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Autore: Tilpion    02/03/2016    0 recensioni
Sette personaggi si risvegliano in un sotterraneo. A un certo punto vengono aggrediti da sei orchetti, ma questo è solo l'inizio di qualcosa più grande. Attenzione: Il primo capitolo è in italiano un po' arcaico, perciò se non lo sopportate, vi conviene passare al successivo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione, ultimamente scrivo insieme al dungeon master, perciò sono possibili vari errori di battitura dovuti alla differenza di formati, come vari cambi di tempo verbale. Perciò, scusate eventuali disagi ma grazie per la fedeltà e la perseveranza. Infine, per ricordare i personaggi:Azogo=ladro halfling, Astolfo=paladino umano, Aramil=stregone mezzelfo, Feanir=guerriero mezzelfo, Tilpion=druido elfo,


Brunin



Ci avviammo nel sentiero. Avevo appena fatto un piccolo “giretto” nel mondo degli spiriti con l'erba-pipa del mio maestro, e il mio spirito orso girava vicino a me, anche se stava diventando più etereo e distante. Tilpion e io stavamo iniziando a conversare più del solito, e quel pallidino di un elfo si stava facendo quasi simpatico, per quanto poco interessato al mondo degli antenati….

A un certo punto, il gufo di Tilpion, che stava nelle retrovie, iniziò a sbattere le ali e a stridere. Io guardai la mia guida e notai che che stava muovendo freneticamente la zampa dietro di me. Iniziai a chiedermi cosa potesse dire, visto che il mio spirito tendeva spesso a darmi messaggi tanto enigmatici e difficili da comprendere.
A un certo punto, sentii la voce del buon druido urlare: “Atten...”. Si interruppe non appena udii un rumore sordo. Ci voltammo tutti e notammo che il pallidino era a terra, ormai incosciente. Il suo gufo stridette furioso e iniziò ad alzarsi in volo per fronteggiare l'aggressore. Era un essere enorme, con un brutto muso allungato e un randello stretto nella mano poderosa. Iniziai rapidamente ad abbandonare il mondo spirituale e corsi verso Tilpion. Nel frattempo, Feanir, che aveva chiamato il coso “ogre”, e Astolfo si gettarono davanti al mostro, mentre il ladruncolo si insinuò dietro di esso. L'elegante mezzelfo impugnò la balestra e scoccò una freccia, che si ruppe sulla pelle dell'ogre. Il paladino e il biondone lo colpirono, mentre il gufo gli graffiava la testa e la nuova donnola di Aramil gli si attaccava alla gamba. Io invocai la benedizione degli antenati e una luce emerse dal suolo, entrando nel druido. Ehi, non avrei potuto lasciarlo morire, per quanto poco amante del giusto uso delle erbe. Subito aprì gli occhi verdi e si alzò. Mi guardò rapidamente, poi guardò l'ogre. Sollevò le mani e disse: “Mastro sciamano, ora lascia che ti mostri qualcosina… Eregband!”. Dei rovi spuntarono dal terreno, e mi accorsi che non povevano essere effetti del mio “viaggetto”, dato che l'ogre urlò mentre le piante gli si attorcigliavano addosso. Astolfo urlò: “In nome della Justitia, io te castigo!”, mentre il suo martello brillava, ma l'ogre parò il colpo con il randello. Io sfoderai il mio nuovo randello, per gentile concessione del druido, e la mia ascia. Mentre Azogo tempestava di pugnalate il tallone del mostro, questi diede una bella randellata al povero Astolfo, che si ritrovò nella stessa condizione di Tilpion poco prima. Sentii la voce di Aramil sussurrare qualcosa e vidi un bastone fluttuare sopra di me e cadere sulla testa dell'ogre, colpendolo in un occhio. Approfittando della distrazione, diedi dei pesanti colpi, ansimando per riuscire a scalfire la sua pelle coriacea, alla gamba della creatura, mentre Feanir riuscì a colpirlo allo stomaco con l'urgrosh. Infine, una freccia di Aramil colpì l'ogre in testa.L'ogre cadde a terra all'indietro, mentre l'halfling si allontanava rapidamente evitando di diventare come una melma. Tilpion si avvicinò leggermente preoccupato al paladino. Lo seguii. Lo curai con i miei poteri spirituali, mentre il druido gli velocizzò la guarigione. Poco dopo Astolfo si alzo : “ Cotesta volta me la sono veduta poco pulchra, ve rengratio”. Il druido lo ignorò, si voltò verso di me e disse: “ Brunin, è la seconda volta che mi salvi. Non lo dimenticherò”. Io lo guardai fisso, nonostante il mio sguardo che tornava a perdersi tra gli elementi, e risposi: “Mghmghhgmhghhm…. Non fa nulla.. Nulla.. mmhgmhghmh” e iniziai a rivedere il mio nobile spirito. Diamine, senza erbe. Stavo migliorando. Riuscii solo a sentire il ladruncolo esclamare: "Accidenti, niente di utile addosso!" prima di cadere.


