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Autore: regarde_le_ciel    28/02/2016    2 recensioni
Ciao, questa è la mia prima fanfiction.
Sono passati due anni dalla sconfitta di Gea, e i nostri eroi devono tornare all'azione più uniti che mai. L'unica pecca? C'è una profonda rottura tra i sette della profezia: Percy e d Annabeth devono andare insieme all'Università di Nuova Roma ma la ragazza rompe i contatti improvvisamente per poi sparire nel nulla e nessuno ha più sue notizie, Jason e Piper rompono e ormai non parlano più tra loro ma nonostante ciò ricordano tutti con nostalgia i "vecchi tempi", quando erano il sette della Profezia.
Mi raccomando recensite ;)
Buona lettura
-Alexandra
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Frank/Hazel, I sette della Profezia, Jason/Piper, Leo/Calipso, Percy/Annabeth
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 11

 

-JASON-

 

 

Nessuno osava parlare, ci scambiavamo sguardi preoccupati ed agitati: c'è chi si mangiava le unghie a causa dello stress, chi invece continuava a battere il piede a terra in modo insistente e ripetitivo e chi osservava con particolare attenzione le proprie scarpe o i riflessi provocati dai raggi di sole: tutti si erano trovati qualcosa da fare per ingannare l'attesa provocata dal ritardo di Chirone.

Erano passati ormai cinque giorni da quando Percy era andato della Amazzoni, nessuna notizia né di lui né di Annabeth, forse proprio per questo eravamo stati contattati o forse per la profezia; l'unica cosa che io e gli altri potevamo fare era quella di creare teorie e vari presupposti.

Eravamo stati accolti in una nuova stanza, creata di recente: non era per niente accogliente, era fredda e spoglia, poteva essere comparata con una stanzetta di un ospedale, l'unico dettaglio che risaltava era una grandissima scrivania rotonda in mogano decorata di fregi e bassorilievi.

Allungai una mano e presi tra le mani una matita con cui iniziai a giocherellare e improvvisare qualche ritmo percuotendola contro il tavolo. Si sentì una porta scricchiolare: davanti a noi comparve il centauro con una lettera in mano e uno sguardo tra il curioso e il preoccupato, mentre si avvicinò al posto rimasto continuò a far girare il pezzo di carta tra le mani, quasi come se tenesse un tesoro segreto e potenzialmente pericoloso. Appoggiò la lettera con cautela sulla superficie legnosa, poi si allontanò dal posto per dirigersi accanto ad una lavagnetta bianca.

Lo seguii con lo sguardo ma, ero intrigato da quella busta chiusa, cercavo di capire quale mistero potesse nascondere.

-Ehm, ehm- il mio flusso di pensieri fu interrotto da Chirone – starete sicuramente morendo dalla voglia di scoprire il contenuto di quella lettera, devo confessare che anch'io sono rimasto sorpreso dal fatto che non ci sia un mittente, ma nonostante ciò ho deciso di aprirla qui insieme a voi.- la sua voce era forte, tranquilla e al contempo pacata. -Ma non adesso. Iniziamo dai progetti dalle idee che sono più vicini alla realizzazione. Leo, hai qualche idea?- disse il centauro con il sorriso sulle labbra, sapeva quasi ad una domanda retorica, il migliore amico non riusciva mai a stare fermo, sicuramente aveva per la mente non uno, non due ma venti progetti, uno più originale, innovativo e geniale dell'altro. Dall'altro canto Leo stringeva nella mano sinistra un pezzo rettangolare di carta millimetrata mentre sulle labbra vi era un ghigno malandrino.

-Immagino che sia un sì. Allora, il mezzo va costruito ma fintanto che abbiamo delle idee realizzabili siamo a metà strada.- si girò verso la lavagna e iniziò a scarabocchiare una serie di parole che faticavo a leggere, dopo più minuti mi accorsi che si trattava della profezia.

 

“I SETTE PRESCELTI SI UNIRANNO,

E' CIO' CHE SI CREDE PERDUTO SARA' TROVATO

TRA ALLENZE E TRADIMENTI IL LADRO VERRA' SCOVATO

MA, AIHME'...”

 

Come profezia pareva abbastanza esplicita e anche abbastanza facile da interpretare, l'unico problema era quel ahimè lasciato lì in sospeso, sicuramente la frase che seguiva non augurava u lieto fine: le profezie erano sempre state così.

-Ragazzi, dovete stare attenti ad amici e nemici e...- la porta chiusa a chiave da Chirone fu semplicemente buttata a terra come se si trattasse di un pezzo di carta, delle figure vestite in nero armate tesero gli archi. Una pioggia di frecce invase lo studio, ci nascondemmo tutti sotto i tavoli dato che non avevamo armi per lottare, Chirone fu colpito da un freccia nel braccio destro.

