPETTATECI” sillabai nella cornetta, per poi attaccare giù.

Corsi fino ad affiancare Silvia, sollevando il naso osservando la visibile discesa in perpendicolare. Il coso con i sedili si bloccava per farti vedere la tua morte in faccia e poi ti lasciava cadere giù. Ma chi ce lo faceva fare?

Dopo questa bella riflessione, corsi letteralmente nella fila, assieme a Silvia. Stavamo squittendo come due cincillà. Sono creature adorabili i cincillà.

La coda era bellissima, sembrava di trovarsi in un laboratorio di ricerca o qualcosa del genere. Come il Raptor, anche l’Oblivion aveva la sua storia. Praticamente eravamo degli scienziati che valicavano il buco nero per poi tornare sulla terra tramite un secondo buco. Ma chi se ne importava, fuori facevano quaranta gradi e il tendone era fresco.

Solo che la coda continuava di fuori. Sotto al sole. E noi ci passammo cinquanta minuti là sotto, a morire.

E poi, arrivò il dramma. Eravamo in dieci e avevamo a disposizione tre file da sei.

“Io voglio stare davanti!”

“Meglio in mezzo!”

“Siete matte? Io voglio stare dietro!”

“In mezzo è meglio, appoggio Chanyeol”

“METTETEVI DOVE VI PARE, IO STO DAVANTI!” sbraitò Silvia. Io mi appiccicai a mo’di cozza al suo braccio ed eonni fece la stessa cosa col mio arto. Eravamo diventate una catena di cozze, gli scogli ci fanno una pippa.

Pasta alle vongole per tutti~!

Alla fine davanti assieme a noi si misero Jongdae, Xiumin e Junmyeon, un po’ perché lo voleva lui, un po’ perché ce lo avevano mandato gli altri. Un po’ perché voleva staccarsi da quelle altre cozze che volevano la mamma.

L’ho già detto che siamo dei molluschi, vero? Vero.

Dietro stavano Chanyeol, Jongin, Sehun e Kyungsoo. E riuscii a percepire chiaramente il ‘Yehet’ di partenza.

Poi, impazzii di colpo.

“Oh cielo, che sto facendo. Moriremo” e mi misi a ridere in modo isterico.

“Oh sì, è stato un vero piacere conoscervi” mi fece eco Silvia, stritolandomi la mano.

“Credo che mi si stia fermando la circolazione” borbottai.

“Io mi sento come in un passeggino” intervenne Chen.

“Come diamine fai a ricordarti... no, aspetta, ho cambiato idea, NON LO VOGLIO SAPERE” sbraitò la maknae. Non ero l’unica ad essere impazzita.

“Ehi! Vedo i ragazzi da qui!” sentimmo Suho.

“DOVE?” urlammo tutti quanti, infischiandocene allegramente di tutti coloro che avevano preso il nostro stesso giro. Perché noi valiamo.

Ma il peggio arrivò quando li vedemmo, perché la Xiuchen lanciò un urlo combinato, di quelli acuti e belli potenti che solo loro sapevano produrre. Solo per salutarli. Dal mio posto riuscii a vedere i quattro ragazzi oscillare la testa confusi. Will delle Rovine di Gorlan ha proprio ragione: la gente guarda raramente verso l’alto.

“Siamo giunti al capolinea, ragazzi. E tanti saluti” sentii dire a Seir. Rigirai la testa in avanti appena in tempo per vedere il mondo inclinarsi, per osservare in prima fila non Sky la discesa in tutto il suo splendore e verticalità.

“OH PORCA PUTTANAAAA~!” riuscii ad urlare mentre ci sganciavano. Mi accorsi solo in seguito che il buco dove ci eravamo infilati era stato abbellito con una scenografia: sembrava che le cose venissero davvero inghiottite lì dentro.

Ma io e compagnia eravamo troppo impegnati ad imprecare.

