P.O.V. Amy
Caldo, finalmente caldo.
Rouge questa notte aveva le vampate di calore, quindi abbiamo dormito con la finestra aperta e, giustamente, l’unica a rimanere al freddo dopo esserci addormentate.. sono stata io.
E ora, in piena estate, ho preso il raffreddore.
Mi sono svegliata da poco e sono accoccolata a Shadow, che scommetto è stato qui a riscaldarmi tutto il tempo senza dormire e mi ha anche portato la coperta (che mi ha salvato dall’assideramento, probabilmente). Tengo le mani gelide nel ciuffo di peli bianchi che ha sul petto, e sul mio viso è stampato un sorrisetto.
È lui il mio eroe.
Aprii lentamente gli occhi senza spostarmi di un centimetro. Non volevo tornare ad avere freddo.
-Buongiorno principessa di ghiaccio.-
Risposi con un “Brr-uongiorno..” e il riccio rosso e nero, ridendo, mi abbracciò nel tentativo di trasmettermi ancora più calore.
-Perché avete lasciato le finestre aperte? La notte qui l’umidità ti divora le ossa!-
“Rouge aveva ha avuto le vampate per colpa della gravidanza..”
-E hai dovuto prendere freddo anche te, ovviamente.-
“Dai Shassha, non è niente, ho solo un po’ di raffreddore!”
Shadow spostò lo sguardo e rimase in silenzio per qualche secondo prima di rispondermi.
-Solo tu puoi prendere un raffreddore in estate..-
Chiuse gli occhi e abbassò la testa, nervoso.
-Dovevo scendere prima - sussurrò, quasi con la mascella serrata – soprattutto per quel bastardo..-
Sobbalzai, sorpresa. Sapevo di chi stava parlando.
“Di che parli?” gli dissi, incuriosita. Probabilmente stava pensando e non si era accorto di averlo fatto ad alta voce, perché alle mie parole alzò di colpo il viso e mi guardò come se si fosse appena cacciato in un guaio.
-Niente Amis, niente..-
“Dai dimmi, non sei bravo a raccontare balle, Shadow.”
Sbuffò. Stava per sputare fuori parole che non mi sarebbero piaciute.
-Sonic era venuto qui per scaldarti, ma l’ho.. Amy ha pensato cose assurde, l’ho sentito quando ero sul tetto, non potevo farlo avvicinare! Ti avrebbe preso in un momento in cui non ci capivi niente per il sonno, e avrebbe fatto come fa con tutte le altre. E tu non sei tutte le altre. Non deve provare nemmeno a sfiorarti dopo quello che ho sentito.-
“Sonic era venuto qui, a scaldarmi..?”
-Beh, si.. ha chiuso le finestre e ha provato a stendersi qui al mio posto forse .. non lo so, l’ho fermato prima che potesse farlo. E’ colpa sua se tu sei diventata un pezzo di ghiaccio, Amis, non merita nemmeno di guardarti. Ha ucciso il tuo sorriso, ha spento i tuoi occhi .. come può anche solo pensare che io lo lasci avvicinare a te?-
Gli occhi di Shadow erano arrabbiati, delusi, tristi. Quasi quanto me.
“Shadow, ti avevo chiesto di lasciarmi risolvere la situazione da sola..”
-Se fosse rimasto qui l’avresti risolta facendo compagnia a Rouge in reparto maternità.-
“Perché non ti fidi di me..?”
-Non mi fido di lui, è diverso. Non voglio che tu soffra ancora di più di quanto non stai soffrendo già. Rischio veramente di uccidere qualcuno. Sei come la sorella minore che non ho mai avuto, Amy, forse nemmeno Maria era così importante per me, non posso lasciare che ti uccida così, da dentro.-
Non risposi. Non volevo sapere cosa ha pensato Sonic, non volevo sapere perché era venuto qui, non volevo sapere che cosa Shadow gli avesse detto. Non volevo sentire niente. Mi limitai a chiudere gli occhi e a trattenere per l’ennesima volta le lacrime.
Shadow mi strinse a lui. Sapeva che stavo per scoppiare a piangere, sapeva anche che non ce la facevo più con questa storia.
Una guancia si bagnò lentamente, una lacrima solcò il mio viso e raggiunse il pelo bianco del petto di Shadow.
