Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Youth_    22/02/2016    1 recensioni
Come catturare un momento perfetto di una giornata perfetta, perfetta come tante altre: mentre fuori fa freddo, circondati da gente che ci vuole bene, da risate calde e cioccolate raffreddatesi, dimenticate in un angolo del tavolo. James, Peter, Sirius e Remus l'hanno vissuto.
Così viene raccontato.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Madama Rosmerta | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era una di quelle giornate invernali che vorresti immortalare in una foto; con la brina sui tetti, il fumo che sale a spirali dalla tazza di cioccolata calda, la schiuma di Burrobirra sulle labbra, le risate, i cappotti, il fuoco che crepita nel camino.
Una foto, però, non potrebbe contenere tali piaceri; quindi cerchi di vivere ogni momento come dovrebbe essere vissuto, gustandolo sorso dopo sorso, respirando l’aria rarefatta, l’odore di aghi di pino, lasciando che l’impronta degli scarponi s’imprima sulla neve, coccolandoti un po’.
Ai Tre Manici di Scopa si respirava proprio questo tipo di buonumore, aleggiavano proprio questo tipo di sorrisi; e quattro ragazzi, seduti in un angolo del locale, contribuivano a dare al locale l’aria frizzante necessaria per ispirare tutti ad alzare un po’ di più il gomito, o ridere un po’ più del solito.
Erano un quartetto singolare; non potevano essere più diversi l’uno dall’altro.
Uno di loro continuava a bere convulsamente la sua Burrobirra, facendo saettare gli occhietti vispi da un angolo all’altro della sala, forse cercando qualcuno; accanto a lui, un ragazzo occhialuto, che probabilmente non era mai venuto a conoscenza del magico uso di una spazzola, rideva di gusto con gli altri tre, seduti davanti a lui; uno di loro aveva appena poggiato un libro di lato, ormai rassegnato all’idea di leggerlo, e si rovesciò la cioccolata addosso quando il ragazzo accanto, il cui volto era celato dai ricci castani, gli diede una pacca sulla spalla troppo energica, ridendo rumorosamente.
- Sirius!- esclamò allora la vittima, afferrando un fazzoletto e osservando inorridito la macchia marrone sulla divisa, mentre già s’immaginava la sfilza di commenti maliziosi che i compagni di Casa gli avrebbero lanciato al suo ritorno:- Non riesci a stare fermo neanche per un secondo!-
- Suvvia, Lunastorta, è solo una macchia!- rise allora il suddetto Sirius.
- Tergeo!- esclamò il ragazzo fornito di occhiali tondi, puntando la bacchetta sulla divisa di Lunastorta, che tornò pulita in un attimo.
- Grazie, James- sorrise lui nervosamente, per poi rivolgere un’occhiata assassina a Sirius:- Non. Chiamarmi. Lunastorta-
- Sennò che fai? Mi sbrani e getti le mie membra nella Stamberga Strillante?-
- Calmate gli spiriti bollenti- intervenne allora il ragazzo più minuto, gettando un’occhiata inquisitoria qualche tavolo più avanti:- Sta arrivando Madama Rosmerta-
Come preannunciato, miss Rosmerta, una giovane ragazza nel fiore della sua giovinezza e oggetto di complimenti dai più audaci frequentatori del locale, arrivò poco dopo, barcollante sui tacchi vertiginosi che si ostinava a portare:- Ragazzi, come ve la passate?-
- Meglio, ora che ci sei tu- rispose James, facendole l’occhiolino, mentre Lunastorta, dall’altro capo del tavolo, scuoteva la testa, ormai avvezzo alle galanterie del suo amico casanova:
- Buongiorno, Rosmerta. Mai un giorno di riposo, eh?-
- Mai, mai, mai!- esclamò lei ridacchiando, sistemandosi i capelli:- Ci vorrebbe un Aresto Momentum prolungato per farmi godere qualche ora di pace, Remus!-
- Sei bella, fresca di studi e hai qualche galeone da parte!- ridacchiò Sirius, guadagnandosi un’occhiata d’approvazione da parte di James:- Chi più di te dovrebbe godersi la vita?-
- Parlando di godersi la vita...- ammiccò Remus, indicando un gruppetto di ragazze appena entrate nel locale:- Abbiamo appena perso James-
Il ragazzo occhialuto, infatti, si stava convulsamente sistemando i capelli ― riuscendo solo ad arruffarli più di quanto non lo fossero già― mentre osservava il gruppetto con la stessa attenzione che riserva una tigre in agguato ad un’innocente gazzella; e in particolare, gli occhi castani dell’impacciato predatore erano concentrati su una ragazza dalla corporatura esile e i capelli rossi sciolti sulle spalle.
La gazzella si guardò attorno, protetta dal branco di amiche in divisa, senza sospettare minimamente di essere osservata.
- Oh, quella Lily!- esclamò miss Rosmerta, piantando le mani sui fianchi come una vecchia signora, corrucciando il viso:- Ti ho visto perdere la testa per tante fanciulle, ragazzo mio, ma quella ti tiene legato ad un guinzaglio-
- Gelosa?- sorrise James, cercando con sforzo evidente di mascherare l’ansia crescente.
- Io? Figurati!- esclamò la ragazza, gettando indietro i capelli:- Sono una ragazza tutta d’un pezzo, io! Non mi lascerei mai abbindolare da un poco di buono come te!-
- Suvvia, suvvia, ci sono sempre io!- ridacchiò Sirius, stampando un bacio sulla guancia a miss Rosmerta, che arrossì come un peperone cercando di sdrammatizzare, spingendo via il ragazzo borbottando qualche insulto affettuoso, come era solita fare con loro.
- Cercherò di liberare un tavolo vicino...-
- Sei un tesoro!- esclamò James, abbracciandola.
- Però smettetela, mi sento soffocata!- esclamò lei, suscitando l’ilarità generale.
Miss Rosmerta si allontanò con il suo passo ondeggiante, attirando gli occhi trasognanti dei clienti.
I quattro ragazzi la osservarono con la stessa simpatia negli occhi che si prova per una cara amica, e mentre James arrossiva, Sirius ridacchiava e James cercava disperatamente di riprendere la lettura del suo amato libro, da bravo Prefetto, mentre Peter continuava a tracannare la sua birra tossicchiando di tanto in tanto, vi giuro che quel giorno era perfetto.
Il cielo era di un color grigio ghiaccio, la brina avvolgeva le corolle, i sorrisi scaldavano i visi infreddoliti.
Tutto come qualche minuto prima, insomma: tutto come dovrebbe essere.
Tutto come non sarebbe stato in futuro, come sarebbe stato ricordato con la nostalgia dei bei tempi passati.
Il momento venne vissuto, assaporato lentamente: era un giorno come tanti, ma venne colto.
Fu questa la differenza.

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Youth_