Nick autore: Oducchan
Titolo: So tell me what you want – what you really really want
Fandom: Haikyuu!!
Personaggi: Oikawa Tooru, Kageyama Tobio
Pairing: OiKage
Genere:  fluff, generale
Avvisi: NN
Rating: verde
Conteggio parole: 429
Note:
"Dai, dammi un pair su cui scrivere"
Fu così che mandai in crisi l'Andrè nel bel mezzo di una sessione di laurea. Ma questa è un'altra storia.

 

Oikawa batte le palpebre, confuso. Fissa il vuoto davanti a lui per qualche secondo, prima di voltare di scatto il capo verso il suo interlocutore e sincerarsi che non sia un’allucinazione. Che sia lì davvero, che non sia uno strano scherzo della sua mente bacata, e stanca dalla partita appena disputata.
Invece Kageyama è proprio lì davanti a lui. Ha le guance rosse come pomodori e le labbra strette al punto da parere una sottile linea bianca, mentre l'imbarazzo gli crogiola di dosso in onde quasi palpabili. Tiene lo sguardo basso, che vaga inquieto su qualunque cosa non sia Oikawa e la sua espressione da pesce lesso.
-Tu...cosa?!?- balbetta il Gran Re, facendo un passo verso di lui. Tobio, di riflesso, indietreggia, ma disgraziatamente alle sue spalle c'è una panchina, e per poco non c'inciampa.
-I...io... io volevo chiederti...- annaspa. Deglutisce, prende fiato -Se ti a-andava d-di uscire c-con... m-m-m-me?!?-
La sua voce si strozza sul finire della frase, ma Oikawa non ci fa quasi caso. Aveva sentito bene. Aveva sentito benissimo.
-Intendi... un appuntamento? Come se... fossimo...-
Tobio annuisce convulsamente prima che possa finire la frase, gli zigomi che si tingono di una tinta ancora più intensa, e Oikawa rimane imbambolato a fissarlo. Un appuntamento. Tobio-chan gli ha chiesto un appuntamento. Non è...
Per un istante è attraversato dall'impulso di rispondere come sempre, di non prenderlo sul serio,di canzonarlo e di negarsi sublilmente, dolce e crudele e... e invece si ritrova a borbottare un -Domenica. Alle dieci. Davanti alla stazione-.
Tobio alza lo sguardo quasi violentemente, fissandolo come se non credesse alle proprie orecchie. Tooru non riesce a reggere quegli occhi, quel tenue virgulto di... speranza? Sollievo? Entusiasmo? che vede nascere nelle iridi scure, non riesce perché significherebbe esporsi e ammettere che anche lui, quel momento, l'ha sognato più di una volta.
Con dinamiche ribaltate al contrario, ma questi sono dettagli.
-Che c'è da guardarmi in quel modo?- bofonchia, gonfiando le guance che, lo sente, ora bruciano pure a lui. Poi pare ritrovare una vena di navigata seduzione, e gli scocca un sorriso, affettato e mellifluo -Vieni qui, scemo-
Tobio pare andare a fuoco, ma non se lo fa ripetere. Si avvicina quasi timidamente, quasi fosse incerto di come muoversi e si aspettasse che tutto si spezzi all’improvviso. E forse è proprio per quello, o forse è perché Tobio è... beh, Tobio, che quando Oikawa lo afferra per i fianchi e lo forza a piegare il capo per baciarlo, non riesce a non trovarlo terribilmente, terribilmente carino. Oh, beh, poco male. Ha un sacco di tempo, per approfittarne.