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Autore: jewelish    25/03/2009    3 recensioni
"- Sai che ti dico Lily? – sibilò con una cattiveria che non aveva mai sentito nella sua voce - Con me hai chiuso. E’ finita. E’ evidente che te ne freghi di qualsiasi cosa non giri intorno a te. Ma io sono stufo. Trovatene un altro che ti fa da zerbino. –" E non ci stava a lasciarli in balia di una ragazzina volubile. Che decidesse una volta per tutte quello che voleva.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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James, Lily e Remus appartengono a J. K. Rowling.

 

 

 

 

Spesso ci si trova in situazioni come queste…

Ed è a voi che è indirizzata la mia dedica:

perché non è sempre semplice stare con una persona.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IT’S OVER

                                    For now

 

 

 

 

La Sala Comune di Grifondoro era stranamente vuota quella sera.

Forse non proprio stranamente, visto che era più o meno mezzanotte.

C’erano due sole anime pie lì dentro.

 

- Lily, ci vuole molto? –

 - No, non credo -

 

Silenzio.

 

- Lily hai finito? –

- No –

 

Le risposte gelide ultimamente si sprecavano tra loro.

Dialogo: zero.

 

Lui le faceva una domanda di qualsiasi genere, e lei rispondeva a monosillabi.

 

Lily sapeva di ferire James in quel modo, ma non riusciva a controllarsi o ad essere in qualche modo più gentile. Era un periodo difficile per lei, tra esami, una famiglia che la considerava anormale e un ex migliore amico che aveva scelto proprio quel momento delicato per tornare alla carica e chiedere il suo perdono.

 

Ma a causa di quella situazione che stava diventando quasi insostenibile ormai, erano tutti e due molto vicini a scoppiare.

 

E ogni sera Lily si ritirava in dormitorio prima, per non dover affrontare l’inevitabile, per evitare di far cadere quell’ultima goccia che avrebbe fatto cadere inevitabilmente quel vaso di sottile cristallo ormai stracolmo..

 

- James sono stanca, vado a dormire –

 

Il ragazzo non rimase sorpreso naturalmente. Poteva essere cieco, non stupido.

Ma non disse niente.

Sapeva che Lily in quel periodo era stressata dagli esami, probabilmente lo era molto più di quanto lo fosse lui. E forse c’era anche qualcos’altro che la disturbava ma non aveva nessuna intenzione di impicciarsi. Quando e se, avesse ritenuto opportuno metterlo al corrente dei suoi problemi, l’avrebbe ascoltata.

 

- Va bene, tranquilla. Buonanotte –, si limitò a dire con un sorriso tirato e falso. E come se fosse normale comportarsi come pezzi di ghiaccio,  si alzò dalla poltrona, le diede un bacio e andò a dormire con quell’espressione dolce e triste, che le faceva sempre capire che doveva decidersi in fretta a fare una scelta.

 

Lily raccolse i libri pesanti e polverosi e si diresse al suo dormitorio.

Si fiondò in camera, attenta a non svegliare le altre, e anche quella sera pianse in silenzio, per dare sfogo a quelle lacrime amare che ogni volta volevano uscire senza il suo permesso.

 

Perché era troppo difficile scegliere.

Era troppo difficile ammettere che lei e James fossero troppo diversi, che per loro probabilmente non c’era alcun futuro.

Era  però altrettanto difficile stare lontana da lui, che era sempre così dolce con lei, che era sempre pronto ad aiutarla quando si trovava in difficoltà.

Era troppo difficile rinunciare a quella dolce sicurezza…

 

Ma era facile fingere che tutto andasse bene.

Facile, fingere di essere sicura dei propri sentimenti.

 

E Lily per l’ennesima sera si addormentò con quei pensieri in testa: si sentiva triste, sola e abbandonata.

Perché in fondo era questo ciò che si provava quando non si era più sicuri delle proprie certezze…

 

 

**

 

Nuova alba e nuovo giorno a Hogwarts.

La scuola si svegliava lentamente, tra brusii di ragazzi assonnati e tintinnii di piatti scintillanti.

 

Lily Evans e James Potter, non potevano ancora sapere che quel giorno per loro sarebbe stato devastante.

 

Le vacanze di Pasqua erano alle porte ormai e tutti e due speravano di riuscire ad aggiustare le cose prima di doversi lasciare per tornare nelle rispettive case.

 

La Sala Comune di Grifondoro quel giorno era affollata e caotica come ogni mattina.

 

Appena uscito dal dormitorio, James la cercò con lo sguardo nonostante fosse anche parecchio irritato.

