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Autore: YoongiYah    03/03/2016    8 recensioni
"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
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[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jin era convinto che ci fosse qualcosa che non andava, da qualche giorno. Il punto era che non riusciva a capire cosa. Yoongi lo stava ignorando. Non c'era altra spiegazione, ce l'aveva con lui. Gli aveva dato buca già quattro volte e la sua unica spiegazione era stata un messaggio del tipo "La compagnia mi sta col fiato sul collo, scusa"

Certo, come no.

Era vero che, essendo nel suo periodo di trainee, non aveva mai più di tanto tempo libero ma comunque Yoongi non si era mai fatto mancare niente, nemmeno se questo gli avesse poi causato problemi. E non era mai successo prima che non si sentissero per così tanto. Certo, non è che passassero ventiquattro ore su ventiquattro a mandarsi messaggini ma comunque si sentivano tutti i giorni, anche per un semplice come stai. Invece, da un po', Yoongi non lo cercava più.

La cosa che lo mandava più ai matti era che non ne capiva il motivo. Insomma, non credeva di aver fatto qualcosa di male ma se anche così fosse stato ne potevano parlare, come fanno le persone adulte e civili, no?

No, a quanto pareva.

Sospirando, con in testa solo questo pensiero, uscì dalla sua camera per andare in cucina a preparare la colazione. Sentì la porta d'ingresso chiudersi prima di riuscire ad oltrepassare tutto il corridoio. Quando lo fece, poi, trovò Hoseok, con solo un paio di boxer addosso e tutto spettinato, in piedi proprio tra l'ingresso e il soggiorno "Che stai facendo?"

Hoseok si girò di scatto verso di lui "Ehi, uhm, hyung" sembrò rendersi conto solo in quel momento di essere in mutande e cercò di coprirsi come meglio poteva "I-io, ehm-"

Jin, perplesso, non poté fare a meno di chiedersi perché accidenti stavano andando tutti fuori di testa, ultimamente. Taehyung, che lo affiancò in quel preciso istante, gli diede una parziale spiegazione "Oh, me lo sono perso anche stamattina?"

"Cosa?"

"Il ragazzo di Hoseok hyung!"

Jin e Hoseok strabuzzarono gli occhi e, allo stesso tempo, dissero

"Hai un ragazzo?"

"Non è il mio ragazzo!"

Tae fece spallucce "Fa niente, puoi chiamarlo come vuoi. Sono un po' di notti che hyung fa entrare un ragazzo di nascosto e poi lui se ne va la mattina presto. Oggi però è uscito più tardi del solito, speravo di riuscire a vederlo"

Jin era sorpreso "E tu come fai a sapere tutte queste cose?"

La faccia di Taehyung si rabbuiò "Le nostre stanze sono attaccate. Riesco a sentire tutto. Hyung, ti piacciono cose davvero strane"

Hoseok era diventato tutto rosso. Tutto "Tae. Ti prego, stai zitto"

Ad infierire, poi, arrivò un Namjoon mezzo assonnato che alla vista della scena sembrò svegliarsi definitivamente "Belle mutandine, Hoseok. Hai perso il pezzo di sopra? Vuoi che ti presti la mia vestaglia?"

Il ragazzo, che sembrava stesse per prendere fuoco, iniziò a balbettare qualche fase senza senso; poi, con un verso frustrato e un "Andrete tutti in un posto molto, molto brutto" se ne tornò in camera sua, continuando ancora a cercare di coprirsi.

Namjoon scoppiò a ridere e Jin si ritrovò a fissarlo. Gli piaceva quando il ragazzo rideva. Era carino. Non che Namjoon per lui potesse essere definito semplicemente carino, ma quando rideva, in qualche modo, riusciva a metterlo in pace. Anche se, in quel momento, l'attenzione di tutti era rivolta altrove "Sai che sta succedendo?"

Non smise di sorridere ma comunque si girò verso di lui. La fossetta era lì, in tutta la sua gloria "No, per fortuna non sono stato invitato ad assistere"

Sentì la manica della sua camicia venire tirata e si girò verso Tae che, come un bambino, cercava di farsi notare "Hyung, voglio la mia colazione. Mi hai viziato, adesso ne devi pagare le conseguenze"

 

La colazione fu consumata nel più religioso silenzio possibile. Solo che, almeno per quella volta, l'imbarazzo era tutto per Hoseok. Taehyung e Namjoon continuavano a ridere di lui sotto i baffi e Hoseok continuava a far finta di niente ma comunque si vedeva quanto fosse seccato. Jin cercò di riappacificare gli animi "Sai che puoi dirci tutto, vero?"

