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Autore: Layla    21/02/2016    1 recensioni
Sofia e tony sono finalmente felici insiemem, ma ci sono delle questioni che sono rimaste in sospeso.
Jaime e viviana si perdoneranno l'un l'altra?
Leah confesserà i suoi sentimenti a Mike?
Con un po' di coraggio e l'aiuto dei loro amici forse ce la faranno.
{"Seguito alternativo di "Free at last" incentrato sulle sorelle Ortega.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jaime Preciado, Mike Fuentes, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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20)No we can't be friends, everything is different.

 
Viviana p.o.v.

 
Il giorno dopo la cena con Jaime mi sveglio di buon umore.
Lui mi manda un messaggio di buongiorno a cui rispondo con entusiasmo e che mi fa sorridere come un’idiota. Sofia lo nota a colazione e sorride anche lei, Tony invece mi studia, come se temesse che potessi ferire il suo amico e causare un altro casino.
Mi rendo conto che il suo rancore è giustificato, visto quanto ho fatto soffrire mia sorella, ma mi ascolterebbe se gli parlassi?
Forse dovrei aspettare qualche altro giorno e farlo calmare un pochino, in ogni caso c’è una persona con cui devo assolutamente parlare ed è Matt.
Finito di fare colazione prendo in mano il mio cellulare e compongo il suo numero, dopo svariati squilli mi risponde, come minimo l’ho svegliato mentre dormiva, mi dico con una punta di dispiacere.
“Matt? Ciao, scusa.”
“Ciao, Viviana. Scuse accettate, come mai mi chiami?”
“Credo che dovremmo chiarire delle cose e prima lo faremo, meglio sarà.”
“Sì, lo credo anche io.
Ci vediamo tra un’ora al solito bar.”
“Va bene e scusa ancora.”
Chiudo la chiamata, Sofia mi guarda curiosa.
“Credo che debba sapere che tra noi non ci sono speranze e che non partirò con lui.”
“Credo che tu abbia ragione, meglio chiarite e meglio sarà.”
“Lo so, ci vediamo tra un’ora.”
“Ottimo.”
Se ne va con la sua tazza di the in mano, Tony mi si avvicina guardingo.
“Cosa stai architettando?”
“Nulla, solo parlare a Matt e chiarire la nostra situazione.
Penso di doverglielo, no?
Prima chiarirò le cose e prima tutto andrà a posto, ho combinato fin troppi casini.”
“Esatto, non devi mai più fare soffrire Sofia in quel modo. Per colpa tua rischiava di ricadere nelle sue abitudini e solo grazie al mio costante farle forza non è tornata a non mangiare.”
“Lo so e te ne sono grata. Cercherò di fare in modo di non farle più così male, ma erano anni che avevo queste cose che mi pesavano sul cuore.”
La mia replica suona debole anche alle mie orecchie, immagino alle sue.
“La prossima volta scegli un modo migliore.”
Mi dice gelidamente.
“Lo farò.”
“Bene.”
Lui si alza dal divano e raggiunge Sofia lasciandomi da sola a meditare su quanto sia stata stronza con mia sorella, proprio nel momento in cui la vita iniziava a sorridere. Mi vergogno per la mia invidia e per la rabbia che ho provato nei suoi confronti, in fondo lei ha sempre cercato di fare del suo meglio per starmi accanto.
Anche con Jaime lo ha fatto, sono io che ho interpretato male i segnali e fatico a perdonarmelo, ma dopotutto il dolore rende ciechi almeno per un po’.
Guardo l’orologio e mi alzo dal divano, indosso un paio di shorts e una maglia dello zoo di San Diego e vado all’appuntamento con Matt. Il caffè è il solito locale che dà sul mare, lui è già lì e indossa un paio di occhiali da sole, che rendono indecifrabile la sua espressione.
“Ciao.”
Gli dico, spostando una sedia.
“Ciao, ho già ordinato per tutte e due, se non ti dispiace.”
“Non c’è problema.”
Lo guardo negli occhi e mi sembra abbiano perso il loro potere, anzi sembrano misteriosi e pieni di segreti che non ha diviso con me.
Quanto conosco davvero il ragazzo che mi sta davanti?
Mi ha mai parlato in modo esauriente dei suoi problemi con la coca?
No, non l’ha mai fatto, dicendo che non ama parlare di quel periodo della sua vita.
La cameriera arriva e porta un cappuccino e una brioches ciascuno, nessuno ha ancora parlato, il che è strano.
