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Autore: Veryroro    23/02/2016    3 recensioni
Ciao a tutti!!
Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato frequentare Hogwarts così ho deciso di scrivere la mia prima ff proprio su questo.
Veronica è una ragazza Italiana ed è la nipote del grande Albus Silente che la invita a trasferirsi a Hogwarts all'inizio del sesto anno per finire lì i suoi studi. Lei accetta ma non è solo per suo zio. Uno dei motivi principali è conoscere il tanto famoso Harry Potter. Riuscirà a diventare sua amica? Quali sfide dovrà superare per proteggere le persone che ama? Qualcuno riuscirà a conquistare il suo cuore?
Vi ho incuriositi??? ;)
Spero di si!!
Vi chiedo solo di non esser troppo spietati visto che è la mia prima ff in assoluto..
Con la speranza di ricevere molte recensioni vi auguro una buona lettura ;)
Veryrorò
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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                                                                 Nuova vita, nuovo inizio!





 
Ero nervosa. Non avevo amici, non conoscevo il posto, non conoscevo benissimo mio zio che non vedevo dall’età di 9 anni e avevo paura di esser presa di mira proprio per essere sua nipote.
Insomma, ero terrorizzata dal cambiamento radicale che stavo facendo. Eppure avevo comprato tutto l’occorrente, mi ero fatta un restyling completo (se non potevo evitare di essere nervosa potevo almeno sentirmi più sicura di me dietro alla mia immagine ù.ù), avevo comprato nuovi vestiti, nuove scarpe e innumerevoli accessori, per cui ero pronta a partire.
Il 1 settembre era arrivato veramente troppo in fretta, eppure ero andata a Kings Cross, avevo cercato e trovato il binario 9 ¾  ed ero salita sull’Espresso per Hogwarts quasi pronta ad iniziare il mio sesto anno accademico.
Mio zio era stato irremovibile sulla cosa.
Forse, conscio del poco tempo passato recentemente insieme, aveva così tanto insistito che preferì recarsi nella mia villa in Italia per invitarmi personalmente. Il suo gesto mi stupì, vista la distanza immotivata che intercorreva tra noi. Ah quanto avrei voluto conoscerne la ragione!
Avevo pochi obiettivi per l’inizio della mia nuova vita in quella sconosciuta scuola: non sottomettermi a nessuno, non farmi nemici ma solo amici, imparare tante cose nuove e conoscere lui :
Harry Potter.
Ne avevo sentito parlare così tanto da conoscerlo già. La mia curiosità mi stava scavando un buco nello stomaco. Curiositá, curiosità,curiosità che mi aveva portato a qualche ricerca, quindi sapevo benissimo che aspetto avesse e quali difficoltà avesse già dovuto superare.
Nel frattempo avevo trovato uno scompartimento vuoto e l’avevo subito occupato e mentre stavo, impazientemente, fantasticando sul nostro incontro, venni riportata alla realtà dall’entrata nel mio vagone di tre ragazzi veramente molto rumorosi che decisero di entrare e accomodarsi come se fosse di loro proprietà. Cosa che ovviamente mi diede leggermente fastidio. Non tanto per il casino che facevano tanto quanto per la loro aria di superiorità che lasciavano tranquillamente trasparire.
Una cosa era sicura: non volevo manifestare il mio nervosismo!
Così decisi di restare in silenzio e recuperare il libro che stavo leggendo dalla mia borsa per evitare di iniziare a farmi dei nemici e sperando di poter passare inosservata.
Inutile dire che non fu così.
Appena m’immersi nella lettura percepii di essere osservata, alzai lo sguardo e ciò che vidi mi lasciò di stucco.
Due occhi color del ghiaccio mi trafissero impedendomi di pensare razionalmente e rendendomi ancora più nervosa di quanto già fossi.
I due ragazzi che erano con “Occhi di ghiaccio” erano così presi a parlottare tra di loro da non accorgersi di nulla. Incapace di lasciare il suo sguardo decisi di farmi coraggio e di invece sostenerlo cercando di spingerlo a guardare altrove.
Beh... il ragazzo non era niente male! Però la sua ostentata aria di superiorità, mi stava letteralmente facendo rivoltare lo stomaco. Ho sempre odiato le persone che si davano delle arie, per cui, il mio fastidio non fece altro che aumentare.
Visto che quel ragazzo non era intenzionato a lasciare il mio sguardo, misi da parte il mio dannato orgoglio e abbassai lo sguardo.
Lui vittorioso scoppiò in una sonora e fredda risata che mi fece accapponare la pelle e che mi portó anche a decidere che magari avrei potuto lasciargli quello stupido scompartimento e trovarmene un altro con persone meno algide.
Ma ovviamente il mio orgoglio non era d’accordo, così decisi di starmene buona al mio posto e cercare in tutti i modi di evitarlo.
Ripresi il mio amato libro e decisi di ritornare alla mia lettura.
Non so bene quando mi addormentai e venni svegliata dal loro vociare e, vedendoli con  una divisa nera, verde e argento, capii di esser quasi arrivati a destinazione.
Chissà se avrei avuto anche io la loro stessa divisa!
Sapevo che ad Hogwarts c’erano quattro case: Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero e che ognuna di loro era distinta per coraggio, lealtà, altruismo e intelligenza, ma non sapevo bene con quale di queste sarei stata più affine.
Nella mia scuola Italiana non c’erano divise o distinzioni, eravamo semplicemente distinti per anno accademico e sezione e ci si poteva tranquillamente vestire come meglio si credeva. Questo nuovo stile di vita era al tempo stesso, eccitante e spaventoso.
Dopo qualche minuto il treno iniziò ad arrestare la sua folle corsa e capii di esser, finalmente, giunta a destinazione.
Appena si fermò presi le mie cose e iniziai ad avviarmi verso l’uscita senza preoccuparmi di cosa stessero facendo quegli strani ragazzi.
Scesa sulla banchina ciò che vidi mi mozzò il fiato.
Sulla collina svettava il più bel castello che abbia mai visto che rifletteva il suo luminoso riflesso su un immenso lago nero come la pece.
Se quel castello era così bello visto da lontano, viverci dentro sarebbe stato un sogno.
I miei pensieri sul castello furono interrotti dall’arrivo dell’uomo più grande che avessi mai potuto immaginare d’incontrare. Si presentò con il nome di Hagrid invitandomi a seguirlo verso la mia carrozza.
Una carrozza tutta per me ma che sarebbe partita mezz’ora dopo di quelle degli altri studenti.
La cosa non fece altro che rendermi ancora più nervosa di quanto già fossi e portandomi ad immaginarne il motivo.
 Dopo quelle che parvero ore, la mia carrozza partì e dopo qualche minuto arrivai a destinazione.
Al mio arrivo venni accolta da uno strano signore di nome Gazza che con il suo strano e spelacchiato gatto mi scortarono fino all’interno di quell’immenso castello.
Passati per l’atrio ci dirigemmo verso una sala immensa e piena zeppa di studenti.
Al mio arrivo tutta la sala si girò verso di me e calò un silenzio veramente molto imbarazzante.
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!! Scusate per gli errori che potrebbero essermi sfuggiti e vi chiedo cortesemente di farmi sapere dove sono xD
Ringrazio tutti per esser arrivati fino a quì e spero che vogliate lasciarmi una recensione quì sotto ;) Un ringraziamento speciale va alle mie due amiche Nives e Naty per aver rivisto la storia e avermi spinta a crearla e pubblicarla.. non esisterebbe senza di voi.. vi voglio bene :*
  
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