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Autore: heykurt    05/03/2016    3 recensioni
Quando Blaine si rifiuta di tornare assieme a lui, Kurt si sente crollare il mondo addosso. Blaine, sentendosi in colpa, chiede dunque al suo migliore amico Sebastian di stare vicino a Kurt ed assicurarsi che stia bene. A malincuore, Sebastian accetta, ma non può immaginare che quel conforto permetterà ad entrambi di conoscersi meglio e rivalutarsi in modi che non avrebbero mai creduto possibili.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kurt Hummel, Santana Lopez, Sebastian Smythe
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 26


 

 





 

SOUNDTRACK

“Dream a little dream of me” - Ella Fitzgerald & Louis Armstrong ( https://www.youtube.com/watch?v=j6TmogXhOZ8 )


 







 

Kurt e Sebastian non si rivolgono più la parola per tutto il pomeriggio. Blaine ha accantonato l'idea della partita a tennis (visto che nessuno sembrava realmente interessato a partecipare) ed ha organizzato un party in piscina durante il quale hanno bevuto, giocato a pallavolo e degustato un eccezionale buffet. Kurt però si è estraniato da ogni attività pur di non dover stare vicino a Sebastian che, dal canto suo, sembra invece aver addirittura dimenticato la sua presenza.

Solo quando Blaine invita il suo ex a fare un giro con lui sul quod regalatogli qualche anno prima dai suoi genitori, Kurt nota che Sebastian li guarda con disappunto, seduto ancora sul bordo in mattoni della piscina, con accanto Santana. Non vuole lasciare che quell'ennesima discussione con lui gli rovini le vacanze -alle quali tiene molto-, ed accetta l'invito di Blaine, aggrappandosi dietro di lui sul mezzo. Sa che non dovrebbe dare al suo ex alcun motivo di fargli credere che ci sia ancora qualcosa di quel tipo tra loro, ma farebbe di tutto pur di non rischiare di incrociare lo sguardo con Sebastian.

Non ha fatto altro che ripensare al bacio e al modo in cui si era sentito. Se un minuto prima era in preda all'ansia, nel bel mezzo di un attacco isterico, il momento dopo sentiva che ogni suo muscolo si era rilassato, e il suo cuore aveva ripreso a battere regolarmente, così come il suo respiro si era fatto meno pesante. Era stato tutto così rapido che non aveva neanche avuto il tempo di approfondirlo e fargli capire che lo desiderava anche lui, con tutto sé stesso.

Stare aggrappato al suo ex però, in quel momento, lo riporta alla realtà e si rende conto di quanto sia ingiusto nei suoi confronti continuare a fingere, sorridendogli, guardandolo dritto negli occhi e comportandosi come sempre. Non sa se ad essere sbagliati siano i sentimenti che prova per quello che Blaine considera un fratello, o il desiderio di lasciarsi andare mantenendo però il segreto.

“Tieniti stretto a me.” gli intima il ragazzo mettendo in moto “Non faccio pratica da un po', quindi non si sa mai.”

“Grazie, sei molto rassicurante.” ridacchia Kurt intrecciando le braccia con più sicurezza attorno al suo busto, premendosi con il petto contro la sua schiena “Vai piano però, voglio essere ancora integro quando ti fermerai.” ostenta naturalezza, mentre nella sua mente tutti quei pensieri fanno a pugni tra loro.

Blaine, senza avvisarlo, parte rapidamente facendo urlare divertito Kurt che, dallo spavento, si preme con più forza contro di lui “Rallenta!” esclama ridendo “Blaine Anderson!”

Il ragazzo non lo ascolta ed accelera sul pendio appena scosceso che dà verso il lago, prima di curvare con altrettanta velocità per evitare di finirci dentro. Con un altro brusco movimento frena, voltandosi verso Kurt.

“Non è divertente?”

“Si lo è, ma penso di aver appena perso dieci chili per lo spavento.” dice portandosi una mano al cuore “Dai, riparti.” lo incita quindi quando nota da lontano Sebastian e Santana seduti ancora a bordo piscina, intenti a guardarli.