Hoseok si alzò, portò la sua tazza al lavello e la posò. Mentre tornava al tavolo per prendere la giacca, che aveva accuratamente lasciato sullo schienale della sua sedia, e la ventiquattrore, anch'essa appoggiata lì, disse "Vedendo il livello di maturità raggiunto dalle persone in questa stanza direi di no, non posso" Si mise la giacca e dopo aver lisciato bene le maniche si avviò verso l'uscita "Ciao hyung" e ignorando gli altri lasciò definitivamente il loft.

Namjoon sospirò "Dio, adesso mi toccherà regalargli dei fiori"

Jin, a quella frase, scattò, senza potersi più trattenere "Mi aspettavo molto di più da voi" ridusse gli occhi a due fessure e, appoggiando il gomito al tavolo, si avvicinò a Namjoon, seduto proprio davanti a lui "Soprattutto da te"

Registrò con la coda dell'occhio Taehyung che con una grazia improvvisa lasciò tavola e cucina, dirigendosi direttamente verso la porta, andandosene anche lui. Non distolse comunque lo sguardo da Namjoon, cercando in tutti i modi di farlo sentire in colpa.

Il ragazzo retrocesse appena "Lo lasci andare così?"

Non gli rispose. Continuò a fissarlo e basta.

"Hyung. Fai paura"

A quel punto, parlò "Bene"

Dopo aver passato qualche altro secondo a guardarlo male si alzò, portando tutto quello che c'era da lavare al lavandino "Rimetti quello che stava nella dispensa a posto. Non rompere niente"

Namjoon scattò in piedi, senza fiatare, per fare quello che gli era stato chiesto.

Jin sorrise, ma fu ben attento a non farsi vedere dall'altro.

 

 

---

 

 

Il resto della mattinata, lo occupò svolgendo le sue mansioni in casa. Per quella settimana toccava a lui andare a fare la spesa e così, essendo libero quel giorno, dopo aver sistemato in cucina -o meglio, dopo averla fatta sistemare a Namjoon sotto la sua supervisione- prese i soldi dalla cassa comune e lista della spesa, dove erano segnate le necessità per la casa e quelle di tutti gli abitanti. Prese tutto quello che doveva senza chiedersi nulla -anche se, sul serio, lui poteva capire tutto ma a quale uomo servono delle forcine per capelli?- e poi fece ritorno nel loft.

Hoseok, ovviamente, era ancora al lavoro mentre Tae, da quando era sparito, o fuggito dall'ira del più grande, non si era ancora fatto rivedere quindi era probabile che in casa sarebbero stato solo lui e Namjoon. La cosa non lo preoccupava, non più dalla primissima volta che ci erano rimasti. Dopo quella piccola discussione in cui era stato appurato che Jin era un narcisista che voleva piacergli a tutti i costi e che all'altro la cosa stava bene, tutto aveva incominciato ad andare per il verso giusto.

Più o meno.

Il fatto che continuasse a fare pensieri impuri su di lui non era più di tanto rilevante, fintanto che riusciva a tenerseli per sé.

Lo trovò seduto al tavolo, fogli, scontrini e ricevute varie davanti a lui, calcolatrice e penna in mano. Quando era così concentrato era ancora più -Non adesso Kim Seokjin!

Cercando di portare entrambe le buste, piene, della spesa, provò ad attirare la sua attenzione "No, ce la faccio da solo, grazie" nella speranza che cogliesse l'ironia.

Lo vide alzare lo sguardo lentamente ma, quando capì che la sua era una richiesta d'aiuto seria, si alzò di scatto "Attento"

Recuperò in tempo la busta che stava per far cadere "Potevi dirmelo, sarei venuto direttamente con te"

Portarono entrambi le buste sull'isola della cucina e da lì, insieme, iniziarono a svuotarle e a mettere tutto al proprio posto. Era una situazione... Familiare, a modo suo. Gli piaceva. Con Hyosang queste cose non l'aveva mai fatte, Jin aveva sempre cercato di lasciargli il tempo che aveva libero dal lavoro libero a tutti gli effetti, alle cose di casa ci aveva pensato sempre e solo lui.

Non che stesse paragonando Namjoon al suo ex, chiaramente. No.

Di nuovo, cercò di non pensarci "Era il mio turno, non il tuo. E poi hai altro da fare, finisco io"

L'altro scrollò le spalle "Non mi pesa, la contabilità del pub la posso controllare anche dopo. Ti aiuto volentieri"

No, non stava assolutamente facendo dei paragoni tra il ragazzo che aveva accanto e quello con cui era stato per sei anni.

Ancora, ignorò qualsiasi cosa gli passasse per la testa "Contabilità? Non dovrebbe farlo il proprietario? O una persona incaricata?"

