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Autore: Louie    19/03/2005    4 recensioni
Rita Skeeter vuole intervistare il nuovo Ministro della Magia, ma non sa che... Una oneshot probabilmente stupida, ma mi sembrava un peccato non scriverla. Il rating è PG13 perchè c'è un cadavere, ma nulla di più.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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NB: E’ una storia un po’ nonsense, se volete

NB: E’ una storia un po’ nonsense, se volete... Ma spero vi piaccia. Un grazie enorme va alla mia beta, trascrittrice e amica Karen, alla quale dedico la storia (e che mi ha aiutato a capire come si pubblica una storia).

L’intervista al Ministro

Rita Skeeter bussa nevroticamente alla bella porta di mogano.

Pochi istanti dopo, la porta si apre e una bella donna vestita di nero e turchese le fa cenno di entrare con un gesto della mano. Sorride cortesemente – Prego, si accomodi. –

Rita entra nella sala d’aspetto sobriamente arredata e osserva la segretaria dirigersi verso l’ufficio del Ministro. La giornalista prende la sua Penna Prendiappunti e la contempla con un misto di soddisfazione e impazienza.

La segretaria bussa delicatamente alla porta, quindi si sente una voce sommessa rispondere – Avanti. –

La signorina apre la porta dell’ufficio e si affaccia – Signor Ministro, è arrivata Rita Skeeter. –

Rita non riesce a non notare che lei sembra divertita, poi sente il Ministro che risponde – La faccia entrare, signorina Hayes. –

La segretaria fa un passo indietro e indica la porta con il solito cordiale e sincero sorriso – Il Ministro la attende, signorina Skeeter. –

La giornalista non se lo fa dire due volte ed entra nell’ufficio. Qui il pavimento è in alabastro, i mobili in ebano, gli accessori in argento e per terra fa bella mostra di sé un tappeto verde e argento. – Buongiorno, signor Ministro. – saluta Rita, mentre la segretaria chiude delicatamente la porta.

Il Ministro è un uomo molto bello. Sembra ancora un ventenne, nonostante vada per i cinquanta: la sua carnagione è pallida, ma la sua pelle è liscia e luminosa; le sue labbra sono pallide anch’esse e crudelmente sottili, mentre i suoi denti sono di un candore immacolato; i suoi capelli sono tanto biondi quanto lisci e i suoi occhi... I suoi occhi sono grigi, ma non smorti: il loro è un grigiore vivido, attento, misterioso. Quegli occhi riuscirebbero a congelare ogni cosa, e chiunque. Rita si ritrova a fissarli, sentendosi a disagio: è come se egli potesse leggerle il cervello e potesse carpirle anche il più intimo segreto.

Egli sorride sicuro di sé e precisa, con la sua voce leggermente strascicata – Prego, può anche chiamarmi signor Malfoy. –

Lucius Malfoy Ministro della Magia. Suona bene... Molto più che bene. Egli sorride ancora, sul viso un’espressione soddisfatta.

La giornalista riacquista la solita nevroticità, e mentre si siede sfoggia la sua solita Penna Prendiappunti - Bene, signor Malfoy. Cominciamo? –

Lucius Malfoy le rivolge un’occhiata gelida: quella donna non gli piace, ma egli è il nuovo Ministro ed è qui per convincere che il nuovo regno di Voldemort non porterà l’assoluta distruzione. Si, sono riusciti a sconfiggere Silente, Potter e tutti i loro alleati, e adesso il suo padrone gli ha conferito l’onore di divenire il Ministro della Magia. Prima di perdersi totalmente nei propri pensieri, egli annuisce – Volentieri. –

Lei sorride, mostrandogli i suoi tre denti d’oro, e comincia l’intervista – Bene... Quali sono i suoi obiettivi a breve termine? –

Lucius, oggi vestito di verde e di nero, replica con una mezza smorfia – Ovviamente, la rimozione di tutte quelle leggi sulla protezione dei babbani: ormai non servono più a nulla, i babbani sanno che il controllo dell’intero mondo è passato sotto il Lato Oscuro e mostrano già i primi segni di sottomissione. In ogni caso, confido che sarà più facile l’abolizione di queste obsolete leggi una volta che Arthur Weasley e famiglia sono passati a miglior vita. –

Egli non può fare a meno di esibirsi in un sorrisetto: ovvio che i Weasley sono passati a miglior vita... Li hanno uccisi lui e suo figlio!