Blaine gli sorride dolcemente facendogli cenno di stringersi di nuovo a lui, ed è chiaro che stia un pelino esagerando con le 'misure di sicurezza' solo per farlo stare il più vicino possibile, ma Kurt non protesta e fa come gli dice, per non rischiare di finire sbalzato via – e in fondo, in fondo per far ingelosire Sebastian.

Blaine preme di nuovo sull'acceleratore risalendo lungo il pendio un po' più a fatica e Kurt non riesce a smettere di emettere dei gridolini ad ogni sobbalzo del mezzo, per poi scoppiare a ridere per la sua goffaggine.


 

“Patetici.” commenta Sebastian prendendo una sigaretta. Santana allunga la mano, chiedendogliene indirettamente una e lui gliela porge disinteressato, con gli occhi incollati su Kurt e Blaine.

“Sai, se continui a guardarli così finirai per incenerire il motore di quella carretta che guidano, ed immagino che tu lo voglia tutto intero per te questa notte!” scherza, ricevendo un'occhiata fulminante.

Sebastian scrolla le spalle “Può pure tenerselo, che me ne frega in fondo? Possono fare quello che gli pare e divertirsi con quel coso come dei cretini. Al loro matrimonio potrebbero usare quello come mezzo. Ci attaccheranno delle lattine decorate col decoupage, boa di piume di struzzo e andranno in giro a spargere i loro glitter colorati, yay! Kurt non mi deve niente. Ha tutto il diritto di essere infelice con lui per il resto della sua vita. ”

Santana alza un sopracciglio, facendogli cenno di accenderle la sigaretta “E sentiamo un po', wedding planner, potrebbe essere felice con te?” gli domanda sarcastica “Senza offesa Smythe, sai che non mi piaci ma non c'è nulla di personale... Io non penso che sarebbe felice con uno con cui litiga giorno e notte. Non so se lo hai notato ma nelle sole due volte che vi ho visti assieme sembravate sul punto di accoltellarvi.” osserva sentendosi ancora nel mirino di Sebastian “Farò finta di non aver visto quelle tue ridicole e vomitevoli effusioni in macchina -sai, quella sottospecie di grattini che gli hai fatto, ma se ti dà così tanto fastidio vederlo assieme a lui forse sarebbe arrivato il momento di dirgli che lo ami, no? Che lo ami sul serio.”

“Non lo amo.”

“Si certo zuccherino, come no.” risponde lei dandogli una pacca consolatoria sulle spalle “Ascolta zia Snix una volta tanto. È palese che sei innamorato di lui, mi è bastato vedere come lo squadravi appena siete arrivati, quindi non provarci nemmeno a negare con me, versione criminale di Alvin Superstar.” lo apostrofa “Per quanto mi stupisca il fatto che tu abbia realmente un cuore e che possa provare dei veri e propri sentimenti, devo riconoscere che sembra che tu tenga a lui veramente. Quindi questa sera, quando sarete soli, digli che lo ami e basta. Senza aggiungere altro.”

“Guarda che ho provato a dirglielo.” tenta di replicare Sebastian ma Santana gli punta contro un dito, trionfante.

“HA! Lo sapevo!”

“Vuoi un applauso Lopez? Comunque, ti stavo dicendo... quando oggi ci hai interrotto io gliel'ho fatto capire in tutti i modi possibili. Non gli avrò detto che sono- beh, quello, ma sono stato piuttosto ovvio e credo che il bacio che gli ho dato non possa che esserne la riprova.”

Santana fa schioccare le labbra, scuotendo la testa “Lasciamo perdere il bacio di settimane fa-”

“L'ho baciato ancora.” la corregge e lei strabuzza gli occhi “Stavo solo cercando di calmarlo, ma non credo di averlo fatto solo per quel motivo. Probabilmente questa sera quando entrerò in camera si gelerà ogni cosa e riuscirò a stento a guardarlo negli occhi. Hai visto come ci siamo evitati tutta oggi? Ecco, pensi davvero che questa sera si degnerà di rivolgermi la parola? Anzi, non mi stupirei se buttasse fuori tutta la mia roba per farmi dormire in giardino tra gli irrigatori. Forse vorrà la camera tutta per sé e Blaine. Chissà se hanno già battezzato quel letto dove questa notte sarò costretto a stare con lui! Dio, non voglio nemmeno pensarci o rischio di dire delle cattiverie di cui mi pentirei sicuramente.”