Altra cosa che non mi aspettavo era il vapore all’interno del buco. Ne mangiai una gran quantità assumendo poi una faccia probabilmente schifata. E proprio lì avevano deciso di scattarci la foto. Mi salì un attimo il porca paletta l’asino repetta ma mi passò anche in fretta perché, sapete com’è la storia, ero a testa in giù.

Non appena ci fermammo notai che eravamo diventati tutti dei Super Sayan.

“Se io vi dicessi di fare un altro giro... cosa rispondereste?” chiesi alle due ragazze.

“SUBITO” risposero in coro. E Jongdae si mise a ridere.

 

Sabrina stava ridendo da un quarto d’ora per la foto che le avevo mostrato, la mia e di Seir. La cosa è riassumibile con una parola sola.

Derp.

“E la domanda sorge spontanea...” iniziai io.

“DOVE SI VA?” completammo in coro tutti e quattordici, per poi metterci a ridere come dei dementi. Silvia fu la prima ad incamminarsi.

“Dove vai?” le chiese Sehun. Lei sorrise.

“Chi lo sa. Chi mi ama mi segua!” rise, facendo altri due passi per poi girarsi nuovamente. “Quindi seguitemi. Adesso” concluse, tirando poi dritto per la sua strada.

Finimmo sullo Space Vertigo, una torre di parecchi metri. Tu ci salivi in cima e poi ti mollavano giù. Una delle poche attrazioni dove non ti facevano la foto.

Inutile dire che alcune persone tentarono di scappare e non faccio nomi, mi avete capita perfettamente. Li placcammo.

“Qui ci saliamo tutti assieme. Lo ha fatto anche Key e non è morto, quindi su con la vita!” trillai io.

“Ma tu ci sei mai salita?” mi chiese Baekhyun, la faccia momentaneamente color avorio. Io sfoderai il mio miglior sorriso innocente e scossi la testa. Lui sospirò.

La torre era esagonale e ogni lato aveva quattro posti. Io mi trovai esterna con al mio fianco Yixing, seguito da Baekhyun e Junmyeon. Gli altri non gli vedevo, sentivo solo un vociare confuso, coperto dagli urletti poco virili di Baekhyun.

“BAEK PLEASE, SOFFRO DI VERTIGINI ANCHE IO!” sbraitai esasperata.

“Davvero?” mi chiese il mio Ultimate girandosi verso di me.

“Yup, ma non credo che sarà un troppo grosso problema... insomma, sono già salita sulle altre!” sorrisi. Lui comunque mi prese la mano e io andai in bodo di giuggiole per praticamente tutta la salita.

Mi risvegliai una volta arrivata in cima. La scena fu più o meno questa.

“Che bello, il lago~… AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!”

Scoprii più tardi che anche Seir aveva pensato la mia stessa identica cosa. Tale madre tale figlia.

 

Il delirio arrivò con la giostra delle Tazze. Che altro non era che una giostra dei cavalli con delle tazze poco ferme. Era divertente perché una volta finito il giro non riconoscevi più l’asfalto dal cielo e ti ribaltavi.

Perché ovviamente prendemmo quelle che giravano su solo stesse, in cerchio con altre due tazze e assieme alla giostra intera. Insomma, manco la luna girovaga così tanto.

Neanche il tempo di far partire la giostra che già stavamo girando come delle trottole impazzite. Eravamo già rincoglioniti al cubo e continuavamo a ridere.

La situazione peggiorò quando la giostra arrivò al culmine della velocità.

“AHAHAHAHA UNA TEIERA~!” urlai ad un certo punto, riferendomi alla teiera che dominava il centro della giostra. Come se non l’avessi mai vista, sì.

Almeno evitammo di cadere di faccia una volta scesi, limitandoci a barcollare come ubriachi, ridendo e strillando e tenendoci in piedi aggrappandoci gli uni agli altri.

Arrivammo così, in qualche modo, davanti alle Magic Mountains. Sabrina e Tao rimasero a terra, mentre Baek decise di salire.

“Ho sopportato quell’altra, questa non deve essere così terribile”

“Nah, solo due giri della morte e un avvitamento piuttosto largo, qualche curva e basta” rispose Silvia scrollando le spalle.

