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Autore: Lila_88    03/03/2016    1 recensioni
Christina lascia Seattle per dare un taglio al passato e ricominciare da capo. Ma, certe volte, il passato non da pace e ti gioca degli strani scherzi. Ed è così che nella vita di Christina si riaffaccia una vecchia conoscenza, mai dimenticata. (inizio nona stagione)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cristina Yang, Izzie Stevens, Owen Hunt, Preston Burke
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nona stagione
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Capitolo 13


Quando arrivò all’esterno dell’ospedale, Christina si trovò Meredith davanti. Non aveva nessuna voglia di parlare di Owen e della discussione che avevano appena avuto, così iniziò la conversazione con altri argomenti.

“Non c’era anche Alex con voi, questa mattina?”
“Si, ma è andato via dopo essersi trovato faccia a faccia con Izzie. Diciamo che non se lo aspettava proprio!”
“Non gliel’avevi detto, eh?”
“No, ma speravo che non avrebbe reagito così male!”
“Tu come avresti reagito?”

Meredith non sapeva cosa dire, così glissò la domanda.

“Sei pronta per la cena a casa dei piccioncini?”

Christina alzò gli occhi al cielo. Aveva quasi dimenticato cosa l’aspettava!

“Ti prego, non me lo ricordare.”
“Faremo meglio ad andare, invece. Sennò faremo tardi. Poi chi la sente Izzie! Dov’è Owen?”

Christina la guardò lievemente imbarazzata, ma fu stupita quando l’uomo le raggiunse a passo svelto.

“Eccomi. Andiamo?”

Meredith annuì e fece cenno loro di seguirli fino all’auto. Christina lanciò uno sguardo intimorito a Owen, ma lui la ignorò.


Izzie era sempre stata molto ospitale e, anche in quell’occasione cercò di dare il meglio di sé. Preston non era di grande aiuto. Aveva salutato i loro ospiti e li aveva guidati fino al salotto, ma andava avanti a monosillabi e non sembrava avere molta intenzione di portare avanti una conversazione decente, mentre lei terminava le ultime cose. Una volta che si furono accomodati a tavola, Izzie cercò di intavolare una discussione su alcune novità che erano venute fuori in campo chirurgico, certa che almeno quello avrebbe destato l’interesse di tutti. L’unico che le dava un po’ di spago era Owen, almeno finché non intervenne anche Christina e l’uomo si zittì, quasi infastidito. Meredith, allora, parlò a Izzie di Zola e di tutto quello che lei e Derek avevano dovuto passare prima di ottenere la custodia. Quando venne fuori il nome di Alex, però, fu Izzie a rimanerne turbata. Il modo sprezzante con cui lui l’aveva guardata quella mattina era difficile da dimenticare. Preston continuava a buttare qualche risposta breve qua e là, sembrando piuttosto assente. La cena sembrò prendere un’altra piega quando Owen, con qualche bicchiere di troppo sullo stomaco, proruppe in una sonora risata. Quella si che attirò l’attenzione di tutti.

“Che cosa ti diverte tanto, Owen?”
“Credo che sia la cena peggiore alla quale ho preso parte negli ultimi dieci anni della mia vita! Ma guardatevi, anzi, guardiamoci! Nessuno di noi vuole stare seduto a questo tavolo, tranne, forse la padrona di casa! Tutto questo è veramente ridicolo!”

Christina si schiarì la voce e cercò di frenare la lingua del marito.

“Owen, puoi smetterla, per favore?”
“Oh, eccola qua, la mia mogliettina! Quindi è questo che devo fare, per riaverti indietro? Ubriacarmi quando siamo a cena dal tuo ex, il tuo quasi marito Burke?”
“Owen, per favore!”
“Niente ‘Owen, per favore’, mi hai veramente stancato! Sai una cosa, forse non ti rivoglio indietro! Resta pure qui a fare la tua nuova e perfetta vita!”

Owen si alzò bruscamente, facendo cadere la sedia sulla quale era seduto. Ignorando Christina che continuava a guardarlo allibita, si rivolse a Preston ed Izzie.

“Vi ringrazio per l’invito, ma adesso è meglio che me ne vada! Stevens, sei un’ottima cuoca, ad ogni modo!”

Christina non poteva crederci. Intendeva davvero andarsene così? Decisa a chiarire la loro situazione, si scusò con Izzie e Burke e lo seguì fuori dal salotto e anche fuori di casa. Preston cercò lo sguardo della sua fidanzata. Prima che potesse aprir bocca, tuttavia, fu preceduto da lei.

“Non dire niente, ti prego!”
“Non dire niente? Starai scherzando! Lo sapevo che era una pessima idea!”

Burke, irritato, buttò sul tavolo il tovagliolo che stava stringendo in mano e si alzò, ritirandosi in cucina. Izzie sospirò, poi fece un cenno di scuse a Meredith e seguì il suo compagno.

“Preston, aspetta!”

Meredith rimase seduta al tavolo, da sola. Era rimasta suo malgrado zitta a guardare come il precario equilibrio di quella cena fosse andato a farsi benedire nel giro di pochi minuti. In quel momento, il suo cellulare suonò e, tirandolo fuori dalla tasca, rispose.

“Pronto?”
“Come procede la cena?”
“Derek! Ti dico solo che sono la sola rimata seduta al tavolo.”
“Un intero banchetto solo per te, allora! Va così male?”
“Malissimo. Owen e Christina hanno litigato e se ne sono andati. Idem per Izzie e Burke. Ti prego, non riattaccare, almeno ho qualcuno con cui poter parlare civilmente!”

La risata di Derek la fece sentire meglio. Le cose in Minnesota sembravano andare di peggio in peggio. Meredith iniziava a sentire la mancanza di Derek e Zola. Il giorno dopo sarebbe ripartita, con o senza Owen.


  
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