Santana ridacchia, divertita e sorpresa allo stesso tempo “Oh mio dio, sei veramente geloso!” lo punzecchia con l'indice su un fianco “E' una cosa così carina!”

“Prova a sfottermi ancora e ti sgonfio quei canotti che ti ritrovi con un punteruolo.” la minaccia lui arricciando le labbra imbronciato “Il punto è che, anche se non tornasse effettivamente con lui, io non potrò mai competere con la loro storia apparentemente perfetta. Sarà inevitabile per lui fare il paragone ed io non sarò mai all'altezza del loro amore epico, o come altro lo definiva Blaine.”

“Già, decisamente una storia perfetta.” ribatte ironica Santana “Si sono lasciati due volte in pratica, e sempre per colpa di Blaine, quindi non venirmi a dire che non puoi competere con quello che hanno avuto. Vuoi sapere una cosa Sebastian?” gli dice quindi posando una mano sulla sua gamba in modo stranamente gentile “Non so di preciso perché io te lo stia dicendo, visto che non ti sopporto e voglio solo il bene di Kurt ma... vedi, in tutti questi mesi non ha fatto altro che parlarmi di una 'persona'. Non mi ha mai detto che si trattava di te perché sa benissimo cosa penso, ma me ne parlava così tanto che ad un certo punto, quando è arrivato Rick e mi ha detto di starci assieme, ho pensato che si trattasse di lui. Insomma, voglio dire, parlava di questa persona come se fosse la più straordinaria del pianeta e ti giuro che non lo avevo mai sentito così felice. È stato inevitabile quindi pensare che si trattasse di Rick.”

“E invece?”

“E invece eri tu, idiota.” risponde dandogli una spallata amichevole “Kurt è pazzo di te.”

“Infatti quando l'ho baciato mi ha respinto e praticamente preso a pugni tanto era arrabbiato e prima, per esempio, non mi ha nemmeno fermato quando me ne sono andato. La verità è che non ha fatto altro che aggredirmi da quando l'ho baciato la prima volta. Forse lo sto facendo diventare pazzo, non che è pazzo di me. C'è una belle differenza Lopez.” borbotta guardando depresso Kurt stretto ancora forte a Blaine.

Santana si alza buttando la sigaretta a terra “Credi quello che ti pare ciccio. Francamente delle vostre questioni sentimentali non mi frega più di tanto, voglio solo che il mio amico sia felice. Perciò vedi di non farlo star male o giuro su dio che ti metto contro tutta Lima Heights. Non sai come funziona dalle nostre parti ma non ti consiglio di metterti contro di noi.”

“Non era mia intenzione farlo star male.” la rassicura, amareggiato.

“Per una volta credo alle tue buone intenzioni.” risponde lei con un sorriso sincero.

Sebastian la guarda allontanarsi e quando si piazza al centro del prato facendo cenno ai due ragazzi di fermarsi, capisce cos'ha intenzione di fare e si copre d'istinto il viso sperando non le passi per la testa di dire qualcosa di quello che si sono appena riferiti.

“Fermate la vostra corsa, my little pony.” li blocca Santana con una mano aperta davanti a sé “Hummel, scendi. Anderson, fammi fare un giro con te.” gli ordina senza troppi giri di parole.

Kurt scende senza protestare, mentre Blaine pare infastidito e di malavoglia le fa cenno di poter salire assieme a lui. La ragazza ghigna soddisfatta, con quello stesso sorrisetto beffardo tipico di Sebastian e, prima di accomodarsi dietro a Blaine, afferra Kurt per il polso sporgendosi verso il suo orecchio.

“Vagli a fare compagnia, è tutto solo.” dice facendogli un piccolo cenno verso Sebastian, ancora seduto a bordo piscina “Non ringraziarmi.” aggiunge montando sul quod.

