"LILY!!! SCENDI IMMEDIATAMENTE O PERDERAI IL TRENO!!!" urla mia madre con i suoi soliti toni soavi; santa Morgana, quella donna quando ci si mette sembra un Ungaro Spinato!
Apro lentamente l’occhio destro, poi quello sinistro, e getto un’occhiata alla sveglia…
LE 10!!! Butto le coperte al lato del letto e mi fiondo in bagno; 10 minuti dopo, 10 minuti, un record personale, sono seduta a fare colazione. I miei fratelli, Jay e Al, stanno mangiucchiando mezzi addormentati le loro uova; Al ha la faccia praticamente nel piatto.
"JAMES SIRIUS, FILA SUBITO A VESTIRTI! E TU, ALBUS, TIRA SU QUELLA TESTA!" urla in preda ad una crisi isterica mia madre; fortunatamente in quel momento scende mio padre, è l’unico che in questi momenti riesce a calmarla.
"Ginny, tesoro, non c’è bisogno che urli tanto, possiamo sempre smaterializzarci direttamente alla stazione" dice papà con toni concilianti. Finalmente mamma si calma ed io posso finire il mio succo con calma.
40 minuti dopo siamo finalmente arrivati a King Cross, e possiamo raggiungere la Piattaforma 9¾.
Jay si fionda subito dai suoi amici Grifoni senza degnare di un’occhiata mamma e papà, seguito a ruota da Al, che perlomeno si ferma a salutare i genitori; io invece resto un po’ indietro, non conosco nessuno, e i miei cugini sono tutti con i rispettivi amici.
"Pronta per martire?" Mi chiede papà, io indosso la miglior faccia indifferente che possiedo e annuisco con fare sicuro, non sono mica intimorita da una scuola, io!
"Comportati bene e scrivici tutte le settimane!" le solite raccomandazioni della mamma.
"Divertiti e tranquilla, qualsiasi casa in cui sarai smistata andrà bene" papà, perché crede che mi faccia dei problemi per le case; non sono una frignona come Al!
"OK, ora vado, ci vediamo a Natale!" e finalmente mi avvio verso il treno.
Dentro c’è un via vai di studenti e studentesse che cercano i loro amici; schivo tutti e mi avvio per il corridoio alla ricerca di uno scompartimento, passo davanti a uno dove ci sono tutti i miei cugini e i miei fratelli, ma sono tutti appiccicati come sardine, quindi ne cerco un altro vuoto. Ne trovo finalmente uno alla fine del corridoio, ma dentro c’è una ragazzina bionda che sta leggendo, quindi apro lentamente la porta e mi sistemo nel divanetto opposto, poi la osservo meglio; avrà più o meno la mia età, i capelli biondissimi, quasi bianchi, e la pelle diafana. Faccio per prendere anch’io un libro quando la ragazzina alza gli occhi dalla sua lettura e mi fissa, con i suoi occhi di ghiaccio, e mi chiede il mio nome.
"Lily, Lily Luna Potter, e tu?"
"Electra Merope Malfoy"
"Che cosa stai leggendo?"
"Shadowhunters, l’hai mai letto?"
"Certo, è uno dei miei libri preferiti" e così abbiamo passato tutto il viaggio a parlare di libri e personaggi, fino ad arrivare a parlare delle case in cui saremmo volute andare.
"Tutta la mia famiglia è andata a Serpeverde, e anch’io credo andrò là, ma non ho preferenze. E tu? Sarai una perfetta Grifondoro come i tuoi fratelli e i tuoi genitori?" mi chiede Electra con tono ironico.
"No, non credo proprio; io non sono coraggiosa, e voglio fare qualcosa di nuovo, essere solo Lily, e non la figlia del Bambino Che è Sopravvissuto, non so se mi spiego".
"Oh sì, ti sei spiegata perfettamente!" e scoppiamo entrambe a ridere.
È ormai ora di cena quando, finito il giro sulle barche nel Lago Nero, entriamo finalmente in Sala Grande, dove circa cinquecento ragazzi ci fissano attentamente mentre la preside Mc Grannit ci attende al fondo della sala con uno sgabello e un cappello, che appena entrati ha attaccato una canzoncina alquanto stupida e irritante. Dopo il discorso di benvenuto, che non ho ascoltato intenta com’ero a fissare il cielo stellato della Sala, la preside inizia a chiamare i ragazzi per lo smistamento.
"Malfoy, Electra Merope.".
"SERPEVERDE!". La mia amica si dirige allegramente al suo tavolo con tutti i ragazzi che applaudono.
"Potter, Lily Luna"
"Bene, bene, bene, ma chi abbiamo qui? Un’altra Potter, ma… tu non sei come la tua famiglia… Un’intelligenza niente male, vedo, tanta voglia di riscattarsi, di mostrarsi per quello che si è veramente… Ma dove ti metto, dove?"
"Sbrigati, stupido cappello, sai com’è avrei un po’ di fame!".
"Impertinenza e strafottenza. Bene, ho deciso, sarai una perfetta… SERPEVERDE!" gridò il cappello facendo ammutolire tutta la sala.
Con un ghigno stampato in faccia, mi diressi tranquilla verso la mia nuova famiglia, pronta per la mia nuova vita, pensando a un modo per avvertire i miei genitori senza che abbiano la stessa reazione di Jay e A; se non chiudono immediatamente la bocca, giuro che vado lì e li schianto!

Angolino mio.
Salve a tutti quelli che leggeranno questa storia; sono nuova nello scrivere fanfiction e non sono molto sicura di questo primo risultato.
Sarei felicissima se qualcuno commentasse e se scrivesse cosa potrei migliorare o quali parti sono da correggere.
Un bacio a tutti! Jade.