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Autore: NonnaPapera    01/03/2016    1 recensioni
Raccolta di cento drabble su una coppia di mia invenzione, due simpatici e quanto mai improbabili persoanggi:Morte e Destino
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Natale di Morte e Destino
Morte aveva sempre adorato il Natale.
Il clima di felicità che si respirava per le strade, l’amore per il prossimo che a Natale sbocciava più forte che in altri periodi dell’anno.
Tutto del Natale lo affascinava.
Certo, lui era il gran mietitore, lui era la Fine, però questo non gli impediva di amare con tutto sé stesso quella festa così particolare.
Quell’anno in particolare aveva deciso che, anche se loro non vivevano sulla terra, avrebbe decorato il castello con tutti i decori natalizi e avrebbe così portato la gioia del Natale anche lì.
Purtroppo si rese ben presto conto che il suo proposito non era affatto di facile realizzazione.
Inizialmente aveva pensato di prendere da un bosco un abete enorme e di trasportarlo nel grande salone del castello.
Quando però era riuscito a trovare uno splendido albero e lo aveva toccato, l’albero aveva perso all’istante tutti gli aghi ed era annerito completamente carbonizzandosi.
Insomma era morto.
Già, si era dimenticato del piccolissimo particolare che lo contraddistingueva… Se toccava degli esseri viventi ovviamente questi morivano.
Gli unici ad essere immuni dalla sua “capacità” erano il suo compagno Destino- perché tecnicamente lui era già morto una volta e poi era risorto come nuovo custode del libro dei Sigilli- e il loro cagnolino Ghost.
In effetti non sapeva perché Ghost fosse immune dai suoi poteri. Quando lo aveva visto era stato il cane a saltargli in braccio e, accorgendosi che nonostante tutto era ancora vivo, lo aveva portato a casa felice come un bambino.
Comunque il risultato era che ora aveva un grande abete rinsecchito tra le mani.
Decise che lo avrebbe portato comunque al castello, tanto una volta messi tutti i festoni, certamente Destino non si sarebbe accorto che l’albero era carbonizzato.
Ovviamente Morte aveva sbagliato anche a calcolare un altro piccolo dettaglio.
Andarsene in giro per le strade affollate della Terra, con la sua falce in mano e vestito di nero, a quanto pareva spaventava a morte tutti i terrestri.
Questo inaspettato contrattempo lo costrinse a girare per ore in cerca di festoni ed addobbi natalizi di vario genere, senza però riuscire a prendere neppure uno.
Ogni volta che entrava in un negozio, le persone puntualmente svenivano o scappavano terrorizzate.
Alla fine stanco ed un po’ abbattuto decise di fare ritorno al castello, avrebbe creato lui stesso gli addobbi per l’albero morto di Natale.
Così ritornò svelto verso casa e una volta arrivato si mise di buona lena per cercare qualcosa che andasse bene da appendere .
Purtroppo loro non avevano molte cose che potessero tornare utili per lo scopo ma Morte non si arese e presi alcuni dei suoi vecchi vestiti si mise seduto nel centro del salone con delle forbici e tanta buona volontà.
Ritagliò tante strisce e poi le depose con cura sui rami, avvolgendo l’albero con la stoffa, infine con gli scampoli di stoffa rimasti ricavò tanti piccoli fiocchi di neve e con dei fili li appese all’albero di Natale come decorazioni.
Si allontanò di alcuni passi per osservare il proprio lavoro soddisfatto.
Giusto in quel momento arrivò nel salone Destino, che era rimasto fino a quel momento nello studio per lavorare sul Libro dei Sigilli, intrecciando le vite degli esseri umani.
Quando sollevò lo sguardo, e vide l’albero, rimase a bocca aperta senza sapere cosa dire.
Un gigantesco albero carbonizzato, avvolto da strisce di stoffa nera e da cui pendevano delle specie di teschi anch’essi neri era nel centro del salone.
Destino scosse il capo sconsolato e poi fissando Morte con sguardo esausto mormorò:
“E’ bello… sul serio Morte sei stato davvero bravo, però… Il prossimo anno appendo io le decorazioni! Anzi no meglio, il prossimo anno decorerò io il castello per Natale!”
   
 
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