Kurt però non si muove e si limita a guardarlo da lontano, ancora troppo scosso dal bacio di quella mattina per poterlo affrontare di nuovo. Sa perfettamente che non saprebbe di che parlare senza rendere il tutto imbarazzante e decide di dirigersi dalla parte opposta, verso la tenuta.


 

*


 

Quella sera la cena non va come aveva previsto e si estranea dalle conversazioni insinuando dei dubbi e delle preoccupazioni in Blaine. Sa che la cosa più facile sarebbe fingere indifferenza, ma la cosa risulta quasi impossibile visto che ad ogni occhiata di Sebastian dall'altra parte del tavolo, arrossisce prepotentemente -costretto a mandare giù un bicchiere di vino ogni volta per usarla come scusa per il suo colorito-.

Sono le otto quando decide di rintanarsi nella stanza, troppo depresso per partecipare alle conversazioni degli altri e Santana non si disturba nemmeno a seguirlo perché capisce dalla sua faccia che non vuole parlare con nessuno.

Una volta raggiunta la camera, Kurt si sistema rapidamente in bagno, indossando una canottiera e un paio di pantaloncini di un vecchio pigiama e, assicuratosi di avere ancora abbastanza fondotinta da nascondere le lentiggini per evitare commenti da parte di Sebastian, si sistema sopra le coperte prendendo uno dei tanti cuscini per stringerlo tra le braccia.

Si appoggia con la schiena contro la testiera del letto, con le ginocchia alzate e il cuscino premuto tra le sue cosce e il suo petto. Improvvisamente viene investito in pieno da ciò che era successo quella mattina al loro arrivo e le lacrime prendono il sopravvento. Non sa nemmeno quanto resta lì a piangere, abbandonando ogni tipo di difesa. Essere da solo gli permette di sfogarsi e si rende conto di averne realmente bisogno; ormai era diventato una bomba ad orologeria pronta ad esplodere.

È ancora immerso tra i singhiozzi quando la maniglia della camera si abbassa e Kurt si affretta a ricomporsi asciugandosi rapidamente gli occhi, tirando su col naso. Sebastian fa capolino pochi istanti dopo, richiudendosi la porta alle spalle, accendendo la luce.

“Ah, sei qui.” constata a bassa voce avanzando verso di lui.

Kurt sbatte ripetutamente gli occhi cercando di rimettere a fuoco le immagini “Gli altri sono andati a letto?” domanda in un sussurro.

“Già.” mormora a sua volta Sebastian togliendosi le scarpe ed accomodandosi accanto a lui sul letto, distendendo poi le gambe ed appoggiandosi come Kurt alla testiera “Ma... ma stai piangendo?” nota solo quando si volta verso di lui.

“No.” mente Kurt lanciandogli un'occhiata sfuggevole per non permettergli di vedere i suoi occhi gonfi ed arrossati.

Sebastian si fa appena più vicino, posando una mano sulla sua gamba “Kurt? Che hai?”

Kurt resiste esattamente due secondi prima di lasciarsi andare di nuovo al pianto “Mi dispiace.” piagnucola corrugando le sopracciglia, mordendosi nervoso le labbra.

“Hey, smettila di piangere.” gli sussurra Sebastian mettendogli un braccio attorno al collo, spingendolo ad adagiarsi sul suo petto “Smettila o la mia parte umana sarà costretta ad emergere ed è una sofferenza ogni volta.” cerca dunque di farlo ridere, senza successo.

Kurt si accoccola contro di lui, non riuscendo a smettere di singhiozzare “E' dal giorno del mio ultimo ballo che le cose vanno tutte per il verso sbagliato.”

Sebastian fa svettare le sopracciglia, corrucciando la bocca “Beh, vedila così. Non è neanche dalla rottura con Blaine, è un periodo più limitato.” prova di nuovo a farlo sorridere, facendo un altro buco nell'acqua.

“Okay, mi sono lasciato con Blaine... Ma poi ci sei stato tu.” dice strofinando la guancia sul suo petto.

“La prenderò come una cosa carina.”