Si vedevano sempre di fronte il dormitorio dei ragazzi per evitare la marmaglia di gente, ma lei quel giorno non c’era. Da quando stavano insieme non c’era stato un giorno senza il quale loro due non si fossero incontrati in quel posto, anche dopo le litigate più furiose.

Basta!, decise, le avrebbe parlato.

Se Lily Evans avrebbe voluto lasciarlo, perché aveva capito che la sua ragazza aveva qualcosa del genere in testa, avrebbe dovuto farlo con cognizione di causa, nonostante lui sperasse internamente che tra lui e Lily non stesse per finire tutto.

Perché anche se Lily non lo amava più, lui si sentiva più che certo dei suoi sentimenti.

E non ci stava a lasciarli in balia di quella che in quel momento considerava una ragazzina volubile.

Volente o nolente, lei avrebbe dovuto prendere una decisione.

 

Lily in quel periodo non stava bene e lui poteva capirlo; ma lei avrebbe anche dovuto capire che il mondo non le girava intorno e che anche a lui forse le cose potevano andare in maniera negativa.

Da quant’era che non si interessava a lui?

Da quant’era che non lo abbracciava di propria iniziativa?

 

James si innervosì maggiormente quando facendo vagare gli occhi su tutta la sala non riuscì ad intravedere Lily. Non si era svegliata tardi, lo sapeva, perché Catherine le aveva assicurato che si era allontanata dal dormitorio delle ragazze prima di lei.

Ad un certo punto però una massa rossa di capelli- che non apparteneva sicuramente ad uno dei tanti Weasley presenti ad Hogwarts – attirò la sua attenzione.

Assottigliò gli occhi per osservare meglio la scena che si stava svolgendo d’avanti a lui. 

Lily stava parlando allegramente con Lunastorta. Rideva. Lo abbracciava. Non dubitava del suo amico, sapeva che Remus sarebbe morto piuttosto che tradirlo.

Ma lei…

Non era andata al loro appuntamento quotidiano per scherzare con Lupin, sapendo perfettamente che quella cosa lo avrebbe fatto arrabbiare. Lo avrebbe ferito.

La osservò con gli occhi accesi dall’ira mentre ancora una volta si lasciava abbracciare da Remus, e gli tornarono in mente tutte le volte che lui aveva dovuto inventare marchingegni assurdi per abbracciarla o farsi abbracciare.

 

La metti così Lily?

Ma vaffanculo!

 

Attraversò la stanza ad ampie falcate, e senza pensare troppo a quello che stava facendo andò da lei, e le afferrò un braccio.

La trascinò fuori come se fosse un pacco, la portò in un’aula vuota e la fece quasi cadere quando la spinse dentro con poca gentilezza.

E se ne fregò dello sguardo indignato - e spaventato?-   che c’era sul volto della ragazza.

Perché a quel punto se ne sbatteva di essere dolce e gentile.

Faceva la bastarda solo con lui?

Bene ne avrebbe pagato le conseguenze.

 

- James – cominciò calma Lily…aveva capito che c’era qualcosa che non andava, ma quell’atteggiamento era…intollerabile – si può sapere cosa diavolo ti prende? Mi hai quasi staccato un braccio! –, strillò incapace di trattenersi.

 

E a quel punto James non ce la fece più. Quella domanda, con quel tono quasi innocente e indignato, gli fece perdere completamente le staffe.

- James che ti prende? JAMES CHE TI PRENDE?! –esplose. - Hai anche il coraggio di chiedermelo? Perché non sei venuta stamattina davanti al dormitorio come al solito? Io sto lì a trivellarmi il cervello per farti stare meglio, perché penso che per te sia un brutto periodo…ti devo prendere in giro per farmi abbracciare, ti devo fare arrabbiare per avere una reazione…Per avere un bacio devo pregarti. Un pezzo di ghiaccio emana più calore di te ultimamente… Poi ti vedo scherzare con Remus come se niente fosse e tu mi chiedi COSA MI PRENDE? Sei veramente così stupida come sembri? -.

 

Le ultime parole le disse urlando, spaventando Lily che sgranò gli occhi in quel momento lucidi, facendola sentire piccola come non mai.

L’aveva ferito. L’aveva fatto preoccupare. E capì che per lui quell’appuntamento mancato era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.

Seppe che a James teneva veramente, che lo amava, quando realizzò di aver rovinato tutto, di stare ormai per perderlo.

 

Ma non per questo avrebbe accettato quel comportamento rude, da marito geloso. Era sempre stata una ragazza orgogliosa che non si piegava d’avanti niente e nessuno. E in quel momento fu proprio il suo orgoglio a farla parlare, riuscendo a superare addirittura l’amore immenso che provava per James.

Per questo gli rispose male.

Anzi peggio.

