Io sono il vuoto, il buio, il nichilismo, il più profondo baratro di disperazione, queste mie mani non conoscono il colore, queste mie labbra incapaci di sorridere.
 
Cos’è un cuore? Cos’è un anima? Cosa sono i sentimenti? Alle mie orecchie queste parole giungono vuote, inutili, prive di senso, eppure tu ne parli con sicurezza, come se tu sapessi.
 
Ora so anch’io, non importa che io abbia questo buco all’altezza del petto, non importa che io non possegga un cuore, in qualche modo, quel vuoto, quel buio si è illuminato, anche se solo per un misero, effimero istante.
 
Vorrei che, anche solo per un attimo, il tuo calore possa raggiungere la mia mano gelida, ma ormai è tardi, mi frantumo in migliaia di granelli di sottile polvere.
 
Neanche in questo momento, nel mio ultimo istante, riesco a sorriderti, mentre mi sembra di vedere delle lacrime affiorare nei tuoi occhi cinerei.
 
E solo ora realizzo: il tuo cuore è qui, nel palmo della mia mano, ed è con me che lo porterò, mentre varco le soglie dell’eternità, sarà quella l’unica testimonianza che una volta ho vissuto, che una volta ho amato.