“Voleva esserlo.” sussurra “Dio mio ti ho bagnato tutta la maglietta, mi dispiace.” si scusa poi interponendo una mano tra la sua guancia e Sebastian per evitare di bagnarlo ulteriormente “So che ti sembrerà stupido, ma ripenso ininterrottamente a quel giorno. Il mio ballo è stato un disastro, Rick ed io ci siamo lasciati e poi tu-”

“Ti ho baciato.” conclude Sebastian ora un po' a disagio anche lui. Si è aperto molto con Kurt, in un modo che non avrebbe mai creduto possibile, ed ora fatica a parlare di quello che è successo dopo avergli confidato praticamente di provare dei profondi sentimenti per lui. Di conseguenza tenta di alleggerire la tensione, cercando di non prendere la cosa troppo seriamente “Già, ripensandoci me la sarei presa anche io. Stavi già male per quello ed io ti ho quasi fatto svenire grazie alle mie favolose doti di baciatore.”

Kurt alza il viso verso di lui, cupo “Stupido.” commenta poi addolcendosi “E' solo che quello che doveva essere uno dei giorni più fantastici della mia vita, quello che aspettavo più di ogni altro... si è rivelato uno schifo totale.”

“Aspetta, mi stai dicendo che ti è venuta la depressione adesso perché il tuo ballo è stato uno schifo?” ridacchia Sebastian non potendo fare a meno di trovare la cosa ridicola.

Kurt scrolla le spalle, passandosi il palmo della mano sulle guance per asciugare le lacrime “Ce l'ho da quel giorno la depressione Bas. Pensavo che col tempo mi sarebbe passata e invece ogni mattina mi sveglio ripensando a quella maledetta giornata. Hai mai desiderato poter rivivere un giorno d'accapo per poter rimediare ai tuoi errori? Ecco, io vorrei cambiare quel giorno lì, anche se non sono ancora sicuro di sapere dove ho sbagliato.”

Sebastian fa roteare gli occhi, un po' stanco delle sue lamentele e scivola sotto di lui, alzandosi dal letto “Okay, in piedi.”

Kurt si stropiccia un'altra volta gli occhi, che bruciano come non mai, e lo guarda confuso mettendosi a gambe incrociate “Che hai in mente?” chiede con un briciolo di preoccupazione.

Sebastian inspira ed espira con calma provando con tutte le sue forze ad essere paziente e non dare in escandescenza, visto che Kurt è già parecchio fragile senza che gli rovini ulteriormente l'umore “Su, alzati! Non fare storie! Non avrai avuto il tuo ballo, ma si può sempre rimediare no?” gli dice dunque tendendogli il braccio.

Kurt lo guarda con sufficienza, smettendo finalmente di piangere “Dimmi che scherzi.”

“Sono serissimo invece.” ribatte offeso Sebastian prendendolo per mano e costringendolo non molto delicatamente a scendere dal letto “Signore, mi concede questo ballo?”

Kurt non può fare a meno che contenere una risata imbarazzata “Sono in canottiera e pantaloncini.” gli fa notare coprendosi il viso con una mano “Sembrerei un idiota.”

“Non più del solito.” lo provoca Sebastian, ma Kurt non si offende e gli sorride divertito “Okay Hummel, forse così ti sentirai più a tuo agio allora.” aggiunge dunque togliendosi la maglietta ed abbassandosi i jeans fino a rimanere in boxer “Vuoi ballare?” gli propone di nuovo.

Questa volta Kurt si nasconde completamente il volto tra le mani, ridendo nervoso “Oh mio dio... Tu sei fuori di testa, lo sai? Non ballerò in mutande con te. Fidati, non mi sento più a mio agio così, anzi.”

Sebastian lo ignora liberandosi definitivamente dei jeans, calciandoli poi assieme alla maglia in un punto vicino al letto per poter aver campo libero per ballare “Dammi la mano.” dice stringendogliela, tenendole poi quasi alzate all'altezza delle loro spalle “Ecco, ora metti l'altra sulla mia spalla... così.” dice conducendola nel punto esatto “Ed una mano in vita...” dice infine posando la sua sul fianco di Kurt, avvicinandolo così tanto a sé da far quasi aderire i loro toraci.

Kurt alza gli occhi al cielo, ormai convinto di essere completamente rosso in viso per la vergogna “Non c'è nemmeno la musica.” osserva cercando di fare di tutto pur di non dover ballare.

