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Autore: mosmama95    24/02/2016    0 recensioni
Severus è solito trascorrere le vacanze di Natale lontano da Hogwarts perché non sopporta l'idea di vedere la gioia negli occhi di studenti e colleghi.
La vigilia di Natale, a Spinner's End, fa un incontro particolare che gli donerà un po' di quella felicità che non si sente di meritare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buon salve a tutti!!!!! Ho scritto questa one-shot di getto non avendo una precisa finalità quindi prendetela così un po' con le pinze :) spero vi piaccia come a me è piaciuto scriverla… vi auguro una buona serata e una buona lettura.

-mosmama95-

 

 

 

 

 

 

 

 

Hai sempre odiato questa casa, Severus, non è così? Durante la tua infanzia e la tua adolescenza è stato un luogo pieno di violenza e orrore e tu facevi di tutto per metterci piede il meno possibile.

C'era sempre puzza di alcool e sangue dopo i continui e ripetuti pestaggi che tuo padre Tobias compiva ai danni di tua madre Eileen. Te li ricordi bene purtroppo…

La povera Eileen implorava il marito di smetterla e si ritirava negli angoli più nascosti della casa per sfuggire alla sua presa, ma sfortunatamente serviva a ben poco. Lui riusciva sempre a trovarla e la sua collera era tale che i lividi che lasciava sulla sua pelle delicata duravano settimane e non scomparivano nemmeno con le pozioni che tu le preparavi con tanta dedizione.

Finchè c'era Lily, durante le vacanze estive, riuscivi sempre a sgattaiolare via da questa casa con qualche scusa. I signori Evans ti invitavano spesso da loro per pranzo o per cena e molte volte Lily stessa ti chiedeva di rimanere a dormire con lei.

Era bellissimo e te lo ricordi perfettamente. La felicità di stare svegli fino all'alba a parlare di cose stupide e guardarsi negli occhi, era insuperabile. Il ricordo di questi periodi spensierati è l'unico che riesca a farti andare avanti nella vita.

Sei in grado di evocare il tuo Patronus solo grazie a questo. Solo grazie a lei.

È quasi Natale,Severus, e tu, ancora una volta, lo trascorrerai da solo. Non ti va di unirti al banchetto di Hogwarts dove tutti avranno dentro al cuore lo spirito di festa e quello strampalato di Silente cercherà insistentemente di farti mangiare uno di quei dolcetti zuccherosi piuttosto stomachevoli per uno come te. Preferisci startene in questa squallida casetta di periferia all'ombra di una ciminiera piuttosto che tornare al castello e vedere le facce felici di studenti e professori. Hai bisogno di stare solo.

Lo dici, ma non ne sei convinto fino in fondo. Desidereresti anche tu avere qualcuno accanto, ma sai benissimo che quel qualcuno non c'è più.

 

È la sera della Vigilia e gli abitanti del tuo quartiere stanno uscendo per festeggiare insieme ad amici e parenti. Li senti chiacchierare allegramente per la strada e le loro voci ti distraggono dalla tua interessantissima lettura sulle pozioni rigenerative. Alzi lo sguardo dal libro e in poco tempo raggiungi la finestra del soggiorno, quella che si affaccia direttamente sulla strada. Sotto i leggeri fiocchi di neve che questa sera regala, uomini, donne e bambini camminano veloci lasciando le impronte dei loro passi in quei pochi centimetri di manto bianco.

Le luci dei lampioni si riflettono sulla neve candida e abbagliano la tua vista. Tu da buon Serpeverde, sei sempre stato abituato al buio dei sotterranei di Hogwarts e persino il bagliore del sole ti ha sempre infastidito. Dici di stare bene nell'oscurità perché sei una persona cattiva, che ha commesso troppi sbagli nella vita per potersi beare della luce. Ma sai anche, Severus, che tutti possono sbagliare. L'importante è riconoscere i propri errori e porvi rimedio. Tu lo stai facendo. Rischi la vita ogni giorno per proteggere il figlio della donna che amavi. Sai che sei sulla via della redenzione, eppure continui a tormentarti con l'idea che non sei destinato ad avere ancora felicità. Pensi di non meritartela.

 

Senti suonare le campane della chiesa e decidi di uscire di casa. Prendi il tuo mantello nero, te lo allacci al collo e, come rapito dalla melodia squillante delle bronzee campane, apri la porta ed esci. La neve scende sul tuo viso e lo accarezza dolcemente, regalandoti una sensazione di affetto pungente. Guardi verso il cielo e istintivamente apri la bocca per assaggiare i deliziosi fiocchi bianchi. Un sorriso sorge spontaneo sul tuo volto. Ripensi a quando da bambini tu e Lily giocavate in mezzo alla neve e la mangiavate. Quante risate! E poi a quindici anni, l'unico inverno in cui tornasti a casa per le vacanze natalizie, andasti con lei nel parco dove vi eravate incontrati la prima volta alcuni anni prima. La neve era piuttosto alta e, camminando mano nella mano, Lily scivolò trascinandoti sopra di lei. I vostri visi erano sempre più vicini, finché le vostre labbra non si incontrarono in un tenero bacio.

Uno dei ricordi più belli immagino,vero Severus?

Ripensando a quel momento ti tocchi appena le labbra e ti sembra di sentire un briciolo del calore che ti ha donato lei.

