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Autore: kate98    24/02/2016    2 recensioni
Kathlyn andrà a vivere con la famiglia Anderson in un quartiere malfamato.
Jenna, la sua migliore amica, è preoccupata per lei, come farà a trovarsi degli amici quando tutti lì sono conosciuti come dei delinquenti?
Non appena arriva, Kath incontra Nathan, un ragazzo affascinante ma anche abbastanza stronzo.
Il modo di comportarsi di Nathan confonde Kath che sente di odiarlo ma ne è anche un po' attratta.
Ma non può lasciarsi incantare da lui, potrebbe essere pericoloso.
Riuscirà Kath a resistere alla tentazione e al fascino del ragazzo?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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V Capitolo


Poco dopo eravamo al parco, Elisa si diresse subito verso l'altalena e io la seguii per assicurarmi che ce la facesse a salire e non rischiasse di cadere.
La spinsi un po' dopo di che disse che voleva andare sullo scivolo.
La accompagnai e intanto Amelie e Debbie ci raggiunsero.
Le due sorelle iniziarono a giocare insieme, ridendo e rincorrendosi.
«Allora, come ti stai trovando qui?» mi chiese Amelie con fare gentile.
«In realtà per ora sono un po' scombussolata.» mi chiesi se era il caso di svelarle le mie preoccupazioni.
«Oh, è normale cara. Ma c'è qualcosa in particolare che ti preoccupa? Puoi dirmelo, se vuoi, magari posso darti qualche suggerimento.»
«Ecco...il fatto è che mi hanno detto tutti di stare cauta in questo posto, che ci vive gente brutta e cose così. E un po' sono intimorita da quei ragazzi che vedo sempre nell'androne del palazzo. Però qui ci vivete anche voi, e non sembrate così preoccupati della situazione. Non capisco come devo comportarmi...» dissi tutto d'un colpo.
«Beh, in effetti non è uno dei quartieri migliori del mondo ma non è neanche così male. Il problema purtroppo è che i ragazzi sono presuntuosi e tendono a non accettare molto volentieri le persone nuove. Ma non c'è tutto questo gran pericolo se segui alcune accortezze. Basta non uscire quando è buio e non andare in posti troppo isolati. Per il resto quei ragazzi non ti faranno mai nulla di male se tu non farai nulla a loro. Si limiteranno solo a punzecchiarti ma tu cerca di ignorarli. Potresti fare amicizia con Nathan, è un bravo ragazzo. Potrebbe aiutarti ad ambientarti.» mi disse con voce dolce, mentre mi accarezzava la spalla.
«Non sono convinta di andargli a genio. E sinceramente nemmeno lui va tanto a genio a me.» dissi ma me ne pentii subito. Loro erano in buoni rapporti con Nathan, forse avrei dovuto essere un po' più cauta.
«Nessuno è mai convinto di andare a genio a Nathan e, sinceramente, anche a noi all'inizio era sembrato un teppistello da tenere alla larga però conoscendolo imparerai ad apprezzarlo. Certo non dico che dobbiate diventare migliori amici ma...potresti provarci. Anche perchè lui passa molto tempo da noi, perciò sarà inevitabile per voi incontrarvi.»
«Ci proverò.» dissi senza però esserne tanto convinta.
In realtà avrei voluto tenermi più lontana possibile da lui, c'era qualcosa che mi spaventava.
Ma non riuscivo ancora a decifrare cosa fosse.

Era ormai tardi e Amelie chiamò le bambine, era ora di tornare a casa.
Aiutò Amelie a preparare la cena e, quando avevano quasi finito, arrivò Alan da lavoro.
Con lui c'era pure Nathan. Cercai di guardarlo il meno possibile.
Mangiai velocemente ma dovetti aspettare che anche gli altri finissero per poter lavare i piatti.
Nathan mi portò al lavandino i piatti che c'erano sul tavolo.
«In realtà oggi sarebbe il mio turno per lavare i piatti, ma vedo che ti stai divertendo perciò ti concederò il privilegio di continuare al posto mio.» disse mentre aggiungeva un bicchiere nel lavandino. Per farlo mi sfiorò la mano e io mi scostai leggermente.
«Ehi, calma. Non ho mica la lebbra sai? Come mai sei così taciturna poi? Mi era sembrato di scorgere un bel caratterino, che fine ha fatto?» mi punzecchiò ancora.
«Non mi vanno molto questi giochetti da bambini, perciò ho deciso di seguire il tuo consiglio.»
Sgranò gli occhi sorpreso «Il mio consiglio? Quale consiglio?».
«Si, ti ignorerò finchè smetterò di essere la novità e ti stancherai di punzecchiarmi.» stavo quasi finendo di lavare i piatti e non vedevo l'ora di finire anche quella conversazione e di rintanarmi nella mia camera.
 «Oh, ma quel consiglio riguardava gli idioti che sono sotto, non puoi ignorare me.»
«Non posso, dici? Guada come lo sto facendo invece.» Finii di lavare anche l'ultimo bicchiere e mi diressi in camera lasciando Nathan imbambolato lì, con un'espressione incredula sul volto.


ANGOLO AUTRICE:
Ciao a tutti/e. Sono Kate e spero che la storia fino ad ora stia piacendo almeno a qualcuno.
Io non ne sono molto convinta ma sto comunque continuando a scriverla perchè boh, di per sè la storia mi piace, per come è nella mia testa. Poi per iscritto risulta un po' più banale...
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate voi perciò non fatevi problemi a lasciarmi il vostro parere, anche le critiche sono ben accette.
Un bacione a tutti coloro che leggono questa storia, al prossimo capitolo :*

Kate.

 
  
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