Fu fredda.

Indifferente.

 

Come se la cosa non l’avesse minimamente toccata.

Come se dentro non sentisse una tempesta che la sconvolgeva e la pregava di chiedere scusa al ragazzo, di implorare il suo perdono.

- Nessuno ti ha mai chiesto niente, se ti costa tanto puoi benissimo lasciarmi –

 

Capì subito di aver sbagliato.

James in quel momento era una furia, e probabilmente aveva solamente bisogno di un abbraccio, di dolcezza. Della rassicurazione che tra di loro le cose sarebbero migliorate presto, che quello che stavano vivendo era solamente un momento difficile. Non di certo si aspettava una risposta così apatica e indifferente.

 

- Sai che ti dico Lily? – sibilò con una cattiveria che non aveva mai sentito nella sua voce - Con me hai chiuso. E’ finita. E’ evidente che te ne freghi di qualsiasi cosa non giri intorno a te. Ma io sono stufo. Trovatene un altro che ti fa da zerbino. –

E poi andò via, sbattendo la porta.

Lily non sapeva ancora la portata di ciò che aveva scatenato.

Perché un Potter arrabbiato e ferito, era un Potter pericoloso.

James Potter in particolare,poi, sapeva come e dove colpire per ferirla.

 

Lily capì che per lei da quel giorno sarebbero stati tempi difficili.

Perché avrebbe rivisto di nuovo quel James bastardo, che se ne fregava delle regole, che si portava a letto una ragazza a sera. Quel James falso che lei aveva sperato non dovesse più vedere.

Il ragazzo dolce che era stato con lei, non c’era più, perché pieno di rabbia e di quel maledetto orgoglio, lo stesso orgoglio che ironicamente li aveva fatti incontrare destinandoli alla casata di Godric.

 

Le parole di James le risuonavano in testa come una condanna, una trappola infida che non sapeva come evitare.

 

Con

 

Me

 

Hai

 

Chiuso.

 

E’

 

Finita.

 

La consapevolezza di averlo perso probabilmente per sempre, la travolse come un fiume straripante in piena, che inglobava qualsiasi cosa senza pietà o cura.

 

Si lasciò cadere a terra, scivolando contro una delle pareti dell’aula e pianse.

Lacrime versate per rabbia, per aver appena preso coscienza di averlo ferito in maniera irrimediabile...

Si sentiva piccola e meschina, quasi ingrata. In quel momento l’unica certezza che aveva era una: James meritava una persona migliore di lei. Perché, la ragazza più intelligente di tutta Hogwarts a detta di tutti, non era stata capace di tenersi una delle poche cose belle che la vita le aveva offerto senza voler niente in cambio.

Il cuore di quel ragazzo così innamorato di lei.

 

 

 

 

E quando Remus andò da James a chiedere di Lily, la risposta

che gli venne data lo lasciò spiazzato:

- Non sono affari più affari miei. –

Il Licantropo vide il vuoto negli occhi del suo migliore amico.

Comprese immediatamente di dover andare a cercare Lily, quando James prese posto

vicino a una ragazza Corvonero, per poi abbassarsi verso l’orecchio di lei con qualcosa di torbidamente malizioso nello sguardo.

 

 

 

Era giusto che l’amore facesse così male? Che causasse strappi interiori e dolori atroci all’altezza del cuore?

 

Questa era l’unica domanda che si poneva James, mentre immaginava che al posto di quella mora, a baciarlo e ad abbracciarlo in quel momento fosse una ragazza con i capelli rossi e gli occhi verdi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho dovuto modificarla e riscriverla. Non rileggevo questa one-shot da quando l’ho pubblicata praticamente, e ora mi rendo conto del grave errore che ho fatto XD. A mia discolpa posso dire che quando l’ho scritta- quasi un anno fa- ero più o meno nelle stesse condizioni psicologiche dei protagonisti, quindi probabilmente non avevo badato a quisquilie come i tempi dei verbi. Ora l’ho aggiustata- non che sia questo gran capolavoro- e spero che sia leggermente migliorata. L’ho fatto principalmente per quei lettori che nonostante la grammatica scorretta, l’avevano inserita tra le preferite. Ne ho dedotto che a qualcuno era piaciuta, e che quanto meno si meritavano di leggere una storia decente.

Poooi….Un grazie particolare a ramoso4ever95, monina, Tatia per aver recensito la vecchia versione; a lovegio92,  _Dana_  e monina per averla inserita tra le preferite; a Four_Four e ramoso4ever95 per averla inserita nelle seguite; e grazie anche ai 252 lettori silenziosi.

Tutto qui…

 

Alla prossima…

 

                                                                                                 Francesca.

 

   
 
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