Sebastian prende un respiro profondo e, anche se sa che quello potrebbe essere altro materiale con cui ricattarlo in futuro, si decide a fare quello che avrebbe voluto più di ogni cosa evitare “Stars shining bright above you...” inizia a canticchiare a bassa voce facendo i primi passi, trascinando con sé Kurt.

“Non farlo ti prego, che imbarazzo.” dice con un filo di voce Kurt, cercando di contenere una risata.

Night breezes seem to whisper... I love you.” continua a cantare e a quelle parole Kurt stira le palpebre, arricciando poi adorabilmente le labbra, certo di essere arrossito ancora “Birds singing in the sycamore trees...” continua Sebastian spostando la mano dalla sua vita alla sua fronte per scostargli il solito ciuffo ribelle “Dream a little dream of me..” conclude con un filo di voce, quasi impercettibilmente “Sono un ottimo cantante no?”

Kurt annuisce dandogli una pacca sulla spalla in maniera confidenziale “Decisamente meglio come cantante che come ballerino.” ammette prendendolo in giro.

“Pensi di essere bravo tu?” risponde fingendo di essersi offeso “Spiacente deluderti Hummel, sei tremendo.” si vendica, prendendolo di nuovo in vita per continuare ad ondeggiare sul posto.

“Sono sempre più bravo di te.” lo stuzzica Kurt, guardandolo finalmente dritto negli occhi.

Lo sguardo di Sebastian lo incatena e come il suo solito gli fa scordare ogni cosa. Si dimentica addirittura dove si trovi e perché sia lì tra le sue braccia. Sa solo che si sente bene, come mai prima di allora, e vorrebbe che quel momento durasse in eterno. È immerso nei suoi pensieri, quando Sebastian parla di nuovo.

“Non ti bacerò ancora, Kurt.” dice come per rassicurarlo, senza smettere di danzare.

“Non pensavo che lo facessi.” mente Kurt, che in realtà sperava proprio che Sebastian si lasciasse andare di nuovo. Non aveva intenzione di respingerlo anche se l'idea di baciarlo ancora in una stanza della casa di Blaine faceva sembrare il tutto ancora più sbagliato e disgustoso.

“Il punto è che non posso continuare a farlo io. Ti ho già baciato due volte e, anche se stamattina l'ho fatto per calmarti, quello di qualche settimana fa era sentito ed ho rischiato quasi che mi spaccassi la faccia.”

Kurt abbozza un sorriso, con fare colpevole “Ti ho già chiesto scusa per quello. Lo sai che ho sempre reazioni esagerate, è più forte di me. Non riesco a controllare le mie pulsioni e mi pento sempre quando il danno ormai è già fatto.”

“Beh, non lo farò più, puoi stare tranquillo. Non posso essere sempre io a prendere l'iniziativa! È una vita che lo faccio e, credimi, questa è la situazione più complicata di tutte. Non farò nient'altro che possa metterti a disagio o che possa compromettere la nostra amicizia. Ballare quasi nudo con te è stata l'ultima.” dice facendolo sorridere “Se le cose dovranno andare in... quel modo, voglio che sia tu a fare il primo passo. So che una piccola parte di te sente qualcosa per me o non staremo qui a discuterne.” aggiunge lasciando la presa.

“Non ho mai negato di sentire qualcosa per te. Penso di essermi affezionato davvero quando mi hai portato per la prima volta a casa tua. Conoscere tua madre e passare del tempo con lei e Jenah mi aveva fatto sentire stranamente a casa e non mi sono sentito a disagio come avrei creduto. E penso di essermi reso conto che non mi eri così indifferente quando siamo rimasti abbracciati al West Side quel giorno. Sai, dopo che mi avevi completamente pitturato di azzurro.”

“Certo che mi ricordo.” sorride Sebastian, avvicinandosi al letto “Quando mi hai svegliato in quel modo fastidioso incominciando a lamentarti.” aggiunge sistemandosi sotto le coperte.

Kurt lo raggiunge poco dopo senza aggiungere altro, ma nel momento esatto in cui si posiziona accanto a lui, si volta appena, guardandolo di sottecchi “Tu mi stavi importunando.” controbatte.