Si schiarisce la voce e nota la Penna Prendiappunti che sfreccia sulla pergamena della donna.

"Lucius Malfoy, nuovo Ministro della Magia, siede impettito: i suoi occhi grigi scintillano, e la sua bocca è curvata in un placido sorriso che tradisce la sua soddisfazione per la nomina a Ministro..."

- Signora Skeeter... – la guarda contrariato. Sta solo perdendo tempo, e, ad ogni modo, sa quale potenziale distruttivo possieda quella donna. Non vuole ricordarle che potrebbe distruggerlo con poche parole ben scelte, così per obiettare si aggrappa ad una stupidaggine.

Rita lo corregge prontamente, interrompendolo – Signorina Skeeter. –

- Signorina Skeeter... Questa dovrebbe essere un’intervista che parla dei miei obiettivi, non una mia accurata descrizione. Per quello esistono i quadri, che a volte sanno colpire meglio delle parole stesse. – Lucius riporta lo sguardo sulla pergamena della giornalista, e prova un senso di sollievo nel constatare che lei ha riprodotto fedelmente le sue parole.

Rita sostiene quello sguardo che sembra ghiacciarla dentro e precisa – Quello è per creare l’atmosfera, signor Malfoy. Come ha appena visto, la sua risposta è riportata di seguito. –

- Ho notato – risponde gelido. Parla con quella donna da soli cinque minuti, ed è già tentato di usare qualche pericolosa maledizione su di lei.

- Seconda domanda: lei ha di recente perso sua moglie... -

Il Ministro la interrompe con un basso ringhio – Questi non sono affari che la riguardano. – Si, Lucius ha voglia di vederla morta. Come si permette di parlare di sua moglie? Cioè, della sua ex moglie, visto che ormai è vedovo.

Vorrebbe dirle che le ha concesso quella intervista semplicemente per parlare della sua politica, di cosa intende fare e di come intende agire. Poi vede la Penna Prendiappunti sfrecciare sul foglio e si distrae.

"Gli occhi del nuovo Ministro si riempiono di amare lacrime quando gli si ricorda la prematura scomparsa della sua consorte..."

Senza nemmeno aspettare che la frase sia terminata, egli sibila, con tono di voce pericolosamente basso – Signorina Skeeter, io non sto affatto piangendo. –

Non potrebbe piangere comunque, visto che...

Per un fugace momento, Rita ha paura: gli occhi del mago lampeggiano pericolosamente e lei può leggere una furia omicida in quello sguardo di ghiaccio. Si fa coraggio e sorride ancora, con uno dei suoi soliti finti e nevrotici sorrisi – Perfetto! Parliamo di suo figlio, dunque... –

Basta. Per Lucius tutto questo è semplicemente troppo. Quella donna non può permettersi di violare la sua privacy, non può! Soprattutto perchè Draco non è ancora apparso in pubblico, aspettando la sua grande occasione, e Lucius non vuole che suo figlio parta con il piede sbagliato. Tutto deve essere perfetto, e lo sarà. Malfoy è innervosito come non mai, e non gli interessa più di quella stupida intervista. Pazienza, chiamerà un altro giornalista. Però, invece di mandarla via, egli vuole divertirsi...

Il Ministro rifila alla giornalista un’occhiata penetrante e un sorriso tagliente – Le dispiace attendere solo un momento? –

Senza nemmeno attendere una risposta, egli si alza e si dirige verso la porta, aprendola e affacciandosi – Signorina Hayes? –

- Si, signor Ministro? -

- Venga nel mio ufficio. -

Rita sente il rumore di una sedia che si sposta, poi il ticchettare tipico delle scarpe con tacco a spillo contro l’alabastro del pavimento.

La signorina Hayes entra nell’ufficio con fare leggiadro e rivolge un sorrisetto al Ministro, che ricambia con fare indulgente e chiude la porta.

