Era una bella mattina di sole .
Midorikawa si era svegliato di ottimo umore.
Subito corse in cucina dove suo marito e il suo figlioccio facevano colazione svogliatamente.
Allora si mise le mani sui fianchi ed esclamò:
-Ragazzi! È una splendida giornata e quindi oggi andremo a fare una passeggiata! Ma non in città dove c'è lo smog, andremo per il sentiero campagnolo e non voglio obiezioni!- Il rosso sorrise e si alzò in piedi:
-Che bella idea, amore mio...- disse alzandosi per baciarlo.
Ma Masaki non era dello stesso parere:
-Passeggiata significa faticare! Non ho nessuna intenzione di venire!-disse seccato.
-Guarda che se non vieni dico a Kirino che ti piace!-gli rispose pacatamente il pistacchietto.
Karya a quelle parole sbiancò di botto, per poi diventare rosso come un peperone e borbottò:
-La vicinanza con quel pervertito di Hiroto ti fa male.-
In tutta risposta il rosso fece un sorriso a 32 denti e cinse con un braccio la vita del marito, le cui guance si imporporarono leggermente. -Va bene avete vinto,andremo a fare questa maledetta passeggiata!- disse Masaki alzando gli occhi al cielo, visibilmente scocciato.
Midorikawa sorrise e trascinò fuori i due e dopo un po' raggiunsero il sentiero di campagna.
Da lì cominciarono la loro passeggiata e dopo pochi minuti Masaki cominciò a lamentarsi del fatto che fosse stanco e che si annoiasse molto.
-Masaki-Chan,non lamentarti siamo appena partiti!-lo rimproverò Midorikawa.
Dopo qualche minuto di protesta, Karya tacque e Hiroto tirò un sospiro di sollievo: il suo figliastro a volte era davvero petulante!
Dopo un po' i tre si fermarono a riposare sotto un grande albero e subito Hiroto si appoggiò con la schiena ad esso, mentre Midorikawa, seduto lì vicino, appoggiò la testa sul suo petto,abbracciandolo.
Masaki alzò gli occhi al cielo:
-La prossima volta io resto a casa così voi potrete flirtare in pace!- annunciò sarcastico, alzando gli occhi al cielo. Midorikawa ridacchiò:
-Dai, vieni qui, Masaki-Chan!- gli disse.
MasaKi obbedì, per ritrovarsi abbracciato tra i due:
-Lasciatemi! Sapete che odio le dimostrazioni di affetto!- disse rosso in viso.
Allora Hiroto mormorò malizioso al suo orecchio:
-Scommetto che se fosse Kirino Ad abbracciarti non ti lamenteresti.- Masaki diventò ancora più rosso:
-Ci siamo riposati abbastanza! Andiamo!- disse il ragazzo scattando in piedi.
I due sorrisero e seguirono il loro figlio adottivo lungo il sentiero. Dopo qualche miglia, incontrarono un ragazzo dai codini rosa che passeggiava tranquillamente.
-Kirino-senpai!- esclamò Masaki arrossendo di botto.
-Ciao, Kariya-Kun! Buongiorno, Midorikawa e Hiroto-San!- rispose il ragazzo sorridendo e accennando un inchino.
- C-che cosa ci fai qui, Kirino?- chiese balbettando Masaki.
-Una bella passeggiata! Ti va di unirti a me?- chiese allegramente il difensore.
Kariya annuì vigorosamente, soddisfatto anche di potersi liberare dei suoi tutori.
-Ah, se te lo chiede lui non ti lamenti?- esclamò malizioso Hiroto. Midorikawa si affrettò a tirargli una gomitata e poi lo trascinò via, mentre Kirino rideva e Kariya arrossiva.
Angolino autrice:
Ciao! Sono di corsa quindi: dedico la storia a Naru-Chan che mi ha spiegato come pubblicare dal cell.
Poi ho scritto questa storia per farmi perdonare: sto scrivendo il sequel di "tentazioni" e l'ho quasi finito.
Ecco...ho fatto una cosa terribile. Cioè il capitolo 5. Se leggerete quella fic saltate il Cap. 5. Per il vostro bene.
Bacio
Taccy♡♡♡