Poco dopo, mi svegliai e notai che Feanir stringeva una stella del mattino, dicendo soddisfatto: "Qualcosina nella sua tana c'era.".
Avanzando, ci imbattemmo in una locanda ormai a sera. Il guerriero disse: “Compagni, propongo di fermarci. Siamo usciti da un bello scontro e ci conviene riposare”. Tutti acconsentimmo ed entrammo.
Ci sedemmo in una tavola grande e iniziammo a ordinare. Tirai fuori la mia pipa, ma notai una cosa terrificante: avevo finito l'erba-pipa! Tilpion doveva aver notato il mio disagio, perché si avvicinò sorridendo e disse: “Compagno, direi che posso iniziare a ripagarti.” e mi lasciò delle foglie in mano. Iniziava a piacermi. Mangiammo tranquillamente. Stavamo per andare a dormire, quando sentimmo un gruppo vicino a noi. Stavano parlando di un arco bello che avevano ottenuto. Ci guardarono, ubriachi quasi quanto ero fatto, e ci urlarono: “Fashamo una gara de bevute. Chi vinshe si prende il nostro arco”. Il nostro gruppo accettò e io mi misi in competizione con il biondo e il paladino. Feanir ci chiese: “Bene, ragazzi, siete bravi a reggere la birra?”. Astolfo rispose: “Ah, remembro ancora quanta aurea cervogia tracannai alle belle osterie”. Io dissi: “Sono un nano, la birra è il mio mestiere!”.
Iniziammo a bere. E bevemmo come non mai. La birra iniziò a uscire dal naso.Astolfo fu il primo a cadere, dopo un'ardua dozzina di boccali. Dopo qualche boccale, decisi di far vincere Feanir e finsi di svenire. Finsi tanto bene che iniziai a perdere i sensi e vidi la mia guida che ballava una strana danza, con le zampe anteriori conserte, le posteriori che facevano su e giù e uno strano vestiario bianco e verde.
Quando rinvenni, vidi Tilpion che spiegava qualcosa agli avversari, dicendo cose come “Non sono stato io a creare un bagliore magico che vi ha fatto cadere i boccali, eravate tanto ubriachi che l'avete visto voi”. Evidentemente, avevamo vinto. Ci diedero l'arco, che venne preso il druido. Andammo a coricarci.

Vidi il mio orso che continuava la sua danza, con un gatto. A un certo punto, Feanir e Tilpion mi svegliarono. Mi sussurrano: “Non fare rumore, abbiamo sentito qualcosa.”. Mi alzai e, mentre Astolfo, Aramil e quell'anonimo elfo coi capelli neri dormiva, uscimmo dalla stanza. Vedevo abbastanza bene,Il druido schioccò le dita e quattro fiammelle azzurre fluttuanti apparvero, e stavolta ero sicure di non essere in botta. Forse le aveva fatte per il guerriero. Le inviò nel corridoio e Feanir le seguì, con noi dietro. Dopo un po', ci ritrovammo alla porta di ingresso, socchiusa. Le fiammelle scomparvero, ma Feanir riuscì ad aprire la porta. Notammo una figura che si allontanava. Il druido ci guardò e suggerì: “Io non lo seguirei, anche se sembrava zoppicare. E notte fonda e non sembra averci preso nulla”. Decidemmo di tornare dentro e dormire.

La mattina dopo ci incamminammo. Notando un villaggio, decidemmo di lasciare il moro dietro ed entrare. Era… deserto. O quasi. C'era qualche persona qua e là. Feanir disse: “Chiediamo di un mercato”. Andammo da un uomo solo. Gli chiedemmo di un mercato ed egli ci rispose parlando di un fabbro e ci indicò una fucina dalla parte opposta della strada. Ci avvicinammo, ma non notammo nessuna. Richiamammo il cittadino, che ci disse: “Ecco, il fabbro è lì”. Indicò l'aria. Chiesi, mentre la preoccupazione mi attaccava, ai miei alleati: “Sogno, o sono desto...?”. Tutti guardarono preoccupati e Aramil disse: "Temo che tu sia desto, Brunin...". Mentre un brivido mi saliva lungo la schiena, il druido, leggermente divertito, disse : “Bene bene, la cosa è…. interessante. Abbiamo una questione divertente tra le mani...”.
   
 
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