“no ti prego!! Giuro che non lo faccio più ma non frustarmi”-“è quello che ti meriti lurida cagna”, con un colpo di bacchetta fece evanescere la maglietta di quella ragazza, si tolse la cintura e iniziò a colpirla con forza. Ogni sferzata era sempre più forte, ma lei non urlava, non voleva dargli quella soddisfazione, non si sarebbe piegata, poteva devastare il suo corpo e la sua mente, ma l’ odio che provava verso quell’animale  la faceva reagire, le dava la forza di andare avanti, di non cedere nonostante gli abusi che subiva, perché lei sapeva che prima o poi, l’animale che l’aveva messa al mondo avrebbe pagato tutto quello che le stava facendo, avrebbe pagato, questo si ripeteva in testa.
Dopo che la sua schiena era ricoperta di sangue, lasciò cadere la cintura e dopo averle lanciato uno sguardo le disse “mancami ancora di rispetto e ti giuro che la prossima volta ti crucierò e ti torturerò fino a ridurti un ammasso informe e vedremo se non urlerai”.
Dopo che uscìì dalla stanza, un’altra persona fece il suo ingresso, a differenza dell’altro questa si avvicinò con delicatezza a quel corpo martoriato e iniziò a praticare incantesimi di guarigione.
“mi dispiace bimba mia, non sono riuscita a fermarlo…mi sento così in colpa, che madre permette al proprio marito di ridurre la figlia in questo modo”-“hai ragione, non sei degna di questo, non sei mai stata in grado di prendere le mie parti, non hai mai provato a difendermi neanche una volta e sai perché non lo fai? Perché sei una debole, perché hai paura che ti possa far male, tu non sei mia madre, sei un essere inutile e peggiore di lui. Vattene so cavarmela da sola”. La donna scoppiò a piangere e corse fuori dalla stanza. Sapeva di essere stata dura, ma ormai l’odio aveva preso il sopravvento su tutto, era cambiata, non era più la ragazza solare e gentile che era un tempo, ora il suo cuore era diventato freddo e oscuro come il buio più profondo, sapeva di questo suo cambiamento, lo percepiva nella sua magia, si sentiva più potente, ma ancora non era in grado di controllarla. Doveva rivolgersi all’unica persona che di sicuro l’avrebbe aiutata e, una volta riuscita avrebbe compiuto la sua vendetta.
 
 
 
Primo capitolo di una nuova ff. spero che vi ispiri e che vi piaccia, cercherò di essere costaante con gli aggiornamenti e mi raccomando aspetto numerose recensioni!!