Sentii dei passi sulle scale, così mi asciugai gli occhi, cercando di rimettere la maschera.
La solita maschera di ghiaccio che porto da due anni.
‘Buongiorno ragazzi! – quasi urlò la volpe gialla, già iperattiva - ..Ops, scusatemi! Shadow, Amy ancora dorme?’
“No, Tails. Sono sveglia.”
‘Oh, menomale almeno non ti ho svegliata! Preparo la colazione, i ragazzi stanno scendendo!’
Passarono nemmeno due minuti, ed eravamo tutti seduti intorno al tavolo, assonnati. Rouge se ne stava appoggiata a Knuckles e per poco non gli si addormentava sulla spalla; Cream teneva la testa appoggiata sulle braccia, sdraiata sul tavolo, e Sonic si reggeva il viso con le mani.. penso che a momenti crolla dal sonno. Scommetto che nemmeno stanotte ha dormito, da quello che mi ha detto Shadow, che era l’unico che non dava segno di stanchezza, insieme a Tails.
‘Ragazzi, ma che facciamo oggi?’ mormorò Cream, guardando gli altri che sono ancora mezzi addormentati.
Diamine sembra che siamo stati ad un rave party.
“Beh, mare? Siamo qua!” disse Sonic, come se stesse dicendo una cosa ovvia.
‘Ragazzi, oggi ci sono gli allenamenti!’ disse Tails, muovendo le sue code folte.
“Allenamenti, Tails?” Proprio non capivo.. che senso aveva allenarsi ora? Eggman era in prigione, eravamo fuori pericolo.. “Perché, vi allenate ancora?”
‘Si, Amy. Non si sa mai, e se Eggman evadesse da un momento all’altro? Non possiamo farci trovare impreparati, non ho avuto il permesso per installare una telecamera nella sua cella per controllare se scappa, e di lui non mi fido. Quindi, non ci rimane altro modo che questo per non rischiare ancora!’
Tails aveva ragione. Eggman è sempre stato un pazzo. Cervellone e scienziato, certo, ma imbecille e pazzo. E’ quasi tutta la vita che mi da’ la caccia (e ci da’ la caccia) per distruggere Sonic, come potrebbe non architettare una fuga?
“Oh, cavolo.. ti prego Tails, ci sono Shadow, Cream ed Amy, oggi saltiamo!” Sonic sembrava stremato solo al pensiero.. comodo usare noi come scusa, eh riccio blu..?
Lanciai un’occhiata fulminea a Shadow, e lui fece lo stesso con Cream, poi annuirono insieme.
-Ci alleniamo con voi, Tails.- Shadow guardò la volpe, che non ebbe né voglia né coraggio di opporsi. Sonic, dall’altra parte del tavolo, fece una risatina.
“I nostri allenamenti sono pesanti, molto più di quelli che facevamo prima, Shadow. Non vorrei veder svenire Cream o Amy!”
Shadow fece uno dei suoi soliti sorrisetti. –Amy non si allenerà, dato che ha preso un bel raffreddore e non ho intenzione di vederla peggiorare. Io e Cream ci stiamo.-
“Ma Shassha..!”
-No, cara. Ti alleni già abbastanza a casa, e tra un po’ arrivi alle ossa su quelle nocche!-
Mi guardai le nocche scorticate e sì, forse ha ragione. Una giornata di calma mi ci vuole. Tails era completamente euforico, sembrava come se la nostalgia lo avesse preso in ostaggio.
 ‘I Sonic Heroes di nuovo in un allenamento insieme.. non posso crederci!’
Si alzarono tutti in piedi e corsero fuori. Rimasi seduta per un secondo da sola,  guardandoli scattare nel campo che Tails aveva creato sul fianco destro della sua casa. Con calma Andai fuori e mi sedetti all’ombra, sull’amaca lì vicino. Tails aveva attrezzato veramente bene.  Shadow e Sonic si lanciavano sguardi di sfida, il volpino aveva già acceso tutti i robot che aveva creato per gli allenamenti: erano praticamente identici a quelli con cui Eggman ci aveva sempre attaccato, dal più piccolo al più grande, e ognuno aveva un tipo di potenziamento diverso. Probabilmente avevano iniziato ad allenarsi molto più pesantemente, e a quanto vedevo, se sbagliavano qualcosa ci rimettevano un braccio, una gamba o addirittura il pelo, per questo Tails se ne stava dietro il suo pannello di comando dei robot. Mi concentrai su di lui, che sembrava dare coordinate sull’attacco agli altri. Non capì bene come aveva deciso di utilizzare i suoi robot, e a quanto pareva nemmeno la coniglietta e il riccio rosso e nero. Vidi un gigante d’acciaio di almeno tre metri avanzare verso i ragazzi mentre Tails continuava a parlare. Rouge si alzò in volo, sicura di sé come sempre, cominciato a provocare il robot.