Mangiamo sempre in questo silenzio innaturale, poi finito prendo la parola io.
“Volevo dirti che sono tornata con Jaime, mi dispiace se ti ho ferito o usato in qualche modo, non era mia intenzione. Ero solo confusa e avevo bisogno di mettere ordine nella mia vita.”
“Sono felice che tu sia tornata con lui, si capiva che lo amavi ancora e che cercavi lui in me.”
“Davvero?”
“In modo inconscio sì, lo hai sempre fatto. Devi amarlo parecchio.”
“Lo amo molto, sì. Ovviamente non verrò con te.”
“Lo so, l’ho sempre saputo. Venire con me sarebbe stata una fuga e tu non mi sembri una che scappa e poi a Manchester ci sarebbe stato un problema.”
Io alzo un sopracciglio.
“A Manchester ho una ragazza, si chiama Gemma.”
Il mondo mi cade addosso.
“E quando pensavi di dirmelo?
Il giorno in cui saremmo sbarcati dall’aereo e avremmo trovato lei ad accoglierci?
E come mi avresti presentata?”
Sputo acida e ferita.
Io credevo in lui e invece lui mi ha semplicemente usata per un’avventura americana, ma gli è andata male.
“Come un’amica.”
Dice semplicemente facendomi imbestialire.
“Le amiche non si baciano, con le amiche non ci flirti facendo loro credere che ci siano dietro altri interessi!”
“Lo so, mi dispiace. Ti ho incoraggiata perché sapevo che non avresti scelto me.”
“E se l’avessi fatto?”
“Mi sarei trovato in un casino, ma l’avrei risolto.”
Io gli rivolgo il mio sguardo più gelido.
“Sono felice di non aver scelto un bastardo doppiogiochista.
Io ti avrò anche usato senza volerlo, ma tu l’hai fatto a posta. Volevi un paio di scopate e niente di più, ti è andata male, chico.
Mi dispiace per la tua ragazza a Manchester, nessuna si merita un tipo del genere.”
Lascio i soldi sul tavolo e mi allontano a passo di marcia, arrabbiata come non mai, guido tra le strade di San Diego con aggressività con la compilation dei pezzi più cazzutti degli Skillet a paletta.
Arrivo a casa  e non appena mi chiudo la porta alle spalle, scoppio in una breve serie di singhiozzi isterici che attirano subito Sofia.
“Viviana, cosa succede?”
Mi chiede preoccupata.
“Avevi ragione su Matt.”
Le dico tra le lacrime.
“Non dovevo fidarmi di lui, è solo un bastardo doppiogiochista!
A Manchester ha una ragazza.”
Lei sgrana gli occhi e li vedo riempirsi di rabbia, una marea che si alza pericolosa.
“Io vado a rifargli la faccia.”
Ringhia, ma io la trattengo.
“Non devi farlo, non se lo merita.”
“Ti ha ferita.”
“Mi sono lasciata ferire perché non ho ascoltato il mio cuore, ma il mio orgoglio. Se avessi chiarito subito con Jaime nulla di questo sarebbe successo.
Voglio dimenticarmi della sua esistenza e ringraziare il Signore che mi ha fatto capire in tempo che razza di persona fosse.
Almeno non sono andata con lui, adesso chiamo Jaime.”
Mia sorella mi scosta gentilmente ed esce e chiamo Tony a gran voce.
“Cosa c’è?”
“Vai e ferma Sofia prima che pesti Matt e faccia una cazzata.”
Lui non se lo fa ripetere due volte, memore dell’incidente con Jess, io invece chiamo il mio ragazzo, ho bisogno di sentire la sua voce come dell’aria.
“Pronto?”
Mi risponde.
“Jaime, sono Vivi.”
“Ciao, piccola. Come stai?
Come è andata con Matt?”
“Tutto bene, ho cacciato quel piccolo verme dalla mia vita.”
“Verme?”
“Non mi aveva detto di avere una ragazza.”
“Posso pestarlo?”
“No, non ne vale la pena e poi sei famoso, i paparazzi sarebbero felici di fotografarti mentre fai il violento.”
“Giusto, dannata fama!”
Mia sorella rientra imprecando tra le braccia del suo ragazzo e io sorrido: è questa la vita che voglio.
“Tutto bene?”
“Sì, Sofia voleva pestare Matt, ma Tony l’ha trattenuta.”
“Capisco.”
“Jaime, ti amo.”
“Ti amo anche io.”
Parliamo ancora un po’ e poi chiudo la chiamata.
Sì, è questa la vita che voglio.
Non posso chiedere nulla di meglio.

Angolo di Layla

Ringrazio Nico_Ackerman per la recensione, spero che questo charimento con Matt ti piaccia. Il ragazzo aveva una sorpresa nascosta, povera Vivi!

   
 
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