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Autore: fedetojen    24/02/2016    0 recensioni
In un mondo dove Angeli e Demoni sono in combutta, la vita di Alex sembra in pericolo. Demoni, fantasmi e altre creature demoniache hanno iniziato a perseguitarla, l’unica possibilità era quella di cercare i famosi fratelli Winchestern.
Genere: Avventura, Comico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Impala, Ruby, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The Cursed One

Tredicesimo girone

 

“Che cosa è successo di sopra?” chiese Dean facendola sedere, portandole un po’ di acqua.

“E’ successo tutto troppo velocemente…forse un fantasma…non lo so Dean” disse scuotendo la testa, guardando entrambi.

“Non preoccuparti, ok? Sta tranquilla” disse con un sorriso sulle labbra, Dean, mentre Alex annuì. Dean si voltò facendo segno a Castiel di seguirlo.

“Cosa ne pensi?” chiese vicino a lui, mentre osservavano da lontano Alex, che accese la tv facendo zapping.

“Sembra…tutto nella norma” disse tranquillamente Castiel.

“Castiel, si vede lontano un miglio che non ne sei sicuro” disse Dean guardandolo con la fronte corrugata e le braccia conserte.

“Farò delle ricerche” disse poi sparendo. Dean, raggiunse Alex, sedendosi sul divano trascinandola poi tra le sue braccia.

“Alex: qualsiasi cosa tu stia passando, per favore, parlane, se non con me con Sam o anche Castiel, ma fallo d’accordo?” chiese Dean stringendo di più Alex a sé.

“Va bene” disse Alex, annuendo, stringendo le mani di Dean tra le sue.

“Allora sarò sincera con te: non sono Alex” disse voltandosi verso di lui. Il suo sorriso, il suo sguardo, il suo atteggiamento tutto sembrava essere quello di Alex ma era solo un gioco.

“Claire” disse ringhiando Dean, strizzando gli occhi, guardandola male.

“Devo dire che baci davvero bene, sai? Peccato che ero io e non Alex in quel momento” disse dispiaciuta Claire, facendo spallucce. Dean subito si separò da lei, sentendosi schifato di aver baciato Claire e non Alex.

“Lo sai sei solo una…al diavolo!” disse prendendo il coltello pronto a pugnalarla.

“No Dean!” disse alzando le mani in preda al panico, Alex….o Claire? Chi riusciva più a capire chi era chi.

“Alex?” chiese dubbioso Dean, iniziando ad abbassare il coltello.

“Bastano un paio di occhi da cucciolo e una voce spaventata per farti ricredere?” chiese divertita Claire, con le mani sui fianchi.

“Morte non aveva messo un muro?!” urlò contro di lei.

“Sveglia, Dean! Il muro serve solo per non far avere altre illusioni ad Alex, che già ha, ma comunque io rimarrò sempre qui!” disse alzando la mani, Claire, guardandolo sorridente.

“Quindi lei non ricorda del mio bacio ma tu sì! Non sai quanto vorrei infilzarti…” disse stringendo più saldamente il manico del pugnale, facendo diventare le sue nocche bianche.

“Faresti del male solo ad Alex e visto che la ami, non credo sia il caso” disse sorridente per poi far diventare gli occhi neri e far ritornare Alex.

“Dean perché hai quel coltello in mano? C’è qualche demone?” chiese preoccupata guardandosi intorno. Dean si rilassò lasciando poi il coltello, passandosi la mano sul volto.

“Sto impazzendo per colpa sua” disse scuotendo la testa, con sguardo perso.

“Per colpa di chi?” chiese Alex avvicinandosi a lui, alzando il suo volto con una mano. Dean stava soffrendo, soffriva nel vedere Alex ignara di ciò che provava per lei, di essere stato preso in giro da un demone come Claire, che Bobby si era sacrificato per aiutare i suoi ragazzi…

“E’ andato tutto a puttane!” disse sbottando Dean, andando in cucina buttando quello che era presente sul tavolo: pc, birra, roba da mangiare, tutto spiattellato
a terra o sul muro.

“Dean calmati” disse Alex raggiungendolo.

“Di cosa stai parlando?” chiese con tono pacato, Alex, posando una mano sul suo braccio. Lui si voltò di scatto a guardarla: Dean la stava osservando con sguardo feroce, quello sguardo che ti fa raggelare dalla paura, che ti fa sollevare i peli per colpa dei brividi che ti sono appena venuti vedendolo così diverso dal solito.