“E' nella mia natura.” sogghigna Sebastian, facendogli l'occhiolino “Però te l'ho detto: non farò nulla questa volta. Insomma, non posso fare sempre tutto io!”

“Quindi non devo temere di vedere mani allungarsi stanotte?” scherza Kurt, sapendo di stuzzicarlo.

Sebastian sbuffa, facendo oscillare appena la testa “Mh, penso che mi tratterrò.”

“Possiamo dormire abbracciati almeno?” gli chiede all'improvviso Kurt “Se vuoi...”

Sebastian si posiziona su un lato, guardandolo serioso ma incuriosito “Sei sicuro? Voglio dire, mi sono già umiliato abbastanza dicendoti che ti trovo attraente e che, forse, una piccola parte di me nutre dei sentimenti per te... abbracciarti non sarebbe troppo intimo?”

“Scusa se te lo dico Seb, ma baciarmi è stato molto più intimo.” dice con tono di sfida voltandosi poi per dargli le spalle “Una piccola parte di te, eh?” sussurra poi, premendo forte la guancia contro il cuscino.

Sebastian, che si sente già ridicolizzato a sufficienza per poter continuare a lasciarsi andare, decide di sdrammatizzare come suo solito “Già, le altre sono riservate ad un paio di ragazzi che invece non disdegnano le mie attenzioni.” replica altezzoso “Sono un ragazzo di diciannove anni, è normale desiderare quello. E tu appunto non sei così male. Anzi, sei il tipo di persona che è capace di far girare la testa a chiunque... Se non fosse stato per quella tua maledetta linguaccia tagliente lo avrei pensato sin dal principio.”

Kurt sorride contro il cuscino, lusingato dal fatto che cerchi di sviare l'argomento continuando però a fargli dei complimenti velati “Ti decidi ad abbracciarmi allora o no? Ultima chance Smythe, dopodiché la mia metà di letto sarà off limits per tutta la notte. Bada, ho il sonno leggero, se ne approfitti mi sveglio all'istante.”

Sebastian si sposta in tutta fretta nella sua metà, cingendolo con un braccio, poggiando il mento alla base del suo collo, respirando contro la sua pelle “Va bene così? Troppo appiccicato?” domanda indeciso, con le gambe praticamente intrecciate con quelle dell'amico.

“Così va bene.” mugugna Kurt, lasciandosi andare ad uno sbadiglio “Che ore sono a proposito?”

“Era quasi mezzanotte quando sono salito. Ti avviso che mi ci vorrà un po' ad addormentarmi, spero solo di non tenerti sveglio.” lo informa poi, strofinando appena il mento sulla sua spalla.

“Se vuoi possiamo parlare. Non ho poi così tanto sonno in fondo.” mente Kurt inclinando appena il capo per esporre di più il suo collo. Non lo fa con l'intento di provocare Sebastian, ma si rende conto di averlo involontariamente fatto, quando quest'ultimo deglutisce rumorosamente e il suo cuore accelera di un battito contro la sua schiena. La sua mano infatti si muove impacciata sul suo braccio, non sapendo dove appoggiarla senza che risulti troppo strano.

“Di cosa vorresti parlare?” chiede infine, schiarendosi la voce “Del fantastico ed esilarante giro in quod che hai fatto mezzo nudo appiccicato a Blaine?” domanda ironico, sentendosi un emerito stronzo quando sente Kurt irrigidirsi tra le sue braccia.

“Colgo del sarcasmo o sbaglio?” ribatte scontroso “Se ti interessa saperlo non è stato poi così entusiasmante. Blaine guida addirittura peggio di me, il che è tutto dire. Avrei preferito restare a bordo piscina con te.” gli confessa, ma prima che Sebastian possa chiedergli spiegazioni si affretta a continuare “Sai, prima stavo per dirglielo.”

“Per dirgli cosa?” domanda Sebastian con aspettativa “Non vorrai dirmi del bacio che ti ho dato!” esclama poi quando l'altro non risponde prontamente “Ci ho riflettuto a lungo e sono arrivato alla conclusione che sarebbe una pessima idea. Ci tengo alla mia vita.”