Namjoon non distolse lo sguardo da quello che stava facendo "In teoria, ma il proprietario è un idiota e io mi diverto"

Jin inarcò le sopracciglia "Ti diverte?"

"Sì. Mi piacciono queste cose"

"Il tuo concetto di divertimento non è di certo quello comune"

Namjoon si mise a ridere. La fossetta. Voleva sbattere la testa da qualche parte.

"Disse quello che si diverte ad essere necessario agli altri"

Jin, a quelle parole, si fermò "Non è vero!"

Si fermò anche Namjoon e si girò a guardarlo, sorridendo ancora. La fossetta.

"Andiamo, sei qui da quanto? Poco meno di un mese? Sei già diventato la mamma del loft. All'inizio pensavo fossi come Hoseok che deve occuparsi di queste cose, ma invece non è così, tu vuoi farlo"

Si imbronciò leggermente "Che c'è di male?"

Namjoon non aveva mai smesso di sorridere "Niente"

Poi distolse lo sguardo e, ritornando a svuotare le buste disse "Mi piace, è una cosa carina"

I paragoni e tutte le fantasie che aveva su quella dannata fossetta iniziarono a vagare senza alcun controllo, ormai.

 

 

---

 

 

Tentò di contattare per l'ennesima volta Yoongi, quel pomeriggio. Non poteva chiamarlo perché, nel caso in cui fosse stato davvero impegnato con la compagnia, non gli avrebbe mai risposto, ma un messaggio prima o poi avrebbe dovuto leggerlo. Dopo aver digitato un "Degnati di rispondermi appena puoi, brutto stronzo. Devo parlarti di una cosa importante" e averlo inviato, lasciò la chat aperta per controllarne la visualizzazione. Dopo dieci minuti si arrese e, con un sospiro, gettò il cellulare dall'altra parte del divano. Nel momento in cui puntò il gomito al cuscino del divano e appoggiò la testa sulla mano e riportò la sua attenzione al telefilm che stava guardando, Namjoon fece il suo ingresso nel soggiorno e prese posto accanto a lui. Accanto alla sua testa. La sua faccia era praticamente a contatto con la coscia dell'altro.

Si schiarì la gola e, con nonchalance, si tirò su, riprendendo il cellulare e riaprendo la conversazione col suo suddetto migliore amico. Iniziò ad inviargli con insistenza una moltitudine di faccine arrabbiate.

"Problemi?"

Jin spalancò gli occhi, pietrificato -sì, tu. Ma era una cosa brutta da dire in quel momento, probabilmente.

E comunque, con qualcuno aveva bisogno di parlare. Namjoon non era la persona indicata per parlare della minuscola cotta che poteva essersi preso per lui, però poteva parlargli del suo amico.

Sospirò, più per riprendere coscienza di sé e di quello di cui poteva parlare con l'altro e per perdere tempo che altro, poi iniziò "Io... Credo che Yoongi mi stia evitando"

"Perché?"

"Non lo so, potrei aver fatto qualcosa di sbagliato ma non so cosa e lui non ne vuole parlare"

Namjoon sorrise "No, hyung. Volevo dire, perché lo credi?"

Aggrottò le sopracciglia, confuso dalla domanda "Perché mi ha già dato buca quattro volte e mi dice sempre che ha da fare. Non è da lui"

"Magari allora è davvero così. Magari ha davvero da fare. O magari è successo qualcosa e lui non ha avuto modo di parlartene. Rilassati"

Ok, questo però non lo aiutava "Sì ma-"

Namjoon lo fermò, prima che potesse dire altro "Hyung" gli mise una mano sulla coscia e strinse, non troppo forte ma comunque in maniera decisa "Smettila di pensare che sia colpa tua"

Aveva uno sguardo serio. Sicuro. Improvvisamente Jin iniziò a sentire caldo.

"E se anche tu avessi fatto qualcosa che lo ha infastidito sono sicuro che non l'hai fatto apposta, quindi, se così fosse, se ne renderà conto anche lui e tornerà tutto come prima"

Probabilmente quello che voleva lui era essere rassicurante e Jin era sicuro che in un altro momento ci sarebbe riuscito perfettamente, ma lì, su quel divano, l'unica cosa che riusciva a percepire era quella mano sulla sua dannata coscia.

"Davvero Jin, sono sicuro che tu ti stia facendo troppi problemi"

Sorrise. La fossetta. Caldo.