“Dean, mi stai facendo paura…” disse staccando la mano dal suo braccio e allontanandosi da lui, lentamente: per fortuna Sam arrivò aprendo la porta e appena vide ciò che era successo si voltò verso il fratello e lo guardò.

“Dean, ma che hai?” chiese preoccupato, notando quanto era spaventata Alex, che si parava dietro di lui, tremante.

“Sam non è servito a un cazzo quello che abbiamo fatto per lei! Claire e Lucifero non la smetteranno mai, sto diventando pazzo per colpa di Claire!” disse Dean, buttando pugni contro la parete, spaccando il vetro della finestra.

“Alex, puoi lasciarci da soli, per favore?” disse Sam voltandosi verso di lei, che annuì spaventata, correndo su per le scale.

“Ma dico: sei impazzito?? Non vedevi come tremava?!” chiese alzando la voce, Sam, guardando incredulo Dean. Dean era come impazzito: non ci vedeva proprio più, tanto che si scagliò contro Sam per la rabbia e lui lo spinse dandogli un gancio destro.

“ORA BASTA!” ruggì Sam, vedendo Dean a terra, passandosi il palmo sulle labbra sporco di sangue.

“Bobby l’ha fatto per lei, ricordi? L’ha fatto anche per noi, Dean! Non è stato un sacrificio come pensi tu: anche Morte ha detto che il suo tempo stava per scadere!” disse Sam, mentre Dean si alzava da terra, guardando con sguardo minaccioso, Sam. Alex dalla sua stanza poteva sentire tutto e aveva sentito tutto: scese silenziosamente le scale vedendo il coltello vicino ad esse e lo impugnò.

“Alex” disse Dean guardandola, mentre teneva il pugnale tra le mani.

“Bobby, si è sacrificato per me?” chiese guardandoli tristemente, presa dalla rabbia, visto che da come parlava Dean non era servito a nulla.

“Alex ascoltami: non si è sacrificato, sarebbe comunque morto per un incidente di cui Morte non poteva parlarci. Bobby stesso a preferito fare questa scelta, nessuno l’ha obbligato” disse Sam, cercando di avvicinarsi a lei e togliere il pugnale dalle sue mani.

“No Sam, io non la penso così!” disse Alex, pugnalandosi e cadendo a terra.

ALEX!” urlarono in coro i fratelli. Sam, quello più vicino a lei, la prese tra le sue braccia levando velocemente il pugnale e posando la giacca che Dean gli aveva passato sulla ferita. La figura di Castiel apparve in salotto, che scrutava la situazione. Alex iniziava a respirare a fatica e appena vide Castiel avvicinarsi a lei, lo fermò.

“No…Castiel. Questa volta…no…” disse, guardando poi i due fratelli che gli erano vicini, per poi esalare l’ultimo respiro con un sorriso in volto.

Sam, era devastato da quella scena mentre guardava il corpo senza vita di Alex tra le sue mani divenire pallido.
Castiel, voleva aiutare ma posò la sua mano sulla spalla di Sam, sentendo quanto era giù di morale mentre Dean uscì dalla casa, diretto a qualche bar.

Castiel sparì, mentre Sam, cercando di trattenersi prese in braccio Alex e la portò sul letto della sua stanza.
Prese tutto l’occorrente e pulì le scale sporche, ripensando a quanto ancora avrebbe potuto vivere Alex: sarebbe stato difficile perché ha passato anche lui un periodo del genere ma a tutto c’è una soluzione, pensò Sam mentre puliva.

“Dean” disse Castiel apparendo davanti a Dean, intento a scolarsi in un bar sconosciuto, la solita bottiglia di whisky. Appena sentì la sua voce e lo vide, sussultò portandosi una mano sulla fronte.

“Scusa Castiel, ma non ho tempo per i sermoni: voglio solo godermi questo whisky invecchiato. D’accordo?” disse sorridendogli, ritornando a bere con il suo sguardo serio e impenetrabile. Castiel, annuì senza aggiungere altro per sparire di nuovo.


ANGOLO SCRITTRICE: Salve gente! Lo so sono in immenso ritardo e mi scuso, ma ho avuto da fare e anche del lavoro da fare, ma eccoci qui con il capitolo. Spero vi piaccia!


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