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Autore: Suomalainen    25/02/2016    2 recensioni
Un libro.
Una ragazza del tutto normale.
Un ragazzo' all'antica.
Due salti nel tempo, lui per salvarla, lei per cercarlo.
Ma se il destino non fosse così semplice? E la fine non così scontata?
Dal testo:
" «Cosa ci fai qui?»
«Io… Volevo vederti e–»
«Se ti trovano qui sono guai!»
«Non mi importa.» dissi con decisione, non volevo lasciarlo mai più. Lui mi afferrò un polso e mi trascinò dietro una porta, la richiuse alle nostre spalle e mi bloccò con la schiena al muro. «A ME importa. Non potrei perdonarmelo se…» sospirò. Mi lasciò i polsi, mi attirò a sè stringendo le sue muscolose braccia attorno alla mia vita. Mi baciò dapprima lentamente, e poi sempre con più passione. Io ricambiai stringendolo forte a me.
«Mi sei mancata.» mi sussurrò a fior di labbra.
«Anche tu.»
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Un tonfo. Un grugnito di dolore. Il boato della folla. L'acclamazione.

Ormai era sempre quello l'ordine in cui si svolgevano le cose, mi rifiutavo di guardare, gli occhi costantemente puntati sul mio grembo facendomi imparare a memoria ogni singolo ricamo del mio vestito.

«Ti stai perdendo il meglio Cassidy.» mi aveva sussurrato mio nonno, che sembrava divertirsi un sacco a quel torneo

«Sono violenti nonno!»

«Sta proprio lì il divertimento!» e scoppiò a ridere fragorosamente. Udii il Re annunciare i finalisti, non avevo minimamente prestato attenzione a chi avesse vinto gli incontri precedenti, non avevo neanche voluto sapere che fine avesse fatto William...

«E in finale abbiamo il nostro futuro Re, il Principe Liam...» applausi si levarono dagli spettatori, Liam era in finale. Tirai un sospiro di sollievo, nonostante mi avessero fatto davvero male quelle parole, non avrei mai voluto che gli facessero del male, e se era in finale voleva dire che era abbastanza bravo da vincerlo il torneo, uscendone indenne.

«Lo sfidante del Principe sarà...» si fece avanti un cavaliere con l'elmo che gli copriva il viso, celandolo al pubblico, ma non appena riconobbi lo stemma sull'armatura il mio cuore mancò un battito «Il Duca William!» altri applausi di levarono dagli spalti. E adesso? Non volevo che nessuno dei due si facesse male, ma allo stesso tempo non potevano esserci due vincitori. Questo era il mio peggior incubo.

Entrambi salirono a cavallo, non riuscivo a distogliere lo sguardo in questo momento, proprio non ci riuscivo, anche se avrei voluto.

Le lance furono messe in posizione. I cavalli iniziavano a scalpitare. Il fazzoletto usato per il via era in mano alla futura sposa di Liam, che stava guardando entrambi per vedere se erano pronti per partire.

Ti prego, fa che accada qualcosa che possa fermare il torneo, ti prego ti prego.

Il fazzoletto toccò terra e i due partirono al galoppo. Si avvicinavano sempre di più, sempre più vicini, una volta di più, i cavalli soffiavano e il popolo tratteneva il respiro.

C'era una forza a me sconosciuta che mi rendeva difficile distogliere lo sguardo da loro. Era come se io mi trovassi al centro di quello scontro: da un lato Liam, il ragazzo che aveva significato tanto per me e dall'altra William, il ragazzo che stava significando tanto per me in quei ultimi due giorni. Fa che non succeda loro niente, ti prego, ti prego.

Avvenne lo scontro: un rumore di lancia rotta e quello di due corpi che sbattevano al suolo: erano stati disarcionati entrambi, ed erano caduti a terra praticamente nello stesso momento.

Il primo a rialzarsi fu Liam, che estrasse la spada dal fodero e si scaglio su William, il quale parò con estrema destrezza il colpo con il suo scudo.

«Penso sia il torneo più emozionante a cui abbia mai partecipato!» esclamò divertito mio nonno, e dietro di lui sentii la voce di James commentare «Detto da uno rimasto in esilio per tanti anni non mi stupisce proprio...»

«Cosa succede ora?»