Questo giro mi misi assieme a Junmyeon, più o meno verso la fine del serpentone. Davanti avevo Chen e Baek, dietro Chanyeol e Silvia. Kyungsoo e Seir erano ancora più avanti, così come Kai e Lay e Sehun e Umin.

La cosa andò relativamente bene, urlai a pieni polmoni, ridendo ancora inebetita dalle tazze nonostante il quarto d’ora abbondante di coda. Purtroppo a me il mal di testa o i capogiri non passano così in fretta.

 

Prima che il sole tramontasse decidemmo di farci una allegro gavettone a vicenda, salendo sul Colorado Boat, un percorso completamente sull’acqua che veniva attraversato su delle ‘barche’ fatte a tronco scavato. Ovviamente, due discese dove di schizzavi ben bene e tempo sufficiente per mizzarsi completamente con gavettoni fai da te.

Facemmo due giri per accontentare tutti. Ossia: noi ragazze e Baekhyun, che voleva separarci. La prima volta demmo retta a lui ed entrai nel tronco con Kyungsoo, Jongin e Sehun. Che, neanche a dirlo, mi infradiciarono completamente dopo due metri. D.O. mi aiutò a vendicarmi dopo la prima discesa, quella della foto, dove inquadrarono me nell’atto di strozzare per finta il maknae, che se la rideva della grossa. Kai stillava e Kyungsoo aveva alzato le braccia con la poker-face.

La situazione aveva davvero del ridicolo.

E alle altre non era andata meglio, perché si era divisa la beagle line nelle tre barche, buttando l’acqua anche in posti dove l’acqua non dovrebbe starci.

Ovviamente, neanche il tempo di sciugarci che eravamo in fila di nuovo, e questa volta non riuscirono a separarci ed entrammo tutte e quattro nello stesso tronco.

“Ragazze!” le chiamai, “Che ne dite di metterci in posa per la foto?”

Loro approvarono.

“Vai, spara un’idea” mi disse Sabrina.

“Fatte il simbolo delle EXO-L con una mano e lo sguardo alla Satansoo”. La foto venne perfettamente e fu comprata da Sabrina e Silvia.

Gli EXO erano così divisi: Kyungsoo, Junmyeon e Yixing; i tre maknae; la beagle line e lo hyung per ultimi. Non appena videro la nostra foto, e anche le loro ovviamente, si misero a ridere fino ad avere le convulsioni.

Più che altro perché sembravamo dei castori.

 

Facemmo un altro giro sul Blue Tornado e questa volta mi aggregai a Silvia. Seir ci stava davanti con la sua dolce metà. Non appena glielo dissi volle uccidermi, ma mi stavo già soffocando da sola con la mia saliva dal troppo ridere, quindi lasciò perdere.

“DUE CUORI E UN CESTINO!”  le urlai da dietro quando ci sedemmo, già bloccate dalle protezioni.

“VAFFANCULO AYUMI!” mi rispose a gran voce la mia dolcissima eonni. Io scoppiai a ridere senza ritegno mentre la giostra partiva.

“TonnaH, guarda, c‘è un castello con le lucine!” esclamò Silvia, indicandomelo. Lo notai solo in quel momento grazie alle luci che stavano sui merli, visibili grazie al buio che era calato mentre facevamo la fila. Grazie a cielo ci eravamo asciugati prima che il sole tramontasse grazie ai quaranta gradi della giornata.

“È vero~” cantilenai. Ci guardammo per un istante e poi...

“Oh che bel castello, ma con dirondirondello~ Oh che bel castello...” e a quel punto arrivammo in cima, “ma con diron... diron... daaaAAAAAAAAH~!”

In qualche modo tornammo a terra, dove ci attendevano coloro che non erano saliti. E ovviamente Sabrina mi chiese perché eonni stesse facendo finta di soffocarmi. Beh, in realtà avrei qualcosa da ridire sul finta.