Quando il suo cellulare iniziò a squillare Jin pensò sul serio di dover trovare il modo per sdebitarsi con qualsiasi divinità avesse deciso di aiutarlo, nonostante i brutti pensieri che stavano affollando la sua testa. Sobbalzò per lo spavento -la suoneria era abbastanza forte e lui davvero non se lo aspettava in quel momento- e Namjoon lo liberò dalla presa, lasciandogli un formicolio proprio sul punto dove si era trovata la sua mano. Recuperò il telefono e vide che a chiamarlo era proprio il suo migliore amico "E' Yoongi"

Namjoon sorrise, di nuovo "Visto?"

Continuava a fissare lui, tenendo ancora in mano il telefono, che a sua volta continuava a squillare.

"Dovresti rispondere adesso"

Spalancò gli occhi "Uh?"

Namjoon inarcò semplicemente le sopracciglia e lui si sentì un grandissimo stupido. Tornò alla realtà e fece partire la chiamata. Dopo aver portato l'apparecchio all'orecchio disse un "Era ora!"

Si alzò, sorridendo appena al ragazzo a mo di scuse e poi, quasi di corsa -sperando di non essere stato ridicolo agli occhi dell'altro- si chiuse in camera sua.

Nel frattempo Yoongi, dall'altra parte della cornetta, si stava scusando "Hyung, scusami, ma questi giorni sono stati davvero un casino. Mi dispiace di essere sparito così ma-"

"Yoongi, non me ne frega un cazzo adesso di quello che hai dovuto fare tu"

"E' successo qualcosa?"

Jin si spalmò praticamente sulla porta, neanche avesse corso una maratona, e poi scivolò, fino a che il suo sedere non toccò la moquette. Cercò di scegliere con attenzione le parole da usare ma poi, si rese conto, quelle spicciole rendevano meglio "Credo di voler saltare addosso ad uno dei miei coinquilini"

"Chi?"

Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo "Namjoon"

"Oh"

Yoongi sembrava... Sollevato? "Chi altri poteva essere, scusami? Ti avevo già detto che è carino"

 "Trovarlo carino non significa volergli saltare addosso"

"Non faccio da nave scuola, solitamente. E non vado neanche con le donne mancate che si stanno già facendo un altro -ricordami di raccontarti anche questa cosa, tra l'altro, stamattina è stato cooosì imbarazzante e-"

"Hyung"

"-sì, scusami" Si passò la mano libera su tutto il viso e poi, con l'indice e il pollice, strinse il ponte del naso "Che devo fare?"

"Non potresti saltargli addosso?"

Si lasciò il naso e riaprì gli occhi di scatto, urlando solo uno scandalizzato "Yoongi!"

"Beh, che ci sarebbe di male, scusa?"

Rispondendo come se stesse dicendo qualcosa di ovvio, disse "Tanto per iniziare potrei non piacergli -"

"Passo"

"- e poi sarebbe strano! Viviamo insieme!"

L'amico, a quel punto, rise. Di gusto, pure "Perché scusa, non è già strana la situazione?"

"Eh" In effetti, non poteva dargli tutti i torti... Poi, all'improvviso, ebbe un'illuminazione. Quello poteva essere un problema "Yoongi?"

"Mh?"

"Sono passati più di sei anni. Io mica mi ricordo come si fa all'inizio"

Silenzio. Yonngi non fiatò, per un attimo pensò pure che fosse caduta la linea. Poi realizzò "Fattela questa risata, dai"

Yoongi scoppiò a ridere. Forte, tanto che se lo stava immaginando con quella odiosissima bocca spalancata, lingua biforcuta in bella mostra.

E figurarsi che in giro si dice che è una cosa rara, trovare un vero amico.

 

Non si sentiva molto fortunato in quel momento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi qui, in anticipo ancora una volta -sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di spostare definitivamente la pubblicazione al giovedì...
Suppongo lo scopriremo solo vivendo.

 
Comunque.
Spero che anche questo capitolo di Seokjin vi sia piaciuto e che la storia non stia ancora deludendo nessuno!

Ancora una volta voglio ringraziare tutti voi lettori, soprattutto chi recensisce -il sorriso da scema non mi ha mai abbandonata, nemmeno questa volta :D

 
Prima di salutarvi, volevo mostrarvi il bellissimo disegno che il mio caro Jichan ha fatto, ispirandosi ad una delle scenette del capitolo precedente -precisamente, quella in cui Hoseok tenta di mostrare a Namjoon quanto vicini lui e Yoongi fossero quando si sono quasi baciati nel secondo capitolo xD


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A me piace tantissimo e col suo permesso ho deciso di condividerlo con tutti voi *-*

E a te, Ji, vanno un ringraziamento speciale e una standing ovation -e anche il pupazzetto invisibile di Yoongi che ti mando virtualmente :D



Detto questo, vi lascio augurandovi una buona serata ^^

Alla prossima settimana,

YoongiYah
   
 
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