«In teoria il primo che riesce a disarmare l'altro vince se l'altro si arrende... In pratica arrendersi è sintomo di debolezza: meglio la morte.»

Oddio.

Sperai che almeno uno dei due non considerasse disdicevole arrendersi, perché non sarei riuscita a sopportare la loro morte. Sì, sarei morta di dolore anche per Liam, nonostante tutto.

William intanto era riuscito a prendere la sua spada e a rispondere ai colpi; Liam però era molto più forte e veloce di lui, e in qualche modo riusciva sempre a schivare o a parare i suoi attacchi.

William riuscì a fare un affondo, che fece perdere al suo avversario lo scudo proprio mentre cercava di contrattaccare, un “Ooohooo” si levò dalla folla, Liam guardò lo scudo a terra, poi prese la carica e attaccò sul fianco. Probabilmente era stato preso dall'ira, o forse non aveva fatto bene i conti con la velocità di reazione di William e con il fatto che lui fosse sprovvisto di alcuna difesa, fatto sta che fu ferito ad un fianco: la ferita non sembrava grave, ma comunque sanguinava, con un grido di dolore misto a frustrazione Liam si portò una mano al fianco, cercando di fermare il sangue che gli stava macchiando l'armatura e che lasciava macchie sulla sabbia dell'arena.

Ripresosi dal colpo, tornò subito all'attacco, cercando di colpire, ma indebolito dalla ferita Liam stava diventando sempre più lento e William sempre più sicuro nelle sue mosse.

Poi successe.

Liam riuscì a far cadere a terra di schiena il Duca, la spada cadde a quest'ultimo dalle mani, togliendogli ogni possibilità di difendersi: William era indifeso e bloccato a terra dal piede di Liam, che gli stava schiacciando al suolo il torace, in attesa che qualcosa accadesse. Arrenditi William, ti prego arrenditi, ormai è finita pensai in panico. Vidi Liam portare la punta della lama proprio all'altezza del cuore del suo avversario, e aspettare, come in attesa di qualcosa, magari William gli stava davvero dicendo che si arrendeva e che lasciava a lui il titolo di vincitore. Sì, era sicuramente così, adesso Liam lo avrebbe aiutato ad alzarsi, si sarebbero stretti la mano e sarebbero tornati amici come prima, se mai lo fossero stati.

Intorno a me tutta la gente stava trattenendo il respiro, persino il vento sembrava essersi fermato per assistere alla scena; alcuni dei concorrenti che erano stati eliminati in precedenza si erano avvicinati al bordo dell'arena per assistere alla fine del duello. Liam era ancora immobile, con la lama puntata verso William. Con un gesto veloce si tolse l'elmo e lo buttò lontano, ma la spada rimase sempre al suo posto.

È tutto finito, adesso lo aiuta a rialzarsi. Will ti prego arrenditi, tanto hai già perso, non rendere la tua sconfitta immortale, ti prego. Ti rifarai il prossimo torneo...

«Secondo te cosa stanno facendo?» sentii mio nonno sussurrare a James «Cosa sta aspettando il Principe?»

«Non ne ho idea, davvero... Aspettiamo per vedere cosa fa!»

Avevamo tutti gli occhi puntati sulla scena, e proprio in quel momento, veloce quasi come un battito di ciglia, lasciando tutti senza fiato ed esterrefatti per la grande celerità dell'azione, accadde: Liam alzò la lama, per poi affondarla con forza nel corpo di William, trapassando di netto l'armatura e la carne, facendo uscire dalle sue labbra un urlo liberatorio.

La folla iniziò a gridare e ad esultare.

«No...» sussurrai, e poi di nuovo, questa volta gridando «NO!»

 

Salve gente! Eccomi qua con un po' di ritardo per colpa di esami vari! Quest'ultimo capitolo è stato davvero un parto per me, ma lascio a voi i pareri!
Ringrazio sempre tutti ovviamente e vi lascio con la presentazione del secondo personaggio più importante di questa storia: LIAM!

Fatemi sapere se era più o meno così che ve lo immaginavate ;)
Con grandissimo affetto,
la vostra Suomalainen :)

P.s. Ho iniziato una nuova storia intitolata "Venti Contrari", fatevi un giro se vi va, e fatemi sapere che ne pensate (;
  
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