Ognuno di noi è il suo proprio diavolo e noi facciamo di questo mondo il nostro inferno.
O. Wilde
A volte passo ore intere a fissare il ritratto, quello della mia Beatrice. Beatrice.
Chissà se la potrò mai amare…chissà se Dante l’amava alla sua di Beatrice.
Ne guardo e riguardo il profilo come in trance per ore ed ore; finchè il giorno muore ed i tratti mutano, si fanno più marcati, maschili, efebi. Finchè la chioma bionda non si imbrunisce e le labbra non si fanno cineree.
E allora c’è solo Lui.
Demian, Demian, Demian.
Daimon.
Mia nemesi e mio amore. Mio falso idolo e Dio; ripugnante attrazione in grado di farmi battere il cuore e placare l’animo.
Caino fra gli Abele, mi ha inflitto il suo marchio invisibile ed infuocato con uno sguardo – la più dolce fra le torture, la più divina – rendendomi così eterno schiavo.
Eterno Suo.