«Ehi bestione, sono qui, dai vieni a prendermi!»
Vidi il robot correre verso di lei, per un momento sentì l’impulso di correre a fermarlo. Ma si era impazzita? Era incinta, e chiamava a sé il robot!?
Il robot tirò un pugno che andò a vuoto poiché Rouge si era spostata di colpo per schivarlo, mentre Knuckles e Sonic si lanciarono su di lui. Knuckles gli svitò un braccio, mentre Sonic con uno Spin Dash gli trapassò il busto, strappando via cavi e scheda madre. Come organizzazione, erano stati perfetti, ed ero riuscita a capire il gioco delle parti: Tails, il cervello; Rouge, l’esca; Knuckles e Sonic, l’esplosivo.
Tails diede qualche dritta a Cream e a Shadow, per poi aizzare contro il team quasi 30 robot, tra piccole api laser a colossi di metallo. Cream si unì a Rouge, parando i colpi quando Rouge non risultava abbastanza veloce per schivarli, mentre Shadow faceva a pezzi da solo i mostri.
Seguivo l’allenamento da quasi un’ora ormai, vedendo come tutti sembravano coordinati alla perfezione. Da poco Tails stava dando del filo da torcere agli altri, tanto che a volta erano costretti a rompere gli schemi per difendersi l’un l’altro.
Ma più di tutti, seguivo Sonic.
Lo vedevo correre, rompere il muro del suono, trapassare lastre enormi di metallo, frenare di colpo. Guardavo come fosse autonomo, come non mancasse un colpo, come non chiedesse aiuto, come non ne avesse veramente mai avuto bisogno. Fino a quel momento.
Era alle prese con ben quattro vespe che sparavano laser dai pungiglioni contro di lui, e non aveva notato alle sue spalle un robot, più o meno il doppio di lui, che si stava dirigendo verso di lui pronto a schiacciarlo sotto il suo peso. Sentì il mio cuore fermarsi: nessuno dei ragazzi sarebbe riuscito a fermarlo in tempo. Shadow, l’unico che probabilmente ci sarebbe riuscito, cercò di raggiungerlo, ma altri automi lo ostacolarono. Quell’ammasso d’acciaio stava per rompergli tutte le ossa.
Mi si gelò il sangue: Tails si era perso nella confusione di quell’allenamento così caotico. La mia vista si annebbiò. Di colpo non mi importava più di niente, se non mi fossi mossa io, Sonic non si sarebbe accorto di nulla e sarebbe rimasto schiacciato. Scattai, senza pensarci due volte, e dopo aver scavalcato la recinzione del campo, saltai in aria e tesi il braccio per evocare il mio martello. Caricai tutta la rabbia e quel dolore che in quei due anni mi avevano ferita, spenta, uccisa, e il robot si frantumò come un bicchiere di cristallo sotto il mio colpo, e insieme a lui il mio muro di ghiaccio.

Eeeee ce l'ho fatta anche a questo giro! Sì lo so, ci ho messo un'eternità.. ma almeno questo capitolo è lungo!!
Insomma, succedono bei casotti ora! Amy si sta svegliando dal "coma gelido"? Sonic come reagirà, orgoglioso com'è, all'accaduto e al fatto che Amy lo ha salvato?
Mi piaceva l'idea sulle spine..sono cattiva lo so!:D
Spero che questo capitolo sia all'altezza di questo sito fantastico, e ringrazio KnightCuttingBlade per il suo aiuto (Blade, dimmi ti prego che almeno questo non è corto di capitolo!!)
Per il resto, buona lettura e, se vi va, lasciate qualche recensioncina piccola :))
P.s. questo è un disegno che ho fatto giorni fa.. andrebbe ricollegato al Capitolo 5, ma ho deciso di postarlo qui, almeno per ora:)
-Tsu.