Avanzi lentamente e non hai idea di dove stai andando. Semplicemente, sono le tue gambe che decidono la direzione e, dopo alcune svolte a sinistra e a destra, ti conducono in una stradina piuttosto isolata che costeggia un piccolo laghetto ghiacciato. Ti rendi conto che, in tutti gli anni durante i quali hai vissuto a Spinner's End, non hai mai notato un posto simile.

Un lampione illumina la superficie congelata e una musica armoniosa coccola il tuo udito. Immediatamente, ti si apre uno spettacolo speciale. Come uscita da un carrillon, una figura femminile volteggia graziosa sul ghiaccio eseguendo salti perfetti e trottole.

Ti avvicini per guardare meglio, come rapito dalla sua danza quasi magnetica per i tuoi occhi. Più avanzi e più la figura diventa sempre più nitida, assumendo forme e colori caratteristici. La ragazza non sembra affatto accorgersi del tuo arrivo e continua la sua magica coreografia che le fa muovere al vento i lunghi capelli color rame.

In un attimo, il tuo pensiero va ad una sola persona: Lily. La grazia della giovane pattinatrice ti ammalia quanto la sua mentre camminava per i corridoi a Hogwarts e tu la seguivi con lo sguardo sognante.

Improvvisamente vieni distolto dal filo dei tuoi pensieri per un axel eseguito proprio di fronte a te. Il passaggio della ragazza dai capelli rossi alza una folata d'aria che sferza il tuo viso e ti risveglia dalle tue memorie.

La musica babbana proveniente dallo stereo portatile è melodiosa e, anche se non capisci le parole, ti mette allegria e vieni investito da un'aura energetica positiva.

Intanto “Pattini d'argento” volteggia leggera lungo la pista saltando e girando veloce perfettamente a tempo con la canzone. Quando le lame dei suoi pattini fondono il ghiaccio sotto ai piedi, creano una nebbiolina lieve che avvolge la giovane e la ricopre di quello che sembra un vestito da sposa.

Ti ritrovi a seguire ogni suo singolo movimento, e in un secondo incroci il suo sguardo. Verde. Smeraldo come il suo. Il tuo cuore riprende a martellare forte contro il tuo sterno e ti senti di nuovo vivo. Anche se sei consapevole che non può essere lei, la vedi. La riconosci in tutto. Il coraggio e la determinazione con cui esegue i salti senza paura di cadere ti ricordano la sua forza d'animo. I capelli fiammanti che danzano seguendo le sue mosse, ti ricordano i suoi. Bellissimi, lunghissimi e selvaggi.

 

Ad un tratto la musica finisce e la giovane donna si ferma al centro del laghetto. Sembra essersi accorta della tua presenza e, dopo un iniziale momento di smarrimento, decide di avvicinarsi al misterioso uomo vestito di nero che continua ad osservarla. Il tuo abbigliamento è un pugno nell'occhio in questo meraviglioso paesaggio imbiancato dalla neve e ti chiedi come abbia fatto a non essersi accorta di te dall'inizio.

Ti raggiunge e, ancora con il fiato corto dopo la sua spettacolare esibizione, ti saluta sorridendo.

- Buonasera signore!- ti dice guardandoti da capo a piedi, probabilmente attratta dal tuo modo di vestire, parecchio insolito in un contesto babbano.

-Cosa ci fai qui da sola la sera di Natale?- chiedi tu sentendoti subito sorpreso per le parole che ti escono dalla bocca. Lei ti guarda, sorride amaramente, si avvicina ancora di più e ti sussurra all'orecchio: - Potrei farle la stessa domanda, signore-

Alla sua risposta ti senti impotente. Cosa può significare? Anche lei come te è sola al mondo? O semplicemente ha litigato con i suoi genitori e cerca di fuggire in questo modo?

- Venga con me- esclama all'improvviso, guardandoti negli occhi e trafiggendoti con i suoi smeraldi brillanti. Tu, senza più capire nulla, la segui trotterellandole accanto mentre la sua mano sorprendentemente calda stringe la tua. La ragazza ti offre un paio di pattini neri che, guarda caso, sono del tuo numero. Li indossi sotto lo sguardo attento di “Capelli di rame” che appena hai finito ti riprende la mano e ti guida sulla pista.

Camminare su quegli aggeggi babbani è piuttosto difficile e più di una volta rischi di precipitare. Lei però non ti abbandona e ti sostiene fino a farti fermare al centro del laghetto ghiacciato. Sempre mano nella mano, inizia a insegnarti come pattinare prima in linea retta e poi facendo curve e circoli. In poco tempo riesci a compiere qualche piccolo salto e vi ritrovate a danzare sotto la neve come una coppia di ballerini ben consolidata.

Non riesci a capire per quanto tempo restate lì soli, esclusi dal mondo a guardarvi negli occhi ma sei sicuro che il ricordo di questo momento resterà sempre nel tuo cuore. Per un po' ti senti bene, non pensi più a nulla e ti lasci invadere dall'atmosfera del Natale, quella che durante tutta la tua vita non hai mai sentito.

 

 

Ritornando verso casa, ti senti ancora pervaso da un sentimento di euforia che non provavi da molto, moltissimo tempo. Il sorriso è ancora dipinto sulle tue labbra e sei certo che questo sia il più bel regalo di Natale mai ricevuto. Un po' di felicità è tutto ciò di cui, a volte, avremmo bisogno.

   
 
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