La giornalista non può fare a meno di notare che tra i due sembra esserci una certa confidenza, e forse quello può essere il suo più grande scoop. Si volta verso i due e tenta – Sembra proprio che tra voi ci sia qualcosa di più che un semplice rapporto lavorativo. –

La segretaria la osserva scioccata – Come, scusi? –

Questo è troppo! Quella donna non può permettersi di invadere la sua vita a quel modo! E’ questo ciò che pensa Lucius, che replica – Signorina Skeeter, lei ha capito che non amo le domande a tema personale? –

- Lei non me l’ha detto. – replica semplicemente la giornalista.

Ma la segretaria è decisa a mettere l’ordine, così sorride ancora all’uomo – Cosa posso fare per lei, Ministro? -

C’è molto più che rapporto lavorativo dietro a tutti quei sorrisetti e quegli sguardi indulgenti... E forse Rita sta cominciando a capire. Ma non aggiunge altro, capisce che sta già rischiando molto.

Lucius sogghigna e indica la giornalista – Uccida questa donna per me. –

Rita spalanca gli occhi. Ha sentito bene? La segretaria... Uccidere lei? Si alza di scatto, incapace di credere a ciò che ha appena sentito. Si limita a fissare i due con occhi increduli. E’ ufficiale, tra il Ministro e la segretaria c’è molto più che un semplice rapporto lavorativo... Basta vedere come lui se la mangia con gli occhi.

La signorina Hayes sorride cortese, come se dovesse semplicemente portare loro da bere. Come se quella fosse qualcosa che le toccava fare quotidianamente. Persino il suo tono di voce è rilassato mentre risponde – Non c’è problema. –

Lucius sogghigna ancora, soddisfatto dalla piega che sta prendendo quella visita che gli era parsa un peso. Replica, osservando la segretaria con uno sguardo ardente – Prego, signorina Hayes... A lei l’onore. –

Rita capisce che non può più fare nulla per evitarlo. Il suo cervello si rifiuta di pensare a qualche piano per salvarsi, e lei sente solo la segretaria pronunciare la maledizione... Poi più nulla.

- Mh, bene... -

La signorina Hayes si volta verso il Ministro e solleva un sopracciglio con aria contrariata – Solo bene? –

Lucius ride e la attira a sé, stringendola al suo petto – Beh, io questo lo faccio da anni. Per me è la norma. –

La segretaria sbuffa divertita – Non per me! –, poi sorride e lo bacia castamente, un tenero tocco di labbra.

- Temo che ci vorrà ben altro... Non mi accontento di un bacio così misero – mormora lui con una scintilla maliziosa nello sguardo.

Le loro voci adesso sono ridotte a due intimi sussurri. Lei gli accarezza delicatamente il volto e invoca quel nome che le è sempre piaciuto – Lucius... –

- Karen... -

Poi, pochi secondi prima di baciarsi, Karen si lascia andare ad una smorfia infastidita – Non ci riesco, Lucius... Non con – indica il corpo senza vita di Rita riverso sul pavimento – "quella". –

Egli solleva un sopracciglio – Adesso siamo anche impressionabili, Karen? –

La segretaria gli fa la linguaccia – Tu no, ma io si. –

Lucius sospira: si, il caratterino di Karen gli piace, ma a volte lo trova estremamente fastidioso... Soprattutto in momenti come quelli, quando non gli piace essere interrotto. Già, lei lo interrompe sul più bello e lo costringe a distrarsi per poi poter catturare di nuovo la sua attenzione con un semplice gesto.

Lei ridacchia – Liberati di quell’orrendo cadavere e io ti prometto che farò tutto ciò che vorrai... –

- Uhm, suona allettante. Promesso? -

Lei annuisce lentamente e gli soffia all’orecchio, accattivante – Promesso. –

Lucius si sporge, afferra la propria bacchetta e fa evanescere il cadavere. La ripone e si volta verso Karen – Bene, adesso voglio che tu stia ferma. Al resto penserò io... –

- Non vedo l’ora... -

La bocca dell’uomo scende su quella della donna, ed entrambi si ritrovano a considerare che forse dovrebbero esistere più giornalisti invadenti come solo la Skeeter poteva esserlo. Ma né l’uno né l’altra parlano, poiché interromperebbero quel bacio... E nessuno dei due ha intenzione di scollarsi dall’altro.

Fine

  
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