Le figure incappucciate si fermarono immediatamente mentre due suonavano un motivetto militare. Una donna sulla trentina o la quarantina, alta e vestita con un abito lungo, nero e con una cintura fatta di catene si avviò nel centro della stanza, le figure incappucciate fecero un inchino seguito da un saluto militare.

-Circe...-

-Ma come siamo intelligenti!-

-Che ci fai qui?- il centauro era sorpreso, almeno quanto noi.

Guardavo la donna e cercavo di capire chi fosse Circe, un nome che avevo sicuramente sentito prima. Mi sentii toccare il braccio, mi voltai e vidi una serie di piume e degli occhi verdi scuro che mi osservano in modo indecifrabile.

-Lei è la maga Circe, tutto gli uomini che approdavano sulla sua isola venivano trasformati in porci.- mi disse bisbigliando.

-Perché proprio in maiali?-mi sembrava una cosa abbastanza buffa ma allo stesso tempo anche inquietante.

-Lei pensa che gli uomini e i suini siano la stessa identica cosa.- continuò a dirmi bisbigliando. -Dobbiamo trovare un modo per scappare da qui.- il mio sguardo si posò fuori dalla finestra. Il spettacolo che si presentò davanti a me era... devastante: fiamme rosse con sfumature arancioni, violacee, bluastre e giallognole “adornavano” i tetti delle case, i vetri che formavano le finestre erano tutti per terra, molti ragazzi erano a terra con delle ferite abbastanza gravi. Avevano quasi raso al suolo il Campo Mezzosangue, perché?

-Chirone, sai perché siamo qui, se non vuoi altre morti tra questi ragazzi dacci subito quello che vogliamo e risparmiamo siate te che i tuoi alunni.-

-Cara Circe, non so di cosa stai parlando.-

-Vuoi che ti rinfreschi la memoria? Annabeth Chase, la nostra ex regina e il prigioniero Percy Jackson sono scappati, voi siete loro complici in quanto avete mandato la Chase e Jackson a spiarci e rubarci le nostre informazioni segretissime. Di conseguenza, voi ci date i prigionieri che giustizieremo e chiuderemo un occhio sulla vostra complicità e falsa testimonianza.

-Mi dispiace dirti che tutta le teoria che ti sei creata non è neanche un po' vicino alla realtà: non so che ci faceva Annabeth lì, riguardo a Jackson è vero, l'abbiamo mandato noi, ma non di certo per rubarvi informazioni, lui è andato alla ricerca di Annabeth.-

Mi ero stancato a stare lì così, fermo sotto a quel tavolo, non mi ero neanche accorto del fatto che Piper mi stesse stringendo forte la mano.

-Preparatevi alla lotta domani.- girò sui tacchi e se ne andò portando con sé tutti quegli esseri incappucciati.

Non aveva senso, ci avevano avvisato quando ci avrebbero attaccato. Appena le Amazzoni se ne andarono io e Frank portammo Chirone in infermeria, lì vi era un Will molto occupato a curare ferite di vario genere come bruciature e tagli.

-Date a Leo questa e ditegli di mettersi al lavoro.- ci porse una lettera color rosso mattone e ci indicò una valigetta pesante fatta in pelle-tu e Frank insegnate ai ragazzi qualche schema di combattimento e qualche strategia offensiva, dite alle ragazze di preparare una grande scorta di cibo, armi, nettare e ciò che serve per il viaggio tra due o tre giorni al massimo dovete partire. Prendete quelle- indicò con la mano sinistra dei pacchi ove vi erano scritti i nostri nomi- e distribuitele agli altri della profezia, prendete anche quelle di Percy ed Annabeth ma non aprite le loro. Non dovete dire a nessuno cosa c'è nella vostra busta. Ah, e un'altra cosa, non uscite fuori da lì.-

-Noi dobbiamo aiutarvi, possiamo chiedere aiuto al Campo Romano e anche alle...-

-Jason, dovete seguire gli ordini dati dagli dei, su adesso andate.-

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Oddio, che vergogna, quanto ritardo!

Lo so che mi merito di essere ghigliottinata ma non ce l'ho fatta ad aggiornare come al solito: tra la full immersion di francese (una settimana scolastica fatta tutta in francese :( ), i corsi di cinese e l'ispirazione che è andata a farsi un giro molto, molto lontano.

Tra l'altro non è neanche un capitolo fantastico, l'altro proprio non vi è piaciuto neh? ( vi capisco neanche a me è piaciuto). Sono so se lo sapete ma l'amata Rowling ha deciso di scrivere l'ottavo libro di Harry Potter!!!

Per il resto spero che troviate ancora la storia interessante, nonostante gli ultimi due capitoli.

Di chi è la lettera senza mittente? E i misteriosi pacchi?

Ci vediamo il prima possibile.

-Alexandra

 

P.S.: non esitate a recensire, anche se la recensione è negativa così posso capire cosa non va ;)

   
 
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