“Non puoi ucciderla, Seir. Mi serve ancora, altrimenti da chi vado quando mi annoio?” borbottò Silvia, straccandomela di dosso. Io mi appiccicai a lei e a Junmyeon, piagnucolando.

“Oppa, vuole uccidermi” pigolai. Lui si mise a ridere dandomi un paio di pacche sulla schiena.

“Facciamo un altro giro sul Black Hole?” propose Chen sorridendo.

“Purtroppo c’è troppa coda ed è tardi... Piuttosto qualcos’altr...” neanche il tempo di finire la frase che Baekhyun ci aveva interrotto.

“GIOSTRA DEI CAVALLI!” urlò iniziando a saltellare come un canguro a cui hanno pestato un pied... ehm, zampa.

Ci fu un sospiro generale.

Ma dieci minuti dopo eravamo lì. Io, Silvia, Kyungsoo e Xiumin ci rifiutammo di salire e ci limitammo a scattare foto-ricatto di coloro che erano saliti. Inquadrando anche i volti scandalizzati delle madri dei bambini che erano saliti.

Inutile dire che ci spanzammo dal ridere.

“Perché non siete saliti? Era divertente!” ci sgridò Sabrina una volta scesa con un sorriso che si estendeva da un orecchio all’altro.

“Nah, è stato molto più divertente fotografarvi” ribatté Silvia imitando l’espressione della maggiore.

“...MAKNAE DAMMI SUBITO QUEL CELLULARE!” urlò la unnie, mettendosi a inseguire DonnaH per tutto il parco.

“Sul serio, non fate così i seriosi... ok, è per poppanti, ma non siamo qui a fare le persone intelligenti” mi disse Seir. Io la osservai.

“Lo hai detto eonni”. Mi rivolsi poi agli altri. “Seguitemi, ultima giostra!” urlai.

“Non doveva essere questa l’ultima?” mi chiese Minseok.

“Sì, ma facciamone una tutti assieme” risposi e lui annuì.

Cinque minuti dopo eravamo accanto all’uscita, in cosa per il trenino. Inutile dire che occupammo un vagone solo noi. Niente di eclatante, un paio di gallerie con farfalle e cavallette inquietanti che cantavano, funghi allucinogeni e il sole dei Teletubbies versione rape-face.

E non intendi dire che aveva una rapa in faccia, sia ben chiaro

 

“Bene ragazzi. Giochiamo a un gioco chiamato... ‘DOVE CA...STORO È IL NOSTRO PULMINO’?!”

Sospirai, avvolgendo le lenti a contatto usate in un fazzoletto ed essermi messa gli occhiali per permettere ai miei occhi di riposarsi. La serata sarebbe stata ancora molto lunga.


 

Angolino nascosto nell'ombra:

Voi non potete capire ciò che ho appena fatto. Penso di star per morire dal ridere.
Avevo appena pubblicato questo capitolo... nell'altra storia. Che, oltre ad essere al capitolo trenta e passa, e pure a tema Pokémon. Mi capite?
Quanto sono scema.
Ok. Tento di ripigliarmi.
Scusate il ritardo, ma ho dovuto farlo. Calmarmi un ttimo e prendere un po' di respiro. Per modo di dire, insomma.
Ho avuto: impossibilità nel toccare il pc per l'intara durata della settimana comunitaria, incremento delle lezioni di hiphop, febbre, fine e inizio del qudrimestre, compleanni, dimenticanze di chiavetta con su le storie quando finalmente potevo scrivere.
Ci manca solo l'invasione aliena e poi siamo apposto.
Ah, dimenticavo, ormai quasi tutti i miei capitoli rasentano le dieci pagine e mi ci vuole più tempo a scriverli.
Spero che compriendiate. Siete studenti anche voi che leggete immagino, sarete stati tutti almeno una volta nel mio stesso brodo.
Pardon moi. (?)
Su questo capitolo dico solo che il 90% è tratto da una storia vera. Lol.
Ok. Vado a tentare di recuperare il tempo perso (sogna Aura... SOGNA)
XOXO!


Aura_

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: AuraNera_