Kurt scuote appena la testa, contento di non doverlo guardare negli occhi “Non quello, penso che non ne avrei avuto la forza. Gli avrei detto che-” si blocca un istante, improvvisamente confuso “A dire il vero, non so che cosa gli volevo dire esattamente. Riguardava te comunque, e il nostro rapporto.”

“Prova a dirlo a me. Fingi che io sia Blaine per un istante. Che cosa avresti voluto dirgli?” insiste.

Kurt si fa piccolo piccolo contro il cuscino e la presa di Sebastian attorno a lui si fa più sicura “Che ho una tremenda confusione in testa e che potrei trovare attraente il suo migliore amico di cui si fida ciecamente.”

“Non vedo cosa ci sia di così strano. Voglio dire, mi trovano tutti attraente, sai che novità!” controbatte pieno di sé.

“Sei la persona più narcisista che io conosca.” sghignazza Kurt prendendo la mano di Sebastian, portandosela sul cuore “Bas?”

“Cosa c'è?”

“Non sei mai andato da Seamus, vero?” gli domanda dal nulla, ripensando alla sera del ballo “Quando hai detto quelle cose, in camera mia, non erano per lui.” aggiunge più come un'affermazione che una domanda “Non ti ha mai respinto perché tu non gli hai mai detto niente. Sono così stupido.”

Sebastian si preme ancora un poco contro di lui “Si, lo sei.” sussurra facendolo ridere “Tanto ora Seamus esce ufficialmente con Matt, quindi buon per loro.”

“Cosa?!” chiede Kurt ruotando il busto di tre quarti per poterlo guardare negli occhi “Da quanto?”

“Un paio di settimane. Si sono resi conto che le scopate non gli bastavano più. Onestamente non so quanto dureranno perché Seamus non è proprio il tipo da storia seria ma-”

“Da che pulpito.” lo interrompe Kurt, ma Sebastian lo ignora.

“Dicevo, non è tipo da storia seria ma sembra davvero innamorato di lui. Quindi se son rose fioriranno. Almeno qualcuno in questo schifo di mondo può essere felice.” dice senza pensarci “Sono contento che sia lui. È una delle persone più fantastiche che abbia mai conosciuto e si merita tutta la felicità del mondo.”

Kurt gli fa una piccola carezza sul dorso della mano col pollice, sospirando “E tu Bas? Sei felice?”

“Ora si...” mormora, e quando Kurt ruota ancora il capo per incrociare il suo sguardo Sebastian si mette sull'attenti, guardandolo con sufficienza “Ma tra dieci secondi probabilmente replicherai con una delle tue solite frasi sconvenienti e tutta la felicità svanirà in un attimo.” si affretta ad aggiungere.

Kurt fa roteare gli occhi, ma non può fare a meno di contenere un sorriso prima di sistemarsi di nuovo su un fianco. La mano di Sebastian scorre appena lungo il suo braccio, fino a raggiungere la sua vita e percorre appena l'incurvatura del bacino, facendo poi un movimento a coppa, sfiorandogli il sedere con la punta delle dita.

“Che ti avevo detto riguardo alle mani?” lo rimprovera scherzosamente Kurt “Levala dal mio sedere.”

“Scusa, è stato un-”

“Momentaneo impulso.” sghignazza Kurt allungando il braccio dietro di sé per condurre la mano di Sebastian di nuovo sul suo stomaco.

L'altro si preme di nuovo contro la sua schiena, strofinando lievemente la guancia sulla sua spalla “Che stronzo guastafeste.” ride a sua volta, chiudendo gli occhi “A domani Hummel.”

“Buonanotte Seb.” risponde con un filo di voce abbandonandosi a sua volta al sonno.


 




 


 

N/A

Lo so, era un capitolo di passaggio ma vi prometto che nel prossimo ci sarà una scena 'importante', forse la più importante della FF -che segna la vera e propria svolta- :P

Grazie mille per le recensioni e per aver aggiunto la storia alle seguite! Mi fa molto piacere :)

A martedì con l'aggiornamento!


 

   
 
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